I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle 20 città più grandi degli Stati Uniti sono cresciuti fortemente, durante il mese di aprile, rispetto al livello medio riscontrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Il “merito” andrebbe principalmente attribuito al beneficio fiscale predisposto nel Paese, che ha avuto l’effetto principale di spingere al rialzo trattative e valori di chiusura delle compravendite.
L’indice Standard & Poor / Case – Shiller è così salito di 3,8 punti percentuali alla fine di aprile 2010, rispetto a quanto riscontrato nel mese di aprile dello scorso anno. Secondo quanto sostiene la società che ha curato il monitoraggio, si tratterebbe del più forte incremento su base annua mai registrato dal mese di settembre 2006, prima della crisi che ha investito negativamente tutto il settore.
Il futuro del mercato immobiliare, e l’andamento conseguente dei prezzi medi delle case, sembra invece definitivamente più grigio. È infatti palese che il mercato sia stato influenzato in maniera determinante dalla previsione del bonus di 8 mila dollari predisposto per incentivare i potenziali acquirenti di una prima casa a dar seguito all’operazione, ed è altrettanto scontato che la carenza di tale previsione si farà sentire nei mesi in corso con un forte calo delle transazioni.