Cina, Jones Lang LaSalle ritiene opportune nuove misure più rigide

Il governo cinese ha oramai approntato una nuova fascia di misure restrittive sul mercato immobiliare, al fine di scongiurare la formazione di una incontrollabile bolla di settore, generata dagli atteggiamenti speculativi di investitori locali e stranieri, indotti a impiegare denaro nel mercato real estate a causa del conveniente trend di crescita dei valori commerciali.

Secondo quanto riprotato da Colin Dyer, chief executive officer di Jones Lang LaSalle, il governo del Paese asiatico dovrà tuttavia ben presto metter mano a nuove misure in grado di incidere più fortemente nell’andamento dei prezzi delle case cinesi, considerato che quelle attuali non sono state in grado di produrre i benefici sperati.

Il CEO di Jones Lang LaSalle sostiene infatti durante un’intervista concessa a Bloomberg che “i perzzi non sono calati nonostante l’applicazione delle vigenti iniziative” e che, senza grandi dubbi, “il governo incrementerà tali misure perchè è determinato a provocare un declino dei prezzi”.

Regno Unito, prezzi case inaspettatamente in crescita – Halifax

Secondo quanto riferito dalla società di consulenza immobiliare Halifax, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito, durante il mese di agosto, sono inaspettatamente cresciuti, grazie alla spinta positiva fornita dal rafforzamento delle principali variabili economiche nell’area oggetto di considerazione.

Riporta Halifax, infatti, che il costo medio di un appartamento è cresciuto di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di luglio, quando a sua volta ottenne un incremento di 0,7 punti percentuali. Gli economisti consultati da Bloomberg, da cui prendiamo le valutazioni che seguono, stimavano invece un declino di mezzo punto percentuale. Su base annua, l’incremento dei prezzi è pari a 4,4 punti percentuali, con un costo medio pari a 167.953 sterline (circa 259 mila dollari).

Gli analisti di Halifax rivelano che i dati di cui sopra sono attribuibili principalmente al rafforzamento dell’economia locale, a un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e al ribasso dei tassi di interesse, fattori abili nel supportare la domanda immobiliare.

Cina, i prezzi delle case diminuiranno da questo mese – BNP

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo della Cina diminuiranno con costanza a partire dal mese di settembre, dando pertanto significato concreto agli sforzi che il governo ha messo in atto per incrementare la fornitura di case popolari e contrarre le erogazioni creditizie da parte degli istituti bancari del Paese asiatico.

A sostenere quanto sopra è stata, negli scorsi giorni, la banca francese BNP Paribas, secondo cui “sebbene il governo non abbia ancora quantificato alcun obiettivo, ha indicato di voler riscontrare una correzione significativa nei prezzi immobiliari al fine di soddisfare in tutto o in parte le aspettative della popolazione”. Di conseguenza, a partire dal corrente mese di settembre l’istituto transalpino sembra esser pronto a scommettere su una forte diminuzione dei valori commerciali abitativi.

Il governo centrale ha intensificato gli sforzi durante la prima parte del 2010, dopo aver visto i prezzi delle case crescere con dei ritmi impressionanti, soprattutto a cavallo tra il primo e il secondo trimestre dell’anno. Nel mese di luglio, i prezzi commerciali delle proprietà ad uso abitativo delle principali aree metropolitane sono cresciute di 10,3 punti percentuali su base annua.

Regno Unito, calo record semestrale dei prezzi delle case


Nationwide Building Society ha annunciato che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono diminuiti con un ritmo record per gli ultimi sei mesi durante agosto. La causa principale di questa flessione sembra esser principalmente riconducibile alla crescita del numero dei venditori offerenti le proprie case sul mercato immobiliare locale.

Come conseguenza a quanto sopra, il costo medio di un’abitazione è calato di 0,9 punti percentuali ad agosto rispetto al precedente mese di luglio quando, a loro volta, i valori di mercato delle proprietà immobiliari ad uso abitativo conquistarono un deprezzamento di mezzo punto percentuale.

In termini assoluti, il valore medio di una casa è ora pari a 166.507 sterline (circa 257,5 mila dollari). Su base annua, invece, il valore commerciale di un’abitazione in Inghilterra e in Galles è cresciuto di 3,9 punti percentuali.

Stati Uniti, compromessi di vendita ancora in calo a luglio

Disoccupazione, incertezza sul futuro economico della nazione, pignoramenti in aumento, mancanza di incentivi statali e altre variabili stanno complicando la vita al mercato immobiliare statunitense, che all’inizio dell’anno aveva fornito qualche lieve segnale di ripresa, e che si dimostra invece molto più debole del previsto in questa seconda parte di stagione.

Secondo quanto rivelato dalla National Association of Realtors nel suo monitoraggio periodico sull’andamento dei preliminari di vendita per le case non di nuova costruzione, il volume dei compromessi sarebbe calato ancora, durante il mese di luglio, per la terza flessione consecutiva, e mostrando un’anticamera piuttosto deludente di ciò che accadrà nel corso degli ultimi quattro mesi del 2010.

L’indice della NAR è infatti calato di un punto percentuale rispetto al mese precedente, spinto al ribasso da una domanda sempre più debole susseguita alla mancanza del beneficio fiscale di 8 mila dollari che era stato predisposto per incoraggiare i cittadini americani dal porre in essere operazioni di acquisto di una prima casa.

Londra, frenata alla crescita dei prezzi delle case lussuose

A Londra i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di maggior pregio hanno subito un incremento del più lieve ammontare da gennaio a questa parte. Nel corso del mese di agosto, infatti, il trend valutario e un ampliamento della differenza tra il numero di case in vendita e il numero di effettive richieste, hanno prodotto evidenti pressioni al ribasso nel valore commerciale degli appartamenti della capitale inglese.

Sostiene uno studio della compagnia Knight Frank che i prezzi delle case con un costo superiore al milione di sterline sarebbero cresciuti di 16 punti percentuali ad agosto, rispetto allo stesso ottavo mese dello scorso anno. L’adviser londinese ha poi precisato che su base mensile, per la prima volta negli ultimi quindici mesi, si è riscontrato un calo dello 0,1% nei prezzi.

Gli analisti della compagnia sostengono inoltre che il rimbalzo dei valori commerciali riscontrato nel corso dell’anno sarebbe stato causato da una carenza nella disponibilità di case di pregio presenti sul mercato immobiliare. Una situazione che poi indotto, soprattutto negli ultimi due mesi, un numero crescente di venditori a collocare le proprie case in vendita.

Stati Uniti, indice mutui in crescita per la quinta settimana di fila

Il numero dei finanziamenti immobiliari concessi negli Stati Uniti è cresciuto ancora, conseguendo la quinta settimana consecutiva di incremento. A determinare questo nuovo rialzo da parte dell’attività creditizia delle banche è stato l’ulteriore ribasso dei costi sui mutui, con dei tassi di interesse debitore oramai ai minimi storici.

Di conseguenza, la Mortgage Bankers Association ha dichiarato che il proprio indice di riferimento sulle erogazioni di finanziamenti immobiliari avrebbe subito un incremento di 2,7 punti percentuali durante l’ultima settimana per la quale è disponibile un monitoraggio consuntivo (il 27 agosto).

All’interno di tale dato, è inoltre possibile evidenziare un buono sviluppo dei rifinanziamenti (cresciuti di 2,8 punti percentuali) e un più tiepido, ma pur positivo, sviluppo dei mutui per acquisto (incrementati di 1,8 punti percentuali).

Stati Uniti, prezzi case in crescita più del previsto

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle venti città più grandi degli Stati Uniti sono cresciuti, durante il mese di giugno, con un trend superiore alle attese (su base annua). La determinante di questo imponente incremento è da ricercarsi negli ultimi effetti positivi della previsione dei benefici fiscali predisposti dal governo.

Ne consegue che, con tutte le probabilità, l’esaurimento degli stessi potrà provocare una battuta d’arresto significativa nel corso dei successivi mesi di luglio e di agosto, come peraltro già ampiamente previsto dai principali analisti di settore, che scommettono su forti rallentamento su base annua dell’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari statunitensi.

L’indice Standard & Poor / Case – Shiller è di fatto cresciuto di 4,2 punti percentuali rispetto al mese di giugno 2009, contro una media degli analisti contattati da Bloomberg News pari a 3,5 punti percentuali. Su base mensile la crescita del dato è stata di 0,3 punti percentuali.

Regno Unito, prezzi case in forte calo ad agosto – Hometrack

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono calati ancora, durante il mese di agosto, giungendo a conseguire un ritmo di flessione mai così aspro durante gli ultimi sedici mesi a causa del deteriorato andamento del mercato immobiliare inglese e gallese, come conferma lo studio condotto e pubblicato pochi giorni fa da Hometrack.

Il costo medio di una proprietà immobiliare ad uso abitativo ha infatti subito una contrazione di 0,3 punti percentuali ad agosto rispetto al mese precedente, per un valore assoluto pari a 158.200 sterline (circa 246 mila dollari). Si tratta, come conferma la stessa Hometrack, del declino più grave mai riscontrato dal mese di agosto del 2009.

Gli analisti di Hometrack sostengono che il mercato immobiliare britannico non subirà un incremento dei valori commerciali significativo prima di altri sei o dodici mesi. Viene riscontrata inoltre una debolezza crescente sul fronte della domanda di settore, una debolezza che – continuano a dichiarare gli osservatori di Hometrack – va ben oltre a una patologica, stagionale mancanza di dinamismo.

Singapore, regole rigide per raffreddare il mercato immobiliare

Per raffreddare i bollenti spiriti del mercato immobiliare – che porta i prezzi delle case in crescita di ben 38 punti percentuali nel corso del solo secondo trimestre – il governo di Singapore sta per lanciare delle nuove iniziative di contrasto alla speculazione del real estate, cercando di frenare le attività di compravendita non legate ad esigenze abitative.

La prima manovra governativa è stata introdotta al fine di diminuire il limite di finanziabilità proporzionale al valore commerciale dell’abitazione da acquistare. Fino ad oggi il mutuatario poteva richiedere fino all’80% del valore di mercato della casa oggetto di compravendita: d’ora in poi, chi è già titolare di un mutuo, non potrà domandare oltre il 70% del controvalore dell’immobile.

Inoltre, sono state aumentate le proporzioni dei pagamenti in liquidità da parte dei mutuatari. Mentre prima era necessario fornire il 5% di contante a supporto dell’operazione di compravendita, ora il governo ha scelto di incrementare la richiesta di fondi propri da parte del mutuatario, domandando il versamento di un 10% di liquidità a compimento dell’operazione.

Bulgaria, il mercato immobiliare perde attrattività

La crisi del credito internazionale ha ridotto l’attrattività esercitata nei tempi recenti dal mercato immobiliare bulgaro nei confronti dei cittadini britannici. Stando a quanto annunciato dal portale immobiliare inglese rightmoveoverseas.co.uk, infatti, gli investimenti potenziali dal Regno Unito alla Bulgaria sarebbero diminuiti di circa il 64% nel corso degli ultimi anni.

Il portale sostiene infatti che le richieste di acquisto di una proprietà immobiliare in Bulgaria da parte dei cittadini britannici sarebbero calate di tale entità durante il biennio luglio 2008 – luglio 2010, con un decremento che rende la Bulgaria come uno dei mercati immobiliare a più elevato tasso di perdita di appeal durante i periodi a noi più recenti.

Sostiene ancora il portale che il calo di interesse sia stato mediamente pari al 37%, e che pertanto il mercato immobiliare bulgaro abbia fatto registrare una performance nettamente peggiore a quanto agito complessivamente in Europa, dove – a dispetto della crisi internazionale – non mancano le prestazioni degne di nota, pur marginali rispetto alle gravi difficoltà che hanno colpito gran parte del Continente.

Regno Unito, economia in crescita grazie ai cantieri

L’economia del Regno Unito torna a crescere con proporzioni interessanti e durante il secondo trimestre “conquista” il trend di sviluppo più importante dal 2001, grazie a un andamento sorprendente di alcuni settori trainanti dell’economia locale tra cui quello immobiliare, nel segmento delle costruzioni di nuove unità.

Il Prodotto Interno Lordo dell’area è infatti cresciuto di 1,2 punti percentuali nel corso del secondo trimestre rispetto al livello del trimestre precedente, come confermato dall’Istituto Nazionale di Statistica londinese in un recentissimo comunicato stampa. Il livello è superiore alla media delle attese degli analisti. Su base annua, invece, il ritmo di crescita è stato pari all’1,7%.

Per quanto riguarda il futuro, invece, sembra vi possa essere un calo nel medio periodo, ma una buona prosecuzione dello scenario intrapreso almeno per il prossimo terzo e, forse, quarto trimestre. Più in avanti, invece, i tagli alla spesa pubblica da parte del governo dovrebbero portare a compressione la crescita dell’economia locale.

Mutui casa: trend crescente in Europa

 Nel Vecchio Continente, a fronte di una sensibile discesa dei prestiti a breve termine, i mutui stipulati per la casa sono invece in aumento grazie ad un trend crescente alimentato, tra l’altro, dal miglioramento dello scenario macroeconomico e da una crisi finanziaria che ci stiamo oramai lasciando alle spalle.

E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dalla Bce, la Banca Centrale Europea, nel suo ultimissimo Rapporto da cui emerge altresì come, a fronte di un aumento in termini numerici delle richieste di mutuo per la prima casa, il tasso di interesse medio applicato sia cresciuto seppur in maniera frazionale.

Disoccupazione elevata, i pignoramenti continueranno a crescere

In un recente studio gli analisti della compagnia americana ZipRealty sostengono che il mercato immobiliare statunitense non riuscirà a conseguire una ripresa soddisfacente nel corso dei prossimi mesi. La perdita di nuovi posti di lavoro, che mantiene su soglie troppo elevate il tasso di disoccupazione, continua a produrre delle nocive conseguenze sulle speranze di ripresa del real estate a stelle e strisce.

Secondo gli analisti della compagnia sopra ricordata, il volume di vendite delle nuove proprietà immobiliari sarebbe fortemente nella strada del decremento, giungendo su soglie minime record durante la parte finale dell’estate. Tale elemento, uno degli indicatori principali dello stato di salute del mercato immobiliare americano, è previsto ulteriormente in calo nel corso delle prossime settimane.

Stando a ciò che a tal proposito è stato dichiarato dai ricercatori dell’Università di Harvard, “i problemi del mercato immobiliare sono problemi dell’intera economia nazionale, e fino a quanto non verranno risolti, non vi potranno essere margini per una robusta ripresa”.