La tassazione sugli immobili detenuti all’estero è un argomento caro a molti cittadini italiani. Con la manovra Monti e il decreto “salva Italia”, che ha introdotto nuove regole in merito alle imposte sulle proprietà immobiliari attraverso la nuova Imu (ex Ici), e che ha coinvolto altresì gli immobili detenuti oltre i confini nazionali che sono di proprietà di contribuenti fiscalmente residenti in Italia – è stata sostanzialmente prevista l’introduzione di una tassazione che si qualifica come nuova imposta patrimoniale.
Ma guardiamo nel dettaglio le variazioni apportate dalla manovra Monti. L’art. 19 del DL 6.12.2011 n. 201 convertito nella L. 22.12.2011 n. 214, ha istituito un’imposta dello 0,76% sul valore degli immobili situati all’estero posseduti dalle persone fisiche residenti in Italia. Il versamento dell’imposta deve essere versato da persone fisiche residenti ai fini fiscali in Italia, come i proprietari dell’immobile, ovvero i titolari di altro diritto reale sullo stesso. I soggetti esclusi dall’applicazione della tassa sono invece le società di capitali e le società cooperative ed enti ad esse equiparati, le società semplici ed enti ad esse equiparati, il trust e gli enti non commerciali.
La tanta temuta Imu si potrebbe rivelare una italica via di mezzo tra il vecchio e il nuovo regime impositivo sulle prime abitazioni. Stando a quanto afferma il presidente del Consiglio Mario Monti durante la conferenza stampa di fine anno, sono infatti sei milioni gli italiani che non dovranno pagare la nuova imposta municipale unica durante il 2012. In termini più concreti, circa un terzo dei proprietari di una prima casa sarà esentato dal pagamento dell’imposta municipale.
Siamo in un periodo di crisi economica, ma anche occupazionale; quindi parecchie
Rimodulare le normative affinché quella dell’agente immobiliare venga sempre di più inquadrata come una professione intellettuale. A questo, tra l’altro, in accordo con quanto dichiarato dal Presidente Paolo Righi, sta lavorando la