Mutui prima casa: Fondo di solidarietà

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Sono sempre di più, a causa della crisi finanziaria ed economica, le famiglie italiane che non riescono più ad onorare i pagamenti mensili delle rate del mutuo. A tal fine, anche se il provvedimento arriva in palese e forte ritardo, parliamo di qualche anno, il Governo italiano ha istituito sui mutui prima casa il Fondo di solidarietà. Trattasi di una misura importante, ma che per il movimento Cittadinanzattiva è insufficiente per il semplice fatto che andrebbe rafforzata in termini di risorse economiche, ma andrebbe altresì integrata nell’accordo ABI-Consumatori, ovverosia nella moratoria a favore delle famiglie che hanno stipulato un mutuo e che ora sono in difficoltà nell’onorare le rate. Secondo Cittadinanzattiva la misura arriva in grave ritardo in virtù del fatto che, attendendone l’attuazione, intanto sono aumentate a dismisura le vendite di immobili all’asta a seguito dei pignoramenti.

Antonio Gaudioso, vicesegretario generale del movimento Cittadinanzattiva, ha chiesto che i 20 milioni di euro stanziati dal Governo con il Fondo di solidarietà, il cosiddetto “Fondo Gasparrini“, vengano non solo integrati nella moratoria ABI del “Piano Famiglie“, ma sia altresì garantito il coinvolgimento delle Associazioni nel mettere a punto i criteri di accesso alle risorse in modo tale che gli aiuti vadano effettivamente a favore di quelle fasce della popolazione che ne hanno più di bisogno.

L’integrazione del “Fondo Gasparrini” nella moratoria mutui ABI-Consumatori, inoltre, permetterebbe sia di evitare confusione e sovrapposizione, con le famiglie che potrebbero addirittura avvalersi di un doppio beneficio, sia di garantire un aiuto aggiuntivo nel caso in cui la famiglia, anche alla fine dei dodici mesi di sospensione dal pagamento della rata mensile, dovesse ancora versare in uno stato di bisogno. Per questo, viste le elezioni regionali in arrivo, il  vicesegretario generale ha fatto presente come Cittadinanzattiva vigilerà sulla misura del “Fondo Gasparrini” affinché questa non si trasformi per l’Esecutivo in una mera trovata elettorale.

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