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Parigi, crescita dei prezzi delle case in doppia cifra

Non siamo ancora sui livelli della Cina, ma la crescita dei valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di Parigi può ben essere considerata come uno degli esempi di boom del settore maggiormente significativi in tutta l’area del vecchio Continente.

Nella capitale francese, infatti, i prezzi degli immobili ad uso abitativo stanno crescendo con dei ritmi impressionanti, che iniziano addirittura a preoccupare alcuni operatori per le modalità troppo rapide di acquisizione.

Nella metropoli, infatti, i prezzi delle proprietà immobiliari starebbero crescendo con dei ritmi vicini al 12% – 13%, un elemento che sta conducendo lo scenario immobiliare della capitale vicino ai livelli conseguiti prima della recente crisi dell’intero comparto abitativo.

Milano, previsioni incoraggianti per il prossimo anno

Visto e considerato che nel corso degli ultimi giorni abbiamo avuto occasione di parlare dell’andamento del mercato immobiliare torinese, non possiamo che allargare il discorso affacciandoci nella non troppo distante Milano, osservando le principali stime in capo al mercato immobiliare del capoluogo lombardo.

Stando a quanto afferma Remax Italia, uno dei principali operatori immobiliari attivi nel mercato nostrano, la metropoli settentrionale avrebbe evidenziato alcuni segnali di buon andamento nella parte finale del 2010, che fanno ben sperare per un 2011 più ottimista dell’ultimo esercizio.

In particolare, Remax sostiene che nel corso del prossimo anno il volume delle compravendite immobiliari continuerà la propria fase di lenta ripresa, cercando gradualmente di recuperare il gap che lo separa ancora dal trend intrapreso prima della recente crisi.

Torino, prezzi delle case in calo del 2,7%

In uno dei principali mercati immobiliari del nord Italia, quello di Torino, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo avrebbero segnalato altri segnali di ribasso, continuando così il trend negativo già assunto negli scorsi trimestri nel capoluogo piemontese.

Nella fattispecie ora in esame, che si riferisce al solo terzo trimestre del 2010, ciò che è stato reso noto da uno dei principali operatori informativi del mercato immobiliare italiano (Attico), è che la flessione dei valori commerciali sarebbe stata pari a 2,7 punti percentuali.

Sul fronte dei dati in termini assoluti, ne deriva che il costo di un appartamento di metratura media, al metro quadro, è sceso a quota 1.275 euro, comunque frutto di una media tra zone molto apprezzate e con una domanda addirittura in fase di forte crescita, e zone meno desiderate dai potenziali acquirenti.

Regno Unito, prezzi ai minimi da nove mesi (Nationwide)

Secondo quanto affermato dalla Nationwide Building Society, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sarebbero calati ai minimi da nove mesi a questa parte, a causa di una crescita dell’offerta di settore, indotta dalla volontà di vendere case da parte di un volume di persone superiore alle attese.

Il costo medio di un’abitazione è così calato di 0,3 punti percentuali rispetto al mese di ottobre, per un valore assoluto vicino alle 163.400 sterline, per il livello che, come sopra anticipato, rappresenta la soglia minima da febbraio a questa parte.

Su base annua, invece, i prezzi si mantengono ancora in variazione positiva: tuttavia la differenza rispetto allo stesso mese dello scorso anno è solamente di 0,4 punti percentuali in favore del novembre 2010, che rende il penultimo mese dell’anno il periodo con il ritmo di incremento più lieve dal settembre 2009.

Stati Uniti, prezzi in calo del 3,2% nel terzo trimestre

La Federal Housing Finance Agency ha sostenuto, in un report pubblicato pochi giorni fa, che il livello dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo negli Stati Uniti è calato di 3,2 punti percentuali nel corso del terzo trimestre, come principale effetto del calo della domanda provocato dalla scomparsa dei benefici fiscali.

Tra le macro-aree maggiormente penalizzate dall’andamento negativo dei prezzi vi è la regione di Atlanta, che guida la classifica delle 25 regioni metropolitane monitorate dall’Agenzia, con una flessione dei valori commerciali pari a 10 punti percentuali su base annua.

Di contro, l’area che si sta contraddistinguendo per un incremento piuttosto deciso dei prezzi è quella di San Diego, dove l’aumento medio dei valori commerciali è pari a 4,6 punti percentuali.

Cina, nuove regole restrittive sul mercato immobiliare

Visto e considerato che non è riuscito, con le proprie manovre originarie, a frenare l’incredibile ritmo di crescita dei prezzi delle case, il governo cinese ha ritenuto opportuno intervenire nuovamente all’interno del mercato immobiliare del Paese asiatico, introducendo altre azioni “correttive” dello scenario in formazione.

L’obiettivo delle ultime iniziative è principalmente quello di arginare il flusso di denaro proveniente dall’estero, evitando che gli investimenti stranieri possano alimentare la già accesa speculazione del settore immobiliare, spinta da impieghi finalizzati all’acquisto di ampi blocchi di appartamenti.

Con le prerogative di cui sopra, il Ministero dell’Alloggio e dello Sviluppo Rurale Urbano e l’Ufficio Statale Cambi hanno deciso di approntare un pacchetto di nuove regole che impediranno, di fatto, il continuo allargamento della platea di acquirenti stranieri di proprietà abitative cinesi.

Svezia, prezzi case in crescita del 5%

Secondo quanto dichiarato dall’Istituto Nazionale di Statistica della Svezia, i prezzi delle proprietà immobiliari della nazione scandinava sono cresciuti ancora durante il periodo agosto – ottobre 2010, per il diciottesimo trimestre consecutivo di incremento periodale.

La crescita media dei prezzi delle case è stata pari a 5 punti percentuali, un aumento che segue l’incremento dei 6 punti percentuali conseguiti nel trimestre terminato a settembre; su base trimestrale, l’incremento dei prezzi è stato molto lieve, vicino alla stabilità.

Nel corso del mese precedente, la Riksbank ha alzato il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto, portandoli di fatto a un punto percentuale, per il terzo incremento consecutivo dal mese di luglio.

Regno Unito, i prezzi delle case caleranno durante il 2011 – JLL

Jones Lang LaSalle Inc. sostiene che nel corso del prossimo anno i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito subiranno un calo pari a un punto percentuale, come principale conseguenza del taglio alla spesa pubblica intrapreso dal governo.

Ad ogni modo, differente sarà l’andamento del mercato immobiliare londinese: nella capitale i prezzi delle case continueranno a crescere – di due punti percentuali per il 2011 – a causa degli investimenti provenienti dall’estero, e sostenuti dal costante appeal esercitato dalla metropoli britannica.

Altrove la situazione sarà meno positiva, e penalizzata dagli effetti che la riduzione degli investimenti governativi potrebbe produrre sul mercato del lavoro (con alcune stime che parlano addirittura di un pericolo di diminuzione di 500 mila posti entro il 2015).

Cina, rallentamento nella crescita dei prezzi delle case

Finalmente, i prezzi delle case della Cina iniziano a rallentare il loro incredibile trend di crescita. Il merito sembra essere attribuibile alle ultime iniziative del governo, che ha incrementato i tassi di interesse sui finanziamenti, inasprendo nel contempo altri elementi, al fine di diminuire i rischi di speculazione nel real estate.

Il risultato è stato che i prezzi delle principali 70 città cinesi sarebbero cresciuti di 8,6 punti percentuali ad ottobre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, come confermano i dati ufficiali forniti dal Servizio Centrale di Statistica.

Il rallentamento è lieve, rispetto al + 9,1% del mese di settembre, ma è pur sempre un significativo passo indietro nel trend di sviluppo che, per certi tratti dell’anno, sembrava inarrestabile fino ad almeno dicembre.

Australia, probabile rallentamento del boom immobiliare di Sydney

Secondo quanto sostiene la società di ricerche immobiliari RP Data, i prezzi delle proprietà ad uso abitativo di Sydney potrebbero subire un sensibile rallentamento, dopo esser cresciute al di sopra del picco toccato nel 2004, grazie a un balzo in avanti di ben 13 punti percentuali.

Stando alla compagnia, infatti, i prezzi delle case della più grande città australiana si sarebbero sviluppati con un ritmo vicino a 9,1 punti percentuali durante i 12 mesi terminati il 31 agosto 2010, per un valore medio pari a 580 mila dollari australiani (al cambio attuale, circa 582 mila dollari statunitensi=).

Dopo il boom del 2010, pertanto, i prezzi dovrebbero subire un corposo freno durante il prossimo anno, tanto che una buona parte delle stime compiute localmente prevede un 2011 a crescita zero nei prezzi delle case.

Regno Unito, crescita prezzi in frenata nel 2011 – CEBR

Secondo una recentissima ricerca condotta dal Centre for Economics and Business Research, la crescita dei prezzi delle case durante il 2011 subirà un rallentamento di circa due terzi rispetto alle stime di incremento relative all’attuale anno, con un andamento pertanto lievemente in aumento su base annua.

Più in dettaglio, i valori commerciali delle proprietà immobiliari del Regno Unito cresceranno di 2,2 punti percentuali nel 2011, per una media di 183.349 sterline (circa 296.500 dollari statunitensi) contro una media di crescita dei prezzi pari a 6,6 punti percentuali nel 2010.

Complessivamente, sostiene il CEBR, i prezzi delle case cresceranno di circa 16 punti percentuali nel corso dei prossimi quattro anni.

Regno Unito, prezzi delle case ancora troppo cari

Secondo quanto sostiene una ricerca della Capital Economics, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sarebbero ancora troppo cari per poter trovare pronto accoglimento da parte della schiera di potenziali compratori nel breve termine.

Stando agli auspici della Capital Economics, i prezzi delle case dovrebbero diminuire di almeno un altro 20% rispetto all’attuale livello: in termini assoluti, ciò si dovrebbe tradurre in una flessione di circa 33 mila sterline, che porterebbero il livello medio delle case a quota 130 mila sterline.

L’analisi sostiene inoltre che a causa delle ristrettezze creditizie da parte delle banche, e a causa di uno scenario previsionale economico piuttosto debole, i prezzi continueranno a calare nel corso dell’anno e anche durante il 2011, esercizio in cui avverrà una flessione dei valori commerciali di circa 10 punti percentuali.

Svizzera, forte ripresa dell’immobiliare

I prezzi medi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo della Svizzera sono cresciuti del 7% nel corso dell’ultimo anno, e di quasi l’11% intorno alle zone più apprezzate. A Ginevra, i prezzi di un appartamento con due camere da letto hanno toccato e superato il milione di franchi, consolidando l’immagine di un immobiliare in forte ripresa.

Secondo uno studio condotto da Comparis, il merito di questo boom del mercato immobiliare sarebbe principalmente riconducibile al basso livello dei tassi di interesse applicati ai mutui, che stanno trascinando le operazioni di compravendita su soglie difficilmente immaginabili fino a pochi mesi fa.

Stando a Comparis, infatti, i tassi medi così contratti stanno rendendo sempre più convenienti le operazioni di finanziamento immobiliare, contribuendo a creare una situazione di crescita parzialmente incontrollata del real estate svizzero.

Regno Unito, il mercato immobiliare crescerà lentamente nel 2011

Secondo quanto rivela una recentissima ricerca condotta dalla società di consulenza Cluttons, il mercato immobiliare londinese e dell’intero Regno Unito crescerà molto lentamente nel corso del 2011, prima di intraprendere un ritmo di sviluppo sicuramente più significativo durante il 2012 e nel successivo 2013.

Cluttons stima infatti che i prezzi immobiliari diminuiranno di una lieve entità durante la prima parte del 2011, per stabilizzarsi e invertire il trend nella seconda parte. Durante il 2012 la crescita dei valori commerciali sarà pari al 4%, seguita da un incremento ancor più sostanzioso, pari al 5%, durante il 2013.

Stando alle dichiarazioni rilasciate dalla società, alla fine del 2010 i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo subiranno una crescita del 2,6%, frutto tuttavia di un buon incremento nella primissima parte dell’attuale esercizio, e di una frenata nella sua parte finale.