Australia, probabile rallentamento del boom immobiliare di Sydney

Secondo quanto sostiene la società di ricerche immobiliari RP Data, i prezzi delle proprietà ad uso abitativo di Sydney potrebbero subire un sensibile rallentamento, dopo esser cresciute al di sopra del picco toccato nel 2004, grazie a un balzo in avanti di ben 13 punti percentuali.

Stando alla compagnia, infatti, i prezzi delle case della più grande città australiana si sarebbero sviluppati con un ritmo vicino a 9,1 punti percentuali durante i 12 mesi terminati il 31 agosto 2010, per un valore medio pari a 580 mila dollari australiani (al cambio attuale, circa 582 mila dollari statunitensi=).

Dopo il boom del 2010, pertanto, i prezzi dovrebbero subire un corposo freno durante il prossimo anno, tanto che una buona parte delle stime compiute localmente prevede un 2011 a crescita zero nei prezzi delle case.

Regno Unito, crescita prezzi in frenata nel 2011 – CEBR

Secondo una recentissima ricerca condotta dal Centre for Economics and Business Research, la crescita dei prezzi delle case durante il 2011 subirà un rallentamento di circa due terzi rispetto alle stime di incremento relative all’attuale anno, con un andamento pertanto lievemente in aumento su base annua.

Più in dettaglio, i valori commerciali delle proprietà immobiliari del Regno Unito cresceranno di 2,2 punti percentuali nel 2011, per una media di 183.349 sterline (circa 296.500 dollari statunitensi) contro una media di crescita dei prezzi pari a 6,6 punti percentuali nel 2010.

Complessivamente, sostiene il CEBR, i prezzi delle case cresceranno di circa 16 punti percentuali nel corso dei prossimi quattro anni.

Londra, futuro a breve termine incerto per l’immobiliare commerciale

Un nuovo report condotto dalla Cluttons sostiene che – nonostante le stime di un corposo taglio della spesa del governo – nel Regno Unito il mercato immobiliare commerciale e ad uso ufficio rimane particolarmente conveniente e in grado di poter attrarre un discreto volume di investimenti.

Lo stesso report sostiene tuttavia che l’andamento del mercato immobiliare commerciale londinese rimarrà piuttosto incerto per i prossimi 18 mesi, falcidiato da prospettive di recupero economico troppo deboli per poter supportare con vivacità la crescita dei prezzi e delle transazioni.

I dati di crescita media sono inoltre influenzati dall’andamento oltre le aspettative di zone particolarmente ambite, come quelle più centrali della metropoli inglese, che stanno condizionando e controbilanciando un debole trend nel resto del perimetro urbano cittadino.

Regno Unito, prezzi delle case ancora troppo cari

Secondo quanto sostiene una ricerca della Capital Economics, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sarebbero ancora troppo cari per poter trovare pronto accoglimento da parte della schiera di potenziali compratori nel breve termine.

Stando agli auspici della Capital Economics, i prezzi delle case dovrebbero diminuire di almeno un altro 20% rispetto all’attuale livello: in termini assoluti, ciò si dovrebbe tradurre in una flessione di circa 33 mila sterline, che porterebbero il livello medio delle case a quota 130 mila sterline.

L’analisi sostiene inoltre che a causa delle ristrettezze creditizie da parte delle banche, e a causa di uno scenario previsionale economico piuttosto debole, i prezzi continueranno a calare nel corso dell’anno e anche durante il 2011, esercizio in cui avverrà una flessione dei valori commerciali di circa 10 punti percentuali.

Svizzera, forte ripresa dell’immobiliare

I prezzi medi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo della Svizzera sono cresciuti del 7% nel corso dell’ultimo anno, e di quasi l’11% intorno alle zone più apprezzate. A Ginevra, i prezzi di un appartamento con due camere da letto hanno toccato e superato il milione di franchi, consolidando l’immagine di un immobiliare in forte ripresa.

Secondo uno studio condotto da Comparis, il merito di questo boom del mercato immobiliare sarebbe principalmente riconducibile al basso livello dei tassi di interesse applicati ai mutui, che stanno trascinando le operazioni di compravendita su soglie difficilmente immaginabili fino a pochi mesi fa.

Stando a Comparis, infatti, i tassi medi così contratti stanno rendendo sempre più convenienti le operazioni di finanziamento immobiliare, contribuendo a creare una situazione di crescita parzialmente incontrollata del real estate svizzero.

Regno Unito, il mercato immobiliare crescerà lentamente nel 2011

Secondo quanto rivela una recentissima ricerca condotta dalla società di consulenza Cluttons, il mercato immobiliare londinese e dell’intero Regno Unito crescerà molto lentamente nel corso del 2011, prima di intraprendere un ritmo di sviluppo sicuramente più significativo durante il 2012 e nel successivo 2013.

Cluttons stima infatti che i prezzi immobiliari diminuiranno di una lieve entità durante la prima parte del 2011, per stabilizzarsi e invertire il trend nella seconda parte. Durante il 2012 la crescita dei valori commerciali sarà pari al 4%, seguita da un incremento ancor più sostanzioso, pari al 5%, durante il 2013.

Stando alle dichiarazioni rilasciate dalla società, alla fine del 2010 i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo subiranno una crescita del 2,6%, frutto tuttavia di un buon incremento nella primissima parte dell’attuale esercizio, e di una frenata nella sua parte finale.

Stati Uniti, vendite di nuove case in ripresa a settembre

Le vendite di nuove proprietà immobiliari sono cresciute ancora, nel mese di settembre, prolungando il buon trend già conseguito nel corso del mese di agosto.

Gli acquisti sono infatti aumentati di 6,6 punti percentuali per un volume annualizzato pari a 307 mila unità, superando pertanto le stime dei principali osservatori di ciò che accade nel mercato immobiliare statunitense, e staccandosi ulteriormente dal volume di 282 mila unità annualizzate (minimo storico record) toccato a maggio.

Il dato, denotano ad ogni modo gli analisti, evidenzia un’elevata prudenza nel comportamento degli acquirenti statunitensi, evidentemente scoraggiati dal tasso di disoccupazione troppo alto, e da un andamento del mercato del lavoro affatto incoraggiante.

Stati Uniti, mutui in crescita a metà ottobre

Secondo quanto rivela uno studio condotto dalla Mortgage Bankers’ Association, l’associazione di riferimento dei banchieri degli Stati Uniti, nel Paese nordamericano le erogazioni di finanziamenti immobiliari sarebbero cresciute di 3,2 punti percentuali nella settimana terminata il 22 ottobre, con un buon andamento dei mutui per acquisti e dei mutui per rifinanziamento.

In particolare, i rifinanziamenti, che nei tempi peggiori della crisi avevano comunque contribuito a mantenere un minimo livello di operatività, hanno subito un incremento di 3 punti percentuali. I mutui per acquisto si dimostrano invece più dinamici, con uno sviluppo pari a 3,9 punti percentuali.

Le considerazioni di ripresa del settore da parte dell’associazione si scontrano tuttavia con le ultime stime relative all’andamento del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione dovrebbe infatti rimanere al di sopra del 9% per tutta la parte finale del 2010 e per il prossimo anno, controbilanciando negativamente il beneficio legato al basso livello dei tassi di interesse.

Bulgaria, diminuiscono gli affitti nei centri commerciali

Secondo quanto rivela uno studio della compagnia di consulenza Fortron, i canoni di locazione degli spazi di vendita nei centri commerciali della Bulgaria sono calati del 25% in un solo anno, dando pertanto prosecuzione a un trend molto negativo intrapreso all’interno della crisi del settore.

Ad ogni modo, non tutti i dati delineati dalla società Fortron sembrano esser negativi. La compagnia precisa infatti che nel corso del terzo trimestre del 2010 sarebbero stati riscontrati i primi segnali di recupero nel mercato degli affitti dei negozi presenti nei centri commerciali, per un’evoluzione che dovrebbe farsi più positiva nel corso dei prossimi trimestri.

Complessivamente, il volume totale di aree commerciali presenti nel Paese è pari a circa 507 mila metri quadrati; al termine della costruzione dei tre grandi progetti di realizzazione di altrettanti centri commerciali, gli spazi ad uso negozio dovrebbero subire un incremento di circa 77 mila metri quadrati.

Regno Unito, crescono le compravendite di case di lusso

Secondo una recente analisi condotta da Halifax, il numero di proprietà immobiliari ad uso abitativo dal valore unitario superiore al milione di sterline sarebbe cresciuto in maniera considerevole durante il primo semestre del 2010, con una proporzione più che raddoppiata rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dello scorso anno.

Halifax sostiene infatti che il numero di proprietà immobiliari britanniche dal valore unitario superiore al milione di sterline passate di mano durante la prima parte dell’anno in corso sarebbe stato pari a 2.992 unità, in cresciuta del 118% rispetto a quanto avveratosi nel primo semestre dello scorso anno.

La ricerca ha inoltre stimato che nell’intera Gran Bretagna esistano circa 170 mila abitazioni con un valore di mercato superiore all’ambita soglia del milione di sterline.

Spagna, prezzi delle case in calo del 5% a settembre

Secondo quanto riferisce il governo spagnolo, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Paese iberico sarebbero calati di 3,7 punti percentuali a settembre rispetto a quanto conseguito nello stesso mese dello scorso anno, con flessioni ancor più incisive nelle zone costiere (migliore la situazione nelle grandi città dell’entroterra).

I dati, secondo alcuni analisti, sarebbero tuttavia troppo ottimisti. L’indice Tinsa sostiene infatti che i prezzi delle proprietà immobiliari abitative avrebbero subito una contrazione pari a 5 punti percentuali su base annua, in peggioramento piuttosto consistente rispetto ai valori del governo.

Il prezzo medio di una proprietà immobiliare è ora pari a 1.382 euro per metro quadro, contro i 1.903 euro per metro quadro dello stesso periodo dello scorso anno (stime del governo).

Hong Kong, boom dei prezzi delle case di lusso

È record per i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di maggior pregio nell’area metropolitana di Hong Kong. Seguendo oramai una consolidata scia di rialzo dei valori commerciali delle case di lusso, questo segmento delle proprietà immobiliari ha ottenuto un nuovo picco storico, superando il precedente tetto del 1997.

I prezzi degli appartamenti di lusso con un’ampiezza di almeno 100 metri quadri, infatti, sono ora più elevati del 13,8% rispetto a quanto riscontrato nel terzo trimestre del 1997, come confermato dalle autorità di riferimento della città-Stato asiatica.

Le misure introdotte quest’anno al fine di contrastare gli atteggiamenti speculativi sull’immobiliare di Hong Kong (tra cui, tassi di interesse portati al rialzo e incrementi del quantitativo di terreni da edificare) hanno fallito il loro intento, non essendo riusciti a frenare l’incremento dei valori.

Stati Uniti, prezzi case in crescita sotto le previsioni

Secondo quanto riporta l’indice S&P / Case-Shiller, il valore commerciale delle proprietà immobiliari è cresciuto di 1,7 punti percentuali su base annua durante il mese di agosto 2010, per il più lieve incremento dei prezzi delle case dal mese di febbraio, e contro previsioni degli analisti di Bloomberg News pari a 2,1 punti percentuali.

Il calo della crescita dei prezzi dalla primavera ad oggi è attribuibile in gran parte al termine dell’incentivo governativo di 8 mila dollari che il governo predispose per sviluppare le transazioni di natura immobiliare, favorendo i potenziali acquirenti di una prima casa.

Un’altra determinante fondamentale è relativa al volume dei pignoramenti, che continua a crescere con il passare dei mesi, inquinando l’offerta commerciale con incrementati volumi di vendita, che hanno prodotto forti pressioni al ribasso nei prezzi delle case sul mercato secondario.

Stati Uniti, vendite di case usate in crescita del 10%

La recente analisi della NAR (National Association of Realtors) segnala che le vendite di proprietà immobiliari ad uso abitativo non nuovo sarebbero cresciute con un buon ritmo durante il mese di settembre, grazie a costi di indebitamento meno onerosi, che stanno aiutando l’industria immobiliare a stabilizzarsi dopo mesi di turbolenze.

Gli acquisti di case “usate” sono infatti cresciuti di 10 punti percentuali, per un volume annualizzato pari a 4,53 milioni di unità contro i 4,12 milioni di unità riscontrati dalla stessa associazione nel mese di agosto e contro i 4,3 milioni di unità degli analisti di Bloomberg, dal quale traiamo questa informazione.

Ad aiutare la crescita del dato è stato, come detto, il ribassato costo dei mutui, con dei tassi di interesse che hanno toccato i minimi storici, e che stanno aiutando le banche a concludere discreti livelli di operazioni di rifinanziamento.