 Stando a quanto affermato dalla società Freddie Mac, i tassi di interesse applicati negli Stati Uniti sui finanziamenti immobiliari a trent’anni, a tasso fisso, sarebbero diminuiti ad un livello mai riscontrato nel corso degli ultimi nove mesi. Un segnale evidente di come la ripresa economica statunitense stia rallentando ulteriormente, consentendo in tal modo al costo del denaro di rimanere su soglie davvero molto convenienti.
Stando a quanto affermato dalla società Freddie Mac, i tassi di interesse applicati negli Stati Uniti sui finanziamenti immobiliari a trent’anni, a tasso fisso, sarebbero diminuiti ad un livello mai riscontrato nel corso degli ultimi nove mesi. Un segnale evidente di come la ripresa economica statunitense stia rallentando ulteriormente, consentendo in tal modo al costo del denaro di rimanere su soglie davvero molto convenienti.
Il tasso medio applicato ai mutui a 30 anni, a tasso fisso, sono diminuiti al 4,32% nella settimana terminata l’11 agosto, contro i 4,39 punti percentuali riscontrati una settimana prima. In calo anche i tassi di interesse applicati alle scadenze inferiori, con quelli a 15 anni che ad esempio sono diminuiti ai 3,5 punti percentuali, contro i 3,54 punti percentuali della settimana precedente, come confermato ulteriormente da Freddie Mac.
 
					 
						 
						 Come avevamo appena anticipato ieri, un’analisi della National Association of Realtors sosterrebbe che i prezzi di mercato delle abitazioni americane sarebbero calati in circa tre quarti delle aree metropolitane degli Stati Uniti durante il secondo trimestre, con la principale causa che – ancora una volta – sarebbe riferibile all’andamento dei pignoramenti delle case, con vendite che hanno svalutato il settore immobiliare abitativo nel suo complesso.
Come avevamo appena anticipato ieri, un’analisi della National Association of Realtors sosterrebbe che i prezzi di mercato delle abitazioni americane sarebbero calati in circa tre quarti delle aree metropolitane degli Stati Uniti durante il secondo trimestre, con la principale causa che – ancora una volta – sarebbe riferibile all’andamento dei pignoramenti delle case, con vendite che hanno svalutato il settore immobiliare abitativo nel suo complesso. 
						 Buone notizie, in apparenza, per quanto concerne il settore dei pignoramenti case nel mercato americano. Il dato è infatti in forte calo, con una contrazione del 35% riscontrata nel corso dell’ultimo mese, che ha condotto il volume delle procedure di esproprio immobiliare rilevate nel periodo in questione ai minimi livelli da quasi quattro anni a questa parte, grazie agli sforzi effettuati per evitare l’esplosione ulteriore del fenomeno.
Buone notizie, in apparenza, per quanto concerne il settore dei pignoramenti case nel mercato americano. Il dato è infatti in forte calo, con una contrazione del 35% riscontrata nel corso dell’ultimo mese, che ha condotto il volume delle procedure di esproprio immobiliare rilevate nel periodo in questione ai minimi livelli da quasi quattro anni a questa parte, grazie agli sforzi effettuati per evitare l’esplosione ulteriore del fenomeno. 
						 Zillow, uno dei siti web più attendibili per quanto concerne l’andamento del mercato immobiliare statunitense, sostiene che i prezzi delle case del Paese nord americano avrebbero conseguito il calo più lieve degli ultimi quattro anni durante il secondo trimestre del 2011. Una contrazione dei valori commerciali comunque attesa, e che potrebbe dimostrare come sia veramente vicina la tanto attesa stabilità dei prezzi di mercato sul territorio statunitense.
Zillow, uno dei siti web più attendibili per quanto concerne l’andamento del mercato immobiliare statunitense, sostiene che i prezzi delle case del Paese nord americano avrebbero conseguito il calo più lieve degli ultimi quattro anni durante il secondo trimestre del 2011. Una contrazione dei valori commerciali comunque attesa, e che potrebbe dimostrare come sia veramente vicina la tanto attesa stabilità dei prezzi di mercato sul territorio statunitense. 
						 
						 
						 A Manhattan, una delle zone più esclusive e note di tutti gli USA, gli affitti degli appartamenti tornano a crescere con un ritmo notevole. Stando a quanto è stato affermato dalla società di consulenza Miller Samuel e dal broker Prudential Douglas Elliman Real Estate, infatti, i canoni di locazione per gli appartamenti della zona sarebbero cresciuti di circa 7 punti percentuali durante il secondo trimestre rispetto allo stesso periodo di tempo dell’anno precedente.
A Manhattan, una delle zone più esclusive e note di tutti gli USA, gli affitti degli appartamenti tornano a crescere con un ritmo notevole. Stando a quanto è stato affermato dalla società di consulenza Miller Samuel e dal broker Prudential Douglas Elliman Real Estate, infatti, i canoni di locazione per gli appartamenti della zona sarebbero cresciuti di circa 7 punti percentuali durante il secondo trimestre rispetto allo stesso periodo di tempo dell’anno precedente. 
						 Secondo quanto comunica una recentissima ricerca condotta da Moody’s Investors Service, i prezzi delle proprietà immobiliari commerciali nel mercato immobiliare statunitense sarebbero diminuiti del 3,7% durante il mese di aprile, a causa dell’allargamento dell’offerta di settore, a sua volta generata dalla presenza di un significativo ammontare di case pignorate e oggetto di procedimenti di espropriazioni.
Secondo quanto comunica una recentissima ricerca condotta da Moody’s Investors Service, i prezzi delle proprietà immobiliari commerciali nel mercato immobiliare statunitense sarebbero diminuiti del 3,7% durante il mese di aprile, a causa dell’allargamento dell’offerta di settore, a sua volta generata dalla presenza di un significativo ammontare di case pignorate e oggetto di procedimenti di espropriazioni. 
						 Secondo quanto riferisce un recente studio condotto dalla National Association of Realtors, negli Stati Uniti il numero dei compromessi di vendita stipulati nel corso del mese di aprile avrebbe subito un calo che agisce in controtendenza rispetto all’incremento conseguito nel mese di febbraio e in quello di marzo, a causa di condizioni economiche e meteorologiche particolarmente sfavorevoli rispetto a quelle stimate.
Secondo quanto riferisce un recente studio condotto dalla National Association of Realtors, negli Stati Uniti il numero dei compromessi di vendita stipulati nel corso del mese di aprile avrebbe subito un calo che agisce in controtendenza rispetto all’incremento conseguito nel mese di febbraio e in quello di marzo, a causa di condizioni economiche e meteorologiche particolarmente sfavorevoli rispetto a quelle stimate. 
						 
						 
						 Chiamarle buone notizie è sicuramente eccessivo, e pertanto ci limiteremo a commentare il dato senza particolare entusiasmo. Tuttavia non è nemmeno negativo il trend relativo all’elemento di cui abbiamo parlato tante volte nel recente passato, e del quale approfondiremo anche oggi: i pignoramenti in corso in territorio statunitense.
Chiamarle buone notizie è sicuramente eccessivo, e pertanto ci limiteremo a commentare il dato senza particolare entusiasmo. Tuttavia non è nemmeno negativo il trend relativo all’elemento di cui abbiamo parlato tante volte nel recente passato, e del quale approfondiremo anche oggi: i pignoramenti in corso in territorio statunitense. 
						 Puntuale come ogni settimana, negli States è arrivato il dato relativo all’andamento delle vendite di case non nuove. Un segmento fondamentale per il futuro del mercato immobiliare statunitense, che costituisce una vera e propria locomotiva per interpretare la crescita potenziale dell’intero real estate a stelle e strisce.
Puntuale come ogni settimana, negli States è arrivato il dato relativo all’andamento delle vendite di case non nuove. Un segmento fondamentale per il futuro del mercato immobiliare statunitense, che costituisce una vera e propria locomotiva per interpretare la crescita potenziale dell’intero real estate a stelle e strisce. 
						 Secondo una nuova osservazione compiuta negli Stati Uniti, il mercato immobiliare del Paese nordamericano non subirà alcuna ripresa fino al 2012, anno in cui i prezzi delle proprietà ad uso abitativo e il volume delle transazioni di settore dovrebbero toccare, appunto, il fondo.
Secondo una nuova osservazione compiuta negli Stati Uniti, il mercato immobiliare del Paese nordamericano non subirà alcuna ripresa fino al 2012, anno in cui i prezzi delle proprietà ad uso abitativo e il volume delle transazioni di settore dovrebbero toccare, appunto, il fondo.