Secondo quanto afferma una recente ricerca compiuta dal portale Immobiliare.it, solamente il 12,7% degli immobili presenti sul suolo italiano avrebbe un certificato energetico. Una media, quella nazionale, che nasconde la scarsa performance del Sud Italia, dove solamente il 3,8% degli immobili ne possiederebbe uno, contro il 18,9% dell’area più virtuosa della Penisola, il Nord Est.
Certamente, a giocare un ruolo decisivo nella scarsa sensibilità dei proprietari italiani nei confronti della titolarità di un certificato energetico è la mancanza di sanzioni per l’assenza di tale documento: tra tutte le Regioni italiane, fino ad oggi solamente la Lombardia ha predisposto una norma esplicita con la presenza di una “multa” per il mancato adempimento.
Avete un bel po’ di soldi da investire nel mattone e non avete ancora scelto la destinazione ideale dei vostri fortunati impieghi? Ebbene, secondo alcune recentissime analisi, uno dei mercati che potrebbe dare le maggiori soddisfazioni nel corso dei prossimi anni è la Malaysia, che potrebbe beneficiare di investimenti crescenti da parte degli investitori di aree economicamente più “mature”, attualmente alla ricerca di un approdo sicuro che possa sfuggire alle incertezze economiche internazionali.
Quanto pesa la crisi dell’euro sul mercato immobiliare? Stando a quanto affermano diverse analisi pubblicate nel corso degli ultimi giorni, l’influenza negativa delle criticità dell’eurozona sugli investimenti immobiliari del vecchio Continente sarà particolarmente elevata, poiché gli impieghi in questo comparto reale saranno danneggiati attraverso maggiori tassi di rischio, che rifletteranno i problemi che non solo riguarderanno tutti i Paesi della macro area, ma altresì in maniera diversificata all’interno dell’area euro, colpendo alcune nazioni in modo più incisivo.


