Pignoramenti case, 611 giorni prima delle azioni esecutive

Uno studio condotto dalla Lender Processing Services Inc. rivela che i proprietari immobiliari vedono la propria casa avviarsi lungo la strada dell’azione esecutiva dopo 611 giorni di morosità. Un arco temporale in continuo allungamento, che denota una sempre maggiore fatica da parte degli istituti bancari nel poter far valere i propri diritti di credito attraverso l’escussione della garanzia reale rappresentata dall’ipoteca sull’immobile.

Il dato pari a 611 giorni si dimostra nettamente in aumento rispetto ai 599 giorni del mese di luglio e, soprattutto, rispetto ai 478 giorni che furono riscontrati nello stesso periodo del mese di agosto dello scorso anno.

Ma quali sono le principali ragioni che sottostanno a una simile situazione? La ragione principale viene spiegata dagli stessi analisi della Lender Processing Services, che intervistati telefonicamente da Bloomberg affermano che negli Stati Uniti, in ambito di procedure pignoratizie, vi è un vero e proprio “collo di bottiglia” generato dallo straordinario numero di case che sono finite al centro di tali azioni di recupero del credito.

Case di lusso, Londra continua a non tradire le attese degli investitori

 Un report diffuso poco fa dalla Knight Frank LLP sostiene che i prezzi delle case di lusso di Londra avrebbero continuato a perseguire nella propria strada di incremento, arrivando a crescere – durante il mese di settembre – con un ritmo record, mai riscontrato nel corso degli undici mesi precedenti, e divenendo uno dei simboli della crisi internazionale, che sta riaccendendo uno straordinario interesse verso un rifugio ritenuto “sicuro”, quale il mattone della metropoli britannica.

I valori commerciali delle case e degli appartamenti con un costo pari a circa 3,7 milioni di sterline sono infatti cresciuti di 11,4 punti percentuali rispetto a quanto rilevato dalla stessa società di consulenza nello stesso periodo dello scorso anno. su base mensile, i prezzi sono cresciuti al ritmo più lento dal mese di ottobre 2010, ma principalmente a causa di un ritardo negli ordinativi da parte degli acquirenti, parte dei quali vogliono comprendere in che modo si evolverà la situazione economica locale.

Prezzi case, nuovo incremento nel mercato immobiliare cinese

I prezzi delle nuove case vendute nel mercato immobiliare cinese, con particolare riferimento a tutte le prime 70 aree metropolitane del Paese, è cresciuto per la prima volta durante il corso dell’anno, sminuendo pertanto le capacità dei provvedimenti del governo di porre un freno all’incredibile crescita dei valori immobiliari commerciali nel più popoloso Paese asiatico.

I prezzi sono infatti aumentati in tutte le aree metropolitane oggetto dell’indagine da parte delle autorità statistiche. Si tratta di un evento piuttosto particolare, visto e considerato che nel corso degli scorsi mesi, ben più di qualche eccezione aveva contribuito a infrangere l’omogeneità del dato, pubblicato periodicamente a Beijing.

Immobiliare emergente, stime positive su Bangkok

Come spesso facciamo sulle pagine del nostro seguitissimo blog, ci occuperemo oggi di uno dei mercati immobiliari emergenti con un ritmo di crescita davvero interessante, quello di Bangkok. Secondo una recente ricerca condotta dalla società di consulenza CB Richard Ellis, infatti, il mercato immobiliare commerciale dell’area starebbe iniziando una ripida fase di crescita, sia per quanto concerne la domanda relativa all’acquisto di spazi commerciali, che per quanto concerne la locazione degli uffici, a margine di un periodo di instabilità locale e internazionale.

L’analisi condotta dalla società di consulenza di cui sopra mostra infatti come la domanda per gli uffici sia stata decisamente molto dinamica durante il secondo trimestre dell’anno, mostrando segnali di chiara espansione, e incrementi marginali del già elevato tasso di occupazione degli spazi commerciali, che alla fine dello scorso trimestre era stato pari all’86,5%.

Prezzi case, previsto calo annuale in Cina

Stando a quanto sostiene la Shui On Land, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel mercato cinese dovrebbero subire un calo evidente nel corso dei prossimi 12 o 18 mesi. Alla base di questa valutazione, la possibile riduzione dei finanziamenti che gli istituti di credito locali andranno a formalizzare nei confronti delle società immobiliari, rallentando in tal modo lo sviluppo del real estate del più popoloso Paese asiatico.

È ben noto, d’altronde, come il governo cinese stia esercitando forti pressioni sul sistema bancario locale affinchè lo stesso rallenti il ritmo di erogazione dei finanziamenti in favore delle società di costruzione. Una mossa che – stando alle autorità cinesi – dovrebbe portare a un raffreddamento del mercato immobiliare cinese, che nel corso degli ultimi anni si è contraddistinto per un volume di crescita davvero sostenuto e, per certi versi, molto pericoloso.

Prezzi immobiliari, stimata stabilità per il mercato di Singapore

Il mercato immobiliare di Singapore non garantirà grandi sorprese da qui a fine anno. A sostenerlo sono le principali compagnie di consulenza di quanto avviene nel real estate asiatico, che in maniera quasi omogenea hanno espresso tali valutazioni dopo aver esaminato con attenzione gli ultimi dati statistici consuntivi dell’Indice NUS Singapore Residential Price, aggiornato al mese di luglio dell’anno in corso.

L’indice mostra un incremento su base mensile che è solamente di 0,2 punti percentuali. Un rallentamento molto evidente della crescita dei prezzi immobiliari, che è reso tanto più significativo a causa della incertezza globale che ruota intorno alle difficoltà economiche statunitensi, e alla crisi del debito europeo, che dalla Grecia si sta allargando rapidamente anche a Paesi economicamente più maturi.

Prezzi case, crescita londinese traina quella nazionale

 I prezzi delle case crescono nell’area metropolitana di Londra e, di conseguenza, questo è bastato a portare in significativo aumento la media dei valori di mercato delle abitazioni dell’intera Inghilterra e, a sua volta, del Regno Unito. A dircelo è una recentissima ricerca condotta dalla LSL Property Services Plc, che ha svolto la sua solita mensile osservazione congiuntamente con il team di analisti della Acadametrics.

Stando alle due società, i prezzi di un’abitazione nel mese di agosto nel Regno Unito sarebbero cresciuti ai massimi livelli mai riscontrati nel corso degli ultimi tre mesi. Come detto, il merito andrebbe principalmente attribuito a quanto accaduto nella capitale, dove si sono conclusi numerosi buoni affari immobiliari di altissimo valore commerciale, sufficienti a generare un incremento nella media complessiva di mercato.

Immobiliare estero, lieve ripresa di quello portoghese

 Chi ci segue da tempo sa che, al di là di uno sguardo di quello che accade nell’immobiliare di casa nostra, e dei due mercati internazionali di principale riferimento per il nostro occhio (Stati Uniti e Gran Bretagna), spesso e volentieri ci allontaniamo dai lidi maggiormente conosciuti per andare a comprendere come se la passano i mercati immobiliari secondari, quali quelli delle economie emergenti, o delle economie periferiche europee.

Oggi è la volta del Portogallo, che avevamo lasciato in grande difficoltà, e che troviamo ora in leggerissima ripresa. Secondo i dati ufficiali diffusi nel Paese, infatti, il mercato immobiliare starebbe lentamente invertendo la rotta, anche se non mancano le prospettive negative per quello che è uno dei comparti real estate di maggiore criticità per quanto concerne un confronto sul piano continentale.

Prezzi delle case, crescita dei valori di lusso nell’agosto londinese

 I prezzi delle case di lusso di Londra sono cresciuti con un ritmo record durante il mese di agosto. Un incremento effettuato con un trend molto sostanzioso, che la massima area metropolitana britannica non riscontrava da almeno nove mesi, e che conferma le impressioni consolidate, secondo cui il timore di una recessione globale starebbe inducendo un gran numero di investitori, soprattutto stranieri, a cercare nelle case di maggior pregio di Londra un approdo sicuro per i propri risparmi.

Stando a quanto afferma la ricerca mensile compiuta dalla società di consulenza Knight Frank LLP, infatti, i valori delle case e degli appartamenti dal costo medio di 3,7 milioni di sterline (poco più di 6 milioni di dollari) sarebbero cresciuti di 10,5 punti percentuali nel corso dei dodici mesi terminati ad agosto. Un incremento in doppia cifra che gli analisti del mercato immobiliare lussuoso di Londra non riscontravano almeno dal mese di novembre 2010, quando l’incremento fu pari a 11,2 punt ipercentuali.

Prezzi case, luglio positivo in Galles e in Inghilterra

 Stando a quanto affermato dal Land Registry’s House Price Index, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo dell’Inghilterra e del Galles sarebbero cresciuti durante il mese di luglio di 1,3 punti percentuali, raggiungendo un valore assoluto medio ora pari a 163.049 sterline, e conseguendo così un discreto rimbalzo rispetto al minimo di periodo precedente riscontrato dalla società analisi.

Il mese di luglio, pur positivo rispetto ai valori conosciuti nel precedente mese di giugno, si conferma tuttavia come un ulteriore passo indietro rispetto allo stesso luglio dell’anno precedente: nel settimo mese del 2010, infatti, i prezzi medi di mercato erano superiori di circa 2,1 punti percentuali rispetto ad oggi; l’unica eccezione è ovviamente rappresentata da Londra, dove i prezzi delle case sono superiori di 1,3 punti percentuali rispetto ad un anno fa.

Tassi mutui, piccolo rimbalzo USA dai minimi storici

 I tassi di interesse applicati dalle banche statunitensi sulle operazioni di mutuo si sono lievemente ripresi, dopo che nella scorsa settimana avevano toccato un minimo storico da oltre 50 anni. A dirlo è la società Freddie Mac, che come ogni settimana effettua il suo solito periodico monitoraggio, e che conferma il primo rialzo dei tassi di mercato avvenuto nel corso dell’ultimo mese di verifica del trend del costo del denaro.

Più nel dettaglio, Freddie Mac afferma che per quanto concerne i tassi di interesse applicati ai mutui a tasso fisso con scadenza a 30 anni, l’attuale livello sarebbe pari al 4,22% contro il precedente 4,15%, che come abbiamo anticipato rappresenta altresì il livello minimo mai riscontrato negli ultimi 50 anni, ennesimo segnale di quella che è la lunga crisi del settore immobiliare e del comparto finanziario ad esso ricollegabile.

Costruzioni immobiliari, crollo del mercato newyorkese

 New York, uno dei simboli del mercato immobiliare statunitense, sta fronteggiando in questi mesi una difficilissima crisi. Nell’area metropolitana della città, infatti, le nuove costruzioni di immobili sono calate di quasi 40 punti percentuali durante la prima metà dell’anno rispetto a quanto fu riscontrato durante lo stesso periodo dello scorso anno dall’analisi periodica effettuata dal New York Building Congress.

Stando ai dati forniti dal Congresso, infatti, nei primi sei mesi del 2011 sarebbero in fase di sviluppo alcuni progetti per un totale di circa 6,4 miliardi di dollari, in forte ribasso rispetto ai 10,6 miliardi di dollari di controvalore dello scorso anno. Il dato riguarda sia gli elementi costruttivi commerciali, sia i progetti relativi al settore pubblico, e pertanto i ponti, le strade, i sistemi infrastrutturali di gestione delle acque, e così via.

Immobiliare commerciale, prezzi in crescita dello 0,9% negli States

 Secondo quanto afferma la società di consulenza Moody’s Investors Service, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso commerciale negli Stati Uniti sarebbero cresciuti di 0,9 punti percentuali durante il mese di giugno. Il sesto mese dell’anno va pertanto nella stessa direzione intrapresa nel precedente maggio, prolungando ad un bimestre il trend di apprezzamento dei valori commerciali di uffici e di negozi nell’area immobiliare ora oggetto di considerazione.

L’indice Moody’s che misura l’andamento dei valori di mercato degli immobili commerciali riporta comunque dei dati sensibilmente inferiori a parametri di confronto più indietro nel tempo, con una flessione che rispetto allo stesso mese di giugno dello scorso anno è compresa in 6,6 punti percentuali, e che rispetto al picco di mercato toccato nell’ottobre del 2007 è invece pari a 45 punti percentuali.

Immobiliare USA, confermato il declino di luglio

 Nel mese di luglio le vendite di case sul mercato americano avrebbero subito un calo piuttosto consistente. A sostenerlo è un report congiunto condotto dalla National Association of Realtors e dalla RE/MAX, secondo cui, ad ogni modo, le vendite riscontrate nel corso del settimo mese dell’anno sarebbero comunque superiori rispetto a quelle registrate nello stesso periodo dell’anno precedente.

Complessivamente, le vendite ultimate sarebbero inferiori di 3,5 punti percentuali rispetto a quelle del mese di giugno, con un volume annualizzato che a luglio è stato pari a 4,67 milioni di unità, contro i 4,84 milioni di unità del mese di giugno. Come detto, l’attuale volume di vendita è comunque ben al di sopra dei dati del 2010, con uno sviluppo di 21 punti percentuali a un volume annualizzato pari a circa 3,86 milioni di unità.