Prezzi case, calo ufficiale oltre le attese nel mercato USA

 Secondo quanto affermato dall’indice Case – Shiller / Standard & Poor’s, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso residenziale, negli Stati Uniti, sarebbero calati di un ritmo superiore a quanto atteso durante il mese di ottobre, con un’evoluzione da interpretarsi negativamente, soprattutto sul fronte dell’influenza pessimistica condotta dall’andamento dei pignoramenti e del mercato occupazionale locale.

Stando a quanto rivela l’indice, infatti, i valori commerciali delle 20 aree metropolitane più rappresentative d’America sarebbero diminuiti mediamente di 3,4 punti percentuali nel decimo mese dell’anno (rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2010) contro un declino di 3,5 punti percentuali che invece aveva caratterizzato il precedente mese di settembre, sempre nei confronti della base annua, e contro un – 3,2% che aveva contraddistinto gli auspici degli analisti di Bloomberg, di cui vi avevamo dato un breve cenno appena ieri.

Immobiliare USA, gli analisti scommettono sul calo dei prezzi di ottobre

 In attesa dei dati ufficiali relativi all’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel corso del mese di ottobre, in riferimento al mercato immobiliare statunitense (e di cui vi daremo puntuale aggiornamento durante i prossimi giorni sulle pagine del nostro blog), gli analisti sembrano volersi sbilanciare per una nuova previsione di declino nel corso dei valori di mercato delle case del Paese nordamericano.

Stando a quanto riportato da Bloomberg, infatti, i prezzi delle case nelle 20 principali aree metropolitane della nazione avrebbero subito un declino oltre le previsioni di settembre, soffermandosi su un passo indietro valutato intorno ai 3,2 punti percentuali, per quanto concerne gli auspici dell’andamento dell’indice Standard & Poor’s – Case Shiller relativo all’andamento del decimo mese dell’anno, rispetto a quanto rilevato nel corso dello stesso mese del precedente 2010.

Immobiliare USA: non è stato ancora toccato il fondo

 Secondo quanto afferma una ricerca di dicembre condotta dal sito web Zillow.com, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso residenziale negli Stati Uniti non avrebbero ancora toccato il fondo. I valori – che dovrebbero subire una contrazione di 1,57 punti percentuali nella quarta parte dell’anno – dovrebbero infatti proseguire la loro strada al declino anche nel corso del 2012, esercizio solare nel quale verrà toccato il livello minimo dei valori commerciali delle proprietà abitative del Paese nordamericano.

I prezzi dovrebbero pertanto continuare a flettersi anche nel corso dei prossimi trimestri, toccando il fondo del barile alla fine del 2012 o all’inizio del successivo 2013. Dopo il 2013, invece, gli esperti di Zillow prevedono un incremento dei prezzi di circa 3 punti percentuali fino al 2016, che dovrebbe pertanto parzialmente consentire un recupero del terreno perso nel grave declino commerciale rilevato dal 2008 ad oggi.

Tassi mutui, costo del denaro USA ai minimi da 30 anni

 I tassi di interesse applicati sui mutui a tasso fisso statunitensi per una durata pari a 30 anni sono calati ai minimi livelli storici. Il tasso medio applicato per un’operazione a trent’anni, infatti, è calato a quota 3,91 punti percentuali nella settimana terminata il 22 dicembre, per il più basso livello dal 1971 ad oggi, e in flessione rispetto ai 3,94 punti percentuali rilevati appena una settimana fa dalla società Freddie Mac, che da quarant’anni effettua questo periodico aggiornamento di uno dei parametri maggiormente caratterizzanti.

In calo anche i tassi di interesse applicati ai mutui a tasso fisso con scadenza inferiore: quelli a 15 anni si sono contratti a quota 3,21 punti percentuali, replicando un livello minimo nella storia. Il mercato immobiliare – posto sotto pressione da un andamento dei pignoramenti troppo elevato, e da politiche creditizie troppo timide – non sembra tuttavia essere in grado di approfittare in pieno del benefit generato da questo straordinariamente basso livello nelle soglie di onerosità per le operazioni di mutuo.

Prezzi case, mercato del lusso londinese in grande spolvero

 Il mercato immobiliare del lusso, a Londra, sta conseguendo ottimi risultati anche in questa ultima parte dell’anno. A confermare i buoni auspici per questo segmento del real estate d’oltre manica è Savills Plc, che in un recentissimo report evidenzia come il trend assunto dai valori commerciali delle case più prestigiose abbia assunto un andamento crescente che – almeno per il momento – non sembra conoscere alcuna battuta d’arresto improvvisa.

I valori delle case e degli appartamenti dal costo medio di 4 milioni di sterline (circa 6,3 milioni di dollari), sono cresciuti di 14,1 punti percentuali nel corso del 2011, contro uno sviluppo che nel corso dell’anno precedente erano stato pari a 7,2 punti percentuali. I prezzi delle case di lusso a Londra sono ora maggiori di 16,9 punti percentuali rispetto al picco toccato nella seconda parte del 2007, con una crescita dei valori che risulta rallentata nel corso del quarto trimestre.

Immobiliare Regno Unito, probabile calo dei valori commerciali

 Secondo quanto affermato dalla Investment Property Databank, i valori delle proprietà immobiliari commerciali del Regno Unito caleranno probabilmente di 4,9 punti percentuali entro la fine del prossimo anno, a causa dell’aggravarsi della crisi del debito europeo, e dai presumibili rallentamenti della crescita britannica.

Gli analisti interrogati dalla Bloomberg News hanno predetto in maniera univoca il declino dei valori commerciali nel prossimo anno. Secondo quanto rivela l’Investment Property Databank, intanto, i prezzi delle proprietà commerciali sarebbero diminuite per la prima volta dal mese di luglio 2009 ad oggi. Per quanto invece riguarda l’analisi previsionale, è stimata una contrazione dei valori compresa tra un minimo di 2,5 punti percentuali e un massimo di 7 punti percentuali.

Immobiliare Australia, presto serviranno 640 mila abitazioni

 Secondo quanto affermato dal National Housing Supply Council, presto l’Australia affronterà un problema di carenza di abitazioni disponibili: il Paese, infatti, entro i prossimi 20 anni dovrà assumere l’impegno di coprire il gap di 640 mila case di cui ha bisogno per poter soddisfare la propria domanda immobiliare, che si prevede in forte crescita nel corso dei prossimi anni, aprendo nuove prospettive ai costruttori locali.

Il gap tra la domanda immobiliare e l’offerta è cresciuto di 28.200 unità abitative nel corso dell’ultimo anno, portando a un totale di 186.800 unità il volume complessivo dal 2001 ad oggi. Secondo i dati previsionali pubblicati poche ore fa, il volume dovrebbe crescere a quota 328.800 unità entro la fine del 2015, per poi incrementare ulteriormente, in maniera graduale, fino a toccare la già ricordata soglia delle 640 mila abitazioni entro la fine del 2030.

Stati Uniti, probabile ripresa del settore delle costruzioni

 Secondo quanto affermano gli economisti di Bloomberg, nel corso dell’undicesimo mese dell’anno le attività dei costruttori immobiliari avrebbero subito una discreta ripresa, avviando cantieri in maniera più dinamica e corposa rispetto ai mesi precedenti, e significando – presumibilmente – una ripresa delle attività del mercato, con stabilizzazione dei volumi nel corso del prossimo 2012.

Bloomberg News afferma infatti che i nuovi cantieri sono cresciuti di 1,1 punti percentuali, ai massimi degli ultimi 10 anni, per un livello medio di 635 mila unità. Anche i permessi edilizi, dato utile per interpretare in anteprima come si evolverà il mercato delle costruzioni, hanno tenuto una buona posizione, cedendo qualche terreno dai massimi livelli di ottobre, che ha rappresentato il mese più attivo dagli ultimi 19 mesi. Segnali che infondono parziale fiducia agli economisti e agli osservatori locali, convinti che la parte più buia del segmento sia già stata riscontrata.

Prezzi case in calo del 2,7% nel mercato del Regno Unito

 Secondo quanto affermato da Rightmove Plc, in un recentissimo aggiornamento dei propri studi, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo dovrebbero calare di circa 2,7 punti percentuali nel corso del mese di dicembre. La compagnia di osservazione ha inoltre affermato come il mercato immobiliare dovrà fronteggiare condizioni “sfidanti” anche nel corso del prossimo anno, che si preannuncia pertanto come un esercizio particolarmente agguerrito in termini di condizioni applicabili.

Rightmove afferma che in Inghilterra e in Galles i prezzi richiesti per vendere una prima o una seconda casa di proprietà sarebbero calati in media di 2,7 punti percentuali rispetto al precedente mese di novembre, per un livello medio di 225.766 sterline (circa 350.400 dollari). Su base annua, i prezzi delle case mostrano invece un incremento di 1,5 punti percentuali, con la società di consulenza che si limita a ribadire come, nel prossimo 2012, i prezzi possano crescere di altri 2 punti percentuali a causa di evidenti ristrettezze nell’offerta commerciale.

Prezzi case, novembre grigio per il mercato cinese

 Nel corso del mese di novembre i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del mercato cinese avrebbero conseguito la loro peggiore prestazione dell’anno, con oltre metà delle 70 principali aree urbane oggetto di periodico monitoraggio in grado di mostrare declini più o meno sostanziosi, frutto dei nuovi piani del governo finalizzati a scongiurare il rischio di un’esplosione della bolla di settore.

Stando a quanto afferma il monitoraggio compiuto dal governo, infatti, nel corso del mese di novembre in 49 delle 70 città oggetto di osservazione si sarebbe riscontrato un calo dei prezzi delle case rispetto al precedente mese di ottobre, contro una proporzione che – appena 33 giorni prima – erata stata di 33 su 70: l’undicesimo mese dell’anno infrange pertanto la soglia del 50% del totale delle aree urbane, anticipando un dato di dicembre che sarà probabilmente in grado di replicare tale performance.

Tasse immobiliari, prelievo extra nel mercato di Singapore

 Pochi giorni fa abbiamo fatto il punto su quanto sta accadendo all’interno del mercato immobiliare di Singapore, anticipando come il governo avrebbe potuto mettere in atto novità sul fronte fiscale per cercare di attenutare la dinamicità delle operazioni di compravendita immobiliare (soprattutto da parte di grandi investitori stranieri) con ciò che ne comporta sul fronte della disponibilità commerciale residenziale e – soprattutto – sul fronte dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, e non solo.

Ebbene, il governo ha ora introdotto nuove imposte sugli acquisti delle proprietà residenziali della zona. Imposte che vanno a colpire esclusivamente gli acquirenti stranieri, al fine di scoraggiare eccessivi investimenti di chi proviene da oltre confine, in grado di alimentare una pericolosa bolla speculativa all’interno del real estate di Singapore.

Pignoramenti in calo nel mercato USA: “merito” delle vacanze

 Realty Trac riporta la notizia secondo cui le procedure di pignoramento avviate nel mercato statunitense avrebbero subito una contrazione significativa nel corso dell’ultimo mese, grazie al periodo di vacanze, e alla conseguente estensione dei termini temporali. Complessivamente, sono state 224.394 le proprietà immobiliari coinvolte in procedure assimilabili, in calo di 14 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, come confermato dalla società californiana in un comunicato stampa diffuso pochissimi giorni fa.

La proporzione ci dice che, attualmente, un proprietario immobiliare statunitense su 579, è coinvolto in questi processi, contro un rapporto di uno a 563 riscontrato nel corso del mese di ottobre. Un declino, quello conseguito nell’undicesimo mese dell’anno, che risulta essere in gran parte derivante dalla moratoria dei termini consentita a causa della concomitanza delle festività, che hanno pertanto concesso una pur breve pausa nel decorso dei termini.

Prezzi case, possibile crollo del 10% nel mercato di Hong Kong

 Una recentissima analisi condotta dalla Standard Chartered Plc sostiene che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del mercato di Hong Kong potrebbero calare di circa 10 punti percentuali nel corso del 2012, prima di riprendere una strada di crescita più o meno sostenuta, a seconda di quella che sarà l’evoluzione della crisi economico finanziaria internazionale, e i suoi effetti nell’area sud-orientale dell’Asia.

L’amministratore delegato della Standard Chartered, Benjaming Hung, sostiene in proposito che un gran parte di investitori stiano, in questo momento, ai margini del mercato immobiliare: il loro comportamento è, in altri termini, sostanzialmente attendista. “Stanno aspettando” – afferma Hung, ribadendo poi come la propria società di consulenza e di analisi sia convinta che i valori commerciali delle case possano subire evidenti cali nel prossimo esercizio.

Prezzi case, dati RICS sul mercato inglese

 Continuiamo nel nostro periodico aggiornamento di quanto accade all’interno del mercato immobiliare inglese. Secondo quanto affermato dalla Royal Institution of Chartered Surveyors, infatti, l’indice dei valori immobiliari del Regno Unito sarebbe cresciuto – durante il mese di novembre 2011 – risollevandosi dai minimi degli ultimi quattro mesi, grazie a un incremento sostenuto della domanda di settore.

Stando a quanto sostenuto dall’istituzione, l’indice sarebbe cresciuto da meno 24 punti del mese di ottobre, a meno 17 punti del mese di novembre. Un andamento sostanzialmente sorprendente, visto e considerato che gli analisti britannici aspettavano un ulteriore peggioramento della variabile, in dirittura d’arrivo verso quota meno 25 punti, anche a causa delle debole previsioni a breve e medio termine sullo sviluppo del mercato occupazionale inglese.