previsioni

Turchia, prezzi case in aumento a dicembre

Torniamo a occuparci di mercati immobiliari di apparente seconda fascia, cercando di comprendere quale sia lo stato di salute del real estate della Turchia, anch’esso certamente interessato dalla crisi finanziaria che ha prodotto effetti negativi in mezzo pianeta.

Stando a quanto sostiene una recentissima ricerca pubblicata localmente, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo delle principali città turche sarebbero cresciute con un discreto ritmo, superando le attese di parte degli analisti del comparto.

Territorialmente, i prezzi sono cresciuti di 1,36 punti percentuali ad Adana, di 0,47% ad Ankara, di 0,55 punti percentuali a Istanbul, di 0,09 punti percentuali a Izmir, e di 0,94 punti percentuali a Kocaeli. In flessione di 1,5 punti percentuali ad Antalya, e di 0,43 punti percentuali a Bursa.

Regno Unito, calano domanda (e prezzi) delle case

Secondo la consueta rilevazione periodica condotta dalla società Hometrack Ltd., nel Regno Unito i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo avrebbero prolungato la loro strada al ribasso anche durante il mese di gennaio ora in corso, a causa di una domanda sempre più debole.

La richiesta di abitazioni nuove e usate ha infatti subito un nuovo declino nel corso del primo mese dell’anno, arrivando a indebolirsi su soglie record per gli ultimi tre anni, sulla scia di previsioni piuttosto buie sul futuro dell’economia locale e internazionale.

Di conseguenza, il costo medio di un’abitazione nell’area ora in questione ha toccato quota 153.600 sterline, per un ribasso di 0,5 punti percentuali rispetto ai valori medi che la compagnia che sta curando il monitoraggio immobiliare ha avuto modo di riscontrare a dicembre.

Milano: la situazione degli affitti

Nonostante la crisi, il mercato immobiliare milanese continua a dare parecchie soddisfazione ai proprietari di case, che possono chiudere un 2010 con un andamento dei canoni di locazione sostanzialmente in crescita.

Stando a quanto affermato dalla rilevazione riportata anche recentemente su Il Sole 24 Ore, infatti, i canoni di locazione del capoluogo lombardo sarebbero cresciuti del 2,4% nel corso dell’anno da poco terminato, superando pertanto l’andamento del tasso di inflazione.

A dichiarare quanto sopra è stato negli scorsi giorni idealista.it, che ha compiuto un monitoraggio su un campione di oltre 3.600 immobili della metropoli italiana, dove il prezzo medio degli affitti ha toccato quota 14,7 euro per metro quadrato.

Stati Uniti, sempre più pessimismo sui pignoramenti

Msnbc è piuttosto pessimista sull’andamento dei pignoramenti immobiliari negli Stati Uniti, affermando che – nel comparto – il peggio sarebbe solo iniziato, e che pertanto il 2010 non sarà affatto l’anno più grave della crisi di questo settore.

Insomma, il 2011 – che per quanto riguarda l’elemento di cui sopra, sembra effettivamente esser iniziato nel peggiore dei modi – genererà un’esplosione del fenomeno, che raggiungerà delle soglie record entro la fine della seconda parte dell’anno.

Il fenomeno ha già interessato circa un proprietario immobiliare su quarantacinque, con un volume di case pari a 2,9 milioni di unità, in incremento di 1,67 punti percentuali rispetto al 2009.

Regno Unito, Halifax scommette su nuovo calo dei prezzi delle case

Secondo quanto sostenuto dall’ultima edizione dell’indice Halifax sui prezzi delle case, i valori delle proprietà immobiliari ad uso residenziale del Regno Unito sono continuati a calare durante il corso dello scorso anno, ponendo le basi per un prolungamento del trend negativo anche nel 2011.

I prezzi, nel corso del mese di dicembre, hanno infatti subito un declino di 1,3 punti percentuali, che hanno condotto i valori medi delle proprietà abitative su una soglia inferiore a 1,6 punti percentuali rispetto a quanto riscontrato nel mese di dicembre del 2009.

Il valore assoluto medio di un appartamento nel Regno Unito è ora pari a 162.435 sterline, trascinato al ribasso da un ultimo trimestre 2010 dove i prezzi hanno conseguito un passo indietro di 0,9 unti percentuali rispetto ai tre mesi ancora precedenti.

Regno Unito, nel 2011 l’influenza della ristrettezza creditizia

Stando a quanto affermato dalla Winkworth, la domanda immobiliare nel mercato del Regno Unito subirà nel 2011 l’influenza dominante delle rigidità creditizie da parte degli istituti di credito, che stringeranno i propri cordoni della borsa dei mutui ipotecari.

La stessa società ha altresì dichiarato che il prezzo medio di una proprietà immobiliare abitativa è cresciuta da quota 494 mila sterline a 532 mila sterline, mentre nella sola capitale londinese le valutazioni sarebbero oscillate da 518 mila a 551 mila sterline tra l’agosto e il novembre dello scorso anno.

Il numero delle transazioni di compravendita immobiliare sarebbe inoltre diminuito in maniera piuttosto netta, su base annua, soprattutto per colpa delle elevati base di partenza di calcolo delle proporzioni nel 2009.

Mercato internazionale, come sarà l’inizio del 2011?

Quale sarà l’andamento dei prezzi delle case nei principali mercati immobiliari del mondo? A chiederselo è stata, nelle scorse settimane, la divisione studi e ricerche della Scotiabank, che ha avuto modo di fare le “pulci” ai 12 mercati più importanti del Pianeta.

Per Scotiabank, la crisi del real estate non avrebbe colpito in maniera identica tutti i Paesi e, anzi, per alcuni di essi il 2010 è stato addirittura un anno con bilancio positivo, e incremento complessivo dei valori commerciali delle abitazioni.

Un esempio è stato fornito dall’osservazione di parentesi più o meno ampie di ripresa dei prezzi delle case, dal Regno Unito alla Francia, dal Canada alla Svezia, passando per Svizzera e altri mercati immobiliari secondari rispetto a quelli citati.

Regno Unito, previsioni di decremento nei prezzi delle case

Dal Regno Unito giungono nuove e pessimistiche previsioni sull’andamento dei prezzi delle case nel corso dell’anno appena iniziato, periodo nel quale i valori commerciali dovrebbero continuare la strada verso il ribasso, intrapresa nel terzo trimestre dell’anno precedente.

Le stime provengono tuttavia indirettamente dagli Stati Uniti, dove il media Bloomberg News ha avuto modo di consultare alcuni esperti del comparto immobiliare, che hanno sancito un 2011 con valori commerciali delle case in flessione di 2,5 punti percentuali.

La ragione sottostante tale andamento previsionale è piuttosto nota, e più volte ne abbiamo parlato anche su queste pagine: il taglio alla spesa pubblica effettuato dal governo locale (il più corposo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale) scoraggerà infatti gli investimenti su tale mercato.

Stati Uniti, prezzi case ancora in ribasso

Altro ribasso dei prezzi delle case nel mercato immobiliare statunitense. L’indice di riferimento S&P / Case-Shiller fa infatti segnare un decremento di 1,3 punti percentuali ad ottobre rispetto al mese precedente, con un declino annualizzato del 15% e di 0,8 punti percentuali su base annua.

L’indice, realizzato monitorando l’andamento delle principali 20 aree metropolitane del Paese, segnala altresì un decremento pressoché omogeneo – almeno su base mensile – di tutte le zone urbane considerate elemento integrante per la realizzazione dell’indicatore.

Delle 20 aree metropolitane assunte come riferimento, inoltre, ben sei mercati hanno raggiunto il loro livello minimo da quando è iniziata la crisi del mercato immobiliare del Paese nordamericano, con picchi in ribasso a Miami, Seattle, Tampa, Atlanta e Portland.

Polonia, segni di stabilità nel mercato immobiliare locale

Secondo quanto affermato dall’Ober-Haus Real Estate Advisors, il mercato immobiliare residenziale polacco starebbe delineando evidenti segnali di stabilizzazione, con modesti incrementi dei valori commerciali abitativi in alcune aree della nazione, alternate ad altre zone in cui i valori commerciali starebbero riscontrando delle contrazioni, pur lievi.

Ad esempio, per quanto riguarda la sola Varsavia, lo studio condotto dall’Ober-Haus REA segnala un incremento dei prezzi delle case pari a un punto percentuale su base annua, con un valore medio pari a 1.593 per metro quadro. Simile il trend conseguito nell’area urbana di Gdansk.

Sicuramente peggiore è invece l’andamento conseguito a Lodz, città nella quale i valori commerciali medi al metro quadro sono calati di 1,4 punti percentuali su base annua a 1.140 euro al metro quadro; più leggero il calo a Cracovia  (- 0,3% su base annua) e Katowice (- 0,3%).

Regno Unito, novembre positivo per i prezzi – Acadametrics

Stando a un recente monitoraggio condotto da Acadametrics in collaborazione con la LSL Property Services, i prezzi delle case nell’intero Regno Unito avrebbero compiuto un corposo balzo in avanti nel corso dell’undicesimo mese dell’anno, con una performance che ha parzialmente sorpreso gli analisti locali.

Per Acadametrics, infatti, l’incremento dei prezzi delle case in Inghilterra e in Galles è stato pari allo 0,2% rispetto al mese precedente, che già a sua volta aveva prolungato una striscia positiva che perdura da ben sette mesi ad oggi.

Il costo medio di un appartamento nell’area ora oggetto di considerazione è cresciuto intorno a quota 354 mila dollari, con un valore che è pertanto superiore di quasi 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno, e vicino alla parentesi positiva dell’estate del 2008, sebbene lontani dai picchi di quella del 2006.

Cina, prezzi case in rallentamento a novembre 2010

In Cina i prezzi delle case continuano a crescere, ma lo fanno con un ritmo che è inferiore a quanto atteso e, soprattutto, ai minimi da un anno a questa parte, segnale che le azioni intraprese dal governo stanno finalmente iniziando a dare i loro primi e importanti frutti.

Il governo centrale di Pechino è infatti seriamente preoccupato che all’interno del mercato immobiliare del Paese possano formarsi delle bolle specifiche o generali di settore, alimentate dall’atteggiamento speculativo degli operatori internazionali prima, e nazionali poi.

Per tale motivo furono intraprese alcune accese iniziative volte a contrarre la crescita dei prezzi e limitare, specialmente in alcune aree della nazione, le compravendite di seconde e di terze case, allettate dal forte incremento dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, e non solo.

Stati Uniti, stime del calo dei valori commerciali abitativi

Il portale immobiliare Zillow ha pubblicato una stima piuttosto accurata sul valore dell’intero mercato immobiliare degli Stati Uniti d’America per ciò che concerne il solo segmento abitativo, riscontrando l’evidenza di dati ancor più negativi di quelli che caratterizzarono il 2009.

Secondo il sito web, infatti, nel corso del 2010 il deprezzamento dei valori commerciali delle proprietà abitative sarà pari a 1,7 trilioni di dollari, oltre la soglia di 1,05 trilioni di dollari caratterizzanti il 2009, e superiore alle attese dell’inizio dell’anno.

A causa del deprezzamento riscontrato nell’attuale esercizio, il calo del valore complessivo del mercato immobiliare degli Stati Uniti d’America ha toccato quota 9 trilioni di dollari, con data di partenza della flessione “ufficialmente” posta nel mese di giugno del 2006.

Bologna, andamento del mercato migliore delle stime

La FIAIP ha annunciato che l’andamento del mercato immobiliare di Bologna starebbe assumendo delle connotazioni in parte migliori rispetto alle previsioni che erano state in precedenza diramate sullo stesso comparto da parte di altri operatori del settore.

In altri termini, il 2010 dovrebbe chiudersi con una prestazione leggermente in ripresa rispetto ai valori che avevano contraddistinto la fine del 2009, nella speranza che il trend assunto dall’immobiliare bolognese possa accelerare nel corso del prossimo esercizio.

Il numero delle transazioni di acquisto o di vendita di immobili dovrebbero in altri termini chiudersi con uno sviluppo di circa il 2% rispetto a quanto avvenne nel 2009, quando a loro volta le operazioni di compravendita subirono un calo del 12%, accompagnato a una contrazione dei prezzi del 3,6%.