Mercato immobiliare italiano: i prezzi nelle grandi metropoli

 Come si stanno muovendo i prezzi degli immobili nelle principali città italiane, da Roma a Milano e passando per Napoli, Torino e Venezia? Ebbene, per capire dove si vendono di più gli immobili in Italia, ed a che prezzi, ci viene in aiuto un interessante Rapporto sul mercato immobiliare italiano che è stato presentato dall’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia del Territorio che, tra l’altro, risulta essere di rilevante importanza in virtù del fatto che lo studio risulta essere basato sulle transazioni realmente effettuate.

E così, ad esempio, a Roma i prezzi in media nei primi sei mesi del 2010 sono scesi dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mostrando, quindi, una buona tenuta; il tutto però a fronte di transazioni in aumento del 16,7% fermo restando che il dato, come precisato proprio dall’Agenzia del Territorio, risulta essere falsato da uno stock non quantificabile di operazioni di cessione di numerosi alloggi pubblici.

Comprare casa: investimento ancora conveniente e favorevole

 Anche quello attuale è un momento favorevole per acquistare la casa con un mutuo. Questo perché i prezzi medi degli immobili nel nostro Paese, ed in particolare nell’ultimo semestre, si sono attestati in discesa anche se limitata all’1,5% rispetto allo scorso anno; inoltre, rispetto ai prezzi di mercato del 2007, un buon anno prima dello scoppio della crisi, la discesa media dei prezzi è stata del 6,5% che sale al 9,5% se si ingloba anche l’effetto relativo all’inflazione e, quindi, alla perdita del potere di acquisto.

In base ad un Rapporto di Nomisma, il prossimo anno dovrebbe essere quello dell’inversione, seppur timida, con un rialzo dei prezzi medi dello 0,2% nei primi sei mesi del 2011, e dello 0,6% nel periodo luglio – dicembre 2011.

Bologna, andamento del mercato migliore delle stime

La FIAIP ha annunciato che l’andamento del mercato immobiliare di Bologna starebbe assumendo delle connotazioni in parte migliori rispetto alle previsioni che erano state in precedenza diramate sullo stesso comparto da parte di altri operatori del settore.

In altri termini, il 2010 dovrebbe chiudersi con una prestazione leggermente in ripresa rispetto ai valori che avevano contraddistinto la fine del 2009, nella speranza che il trend assunto dall’immobiliare bolognese possa accelerare nel corso del prossimo esercizio.

Il numero delle transazioni di acquisto o di vendita di immobili dovrebbero in altri termini chiudersi con uno sviluppo di circa il 2% rispetto a quanto avvenne nel 2009, quando a loro volta le operazioni di compravendita subirono un calo del 12%, accompagnato a una contrazione dei prezzi del 3,6%.

Milano, previsioni incoraggianti per il prossimo anno

Visto e considerato che nel corso degli ultimi giorni abbiamo avuto occasione di parlare dell’andamento del mercato immobiliare torinese, non possiamo che allargare il discorso affacciandoci nella non troppo distante Milano, osservando le principali stime in capo al mercato immobiliare del capoluogo lombardo.

Stando a quanto afferma Remax Italia, uno dei principali operatori immobiliari attivi nel mercato nostrano, la metropoli settentrionale avrebbe evidenziato alcuni segnali di buon andamento nella parte finale del 2010, che fanno ben sperare per un 2011 più ottimista dell’ultimo esercizio.

In particolare, Remax sostiene che nel corso del prossimo anno il volume delle compravendite immobiliari continuerà la propria fase di lenta ripresa, cercando gradualmente di recuperare il gap che lo separa ancora dal trend intrapreso prima della recente crisi.

Torino, prezzi delle case in calo del 2,7%

In uno dei principali mercati immobiliari del nord Italia, quello di Torino, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo avrebbero segnalato altri segnali di ribasso, continuando così il trend negativo già assunto negli scorsi trimestri nel capoluogo piemontese.

Nella fattispecie ora in esame, che si riferisce al solo terzo trimestre del 2010, ciò che è stato reso noto da uno dei principali operatori informativi del mercato immobiliare italiano (Attico), è che la flessione dei valori commerciali sarebbe stata pari a 2,7 punti percentuali.

Sul fronte dei dati in termini assoluti, ne deriva che il costo di un appartamento di metratura media, al metro quadro, è sceso a quota 1.275 euro, comunque frutto di una media tra zone molto apprezzate e con una domanda addirittura in fase di forte crescita, e zone meno desiderate dai potenziali acquirenti.

Immobili Milano: case di ringhiera sempre di moda

 A Milano l’immobile tipico nel capoluogo lombardo è la casa di ringhiera che è sempre di moda, oggetto di periodici interventi di ristrutturazione, e preferita maggiormente dai giovani. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata sulle case di ringhiera sotto la Madonnina dal Gruppo Immobiliare.it in concomitanza con l’approssimarsi della festa del Santo patrono.

Complessivamente a Milano ci sono all’incirca 70 mila case di ringhiera, con un 5% che sul Web è in vendita o in locazione con prezzi che chiaramente variano in base alla loro posizione. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, Carlo Giordano, le case di ringhiera nel Comune di Milano continuano a vivere e ad esistere a fronte di richieste da parte di single e giovani coppie, ed interventi di ristrutturazione lungo i Navigli, nella prima periferia, ed in altre zone della Città.

Mercato immobiliare Campania: le case più richieste nel salernitano

 Quali sono le case più richieste a Salerno e Provincia? E dove conviene acquistare a seguito del calo dei prezzi? A queste ed altre domande risponde un’indagine effettuata da RePlat, da cui è emerso in particolare come in città le case più gettonate siano i trilocali ed i bilocali, mentre i migliori affari, dove quindi conviene acquistare in questo momento, si possono fare nel Comune di Battipaglia dove mediamente i prezzi sono scesi di oltre il 5%.

In linea con una tendenza che, tra l’altro, si registra anche su scala nazionale, a Salerno sia al Centro città, sia nell’area del Centro Storico, i prezzi degli immobili di pregio non hanno mostrato segni di cedimento, ma nel complesso, secondo il responsabile dello sviluppo del MLS REplat in Campania, Giuliano Tito, il mercato potrà far registrare un’accelerazione ed una ritrovata vitalità e vivacità nel caso in cui gli operatori saranno in grado di scegliere con opportuna precisione gli immobili che dovranno essere immessi sul mercato.

Italia, ripresa immobiliare rinviata al 2011?

Nonostante due discreti trimestri, il mercato immobiliare italiano è rientrato nuovamente in una situazione di difficoltà, con i dati dell’ultima nota trimestrale dell’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia del Territorio a spegnere il fuoco dei facili entusiasmi.

Stando a quanto affermato dall’Agenzia, infatti, le compravendite immobiliari (comprendendo, in tal novero, tutti i segmenti del mercato) avrebbero subito una flessione del 2,4% nel terzo trimestre, contro incrementi del 3,4% nel primo trimestre e del 2,4% nel secondo trimestre.

Nel settore residenziale si registra un andamento molto diversificato a seconda delle macroaree di riferimento: nel Nord le transazioni sono in aumento del 2,6%, mentre il Centro ha un trend più tiepido, con un incremento dell’1%; in controtendenza, e pertanto negativo, il dato del Sud, dove le compravendite franano del 13,8%.

Immobili Italia: continua il boom dei pignoramenti

 L’onda lunga della crisi immobiliare, partita dagli Stati Uniti e propagatasi in Europa a seguito dello scoppio della bolla dei mutui subprime, sta lasciando ancora il segno anche nel nostro Paese. Non a caso, in accordo con quanto reso noto e rivelato dall’Adusbef e dalla Federconsumatori, l’avventurismo finanziario delle banche degli ultimi tre anni lo stanno pagando a caro prezzo i cittadini visto che anche nel 2010, con un +31,8%, ad aumentare in maniera preoccupante saranno i pignoramenti immobiliari.

Ma come mai sta succedendo tutto ciò? Ebbene, secondo l’Associazione degli Utenti Bancari e quella dei Consumatori tutto questo sta succedendo proprio a causa delle operazioni e delle decisioni dei banchieri che hanno portato gli Istituti di credito a spacciare derivati avariati ed a creare denaro dal nulla.

Milano, domanda immobiliare stabile nella seconda parte dell’anno

Nomisma ha appena pubblicato il III Rapporto sul mercato immobiliare, con un particolare focus su ciò che accade all’interno dei confini del capoluogo lombardo. A Milano, i dati del secondo semestre dell’anno rivelano un andamento ancora debole delle compravendite e dei prezzi, anche se non tutti gli elementi sono intrisi di negatività.

Rispetto alla prima metà dell’anno, infatti, la domanda è risultata pressoché invariata: un segnale che fa ben sperare che il mercato immobiliare milanese stia raggiungendo una situazione di ideale stabilità, magari anticamera di una ripresa che potrebbe interessare la prima parte del 2011.

Per quanto riguarda i singoli segmenti del mercato immobiliare, è stata riscontrata una flessione dello 0,3% nei prezzi delle abitazioni, mentre più pesante è la contrazione dei valori commerciali negli uffici (- 1,3%) e nei negozi (- 1,6%).

Prezzi case: in Italia rallenta la dinamica discendente

 Come si stanno muovendo in questo momento in Italia i prezzi delle case dopo oltre tre anni dallo scoppio della crisi finanziaria ed economica? Ebbene, mediamente i prezzi stanno ancora scendendo, ma la dinamica ribassista, rispetto magari a due anni fa, s’è fatta decisamente meno ripida e, quindi, alimenta le attese di un’inversione di tendenza.

D’altronde a fronte di prezzi medi in calo la ripresa del mercato immobiliare è già iniziata seppur a macchia di leopardo. Il mercato degli immobili di pregio, infatti, oramai da diversi mesi registra un’inversione di tendenza, mentre a pesare sulla media complessiva dei prezzi delle case nel nostro Paese sono gli immobili situati nelle periferie e quelli dei comuni non capoluogo.

Immobiliare: il mercato in Italia nel terzo trimestre 2010

 Qual è il trend in Italia delle compravendite immobiliari? Ebbene, la risposta in tal senso ce la fornisce l’Agenzia del Territorio che nei giorni scorsi ha pubblicato e messo a disposizione online sul proprio sito Internet la Nota trimestrale sul mercato immobiliare italiano relativa al periodo luglio-settembre, ovverosia al terzo trimestre 2010. Dai dati, a cura dell’OMI, Osservatorio del mercato immobiliare, è emerso come complessivamente nel Q3 2010 le compravendite siano scese del 2,4%, spezzando la tendenza positiva del primo e del secondo trimestre 2010 quando la crescita, invece, era stata del 3,4% e del 2,4%.

Ma come mai questa inversione di tendenza? Ebbene, proprio l’Agenzia del Territorio ha fatto presente come la discesa delle compravendite nel Q3 2010 sia frutto dell’andamento incerto del mercato delle abitazioni e delle relative pertinenze, ma soprattutto del persistente calo delle compravendite di immobili ad uso commerciale, produttivo e nel comparto del terziario.

Stati Uniti, fortissimo calo dei mutui a novembre

Il numero dei finanziamenti immobiliari concessi dalle banche statunitensi durante l’ultima settimana ha subito un fortissimo calo, segnando il record annuale. Alla base di questa cattiva performance è, principalmente, il dato relativo all’incremento dei costi sui mutui, che hanno provocato una significativa contrazione dei rifinanziamenti.

La Mortgage Bankers Association rivela di conseguenza che il volume di mutui concessi in territorio statunitense è calato di 14 punti percentuali nella settimana terminata il 12 novembre, l’ultima per la quale è possibile riferire un monitoraggio ufficiale e puntuale.

La causa di questo passo indietro, come già anticipato poche righe fa, è attribuibile quasi esclusivamente al comparto dei rifinanziamenti, che in conseguenza della crescita dei tassi sono diminuiti di 17 punti percentuali su base settimanale, il record da aprile, contro cali dei mutui per acquisto pari a 5 punti percentuali.

Compravendite immobiliari in aumento nel secondo trimestre 2010

 In Italia, nel secondo trimestre 2010, le compravendite di unità immobiliari sono cresciute del 2,2% a 227.140 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A rilevarlo è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, nel sottolineare come i dati del secondo quarto del corrente anno confermino una tendenza ascendente che è iniziata nel trimestre precedente, ma che pur tuttavia, per i primi sei mesi del 2010, non porta in termini numerici il numero delle compravendite sugli stessi livelli del 2006, l’ultimo anno prima che poi nel nostro Paese il mercato iniziasse a far registrare una discesa.

Nel dettaglio, con un calo del 26%, le compravendite nei primi sei mesi del corrente anno si sono attestate, in base alle rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), a quota 417.868 rispetto alle 564.685 del primo semestre del 2006.