previsioni

Il termometro del mercato immobiliare di Pisa

L’Osservatorio del Mercato Immobiliare ha pubblicato i dati relativi alle quotazioni immobiliari di Pisa. Da una rapida analisi dei dati che riguardano lo stato di salute dell’immobiliare della città toscana, possiamo dedurre una situazione davvero varia a seconda delle zone da esaminare.

Il report è stato prodotto suddividendo l’estensione territoriale della città in tredici macrozone, dai quartieri centrali alle aree periferiche e quelle suburbane e rurali.

Una delle aree più care, come ci si attendeva, è quella rappresentata dalla macrozona centrale 2 (Lungarni), dove i prezzi al metro quadro si aggirano intorno ai 3.600 euro. Elevati anche i prezzi nell’altra macroarea centrale 1 (che comprende diversi quartieri, da Sant’Antonio a San Martino, da Santa Maria a San Francesco), che però si limitano a una fascia tra i 2.250 euro ai 3.100 euro al metro quadro a seconda dello stato della proprietà immobiliare.

Spagna, immobiliare simbolo della crisi

Che la Spagna non se la passi benissimo in questo periodo, è oramai noto. La recessione sembra aver colpito duramente l’intera penisola iberica, e Madrid con particolare vigore. Stando alle ultime previsioni diramate da diversi istituti di statistica locali ed europei, inoltre, la crisi economica che sta interessando la Spagna dovrebbe prolungarsi più a lungo che altrove, rendendo più ardua la ripresa che dovrebbe caratterizzare l’andamento della produzione interna lorda per il prossimo anno.

Uno dei simboli più evidenti di questa crisi è diventato poi il trend del mercato immobiliare nazionale. Nel Paese, e anche questo è noto, il numero delle transazioni immobiliari ad uso abitativo e ad uso commerciale e industriale sono diminuite fortemente nel corso degli scorsi mesi, dopo un inizio di anno che non aveva certamente fatto gridare di entusiasmo.

Hong Kong, come salvare l’immobiliare

Il mercato immobiliare di Hong Kong è una lente di ingrandimento dello scenario mondiale, caratterizzato da un numero di transazioni in ribasso, e da un livello dei prezzi che fatica a scendere. Nella città-Stato asiatico non succede granchè di diverso, se non fosse per il secondo termine della breve descrizione di cui sopra: al modesto numero di compravendite immobiliari, infatti, equivarrebbe un livello dei prezzi che avrebbe oramai raggiunto soglie record, difficilmente immaginabile agli esordi del recente periodo recessivo internazionale.

Le previsioni sul futuro, d’altronde, non ci dicono nulla di particolarmente positivo, e necessitano di un rapido intervento da parte della autorità locali. Stando a quanto rivela un’organizzazione del settore, infatti, il numero delle proprietà immobiliari ad uso abitative completate nel corso dell’ultimo anno nell’area ora considerata ha toccato un minimo storico dai primi anni ’70, con dei prezzi che – a parziale conseguenza della scarsità di offerta – hanno invece proseguito la loro corsa al rialzo per tutto il 2009, favoriti anche da un livello dei tassi di interesse sui finanziamenti particolarmente vantaggioso, e da un atteggiamento piuttosto aggressivo da parte degli investitori della “mainland”.

New York, buoni affari per le case più lussuose

Abbiamo già parlato dell’andamento del mercato immobiliare più prestigioso di Hong Kong, un’area che, in quanto a investimenti immobiliari di importo rilevante, dimostra di non tradire mai le aspettative di imprenditori, uomini d’affari e fortunati con portafogli evidentemente in grado di poter soddisfare esigenze di acquisto di svariati milioni di dollari.

Diamo ora un rapido sguardo alla situazione di New York, dove, per il medesimo target, è possibile trarre considerazioni in parte identiche.

Spagna, la crisi immobiliare non è ancora finita

Non è certo tempo per tirare sospiri di sollievo nel mercato immobiliare spagnolo. Secondo quanto rivela una recentissima ricerca condotta sul trend immobiliare iberico (per proprietà ad uso abitativo e commerciale), il real estate locale soffrirà particolarmente anche durante i prossimi trimestri, a principale causa dell’incremento del tasso di disoccupazione spagnolo, oramai dato per certo in incremento su soglie massime negli ultimi quindici anni.

A subire un presumibile peggior andamento rispetto alla media di mercato sarà soprattutto l’immobiliare destinato ad uso d’affari, per il quale si prevede un ritorno al passato di una decina d’anni.

Regno Unito, cautela nonostante la crescita dei prezzi


I prezzi delle proprietà immobiliari britanniche continuano a crescere. A contribuire a questa situazione ci hanno pensato in parte le banche che procedono a mantenere dei tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento piuttosto bassi rispetto a quanto si è potuto osservare nel recente passato; ma decisivo sembra essere anche il comportamento (più o meno indotto) di società di costruzione e di vendita, che negli ultimi mesi hanno portato in flessione l’offerta di case, con conseguente allineamento verso la domanda di settore.

Secondo quanto riporta un recentissimo studio condotto da Halifax, i prezzi delle case inglesi sono cresciuti dell’1,6% durante il mese di settembre, per il terzo rialzo consecutivo mensile, e il quinto dall’inizio dell’anno.

Stati Uniti, ultimi dati NAR sulle case usate

Negli Stati Uniti sono appena stati pubblicati i nuovi dati consuntivi che la NAR (National Association of Realtors), una delle associazioni del settore più rappresentative, mette periodicamente a disposizione di tutti gli interessati che desiderano seguire l’andamento del mercato immobiliare del Nord America.

Stando a quanto ci comunica l’Associazione e contrariamente a quanto avvenuto per le case di nuova costruzione, le case usate starebbero faticando nel trovare una discreta stabilità nel numero delle transazioni, date ora in contrazione dopo un inaspettato trimestre di fiducia.

Hometrack Ltd.: incremento nei prezzi delle case inglesi

Secondo un recentissimo studio, durante il mese di settembre i prezzi delle case inglesi avrebbero subito un corposo rialzo rispetto a quanto riscontrato nel mese di agosto, un periodo che si rivelò piuttosto fiacco sul fronte del real estate.

A comunicare i dati – pur frutto di stime – è stata nelle scorse ore l’agenzia di consulenza del settore Hometrack Ltd. che periodicamente monitora l’andamento del mercato immobiliare dell’intero Regno Unito, pubblicando dei report ritenuti piuttosto attendibili nel Vecchio Continente.