Dove investire nell’immobiliare europeo

 La Germania e i Paesi scandinavi sono le destinazioni “consigliate” per coloro che desiderano porrei n essere investimenti immobiliari nel vecchio Continente. L’interesse dei grandi investitori, e dei privati che possono permettersi un impiego nel mattone al di fuori dei propri confini nazionali, sta infatti rapidamente prendendo la rotta di Berlino e delle capitali del Nord Europa, che nel corso dei prossimi anni dovrebbero garantire dei tassi di ritorno particolarmente significativi alle tasche di chi scommetterà in tali mercati.

L’interesse degli investitori è inoltre concentrato non solamente sul fronte del mercato immobiliare residenziale, quale anche nei confronti degli investimenti sui negozi e sugli spazi commerciali. Secondo un sondaggio compiuto, nel comparto, dall’Associazione Europea Inrev, infatti, del totale di asset gestiti dalle proprie strutture (circa 1,66 trilioni di euro), ben il 64% avrebbe avuto come indicazione dell’investimento il mercato immobiliare della Germania e del Nord Europea, o i settori industriali.

Investimenti immobiliari, gli esperti consigliano la Malaysia

 Avete un bel po’ di soldi da investire nel mattone e non avete ancora scelto la destinazione ideale dei vostri fortunati impieghi? Ebbene, secondo alcune recentissime analisi, uno dei mercati che potrebbe dare le maggiori soddisfazioni nel corso dei prossimi anni è la Malaysia, che potrebbe beneficiare di investimenti crescenti da parte degli investitori di aree economicamente più “mature”, attualmente alla ricerca di un approdo sicuro che possa sfuggire alle incertezze economiche internazionali.

Stando a quanto sostiene una previsione condotta dalla società di consulenza IP Global, infatti, gli investimenti medio orientali in Malaysia dovrebbero essere cresciuti di circa 11,4 punti percentuali nel solo terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dimostrando pertanto il prolungamento e il consolidamento di un trend di incremento degli impieghi nel real estate locale davvero interessante.

Investimenti immobiliari, quanto pesa la crisi dell’euro

 Quanto pesa la crisi dell’euro sul mercato immobiliare? Stando a quanto affermano diverse analisi pubblicate nel corso degli ultimi giorni, l’influenza negativa delle criticità dell’eurozona sugli investimenti immobiliari del vecchio Continente sarà particolarmente elevata, poiché gli impieghi in questo comparto reale saranno danneggiati attraverso maggiori tassi di rischio, che rifletteranno i problemi che non solo riguarderanno tutti i Paesi della macro area, ma altresì in maniera diversificata all’interno dell’area euro, colpendo alcune nazioni in modo più incisivo.

Un nuovo report condotto dalla banca di investimenti Natixis, e la sua affiliata AEW Europe, rivela infatti come l’attuale periodo di criticità potrebbe produrre – e non tanto alla lunga – una spaccatura all’interno dell’eurozona, con un vero e proprio “doppio” sistema della valuta unica europea.

Immobiliare USA, diminuisce il tasso degli appartamenti sfitti

Il numero degli appartamenti sfitti all’interno del mercato immobiliare statunitense è calato ai minimi livelli da cinque anni a questa parte durante il terzo trimestre dell’anno. Una tiepida crescita del numero degli occupati ha infatti rilanciato, pur gradualmente, il numero dei contratti di locazione siglati nel periodo ora oggetto di monitoraggio, come confermato da una recente analisi pubblicata a cura della società di consulenza immobiliare Reis Inc.

Il tasso di appartamenti sfitti è calato a 5,6 punti percentuali, per il più basso livello dal terzo trimestre del 2006. Nel corso dei tre mesi precedenti il tasso era sceso a 5,9 punti percentuali, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente il tasso era pari a 7,1 punti percentuali. Il canone di locazione medio per un appartamento statunitense è salito dai 997 dollari del secondo trimestre del 2011 agli attuali 1.004 dollari. Nel corso dello stesso periodo del 2010, il prezzo medio di una locazione di un appartamento era pari a 981 dollari.

Investimenti immobiliari, New York in cima alle metropoli mondiali

New York ha scavalcato Londra al numero 1 della lista delle destinazioni degli investimenti immobiliari, per la prima volta dal 2007. A sostenerlo è un report condotto dalla Cushman & Wakefield Inc., che ha pubblicato un’analisi nella quale afferma che la metropoli americana è tornata alla ribalta per tasso di attrattività degli impieghi nazionali e – soprattutto – internazionali sul mattone, superando la metropoli britannica.

Gli investimenti a New York sono infatti cresciuti di ben 166 punti percentuali a 29,7 miliardi di dollari rispetto all’anno scorso. Gli investimenti a Londra sono invece cresciuti di soli 2,4 punti percentuali a 27,2 miliardi di dollari.

Secondo quanto affermano gli analisti che hanno condotto la ricerca, New York starebbe attraendo investimenti crescenti grazie a un ritrovato appeal di immagine a livello internazionale. Non solo: sempre secondo i consulenti della Cushman & Wakefield, il trend che ha portato New York nuovamente in cima alle preferenze internazionali dovrebbe poter proseguire su buona lena anche nel corso dei prossimi sei mesi, andando a estendere il benefit del mercato immobiliare newyorkese anche per il 2012 inoltrato.

Lavori in casa, crescono le concessioni edilizie australiane

Le società di costruzione sono diventate più attive durante il mese di agosto. Stando a quanto affermano i dati ufficiali diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica di Sydney, infatti, il numero dei permessi edilizi concessi dagli istituti di credito locali nel corso dell’ottavo mese dell’anno sarebbero cresciuti più del previsto, con un vero e proprio boom figlio, probabilmente, anche della pausa prolungata nella corsa al rialzo dei tassi di interesse di riferimento della Banca Centrale Australiana.

Il numero di concessioni edilizie rilasciate dalle autorità nazionali durante il mese di luglio è infatti cresciuto di 11,4 punti percentuali rispetto a quelle del mese di luglio, quando a loro volta crebbero di 1,8 punti percentuali rispetto al precedente mese di giugno. Un incremento in doppia cifra che stona, ma positivamente, con le attese degli economisti, che auspicavano un incremento del numero di concessioni edilizie limitato a un punto percentuale.

Prezzi case, in rallentamento anche il trend di Singapore

Uno dei mercati emergenti più interessanti del mondo, anche in tema immobiliare, sta conoscendo un brusco rallentamento nella crescita dei valori di mercato delle proprie unità abitative. Il mercato del quale stiamo parlando è quello di Singapore e, secondo l’Urban Redevelopment Authority – che ha pubblicato un comunicato stampa in proposito appena pochi mesi fa – l’incremento dei prezzi dell’are di riferimento nel corso del terzo trimestre dell’anno sarebbe stato pari a “soli” 1,3 punti percentuali.

L’indice governativo che misura l’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari residenziali di Singapore è infatti giunto a quota 205,7 punti nel terzo trimestre, contro i 203 punti di riferimento che erano stati consolidati nel trimestre precedente.

Preliminari di vendita in calo nel mercato americano

Stando a quanto afferma una recentissima analisi compiuta dalla National Association of Realtors, il numero di preliminari di vendita siglati per formalizzare una futura compravendita di una proprietà immobiliare ad utilizzo abitativo negli Stati Uniti avrebbero subito un deciso calo nel corso del mese di agosto, significando una scarsa contribuzione positiva da parte del basso costo del denaro e dei bassi prezzi delle stesse case.

La National Association of Realtors evidenzia infatti come nel corso dell’ottavo mese dell’anno il volume di preliminari di vendita siglati abbia subito un calo pari a 1,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, nel quale – a sua volta – il volume di preliminari di vendita aveva generato una contrazione pari a 1,3 punti percentuali.

Tassi mutui ai minimi storici negli USA

Prosegue il calo dei tassi di interesse applicati dalle banche americane alle operazioni di mutuo casa. Stando a quanto sostiene infatti la società Freddie Mac, che ogni mese procede nella sua periodica rilevazione del costo del denaro per le transazioni di finanziamento immobiliare, i tassi di interesse sarebbero scesi ulteriormente, rispetto alla settimana precedente, a principale causa delle dichiarazioni della Federal Reserve, la quale ha auspicato nuovi interventi al fine di ridurre ancora il costo dei prestiti.

La conseguenza è stata che i tassi di interesse applicati mediamente dagli istituti di credito americani alle operazioni di mutuo a tasso fisso con scadenza pari a 30 anni sono calati a 4,01 punti percentuali nella settimana terminata il 29 settembre, contro i 4,09 punti percentuali rilevati nel corso della settimana precedente. In calo anche i tassi di interesse medi per le operazioni di mutuo casa con scadenza a 15 anni, che passano dai precedenti 3,29 punti percentuali agli attuali 3,28 punti percentuali.

Mercato immobiliare, calo dei prezzi delle case in quello australiano

Secondo quanto sostiene l’indice RP Data Rismark Home Hedonic, i valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sarebbero diminuiti di 3,2 punti percentuali durante il mese di agosto, contro lo stesso periodo dell’anno precedente, con una penalizzazione maggiore per quanto concerne il segmento delle case di maggior pregio, che hanno subito evidenti pressioni al ribasso nel trend dei valori di mercato del mattone.

Stando all’indice di cui sopra, i prezzi delle case nelle otto città principali australiane sarebbero calati di 1,4 punti percentuali nei tre mesi terminati il 30 agosto 2011, e di 0,4 punti percentuali durante l’ottavo mese dell’anno. I valori del 20% dei distretti suburbani più cari sono invece diminuiti di 5,5 punti percentuali su base annua, contro un declino di 2,9 punti percentuali che ha invece riguardato il 20% meno pregiato dei quartieri australiani.

Mutui casa, crescita oltre le attese nel mercato inglese

Durante il mese di agosto le concessioni di mutui casa da parte degli istituti di credito del Regno Unito sono cresciuti ai massimi livelli degli ultimi 20 mesi, grazie principalmente a una conferma del basso costo del denaro in vigore nell’area di riferimento, che ha consentito a un numero piuttosto ampio di utenza bancaria di poter avere accesso più facile al credito finanziario per il compimento di un’operazione di natura immobiliare.

Secondo i dati ufficiali forniti dalla Bank of England, sarebbero circa 52.410 i mutui casa erogati nel corso dell’ottavo mese dell’anno. Un agosto che, stando agli elementi statistici sopra predisposti, eleva tale periodo come migliore mese dal “lontano” dicembre del 2009, e stacca sensibilmente le 49.644 operazioni compiute nel corso del mese di luglio. I dati consuntivi sono inoltre ben superiori alle principali attese degli analisti, che non auspicavano un incremento del numero oltre la soglia delle 50 mila unità.

Mercato immobiliare, i londinesi attendono le Olimpiadi

Le società di costruzione londinesi attendono l’evento olimpico del 2012 per cercare di incentivare ulteriormente le attività di realizzazione di proprietà immobiliari e di infrastrutture. L’appuntamento con il 2012 sembra insomma essere uno step cruciale per permettere un rilancio delle transazioni, come confermato da una recentissima ricerca compiuta dalla Royal Institution of Chartered Surveyors, diramato negli ultimi giorni.

La ricerca indipendente commissionata dalla RICS e dall’Università di Westminster cerca di paragonare l’attuale e futuro incremento delle attività di costruzione legate all’evento olimpico londinese del 2012, con le attività di costruzione di altre città che hanno vissuto eventi sportivi di principale spicco.

Costruzione case, andamento debole nel mercato USA

Sono sempre di meno le nuove case in corso di costruzione nel mercato degli Stati Uniti d’America. Secondo gli analisti, infatti, non vi sarebbero attualmente degli evidenti segnali di una ripresa del comparto immobiliare americano per quanto concerne le società di costruzioni, con un andamento del settore che dovrebbe mantenersi su soglie di estrema debolezza anche nel corso dei prossimi mesi, contribuendo in tal modo a chiudere un 2011 decisamente negativo.

Stando alle ultime stime diramate dal Dipartimento del Commercio, infatti, le società di costruzione avrebbero dato seguito a lavori di realizzazione di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo per un volume annualizzato pari a 571 mila unità, 5 punti percentuali in meno rispetto a quanto riscontrato nel corso del precedente mese di luglio, e ad ogni modo mai così male nel corso degli ultimi tre mesi a noi più vicini.

Nuove case, vendite ai minimi semestrali nel mercato americano

Stando a quanto affermato da una recentissima stima compiuta dal Dipartimento di Commercio, gli acquisti di nuove abitazioni nel mercato immobiliare statunitense avrebbero subito, durante il mese di agosto, il peggior calo degli ultimi sei mesi. Il tutto, nonostante un forte decremento dei valori commerciali delle case di nuova costruzione, che a condizioni ordinarie del mercato immobiliare avrebbe invece dovuto spinge re verso l’alto le richieste da parte dei potenziali acquirenti.

Stando a quanto afferma il Dipartimento, invece, le vendite avrebbero subito una flessione di 2,3 punti percentuali per un volume annualizzato pari a 295 mila unità. Ad ogni modo, la contrazione delle vendite non sembra aver sorpreso più di tanto gli osservatori locali e internazionali, che avendo compiuto attendibili stime preliminari, prevedevano una diminuzione del volume annualizzato di nuove case vendute ben al di sotto delle 300 mila unità.