previsioni

Regno Unito, brusco rallentamento dei prezzi delle case – Hometrack

Hometrack ha pubblicato il proprio periodico monitoraggio sull’andamento dei prezzi commerciali delle case del Regno Unito, traendo qualche considerazione non certo confortante circa l’evoluzione dello scenario evolutivo dei valori delle proprietà immobiliari ad uso di civile abitazione.

La società ritiene infatti che i valori delle proprietà immobiliari abitative del Regno Unito sono calate per un ritmo record negli ultimi diciotto mesi durante settembre, grazie a una performance negativa di tutte le regioni tra le quali è diviso il mercato immobiliare del Regno Unito.

Il prezzo medio di una casa è così calato di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente, per una cifra che in termini assoluti si avvicina alle 157.600 sterline, per il terzo mese consecutivo in flessione e per il declino periodale più grave dal mese di marzo del 2009.

Cina, si avvicinano nuove tasse sull’immobiliare

Il governo cinese potrebbe presto annunciare nuove misure fiscali. A dirlo è il quotidiano locale China Business News, secondo cui la conferma di queste indiscrezioni (diramate da una voce vicina alle autorità, ma non identificata) potrebbe avvenire nel corso del mese di ottobre.

L’obiettivo di questa nuova tassa cinese dovrebbe essere quello di combattere con armi più incisive delle precedenti la corsa al rialzo dei prezzi delle case, che nel corso degli scorsi mesi hanno toccato dei ritmi di incremento davvero vertiginosi, e hanno dato l’impressione di aver di fatto sconfitto i tentativi del governo di arginare tale aumenti.

Le novità relative alle nuove misure fiscali dovrebbero riguardare innanzitutto il perimetro di applicazione della tassa, che sarà estesa anche alle proprietà immobiliari ad uso residenziale, e non solo alle seconde o alle terze case o, ancora, alle proprietà di utilizzo commerciale o industriale.

Regno Unito, prezzi delle case in calo per il terzo mese consecutivo

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sono calati ancora, per il terzo mese consecutivo, durante quello di settembre. Una situazione che – almeno stando alle considerazioni di Rightmove, recentemente espresse su Bloomberg News – avrebbe eroso completamente i guadagni riscontrati nella prima metà del 2010.

Ritiene la società, infatti, che i prezzi medi di vendita di una proprietà ad uso di civile abitazione in Inghilterra e in Galles abbiano subito un calo di 1,1 punti percentuali a settembre contro agosto, per un valore assoluto commerciale ora pari a 229.767 sterline (circa 358.500 dollari, al cambio attuale), e con una flessione cumulata nell’ultimo trimestre, pari a 3,4 punti percentuali.

Stando alla società, a contribuire principalmente alla flessione dei valori commerciali starebbe pensando soprattutto la crescente fornitura di proprietà in vendita, che non starebbe trovando adeguata risposta da parte degli acquirenti, forse frenati anche dalla difficoltà nel reperire finanziamenti bancari.

Stati Uniti, attività dei cantieri in ripresa secondo Bloomberg

Secondo quanto riportano i dati pubblicati da Bloomberg, l’attività cantieristica delle società di costruzione negli Stati Uniti avrebbe subito un incremento durante il mese di agosto, per il secondo mese consecutivo, e segnalando pertanto una futura stabilizzazione dell’industria delle costruzioni ad uso abitativo, attualmente di poco sopra il minimo storico.

I dati forniti dalla società riferiscono infatti di un volume annualizzato di proprietà immobiliari ad uso abitativo in fase di costruzione pari a 550 mila unità, in crescita di 0,7 punti percentuali rispetto al mese di luglio, quando il volume stimato, annualizzato, fu pari a 546 mila unità.

Ad ogni modo, se i dati dovessero trovare conforto nel consolidamento ufficiale da parte delle autorità governative, si tratterebbe di uno sviluppo piuttosto tiepido, penalizzato da un tasso di disoccupazione ancora troppo elevato (più o meno il 9,5%) che sta inducendo al rallentamento ogni qualsiasi speranza di ripresa del mercato.

Stati Uniti, per Bloomberg mercato immobiliare in fase di stabilizzazione

Secondo quanto riporta un’analisi condotta da Bloomberg, nel corso del mese di agosto le vendite di proprietà immobiliari ad uso abitativo negli Stati Uniti avrebbero riscontrato una lieve crescita, dando pertanto luogo a un possibile segnale di stabilizzazione del locale real estate, dopo le note variazioni negative dovute all’esaurimento dei termini per richiedere il bonus fiscale ad incentivo degli acquirenti di una prima casa.

Gli analisti consultati da Bloomberg News ritengono infatti che gli acquisti di case (sia nuove che usate, con un coinvolgimento, pertanto, sia del mercato primario che di quello secondario), sarebbero aumentati di 7 punti percentuali nel corso dell’ottavo mese dell’anno, per un volume annualizzato che sarebbe cresciuto a quota 4,395 milioni di case.

Gli osservatori del mercato immobiliare nordamericano ritengono che l’ostacolo più arduo da superare nella strada di una definitiva ripresa delle attività è relativo al tasso di disoccupazione, ancora vicino al 10%, e al crescente volume di pignoramenti che sta drogando il mercato immobiliare con la fornitura di un’incrementante entità di abitazioni in vendita.

Stati Uniti, pignoramenti record ad agosto

I pignoramenti di proprietà immobiliari ad uso abitativo, negli Stati Uniti, hanno toccato un nuovo livello record durante il mese di agosto quando, secondo i dati riportati da RealtyTrac in un recente studio, il volume si è collocato su soglie non riscontrate in precedenza, per la terza volta dal mese di marzo 2010.

Gli spossessamenti di tali proprietà immobiliari in favore delle banche creditrici hanno infatti toccato quota 95.364 unità, con un incremento su base annua pari a un quarto, e ponendosi come anticamera nei confronti di un record annuo che – salvo sorprese – verra probabilmente battuto da un 2010 molto negativo.

Gli analisti di RealtyTrac ricordano inoltre che uno degli effetti principali di questa esplosione dei pignoramenti consiste nella crescente “fornitura” di nuove case in vendita sul mercato immobiliare: uno scenario che contribuisce a generare evidenti pressioni al ribasso nei valori commerciali delle case, con un gap domanda – offerta in fase di allargamento.

Nuove regole sui mutui cinesi, Goldman Sachs teme effetti negativi sulle banche

Più volte abbiamo discusso sull’andamento del mercato immobiliare cinese, caratterizzato da una vertiginosa crescita dei valori commerciali delle case, e da una altrettanto dinamica ricerca, da parte delle autorità locali, di rimedi alla formazione di una pericolosa bolla speculativa nel real estate del più popoloso Paese asiatico.

In tal merito, Goldman Sachs Group lancia una preoccupazione piuttosto evidente, relativa agli effetti che nuove misure stringenti sul fronte finanziario – immobiliare potrebbero avere sui bilanci delle banche, che dovranno fronteggiare un volume di richieste di finanziamenti certamente in calo, visti i freni imposti dal governo.

Ricorda l’istituto di credito americano come, nel corso del 2009, le banche cinesi abbiano erogato circa 1,4 trilioni di nuovi finanziamenti: un volume davvero mostruoso, che oltre a spingere più del dovuto l’immobiliare locale, ha anche prodotto atteggiamenti evidentemente speculativi, e un arricchimento di crediti deteriorati nei bilanci delle stesse aziende creditizie.

Cina, prezzi delle case in crescita del 9,3%

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo in Cina sono cresciuti di 9,3 punti percentuali durante il mese di agosto rispetto al livello riscontrato durante lo stesso mese dello scorso anno; un elemento che solleva numerosi dubbi in merito all’efficacia delle iniziative intraprese dal governo per scongiurare la formazione di una bolla speculativa.

Stando a quanto riportato dal China Information News, quotidiano ufficiale del Servizio di Statistica del Paese asiatico, i prezzi medi delle 70 aree metropolitane più grandi della nazione sono rimasti pressoché stabili su base mensile, con un incremento delle transazioni rispetto a luglio.

A proposito di confronti, è rilevante riportare come l’incremento del mese di agosto costituisca la crescita su base annua più cauta degli ultimi otto mesi, inferiore ai 10,3 punti percentuali di crescita del mese di luglio, e contro la media di 10 punti percentuali stimata dagli analisti di Bloomberg.

Regno Unito, prezzi case in aumento durante agosto

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sono cresciuti, durante il mese di agosto, ai massimi livelli da sei mesi a questa parte. Lo sostengono, in un comunicato congiunto, la società di ricerche immobiliari Acadametrics e la LSL Property Services Pls, che hanno monitorato l’andamento dei valori commerciali durante il periodo estivo.

Il prezzo medio di un appartamento condominiale o di una casa unifamiliare in Inghilterra e in Galles è infatti cresciuto di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di luglio, giungendo a quota 222.454 sterline (pari, al cambio attuale, a circa 344 mila dollari), come confermato dal report che le due compagnie hanno diffuso via e-mail. I valori commerciali sono più elevati di 7,7 punti percentuali rispetto all’anno scorso.

Prosegue il report di Acadametrics che, nonostante l’economia del Regno Unito sia incrementata con il ritmo più elevato dal 2001 durante il secondo trimestre, la fiducia dei consumatori e dell’intero mercato immobiliare starebbe soffrendo le conseguenze del più grave taglio della spesa pubblica mai effettuato dal governo dalla Seconda Guerra Mondiale in poi.

Cina, Jones Lang LaSalle ritiene opportune nuove misure più rigide

Il governo cinese ha oramai approntato una nuova fascia di misure restrittive sul mercato immobiliare, al fine di scongiurare la formazione di una incontrollabile bolla di settore, generata dagli atteggiamenti speculativi di investitori locali e stranieri, indotti a impiegare denaro nel mercato real estate a causa del conveniente trend di crescita dei valori commerciali.

Secondo quanto riprotato da Colin Dyer, chief executive officer di Jones Lang LaSalle, il governo del Paese asiatico dovrà tuttavia ben presto metter mano a nuove misure in grado di incidere più fortemente nell’andamento dei prezzi delle case cinesi, considerato che quelle attuali non sono state in grado di produrre i benefici sperati.

Il CEO di Jones Lang LaSalle sostiene infatti durante un’intervista concessa a Bloomberg che “i perzzi non sono calati nonostante l’applicazione delle vigenti iniziative” e che, senza grandi dubbi, “il governo incrementerà tali misure perchè è determinato a provocare un declino dei prezzi”.

Regno Unito, prezzi case inaspettatamente in crescita – Halifax

Secondo quanto riferito dalla società di consulenza immobiliare Halifax, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito, durante il mese di agosto, sono inaspettatamente cresciuti, grazie alla spinta positiva fornita dal rafforzamento delle principali variabili economiche nell’area oggetto di considerazione.

Riporta Halifax, infatti, che il costo medio di un appartamento è cresciuto di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di luglio, quando a sua volta ottenne un incremento di 0,7 punti percentuali. Gli economisti consultati da Bloomberg, da cui prendiamo le valutazioni che seguono, stimavano invece un declino di mezzo punto percentuale. Su base annua, l’incremento dei prezzi è pari a 4,4 punti percentuali, con un costo medio pari a 167.953 sterline (circa 259 mila dollari).

Gli analisti di Halifax rivelano che i dati di cui sopra sono attribuibili principalmente al rafforzamento dell’economia locale, a un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e al ribasso dei tassi di interesse, fattori abili nel supportare la domanda immobiliare.

Cina, i prezzi delle case diminuiranno da questo mese – BNP

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo della Cina diminuiranno con costanza a partire dal mese di settembre, dando pertanto significato concreto agli sforzi che il governo ha messo in atto per incrementare la fornitura di case popolari e contrarre le erogazioni creditizie da parte degli istituti bancari del Paese asiatico.

A sostenere quanto sopra è stata, negli scorsi giorni, la banca francese BNP Paribas, secondo cui “sebbene il governo non abbia ancora quantificato alcun obiettivo, ha indicato di voler riscontrare una correzione significativa nei prezzi immobiliari al fine di soddisfare in tutto o in parte le aspettative della popolazione”. Di conseguenza, a partire dal corrente mese di settembre l’istituto transalpino sembra esser pronto a scommettere su una forte diminuzione dei valori commerciali abitativi.

Il governo centrale ha intensificato gli sforzi durante la prima parte del 2010, dopo aver visto i prezzi delle case crescere con dei ritmi impressionanti, soprattutto a cavallo tra il primo e il secondo trimestre dell’anno. Nel mese di luglio, i prezzi commerciali delle proprietà ad uso abitativo delle principali aree metropolitane sono cresciute di 10,3 punti percentuali su base annua.

Regno Unito, calo record semestrale dei prezzi delle case


Nationwide Building Society ha annunciato che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono diminuiti con un ritmo record per gli ultimi sei mesi durante agosto. La causa principale di questa flessione sembra esser principalmente riconducibile alla crescita del numero dei venditori offerenti le proprie case sul mercato immobiliare locale.

Come conseguenza a quanto sopra, il costo medio di un’abitazione è calato di 0,9 punti percentuali ad agosto rispetto al precedente mese di luglio quando, a loro volta, i valori di mercato delle proprietà immobiliari ad uso abitativo conquistarono un deprezzamento di mezzo punto percentuale.

In termini assoluti, il valore medio di una casa è ora pari a 166.507 sterline (circa 257,5 mila dollari). Su base annua, invece, il valore commerciale di un’abitazione in Inghilterra e in Galles è cresciuto di 3,9 punti percentuali.

Regno Unito, mutui stabili a luglio 2010

Le concessioni di finanziamenti immobiliari nel Regno Unito sono state solo leggermente variate a luglio rispetto al precedente mese di giugno. Un segnale (l’ennesimo) delle difficoltà del mercato immobiliare, che rischiano di proseguire per i prossimi mesi con trend più negativi di quelli stimati ad inizio anno.

Gli istituti di credito del Regno Unito hanno infatti erogato 48.722 mutui per acquisto casa, per un volume lievemente superiore ai 48.562 mutui del mese di giugno, come confermato dall’istituzione monetaria locale in un recente report. Gli impieghi netti per i mutui casa sono ora pari a 86 milioni di sterline (circa 133 milioni di dollari), in ribasso di 518 milioni di sterline su base mensile, per il livello minore marzo 2010 ad oggi.

Un concomitante report di Hometrack sostiene invece che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito avrebbero subito una diminuzione nella misura massima degli ultimi sedici mesi. La Bank of England si esprime in termini pessimistici, sostenendo che l’economia locale è molto fragile, in attesa di stimoli da parte delle autorità governative.