Prezzi case, boom di ottobre a Londra

 I prezzi delle case di Londra – sostiene una ricerca compiuta da Rightmove Plc, il principale portale immobiliare di tutta la Gran Bretagna – sarebbero cresciuti di un ritmo record durante il mese di agosto, con un trend di apprezzamento che non conosce uguali nel corso degli ultimi due anni.

I prezzi delle case sono infatti cresciuti di 5,2 punti percentuali rispetto al mese di settembre, quando a loro volta crebbero di 2,4 punti percentuali. Si tratta, come evidenziato dal portale immobiliare, del più grande incremento dal mese di ottobre 2009, in grado di condurre il prezzo medio di una casa a quota 450.210 sterline. Più contenuto sarebbe l’incremento dei valori immobiliari secondo quanto afferma Rightmove, che stima un aumento dei prezzi pari a 2,8 punti percentuali nel corso del decimo mese dell’attuale anno.

Immobiliare estero, aggiornamenti sulla situazione del mercato portoghese

 Continuiamo ad occuparci dei principali mercati immobiliari europei, tornando a parlare di un mercato che abbiamo volontariamente “trascurato” nel corso delle ultime settimane. L’occasione ci è fornita da un recentissimo report condotto dalla Royal Institution of Chartered Surveyors e dalla Confidencial Imobiliario, che non disegna un panorama troppo convincente per quanto concerne l’andamento odierno del mercato immobiliare portoghese.

Stando a quanto emerge dal report condotto dalle due istituzioni, infatti, la debolezza economica che ristrettezze creditizie da parte degli istituti di credito locali, sta continuando a rendere particolarmente scarso il contributo che il mercato immobiliare residenziale conferisce alla ripresa economica della nazione lusitana.

Mercato USA, ultimi dati ancora negativi per settembre

 Arrivano gli aggiornamenti relativi all’andamento del mercato immobiliare statunitense per il mese di settembre. Dati che, premettiamo, non fanno altro che confermare le stime negative già formulate nel corso delle settimane scorse, e che pertanto ribadiscono come la crisi del real estate nordamericana sia davvero lontana dal potersi diradare.

In un ultimo bollettino, la National Association of Realtors ha infatti affermato che sia le vendite di case, che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, sarebbero diminuiti durante il corso del mese di settembre. Ad ogni modo, non tutti i dati sembrano essere nocivi per le coronarie degli operatori di settore. Gli elementi statistici mostrano infatti una forte contrazione rispetto al precedente mese di agosto (probabilmente dovuta alla straordinaria ripresa del periodo), ma sono comunque superiori a quelli riscontrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Immobiliare britannico, fiducia sempre più scarsa da parte dei cittadini

 Un nuovo aggiornamento pubblicato dalla Nationwide Building Society, afferma che la fiducia dei consumatori britannici sarebbe ancora in calo, per il quarto mese consecutivo, durante  settembre 2011. Le cause sono da ricercarsi principalmente nel deludente andamento del mercato del lavoro, con una disoccupazione crescente, che fa temere il peggio per quanto concerne il futuro dell’economia nazionale.

Sottolineiamo pertanto come secondo l’analisi della Nationwide Building Society l’indice rappresentativo della fiducia locale sia sceso di altri 3 punti rispetto al mese precedente, giungendo alla poco invidiabile soglia dei 45 punti.

Immobiliare commerciale, la nuova frontiera è l’Africa?

 Sta crescendo con ritmi davvero impressionanti la richiesta di spazi commerciali e ad uso ufficio in alcune aree del continente africano. Angola e Nigeria, in particolar modo, sembrano essere i leader di questa nuova era del mercato immobiliare internazionale, andando a guidare la speciale classifica dei Paesi africani con il miglior grado di attratività mondiale per quanto concerne la richiesta di spazi da adibire ad uso ufficio e commercio.

La ragione di questo boom di domande è abbastanza palese. Nelle macro regioni appena ricordate, i settori relativi alle banche, alle telecomunicazioni e alle costruzioni stanno incrementando in maniera ragguardevole e, di conseguenza, non possono che alimentare la richiesta di spazi utili per consentire alle varie società locali e – soprattutto – internazionali, di collocarsi adeguatamente all’interno dei perimetri territoriali di competenza.

Prezzi case, picchi storici per quelle londinesi di super-lusso

Secondo quanto sostiene un recentissimo report condotto dalla società di consulenza Savills Plc, il mercato immobiliare di Londra avrebbe toccato i massimi storici, almeno per quanto concerne l’esclusivissimo segmento rappresentato dalle case di maggior pregio, rappresentate fondamentalmente da ville di valore proibitivo per la stragrande maggioranza di tutti i cittadini.

Il report di Savills sostiene infatti come il numero di ville e di appartamenti il cui costo unitario è pari ad almeno 5 milioni di sterline, sia cresciuto a quota 262 unità durante i nove mesi terminati il 31 settembre. Nello stesso periodo dello scorso anno, il numero si era invece dovuto fermare a quota 200 unità. L’incremento su base tendenziale è pertanto pari a ben 31 punti percentuali, con possibilità di ulteriore incremento negli ultimi tre mesi dell’anno.

Prezzi appartamenti, qualche segnalo di calo nel mercato di Singapore

 Secondo quanto concerne una recente analisi da parte di una società di consulenza internazionale, il mercato residenziale privato di Singapore sta iniziando a virare la propria tendenza, che aveva visto il real estate locale crescere con buoni ritmi sui valori commerciali, nel corso degli ultimi trimestri. La situazione sembra tuttavia in fase di lento cambiamento, almeno a dare un’occhiata ai dati più vicini, forniti dalla stessa analisi quanti-qualitativa.

Savills sostiene infatti come il prezzo medio di un appartamento sia diminuito di 2 punti percentuali tra il mese di luglio e quello di agosto dell’anno in corso, rispetto a quanto sostenevano i dati di partenza, “congelati” al 30 giugno. Resiste invece meglio il segmento del lusso, con una contrazione dei prezzi delle case di maggior pregio che è davvero marginale, e attualmente pari a 0,4 punti percentuali rispetto ai dati di fine giugno.

Prezzi case, declino riscontrato nel mercato britannico

 I prezzi delle case nel mercato del Regno Unito sono calati per la prima volta durante gli ultimi tre mesi. Il mese di settembre, infatti, sembra aver risentito più che in precedenza delle turbolenze all’interno del mercato immobiliare e creditizio europeo, con la crisi del debito che ha abbracciato negativamente qualsiasi settore dell’economia internazionale.

A certificare la contrazione dei valori commerciali delle case britanniche è così arrivata la ricerca congiunta condotta da Acadametrics e LSL Property Services, secondo cui il prezzo medio di una casa in Inghilterra e in Galles sarebbe ora inferiore di 0,3 punti percentuali rispetto alla fine del mese di agosto, per un controvalore in termini assoluti che si aggira intorno alle 218.650 sterline (circa 343 mila dollari), per il più basso livello medio da giugno a questa parte.

Pignoramenti case, brusco calo nel mercato americano

 Le procedure di pignoramento nel mercato immobiliare statunitense hanno subito un improvviso calo durante il terzo trimestre dell’anno, con una contrazione di ben 34 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complessivamente, le proprietà immobiliari interessate dal fenomeno sono state 610.337 unità, contro le 930.437 unità dello scorso anno, ma in crescita rispetto alle 608.235 unità del trimestre precedente, riguardando un proprietario immobiliare su 213.

Le ragioni di questa flessione nel volume di case pignorate e di relative procedure sono relative al rallentamento delle attività da parte delle banche legali. Quello che in altri termini è conoscibile come il “collo di bottiglia”, derivante dall’elevato numero assoluto di procedure di esproprio, sta infatti penalizzando la crescita del segmento, che dovrebbe tuttavia essere garantita anche nel corso dei prossimi trimestri.

Prezzi case, gli esperti prevedono calo per i prossimi mesi

 I dati positivi (pur, molto lievemente) provenienti dal mercato immobiliare degli Stati Uniti non devono trarre d’inganno: per il resto del 2011, e per buona parte del 2012, i valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo subiranno continue flessioni, andando ulteriormente a deprezzare il valore di mercato delle case e delle altre strutture immobiliari.

I prezzi degli immobili residenziali negli Stati Uniti dovrebbero crescere globalmente di 3,5 punti percentuali nel corso del terzo trimestre dell’anno rispetto al trimestre precedente, come confermato dall’indice della Clear Capital. Gli stessi dati dimostrano inoltre come è da metà della scorsa primavera che i prezzi delle case stanno guadagnando terreno su base trimestrale, senza tuttavia porre in essere le basi per garantirsi uno sviluppo duraturo nel tempo.

Prezzi case invariate nel settembre britannico

 L’indice che misura l’andamento dei prezzi delle case nel mercato immobiliare britannico dimostra valori pressochè inalterati, a settembre, rispetto al precedente mese di ottobre. A pesare sulle speranze di ripresa delle attività e dei valori commerciali del mercato immobiliare locale sembrano infatti essere le condizioni di estrema incertezza che stanno condizionando l’area oggetto di studio, e che sta rendendo sempre più prudenti gli operatori di settore dal porre in essere le attività di propria competenza.

L’indice curato dalla Royal Institution of Chartered Surveyors è così rimasto a quota – 23 durante il mese di settembre confermando pertanto il lungo scenario negativo che sta caratterizzando il mercato immobiliare locale. Un report separato, giunto negli stessi minuti dei dati RICS, stimava invece una crescita positiva delle vendite al dettaglio nel corso dell’ultimo mese di settembre, con un’aspettativa di tiepida ripresa nel corso delle prossime settimane.

Investimenti immobiliari, seguire l’esempio britannico

Per rinvigorire lo stagnante mercato immobiliare locale, il governo britannico ha lanciato un maxi piano che prevede la realizzazione di circa 100 mila nuove abitazioni entro la fine del 2015. Il piano è in realtà in uno stadio ben più avanzato rispetto a quanto si possa inizialmente immaginare, visto e considerato che per tutta l’estate i dipartimenti locali si sono impegnati nell’individuazione di aree dove poter instaurare i nuovi complessi residenziali.

Il governo si appresta pertanto a lanciare questo piano di realizzazione di abitazioni che, almeno in un primo momento, rimarranno di proprietà statale. Lo stesso governo non ha inoltre escluso di dare via a una seconda fase nella realizzazione degli immobili di cui sopra, qualora le esigenze dovessero incrementare con il passare degli anni, e rendendosi disponibile a toccare la soglia massima delle 200 mila unità abitative da realizzare.

Investimenti immobiliari, gli esperti consigliano la Malaysia

 Avete un bel po’ di soldi da investire nel mattone e non avete ancora scelto la destinazione ideale dei vostri fortunati impieghi? Ebbene, secondo alcune recentissime analisi, uno dei mercati che potrebbe dare le maggiori soddisfazioni nel corso dei prossimi anni è la Malaysia, che potrebbe beneficiare di investimenti crescenti da parte degli investitori di aree economicamente più “mature”, attualmente alla ricerca di un approdo sicuro che possa sfuggire alle incertezze economiche internazionali.

Stando a quanto sostiene una previsione condotta dalla società di consulenza IP Global, infatti, gli investimenti medio orientali in Malaysia dovrebbero essere cresciuti di circa 11,4 punti percentuali nel solo terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dimostrando pertanto il prolungamento e il consolidamento di un trend di incremento degli impieghi nel real estate locale davvero interessante.

Investimenti immobiliari, quanto pesa la crisi dell’euro

 Quanto pesa la crisi dell’euro sul mercato immobiliare? Stando a quanto affermano diverse analisi pubblicate nel corso degli ultimi giorni, l’influenza negativa delle criticità dell’eurozona sugli investimenti immobiliari del vecchio Continente sarà particolarmente elevata, poiché gli impieghi in questo comparto reale saranno danneggiati attraverso maggiori tassi di rischio, che rifletteranno i problemi che non solo riguarderanno tutti i Paesi della macro area, ma altresì in maniera diversificata all’interno dell’area euro, colpendo alcune nazioni in modo più incisivo.

Un nuovo report condotto dalla banca di investimenti Natixis, e la sua affiliata AEW Europe, rivela infatti come l’attuale periodo di criticità potrebbe produrre – e non tanto alla lunga – una spaccatura all’interno dell’eurozona, con un vero e proprio “doppio” sistema della valuta unica europea.