Con la scadenza del 30 giugno 2013 in corso di avvicinamento (in tale data cesserà la possibilità di ricorrere al superbonus del 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio), sempre più stringenti si stanno facendo i tempi di decisione sulle opere di ristrutturazione da effettuare nella propria casa. Ma quanto tempo occorre per ristrutturare la propria abitazione?
Iniziamo con il ricordare che la maggior parte del tempo e delle aleatorietà sono determinate da due fattori: la disponibilità immediata dell’impresa e la disponibilità del materiale di costruzione e di ristrutturazione. La prima dipende a sua volta dalle dimensioni dell’impresa e dai lavori che ha attualmente in portafoglio. La seconda è invece determinata dalla necessità di personalizzare o meno i componenti (maggiore è tale necessità, e maggiori saranno anche i tempi di reperimento).
Stabilito ciò, il Sole 24 Ore ha effettuato una interessante stima su quanto tempo occorra per realizzare gli interventi di ristrutturazione. I tempi maggiori sembrano essere relativi al bagno: creare un secondo bagno domestico, senza interventi particolarmente invasivi, impiega infatti 20 giorni. Rifare il primo bagno impiega invece circa 14 giorni (vedi anche ristrutturazione edilizia come ottenere il bonus).
Di particolare considerazione è anche l’esigenza di rifare l’impianto elettrico: pur senza opere murarie da realizzare, la realizzazione del rinnovo dell’impianto determina uno sforzo temporale di 10 giorni. Attenzione anche ai tempi di installazione di contabilizzatori caloriferi e di regolazione della caldaia, che possono impiegare circa 8 giorni.
Più rapidi i tempi di sostituzione di una caldaietta autonoma (2 giorni), di realizzazione di un soppalco interno (1-2 giorni), di installazione di sistemi antifurto volumetrici senza ripristini (1-2 giorni), di installazione di un nuovo climatizzatore esterno (1 giorno) o di sostituzione degli infissi con finestre ad alta prestazione energetica senza opere murarie (1 giorno).
In ogni caso, cercate sempre di chiarire con l’impresa i tempi in preventivo, prevedendo magari delle clausole penalizzanti in caso di mancato rispetto di quanto in accordo.
