edilizia residenziale

Canoni agevolati edilizia residenziale sociale

 Secondo quanto formulato da Nomisma in una sua recente osservazione, la riduzione dei canoni agevolati di edilizia residenziale sociale si attesta mediamente intorno al 40 per cento, con picchi che superano il 50 per cento in alcune aree territoriali nazionali. Vediamo dunque di scoprire quali sono state le principali elaborazioni compiute da Nomisma, e quali sono state le principali caratteristiche dei più recenti interventi in edilizia residenziale sociale.

Edilizia Umbria: piano piccole opere per combattere la crisi

 In Umbria l’assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, ha avanzato una sua proposta che potrebbe sembrare banale, ma che è molto semplice, nonché fattibile, per andare ad arginare la crisi del settore edile. In particolare, l’Assessore chiede che venga messo a punto un piano regionale per le piccole opere e per andare a finanziare quei lavori che risultano essere immediatamente cantierabili. Questo perché, come sopra accennato, ed in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione Umbria, la crisi dell’edilizia è molto grave un po’ su tutto il territorio nazionale, e non ha risparmiato neanche l’economia umbra.

Bari, piano di edilizia finisce in tribunale

Ferragosto di fuoco per alcuni cittadini pugliesi ai quali il Comune di Bari ha fatto recapitare richieste di pagamenti per un totale pari a un importo superiore a più di tre milioni di euro da poter versare anche in tre tranche. Motivo della richiesta, il conguaglio per vedersi assegnare i lotti edificabili all’interno del Piano di edilizia economica e popolare. Si tratta del Piano di edilizia del Contratto di Quartiere II. Le scadenze previste dall’amministrazione per i pagamenti sono qulle del 30 giugno di ogni anno (a partire dal 2011 fino al 30 giugno 2013). Ma loro non sono per nulla intenzionati ad arrendersi. Così, dopo aver ricevuta la notizia di quanto chiesto dal comune, quasi novecento cittadini hanno deciso di impugnare la decisione davanti ai magistrati del Tar (il tribunale amministrativo regionale) di Bari.

Fondi chiusi per l’edilizia residenziale, progetto in Emilia-Romagna

 Al fine di sostenere sul territorio l’edilizia residenziale sociale, in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale punta ad una partecipazione ai Fondi immobiliari chiusi, e per questo sarà messo a punto un apposito progetto di legge. Questo progetto ha già ricevuto il via libera da parte della Giunta della Regione Emilia-Romagna con l’obiettivo di fare in modo che sul territorio ci siano alloggi ai quali le famiglie possano accedere a condizioni più convenienti rispetto a quelle che ci sono sul libero mercato. A fronte di un milione di euro di stanziamenti messi sul piatto dall’Amministrazione regionale, a valere sull’anno in corso, con il provvedimento licenziato dalla Giunta sarà ora possibile andare ad utilizzare le risorse messe a disposizione dalla Cdp, la Cassa Depositi e Prestiti, con il fine di promuovere i fondi immobiliari chiusi, ma anche gli altri strumenti finanziari previsti al fine di incrementare sul mercato l’offerta dei cosiddetti alloggi sociali.

Testo unico di edilizia, intervento dell’Anci

 Aggiornamento sul riordino del Suap (Sportello Unico Attività Produttive), recepimento della Scia (Segnalazione certificata inizio attività) in edilizia nel testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, aggiornamento sui protocolli Anci con Fit e con il Comitato nazionale per il Microcredito e attività Anci nel settore del gioco con possibilità di accordo con Sapar. Sono stati questi i principali temi di discussione e di decisioni prese dalla Commissione Attività produttive dell’Anci (l’Associazione nazionale dei comuni italiani) riunitasi a Roma nei giorni scorsi e presieduta da Roberto Marcato. La commissione ha eletto come vicepresidente Mario Aspesi, sindaco di Cardano al Campo, e si è soffermata sull’attuale situazione relativa al riordino del Suap, con il doppio binario, telematico e cartaceo, attivo ancora per qualche mese.

Mercato degli affitti: in Italia vistoso calo della domanda

 Nel nostro Paese, per quel che riguarda le locazioni, il calo della domanda è vistoso così come il segmento della locazione commerciale versa in uno stato di sofferenza.

Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, a Cernobbio durante il Workshop Ambrosetti sull’economia, sottolineando inoltre come servano in ambito immobiliare sia misure di perequazione per quel che riguarda la fiscalità, sia misure di razionalizzazione. Lo scenario, infatti, è tale che gli investimenti ed i valori immobiliari hanno mostrato una buona tenuta solo perché i proprietari non hanno effettuato massicce dismissioni.

Piano Casa nella Regione Campania

 Da poche ore anche nella Regione Campania il “Piano Casa” è stato approvato dalla Giunta con un’ampia maggioranza e con l’obiettivo di ridare slancio al settore edile ed all’economia sul territorio.

Per gli immobili residenziali, in deroga ai vigenti strumenti urbanistici, sarà possibile fruire di un premio di cubatura del 20% per quanto riguarda gli interventi straordinari di ampliamento che la Giunta aveva già approvato la scorsa settimana con il via libera al Testo fino all’articolo 3.

Piano Casa nella Regione Molise

 Anche nella Regione Molise il Consiglio regionale ha dato l’ok al “piano casa”, ovverosia al disegno di Legge finalizzato ad avviare sul patrimonio edilizio presente sul territorio degli interventi di natura straordinaria per rilanciare il settore, venire incontro alle fasce sociali più deboli, e garantire su larga scala il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.

A darne notizia in merito è anche l’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale ha messo in evidenza alcune caratteristiche del “piano casa” adottato dalla Regione facendo seguito al provvedimento del Governo a livello nazionale.

Piano Casa nella Regione Marche

 Nella Regione Marche, il “piano casa” prevede la possibilità di effettuare ampliamenti su tutte le tipologie di immobili; fatti salvi i limiti di applicazione previsti, infatti, possono essere ampliati sia gli immobili abitativi, sia quelli non residenziali, compresi quelli che sono di pubblica utilità, comprese le unità immobiliari destinate ad opere pubbliche, e gli immobili “Erp“, ovverosia quelli di edilizia residenziale pubblica.

A farlo presente è l’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, che ha pubblicato sul proprio sito Internet un aggiornamento sullo stato di attuazione del “Piano Casa” nelle Regioni Italiane. Nelle Marche, inoltre, in conformità agli strumenti urbanistici che sono in vigore, è altresì possibile effettuare interventi di ampliamento su edifici con contestuale cambio della destinazione d’uso; lo stesso vale per gli edifici pubblici in ottemperanza, in questo caso, tra l’altro, al piano di valorizzazioni e di alienazioni immobiliari esistenti ed approvati.

Costruzione case: il mercato nazionale si restringe

 Per le imprese italiane operanti nel settore delle costruzioni, il mercato nazionale, per diversi fattori, tende sempre di più a restringersi; e allora, di conseguenza, le aziende edili “made in Italy” tendono sempre di più ad investire all’estero. Lo rivela il terzo rapporto dell’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, che ha monitorato il livello di presenza delle società italiane di costruzioni sul mercato internazionale.

Nel 2008, non a caso, quasi metà del fatturato, per la precisione il 48,7%, è stato realizzato dalle imprese di costruzioni all’estero, ma per le grandi realtà del comparto la quota di giro d’affari non “made in Italy” è arrivata a sfiorare anche il 53%.

Edilizia residenziale: casa per giovani coppie in Emilia Romagna

 La casa prima in affitto, rigorosamente agevolato, e poi dopo massimi quattro anni può diventare di proprietà. E’ questo, grazie al progetto “Una casa alle giovani coppie”, l’obiettivo ambizioso che si è posto l’Amministrazione regionale dell’Emilia-Romagna per sostenere la domanda abitativa delle giovani coppie.

Il progetto, approvato dalla Giunta regionale su proposta di Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alla Programmazione ed allo Sviluppo Territoriale dell’Emilia-Romagna, ora dovrà passare, prima di diventare pienamente ed efficacemente operativo, al vaglio ed all’esame da parte dell’Assemblea legislativa.