I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo non nuove nell’area di Taiwan potrebbero diminuire di altri 10 punti percentuali nella seconda metà dell’anno, dopo che la Banca Centrale locale ha dichiarato alle istituzioni finanziarie di assumere immediati provvedimenti per prevenire atteggiamenti speculativi nel Paese asiatico. A sostenerlo, un recente report curato da Citigroup Inc.
Secondo le considerazioni dell’istituto di credito che ha effettuato l’analisi, le valutazioni di cui sopra dovrebbero avere delle conseguenze negative soprattutto sul mercato secondario, su quella parte del mercato immobiliare che – in altri termini – è relativo alla compravendita di proprietà abitative non nuove, per le quali sono da realizzare alcune considerazioni specifiche alternative rispetto alla generalità delle transazioni.
L’intento della Banca Centrale del Paese asiatico è d’altronde ben chiaro: evitare che il credito bancario diventi troppo “facile”, e che un’esplosione delle operazioni nel settore immobiliare possa in qualche modo portare su livelli elevati e ingestibili i prezzi delle case; le domande di mutuo sono in effett ischizzate su soglie record, incentivate dai bassi tassi di interesse di riferimento da parte dell’autorità monetaria.