Mutuo a tasso variabile dalla Banca Regionale Europea

Il Mutuo a tasso variabile della Banca Regionale Europea è il tradizionale finanziamento immobiliare che consente al cliente dell’istituto di credito erogante di poter sfruttare adeguatamente l’andamento dei tassi di riferimento, che in caso di trend favorevole potrebbero portare in diminuzione l’importo delle rate del mutuo.

Il finanziamento prevede infatti l’applicazione di un tasso di interesse parametrato all’Euribor, maggiorato di uno spread concordato con l’istituto di credito concedente la linea finanziaria, ma dipendente comunque dall’estensione complessiva della transazione.

Ad ogni modo, e a proposito della durata dell’operazione, la scadenza del mutuo non potrà eccedere i 50  anni, con un’età massima del mutuatario alla scadenza naturale del finanziamento non superiore agli 80 anni. Il finanziato potrà ovviamente optare per scadenze inferiori, con un minimo di 2 anni.

Piano Casa del Governo, che fine ha fatto?

 Dopo i buoni dati comunicati dall’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, in merito alle richieste di mutui nel primo trimestre di quest’anno in Italia, nella giornata di ieri è arrivata la doccia fredda dal fronte dell’edilizia. Proprio l’Istat, infatti, ha reso noto che nel secondo trimestre di quest’anno il comparto delle costruzioni in termini di produzione ha fatto registrare una contrazione del 2,4% che, considerando la rettifica in base ai giorni di calendario, è ancor più ampia con un -3,6%.

Il Codacons, che già sul rialzo dei mutui aveva messo in guardia del fatto che la crisi c’è e continua tra le famiglie, una volta appreso il dato sulla produzione in edilizia ha sottolineato come ogni entusiasmo dell’ultima ora sia stato sostanzialmente privo di fondamento.

Mutuo variabile e rata costante dalla Banca Regionale Europea

Il Mutuo variabile a rata costante dalla Banca Regionale Europea è un finanziamento immobiliare, ottenibile in ogni filiale dell’istituto di credito, caratterizzato dalla presenza di un tasso di interesse non costante ma, nel contempo, un importo delle rate certo e costante per l’intera durata della transazione pluriennale di natura finanziaria erogata dalla Banca.

La struttura tecnica del mutuo, infatti, è contraddistinta da una durata variabile: all’aumentare del tasso di interesse l’estensione complessiva dell’operazione subirà un proporzionale allungamento; di contro, in seguito all’andamento favorevole (ribassista) dei tassi di interesse, l’estensione complessiva della transazione subirà un accorciamento.

Ad ogni modo, il piano di rimborso non potrà allungarsi oltre il 50% della durata originaria. Ne consegue che in caso di aumento eccessivo dei tassi di interesse, tale da rendere necessario un ulteriore allungamento, anche l’importo delle rate potrebbe subire una variazione al rialzo.

Stati Uniti, prezzi case in crescita più del previsto

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle venti città più grandi degli Stati Uniti sono cresciuti, durante il mese di giugno, con un trend superiore alle attese (su base annua). La determinante di questo imponente incremento è da ricercarsi negli ultimi effetti positivi della previsione dei benefici fiscali predisposti dal governo.

Ne consegue che, con tutte le probabilità, l’esaurimento degli stessi potrà provocare una battuta d’arresto significativa nel corso dei successivi mesi di luglio e di agosto, come peraltro già ampiamente previsto dai principali analisti di settore, che scommettono su forti rallentamento su base annua dell’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari statunitensi.

L’indice Standard & Poor / Case – Shiller è di fatto cresciuto di 4,2 punti percentuali rispetto al mese di giugno 2009, contro una media degli analisti contattati da Bloomberg News pari a 3,5 punti percentuali. Su base mensile la crescita del dato è stata di 0,3 punti percentuali.

Affitti in nero: Roma, mercato fiorente

 In materia di canoni di locazione è necessario che nel nostro Paese aumentino i controlli da parte delle Forze dell’Ordine, ma serve anche più collaborazione da parte degli studenti, i primi ad essere “coinvolti” nel grave e diffuso fenomeno degli affitti in nero.

Questo è quanto, in sintesi, sostiene Codici nel sottolineare come in città come Roma il mercato degli affitti in nero sia fiorente, e sia tale che uno studente, escludendo le spese accessorie come il gas, la luce ed il condominio, arrivi a pagare nella Capitale anche fino a mille euro al mese. In particolare, gli ultimissimi dati indicano che nel Lazio ci sono la bellezza di quasi 79 mila studenti fuori sede che frequentano gli Atenei, ma di certo buona parte di questi alloggiano in case “offerte” dai proprietari senza la stipula di un regolare contratto di locazione.

Regno Unito, prezzi case in forte calo ad agosto – Hometrack

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono calati ancora, durante il mese di agosto, giungendo a conseguire un ritmo di flessione mai così aspro durante gli ultimi sedici mesi a causa del deteriorato andamento del mercato immobiliare inglese e gallese, come conferma lo studio condotto e pubblicato pochi giorni fa da Hometrack.

Il costo medio di una proprietà immobiliare ad uso abitativo ha infatti subito una contrazione di 0,3 punti percentuali ad agosto rispetto al mese precedente, per un valore assoluto pari a 158.200 sterline (circa 246 mila dollari). Si tratta, come conferma la stessa Hometrack, del declino più grave mai riscontrato dal mese di agosto del 2009.

Gli analisti di Hometrack sostengono che il mercato immobiliare britannico non subirà un incremento dei valori commerciali significativo prima di altri sei o dodici mesi. Viene riscontrata inoltre una debolezza crescente sul fronte della domanda di settore, una debolezza che – continuano a dichiarare gli osservatori di Hometrack – va ben oltre a una patologica, stagionale mancanza di dinamismo.

Mutuo Leggero da Banca Regionale Europea

Il Mutuo Leggero della Banca Regionale Europea è un finanziamento immobiliare “leggero” perché può poggiarsi sull’esistenza potenziale di un piano di ammortamento che può spingersi fino a un massimo di 50 anni, “spalmando” così il capitale da restituire in un ampissimo arco temporale, e rendendo la rata del mutuo simile a un affitto mensile.

Il tasso di interesse applicato al capitale mutuato sarà variabile, e determinato dalla sommatoria di un parametro di riferimento come l’Euribor a 1 mese, e uno spread che l’istituto di credito stabilirà sulla principale base determinata dall’estensione complessiva della transazione finanziaria che, come detto, non potrà comunque spingersi oltre i 50 anni.

Inoltre, il tasso di interesse variabile applicato al capitale mutuato subirà una diminuzione periodica: ogni cinque anni, in altri termini, lo spread applicato al parametro di riferimento verrà ridotto di 5 punti base, a partire dal quinto anno, e fino alla naturale o anticipata scadenza del finanziamento.

Compravendite immobili Italia aumentano nel primo trimestre

 Luce verde in Italia, nel primo trimestre 2010, per le compravendite di unità immobiliari. L’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ha infatti reso noto che nei primi tre mesi di quest’anno, per un totale di 190.728 compravendite di unità immobiliari, c’è stato un aumento del 2,3% rispetto allo stesso trimestre del 2009.

Trattasi di un dato che è sia positivo, sia incoraggiante per un comparto chiave per l’economia come quello immobiliare visto che è stata spezzata una tendenza negativa che era iniziata negli anni scorsi, ed in particolare a partire dall’anno 2007.

Singapore, regole rigide per raffreddare il mercato immobiliare

Per raffreddare i bollenti spiriti del mercato immobiliare – che porta i prezzi delle case in crescita di ben 38 punti percentuali nel corso del solo secondo trimestre – il governo di Singapore sta per lanciare delle nuove iniziative di contrasto alla speculazione del real estate, cercando di frenare le attività di compravendita non legate ad esigenze abitative.

La prima manovra governativa è stata introdotta al fine di diminuire il limite di finanziabilità proporzionale al valore commerciale dell’abitazione da acquistare. Fino ad oggi il mutuatario poteva richiedere fino all’80% del valore di mercato della casa oggetto di compravendita: d’ora in poi, chi è già titolare di un mutuo, non potrà domandare oltre il 70% del controvalore dell’immobile.

Inoltre, sono state aumentate le proporzioni dei pagamenti in liquidità da parte dei mutuatari. Mentre prima era necessario fornire il 5% di contante a supporto dell’operazione di compravendita, ora il governo ha scelto di incrementare la richiesta di fondi propri da parte del mutuatario, domandando il versamento di un 10% di liquidità a compimento dell’operazione.

Mutuo a tasso fisso dalla Banca Regionale Europea

Il Mutuo a tasso fisso della Banca Regionale Europea è il tradizionale finanziamento immobiliare che si rivolge soprattutto a quelle persone che desiderano indebitarsi – per compiere un’operazione di natura immobiliare – senza tuttavia correre il rischio di subire gli effetti di un incremento indesiderato e rilevante dei tassi di interesse di mercato.

Il mutuo a tasso fisso è infatti un finanziamento immobiliare a condizioni certe e costanti per l’intera durata della transazione, con rate di importo invariabile fino alla naturale o anticipata scadenza del credito. In questo modo il mutuatario potrà adeguatamente prevedere la propria evoluzione finanziaria, incrementando il livello di serenità nella gestione del rapporto.

Per quanto riguarda le principali caratteristiche di tale mutuo, possiamo ricordare innanzitutto che il limite di finanziabilità è stabilito nell’80% del valore commerciale dell’immobile offerto in garanzia ipotecaria, mentre la durata non potrà eccedere i 30 anni, fermo restando il limite anagrafico dei 75 anni del mutuatario, alla scadenza del contratto.

Fondo solidarietà mutui: Codacons critica il regolamento

 Il regolamento del fondo di solidarietà per i mutui prima casa, partito formalmente lo scorso 2 settembre, rappresenta una beffa. Ad affermarlo è il Codacons nel sottolineare come le condizioni ed i requisiti per l’accesso alla misura siano fin troppo stringenti, con la conseguenza che il Fondo individua a favore delle famiglie in difficoltà con la rata del mutuo un aiuto insufficiente al pari della moratoria Abi-Consumatori più volte criticata in passato dall’Associazione.

Questa situazione s’è venuta a delineare ed a determinare in concomitanza con dati preoccupanti rilasciati dalla Banca d’Italia, la quale ha rilevato come in un anno, dal luglio 2009 al luglio scorso, i debiti delle famiglie siano cresciuti di oltre il 20% a causa soprattutto dei prestiti contratti per l’acquisto dell’abitazione. Secondo il Codacons i dati rilasciati dalla Banca d’Italia confermano come nel nostro Paese le famiglie si trovino al collasso, al punto che oramai il poter arrivare alla fine del mese senza indebitarsi rappresenta e costituisce un privilegio.

Mutuo a tasso variabile e cap dalla Banca Regionale Europea

Il Mutuo a tasso variabile e cap della Banca Regionale Europea è un particolare finanziamento immobiliare a tasso di interesse indicizzato, che prevede un limite all’onerosità del mutuo: in altri termini, al tasso applicato al capitale mutuato verrà imposto un “tetto” massimo oltre il quale il tasso non potrà apprezzarsi, anche in caso di andamento sfavorevole dei mercati.

Il finanziamento permette così di unire i vantaggi di un tradizionale mutuo a tasso variabile (con possibilità di ottenere un deprezzamento nell’importo delle rate a causa di un trend favorevole dei tassi) alla sicurezza che i tassi stessi non subiscano apprezzamenti indesiderati, o per lo meno oltre un limite stabilito contrattualmente in sede di stipula.

Il finanziamento prevede inoltre un periodo di ammortamento a tasso di interesse fisso per il primo anno: durante i primi dodici mesi del programma di rimborso, pertanto, il mutuatario potrà pagare delle rate di importo costante nel tempo, senza doversi preoccupare di monitorare l’andamento dei mercati finanziari e dei parametri principali di riferimento.

Mutui: in Italia ben 400 mila sono in sofferenza

 Nel nostro Paese, su un totale di ben 3,5 milioni di mutui circa stipulati dalle famiglie, ce ne sono la bellezza di 400 mila che risultano essere in sofferenza, ovverosia caratterizzati da difficoltà nel poter onorare puntualmente il pagamento della rata mese dopo mese. A sostenerlo, in base a delle stime elaborate dai propri Osservatori, è stata l’Associazione Federconsumatori, la quale tra l’altro è tornata ad esprimersi sul fondo di solidarietà per i mutui prima casa e sul ritardo legato all’accesso alla misura. Ma come mai la situazione nel nostro Paese è così grave?

Ebbene, in merito l’Associazione dei Consumatori sottolinea come le difficoltà delle famiglie si siano accentuate negli ultimi due anni a causa della crisi finanziaria ed economica che ha fatto aumentare la disoccupazione, specie ed ancor di più tra i giovani, e le persone in cassa integrazione che, di conseguenza, ora percepiscono redditi decisamente più bassi e, quindi, faticano a pagare la rata del mutuo visti anche i rincari a raffica cui si è assistito negli ultimi mesi per tanti beni e servizi di cui non si può fare a meno.

Bulgaria, il mercato immobiliare perde attrattività

La crisi del credito internazionale ha ridotto l’attrattività esercitata nei tempi recenti dal mercato immobiliare bulgaro nei confronti dei cittadini britannici. Stando a quanto annunciato dal portale immobiliare inglese rightmoveoverseas.co.uk, infatti, gli investimenti potenziali dal Regno Unito alla Bulgaria sarebbero diminuiti di circa il 64% nel corso degli ultimi anni.

Il portale sostiene infatti che le richieste di acquisto di una proprietà immobiliare in Bulgaria da parte dei cittadini britannici sarebbero calate di tale entità durante il biennio luglio 2008 – luglio 2010, con un decremento che rende la Bulgaria come uno dei mercati immobiliare a più elevato tasso di perdita di appeal durante i periodi a noi più recenti.

Sostiene ancora il portale che il calo di interesse sia stato mediamente pari al 37%, e che pertanto il mercato immobiliare bulgaro abbia fatto registrare una performance nettamente peggiore a quanto agito complessivamente in Europa, dove – a dispetto della crisi internazionale – non mancano le prestazioni degne di nota, pur marginali rispetto alle gravi difficoltà che hanno colpito gran parte del Continente.