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Milano, previsioni incoraggianti per il prossimo anno

Visto e considerato che nel corso degli ultimi giorni abbiamo avuto occasione di parlare dell’andamento del mercato immobiliare torinese, non possiamo che allargare il discorso affacciandoci nella non troppo distante Milano, osservando le principali stime in capo al mercato immobiliare del capoluogo lombardo.

Stando a quanto afferma Remax Italia, uno dei principali operatori immobiliari attivi nel mercato nostrano, la metropoli settentrionale avrebbe evidenziato alcuni segnali di buon andamento nella parte finale del 2010, che fanno ben sperare per un 2011 più ottimista dell’ultimo esercizio.

In particolare, Remax sostiene che nel corso del prossimo anno il volume delle compravendite immobiliari continuerà la propria fase di lenta ripresa, cercando gradualmente di recuperare il gap che lo separa ancora dal trend intrapreso prima della recente crisi.

Regno Unito, Countrywide non ha fiducia sull’immobiliare datato 2011

Secondo quanto sostenuto da uno dei più importanti broker dell’intero Regno Unito, Countrywide Plc, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo dell’area potrebbero diminuire di 5 punti percentuali durante il prossimo anno, a causa di un andamento sfavorevole del mercato occupazionale, e di un incremento ulteriore dell’imposizione fiscale.

Per Countrywide, in altri termini, il 2011 sarà un altro anno molto difficile per l’immobiliare del Regno Unito, con un andamento che potrebbe migliorare solamente nell’ultima parte del prossimo esercizio.

In particolare, a causa dei tagli delle risorse umane effettuati dallo Stato, i prezzi delle case dovrebbero subire delle contrazioni particolarmente significative in quelle città in cui la proporzione di impiegati statali sul totale è particolarmente elevata.

Italia, ripresa immobiliare rinviata al 2011?

Nonostante due discreti trimestri, il mercato immobiliare italiano è rientrato nuovamente in una situazione di difficoltà, con i dati dell’ultima nota trimestrale dell’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia del Territorio a spegnere il fuoco dei facili entusiasmi.

Stando a quanto affermato dall’Agenzia, infatti, le compravendite immobiliari (comprendendo, in tal novero, tutti i segmenti del mercato) avrebbero subito una flessione del 2,4% nel terzo trimestre, contro incrementi del 3,4% nel primo trimestre e del 2,4% nel secondo trimestre.

Nel settore residenziale si registra un andamento molto diversificato a seconda delle macroaree di riferimento: nel Nord le transazioni sono in aumento del 2,6%, mentre il Centro ha un trend più tiepido, con un incremento dell’1%; in controtendenza, e pertanto negativo, il dato del Sud, dove le compravendite franano del 13,8%.

Regno Unito, stime in peggioramento per il settore delle costruzioni

L’impatto del taglio della spesa pubblica da parte del governo britannico, e la continua instabilità del mercato immobiliare locale, provocherà un peggioramento nell’andamento del settore delle costruzioni delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, i cui primi segnali sono peraltro già evidenziati dai dati consuntivi del terzo trimestre 2010.

Ad affermare quanto sopra è stata, negli scorsi giorni, un’analisi approfondita compiuta dalla RICS, secondo cui solamente una forte minoranza di operatori attivi nel settore delle costruzioni avrebbe riscontrato un incremento delle attività, contro una maggior parte degli operatori che, invece, ha affermato di non vedere alcun segno di miglioramento tangibile.

Il risultato è stato che, mentre da una parte i dati consuntivi denotano un peggioramento delle determinanti principali, dall’altra si fanno sempre più nere le nuvole all’orizzonte del settore delle costruzioni.

Regno Unito, i prezzi delle case caleranno durante il 2011 – JLL

Jones Lang LaSalle Inc. sostiene che nel corso del prossimo anno i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito subiranno un calo pari a un punto percentuale, come principale conseguenza del taglio alla spesa pubblica intrapreso dal governo.

Ad ogni modo, differente sarà l’andamento del mercato immobiliare londinese: nella capitale i prezzi delle case continueranno a crescere – di due punti percentuali per il 2011 – a causa degli investimenti provenienti dall’estero, e sostenuti dal costante appeal esercitato dalla metropoli britannica.

Altrove la situazione sarà meno positiva, e penalizzata dagli effetti che la riduzione degli investimenti governativi potrebbe produrre sul mercato del lavoro (con alcune stime che parlano addirittura di un pericolo di diminuzione di 500 mila posti entro il 2015).

Regno Unito, previsioni positive per l’immobiliare commerciale

Andamento deludente, ma prospettive future molto incoraggianti, per il mercato immobiliare commerciale del Regno Unito. Questo, in sintesi, è il commento che la Royal Institution of Chartered Surveyors ha elaborato nel suo Commercial Market Survey per il mercato d’oltre manica.

Secondo la ricerca compiuta, la domanda di acquisto degli uffici sarebbe il comparto maggiormente sofferente all’interno dell’immobiliare commerciale britannico, con una flessione del 14% che ha tuttavia seguito un boom di 19 punti percentuali riscontrato ad inizio anno.

Cresce inoltre la disponibilità di spazi commerciali, che nel corso degli ultimi tre mesi hanno dato via a un trend di crescita pressoché costante che dovrebbe proseguire anche durante gli ultimi due mesi del 2010.

Australia, probabile rallentamento del boom immobiliare di Sydney

Secondo quanto sostiene la società di ricerche immobiliari RP Data, i prezzi delle proprietà ad uso abitativo di Sydney potrebbero subire un sensibile rallentamento, dopo esser cresciute al di sopra del picco toccato nel 2004, grazie a un balzo in avanti di ben 13 punti percentuali.

Stando alla compagnia, infatti, i prezzi delle case della più grande città australiana si sarebbero sviluppati con un ritmo vicino a 9,1 punti percentuali durante i 12 mesi terminati il 31 agosto 2010, per un valore medio pari a 580 mila dollari australiani (al cambio attuale, circa 582 mila dollari statunitensi=).

Dopo il boom del 2010, pertanto, i prezzi dovrebbero subire un corposo freno durante il prossimo anno, tanto che una buona parte delle stime compiute localmente prevede un 2011 a crescita zero nei prezzi delle case.

Regno Unito, crescita prezzi in frenata nel 2011 – CEBR

Secondo una recentissima ricerca condotta dal Centre for Economics and Business Research, la crescita dei prezzi delle case durante il 2011 subirà un rallentamento di circa due terzi rispetto alle stime di incremento relative all’attuale anno, con un andamento pertanto lievemente in aumento su base annua.

Più in dettaglio, i valori commerciali delle proprietà immobiliari del Regno Unito cresceranno di 2,2 punti percentuali nel 2011, per una media di 183.349 sterline (circa 296.500 dollari statunitensi) contro una media di crescita dei prezzi pari a 6,6 punti percentuali nel 2010.

Complessivamente, sostiene il CEBR, i prezzi delle case cresceranno di circa 16 punti percentuali nel corso dei prossimi quattro anni.

Londra, futuro a breve termine incerto per l’immobiliare commerciale

Un nuovo report condotto dalla Cluttons sostiene che – nonostante le stime di un corposo taglio della spesa del governo – nel Regno Unito il mercato immobiliare commerciale e ad uso ufficio rimane particolarmente conveniente e in grado di poter attrarre un discreto volume di investimenti.

Lo stesso report sostiene tuttavia che l’andamento del mercato immobiliare commerciale londinese rimarrà piuttosto incerto per i prossimi 18 mesi, falcidiato da prospettive di recupero economico troppo deboli per poter supportare con vivacità la crescita dei prezzi e delle transazioni.

I dati di crescita media sono inoltre influenzati dall’andamento oltre le aspettative di zone particolarmente ambite, come quelle più centrali della metropoli inglese, che stanno condizionando e controbilanciando un debole trend nel resto del perimetro urbano cittadino.

Svizzera, forte ripresa dell’immobiliare

I prezzi medi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo della Svizzera sono cresciuti del 7% nel corso dell’ultimo anno, e di quasi l’11% intorno alle zone più apprezzate. A Ginevra, i prezzi di un appartamento con due camere da letto hanno toccato e superato il milione di franchi, consolidando l’immagine di un immobiliare in forte ripresa.

Secondo uno studio condotto da Comparis, il merito di questo boom del mercato immobiliare sarebbe principalmente riconducibile al basso livello dei tassi di interesse applicati ai mutui, che stanno trascinando le operazioni di compravendita su soglie difficilmente immaginabili fino a pochi mesi fa.

Stando a Comparis, infatti, i tassi medi così contratti stanno rendendo sempre più convenienti le operazioni di finanziamento immobiliare, contribuendo a creare una situazione di crescita parzialmente incontrollata del real estate svizzero.

Regno Unito, il mercato immobiliare crescerà lentamente nel 2011

Secondo quanto rivela una recentissima ricerca condotta dalla società di consulenza Cluttons, il mercato immobiliare londinese e dell’intero Regno Unito crescerà molto lentamente nel corso del 2011, prima di intraprendere un ritmo di sviluppo sicuramente più significativo durante il 2012 e nel successivo 2013.

Cluttons stima infatti che i prezzi immobiliari diminuiranno di una lieve entità durante la prima parte del 2011, per stabilizzarsi e invertire il trend nella seconda parte. Durante il 2012 la crescita dei valori commerciali sarà pari al 4%, seguita da un incremento ancor più sostanzioso, pari al 5%, durante il 2013.

Stando alle dichiarazioni rilasciate dalla società, alla fine del 2010 i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo subiranno una crescita del 2,6%, frutto tuttavia di un buon incremento nella primissima parte dell’attuale esercizio, e di una frenata nella sua parte finale.

Stati Uniti, prezzi case in crescita sotto le previsioni

Secondo quanto riporta l’indice S&P / Case-Shiller, il valore commerciale delle proprietà immobiliari è cresciuto di 1,7 punti percentuali su base annua durante il mese di agosto 2010, per il più lieve incremento dei prezzi delle case dal mese di febbraio, e contro previsioni degli analisti di Bloomberg News pari a 2,1 punti percentuali.

Il calo della crescita dei prezzi dalla primavera ad oggi è attribuibile in gran parte al termine dell’incentivo governativo di 8 mila dollari che il governo predispose per sviluppare le transazioni di natura immobiliare, favorendo i potenziali acquirenti di una prima casa.

Un’altra determinante fondamentale è relativa al volume dei pignoramenti, che continua a crescere con il passare dei mesi, inquinando l’offerta commerciale con incrementati volumi di vendita, che hanno prodotto forti pressioni al ribasso nei prezzi delle case sul mercato secondario.

Dubai, i flop del mercato immobiliare

Secondo quanto rivela un recente studio condotto dalla CB Richard Ellis Group, diverse costruzioni del mercato immobiliare commerciale di Dubai sono talmente sproporzionate e poco attraenti che rimarranno prive di compratore o di locatario per tanto tempo e, in alcuni casi, non saranno mai occupate da alcun acquirente o affittuario.

Stando a quanto riportato da Bloomberg, infatti, Nicholas Maclean, direttore manageriale per le operazioni nel Medio Oriente del sopra ricordato broker, avrebbe chiaramente affermato che alcuni edifici rimarranno vacanti per sempre a causa della scarsa qualità e della sconveniente posizione nella quale sono sorti.

La speculazione ha drogato il mercato immobiliare di Dubai nel corso degli anni, e soprattutto a partire dal 2002, quando anche le imprese straniere furono autorizzate ad acquistare parte di progetti immobiliari nell’Emirato, dando vita a piani di costruzione massicci e sproporzionati rispetto a quelle che sarebbero state le future esigenze locative.

Stati Uniti, prezzi case in rallentamento anche a luglio

L’indice Standard & Poor / Case – Shiller ha pubblicato i propri valori consuntivi relativi al mese di luglio per il mercato statunitense: si tratta dei dati successivi alla scadenza del 1 luglio 2010, termine ultimo per poter sottoscrivere un contratto di acquisto di una prima casa, e richiedere il beneficio fiscale di 8 mila dollari predisposto dalla locale amministrazione governativa centrale.

L’indice – che monitora l’andamento dei prezzi nelle 20 città più importanti degli Stati Uniti – ha mostrato un evidente rallentamento rispetto ai mesi precedenti, con uno sviluppo rispetto allo stesso mese di luglio dello scorso anno, ora pari ai 3,2 punti percentuali.

Si tratta altresì dell’incremento più debole dal mese di marzo a questa parte, figlio soprattutto di un andamento insoddisfacente del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione troppo vicino ai massimi dell’ultimo quarto del secolo per poter costituire un volano per la crescita economica nazionale.