Immobiliare, comportamenti per fasce d’età

di Redazione Commenta

Una recente analisi del Gruppo Tecnocasa ci svela quali sono le finalità dei mutui e quali le professioni dei mutuatari.

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Grazie a uno studio Tecnocasa, veniamo a conoscenza di alcune caratteristiche comportamentali degli acquirenti di proprietà immobiliari ad uso abitativo. Uno studio che per la grande maggioranza dei dati forniti, conferma i sentment generali, ma che comunque vale la pena di ribadire a titolo di osservazione oggettiva di quanto accade nel real estate tricolore.

Secondo quanto dichiarato dal Gruppo Tecnocasa, infatti, durante il corso del primo semestre dell’anno quasi il 78% delle transazioni immobiliari effettuate tramite le agenzie del gruppo hanno avuto come oggetto l’acquisto di una prima casa. Il restante 22% delle compravendite immobiliari hanno invece avuto come bene di riferimento la seconda casa, o una casa per investimento.

Gli elementi di discussione più interessanti sono invece relativi ai target di età. La parte maggioritaria degli acquirenti appartiene infatti alla fascia di età tra i 18 e i 44 anni (circa il 71,5%), con una parte consistente di questi che è rappresentata dai giovani tra i 18 e i 34 anni.

Questo target di clientela Tecnocasa, prosegue lo studio del Gruppo, avrebbe acquistato casa prevalentemente per adibirla a prima abitazione, come ci si poteva attendere. La distanza tra le compravendite finalizzate all’acquisto della prima casa, e quelle finalizzate al supporto di un investimento immobiliare per seconda casa, si riducono invece man mano che cresce il target anagrafico, fino a giungere a una quasi equivalenza per la fascia di età tra i 55 e i 64 anni.

Infine, una rapida annotazione per quanto riguarda le professioni svolte dagli acquirenti immobiliari. A prevalere sono infatti, ancora una volta, i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Seguono gli imprenditori, i dirigenti, i liberi professionisti, mentre una parte fortemente minoritaria sarebbe rappresentatai pensionati (circa una transazione su dieci) e dai commercianti e dagli artigiani (poco più del 7% del totale delle transazioni di settore).

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