Il numero dei finanziamenti immobiliari erogati negli Stati Uniti è aumentato, nel corso dell’ultima settimana, grazie a una forte ripresa dei rifinanziamenti, incoraggiati da un livello di onerosità sui mutui ancora molto basso rispetto ai principali termini di paragone. In difficoltà invece le richieste di mutui per acquisto casa, che risentono significativamente della scadenza dei benefici fiscali predisposti dal governo.
L’Associazione MBA rivela infatti che l’indice che monitora l’andamento delle erogazioni di finanziamenti immobiliari avrebbe subito un incremento di 13 punti percentuali durante la settimana terminata il 13 agosto (l’ultima per la quale la MBA è in grado di fornire un report aggiornato), spinto dall’aumento di 17 punti percentuali dei rifinanziamenti, e trattenuto dal calo di 3,4 punti percentuali dei mutui per acquisto.
Per quanto riguarda i rifinanziamenti, pare ovvio come la determinante principale di questo trend sia da ricercarsi nell’attuale livello dei tassi di interesse, che nonostante il lieve rimbalzo dell’ultima settimana permane su soglie di ampia convenienza: il tasso medio applicato sui finanziamenti a 30 anni è pari al 4,60%, contro il 4,57% della settimana precedente. Per i mutui a quindici anni, invece, il tasso è passato dai precedenti 3,95 punti percentuali agli attuali 3,99 punti percentuali. Il costo di mutuo di 100 mila dollari per trent’anni è pari a 513 dollari mensili, 33 dollari in meno di un anno fa.