Vendita case, gli “sconti” del mercato britannico

di Redazione Commenta

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Torniamo oggi ad occuparci dell’andamento del mercato immobiliare britannico, parlando dei risultati di una recentissima ricerca condotta dal portale Zoopla in merito alle riduzioni di prezzo nelle operazioni di compravendita.

Stando ai risultati dell’indagine compiuta dalla società, circa due quindi delle proprietà immobiliari terminate sul mercato secondario britannico, avrebbero visto il proprio prezzo ridursi sensibilmente, pur di raggiungere la desiderata operazione di cessione della casa. Lo “sconto” così ottenuto dal compratore avrebbe altresì raggiunto l’entità media più elevata degli ultimi due anni, significando pertanto gli evidenti sforzi dei venditori nel raggiungere l’obiettivo di cessione della casa, a sacrificio di parte del valore commerciale dell’oggetto del contratto.

Secondo quanto afferma l’analisi di Zoopla, infatti, la riduzione media sarebbe oggi giorno quantificabile intorno alle 19.500 sterline, con la contrazione più grave evidenziata all’interno del mercato immobiliare di Glasgow, dove i venditori tagliano il prezzo delle case in offerta di circa 9 punti percentuali al momento della stipula del contratto di cessione del bene.

Circa il 40% di tutte le proprietà immobiliari del Regno Unito, secondo Zoopla, avrebbero subito almeno una riduzione di prezzo nel corso dell’ultimo periodo, nell’estremo tentativo – da parte dei venditori – di attrarre compratori interessati all’interno del proprio ambito di riferimento.

Nel corso degli ultimi 12 mesi, continua l’osservazione di Zoopla, le riduzioni di prezzo da parte dei venditori si sono fatte via via sempre più importanti, con uno sconto che è oggi mediamente superiore di 3.500 sterline rispetto a quanto era possibile rilevare appena un anno fa. Nello scorso mese di novembre, infatti, il prezzo medio delle case era ridotto di circa 6,1 punti percentuali; a distanza di dodici mesi, la proporzione delle riduzioni commerciali è già pari a 7,4 punti percentuali, con una “perdita” potenziale del mercato immobiliare della zona pari a 3 miliardi di sterline.

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