Gran Bretagna, un cittadino su tre non ha fiducia sul futuro dell’immobiliare

Secondo quanto riferisce una recentissima ricerca condotta dalla nota società di ricerca Rightmove Plc, circa un cittadino britannico su tre non ha alcuna fiducia sul futuro a breve termine del locale mercato immobiliare, e riterrebbe che i valori delle proprie case subiranno delle contrazione durante i prossimi mesi, nonostante alcuni segnali positivi comparsi nelle scorse settimane.

L’analisi ha avuto modo di sondare i sentimenti di circa 25.500 persone, rilevando che il 32% di questi prevede prezzi delle case in calo nel corso del 2011; solamente per il 6% dei proprietari di case i prezzi rimarranno gli stessi, mentre il 27% si è espresso in maniera ottimistica, ribadendo la propria convinzione che i prezzi cresceranno in modo più o meno significativo.

Per la società che ha curato l’osservazione, il sondaggio rileva i timori di un deterioramento dell’economia britannica, anche in virtù del potente taglio della spesa pubblica che il governo ha programmato, e che si preannuncia come quello più importante dal secondo dopoguerra.

Francia, prezzi in crescita a Parigi e Ile de France

In contrasto con un andamento piuttosto fiacco dei valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del resto della nazione, i prezzi delle case a Parigi e Ile de France si mostrano piuttosto dinamici, con incrementi di gran lunga significativi, e compresi nell’ordine di un minimo di 2,5 punti percentuali (nella capitale) e 6 punti percentuali.

Al di là delle due aree appena ricordate, i prezzi sono dati in aumento anche in Bretagna e nella Costa Azzurra, mentre le flessioni più gravi sono state riscontrate in Normandia e Lorraine, dove le contrazioni dei prezzi hanno assunto proporzioni comprese tra 2,5 e 6 punti percentuali.

In totale, l’andamento ponderato dei prezzi ha fatto registrare una sostanziale stabilità. Certamente non stabiliti sono invece le vendite, che rispetto alle 600 mila unità del 2009 (ma alle 800 mila del 2007) dovrebbero concludere l’anno con un volume di circa 700 mila transazioni.

Scozia, prezzi delle case di pregio in calo

Nonostante le buone aspettative sull’evoluzione dei prezzi delle proprietà immobiliari di maggior pregio nell’area urbana della capitale scozzese, Edinburgo, durante il corso del terzo trimestre dell’anno i valori commerciali avrebbero subito un corposo calo che ha sorpreso negativamente le stime degli analisti.

Nel corso del terzo periodo del 2010, invece, i prezzi del mercato immobiliare di Edinburgo riscontrerebbero una flessione del 4,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e, soprattutto, interrompendo bruscamente un semestre di crescita continua in tali valori.

Per quanto concerne i tempi medi di vendita, ad Edinburgo l’arco temporale sarebbe piuttosto contenuto, pari a circa sei settimane. Non mancherebbero tuttavia, sostengono gli analisti, delle aree e dei quartieri in cui i tempi medi si accorcerebbero ulteriormente, fino a contrarsi in sole quattro settimane.

Spagna, immobiliare in ripresa ad agosto

I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica sull’andamento del mercato immobiliare spagnolo sostengono che durante il mese di agosto le vendite di case avrebbero subito un incremento di un punto percentuale rispetto al precedente mese di luglio, con un aumento delle transazioni su base annua addirittura pari al 26,6%.

A far la parte del leone nel corso del mese più caldo dell’estate sono state soprattutto le “rivendite” di proprietà immobiliari ad uso abitativo, che durante il mese in oggetto avrebbero conseguito un incremento del 34% rispetto allo stesso periodo del precedente 2009.

I dati di cui sopra esprimono certamente un incoraggiante sviluppo del business del mercato immobiliare spagnolo. Tuttavia, l’Istituto rivela altresì che le vendite del mercato immobiliare sarebbero ancora inferiori al 24% rispetto a quelle del 2008, e minori del 45% rispetto ai volumi di attività riscontrabili nel corso del 2007.

Europa, investimenti nel real estate in fortissima crescita

È appena stato pubblicato il nuovo report di Jones Lang LaSalle sull’andamento degli investimenti sul mercato real estate nel corso dei primi tre trimestri del 2010. Come era ampiamente lecito attendersi, gli investimenti accumulati sono fortemente in crescita rispetto a quelli conseguiti nello stesso periodo del 2009, indicando l’avvenuta ripresa delle determinanti.

Più precisamente, il report di LaSalle sostiene che durante i primi nove mesi del 2010 gli investimenti diretti nel real estate sarebbero ammontati a quota 15,2 miliardi di euro, il 90% in più rispetto ai 7,8 miliardi di euro conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente.

Altri elementi di indubbio interesse sono poi relativi all’andamento dei singoli trimestri, con un equilibrio notevole, e con circa 5 miliardi di euro di impieghi diretti per periodo.

Londra, prezzi delle case in crescita ad ottobre

Rightmove Plc, che tra i suoi report periodici monitora mensilmente anche l’andamento dei valori commerciali degli immobili a Londra, sostiene che nella metropoli britannica nel corso del mese di ottobre sarebbe stato registrato un forte incremento dei prezzi delle case, “smentendo” parzialmente le conclusioni cui sono giunte diverse altre società di consulenza del mercato immobiliare.

In particolare Rightmove avrebbe affermato che nel corso del mese di ottobre i prezzi medi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sarebbero cresciuti di 5 punti percentuali rispetto al precedente mese di settembre, con un valore medio delle abitazioni ora pari a 418.778 sterline, per il livello più elevato dal mese di febbraio 2010 ad oggi.

Più tenue è stato invece l’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nell’area extra-londinese del Regno Unito, dove i valori di mercato avrebbero subito un incremento di 3,1 punti percentuali a quota 236.849 sterline.

Regno Unito, buona crescita dei canoni di locazione

Come ogni mese, anche per settembre la LSL Property Service ha compiuto il suo solito monitoraggio sull’andamento dei canoni di locazione delle proprietà immobiliari ad uso di civile abitazione, scoprendo che – sulla base dei dati ottenuti su un campione di oltre 18 mila persone – anche nel nono mese dell’anno gli affitti hanno subito un incremento.

L’aumento riscontrato nel corso del mese di settembre è l’ottavo aumento consecutivo dei canoni di locazione; un incremento pari allo 0,5% rispetto al mese di agosto, che trascina l’affitto medio di un appartamento in Inghilterra e in Galles vicino alla soglia delle 690 sterline, contro le 686 dell’ottavo mese 2010.

Notevolmente più cari della media gli affitti nella principale metropoli dell’area, Londra. Nella capitale, infatti, l’incremento su base mensile dei canoni di locazione è stato pari a 1,1 punti percentuali, per un valore assoluto medio degli affitti pari a oltre 970 sterline.

Croazia, calo del 5,3% nei permessi per le costruzioni

L’Istituto Nazionale di Statistica della Croazia ha dichiarato che nel corso del mese di agosto le autorità amministrative avrebbero concesso 800 permessi per l’edificazione di nuove proprietà immobiliari, per un volume complessivo che rappresenta un incremento di circa 8 punti percentuali rispetto al mese di luglio.

Il dato più rappresentativo è tuttavia riferibile a un confronto su base annua, per il quale la flessione delle concessioni edilizie rimane piuttosto consistente e pari a 5,3 punti percentuali di arretramento rispetto al business intrapreso nel pieno dell’estate del 2009.

Parlando in termini assoluti, nel corso dei primi otto mesi sono state emesse 6.516 concessioni edilizie, con una flessione di 14 punti percentuali rispetto alle attività dei primi otto mesi del 2009.

Stati Uniti, boom dei prezzi delle case a Brooklyn

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nell’area newyorkese di Brooklyn hanno subito un poderoso incremento, nel corso del terzo trimestre dell’anno: il prezzo medio di una casa di maggior pregio, infatti, sarebbe cresciuto da 1,04 milioni di dollari a 1,31 milioni di dollari, come confermato da un’analisi congiunta del broker Prudential Douglas Elliman e da Miller Samuel Inc.

Ricca la percentuale di case di lusso presenti nel noto rione della metropoli americana: stando alle rilevazioni, infatti, il peso delle proprietà definibili appunto di lusso sarebbe pari a circa un decimo dell’ammontare complessivo delle vendite.

Il merito di questo boom sembra essere riconducibile a una migliorata condizione dello scenario occupazionale, con il mercato del lavoro dell’industria finanziaria che è riuscito ad assumere circa 500 persone in più nel solo mese di agosto, con un ammontare complessivo pari a 433.200 unità (si tratta del primo rialzo del numero di occupati dall’inizio del 2010).

Ungheria, settore delle costruzioni ancora in calo

Secondo quanto dichiarato dall’Istituto Nazionale di Statistica dell’Ungheria, anche nel Paese dell’Est Europa il settore delle costruzioni starebbe prolungando la propria fase calante. Ciò che tuttavia rappresenta la notizia principale è il mutato ritmo di questa flessione, che nel corso dell’otto mese dell’anno ha subito un rallentamento.

Riporta l’Istituto che nel mese di agosto le attività del settore delle costruzioni sono calate dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, contro una flessione sicuramente più decisa riscontrata nel mese di luglio (- 4,6%) e contro il crollo che aveva preoccupato gli analisti nel corso del precedente mese di giugno (- 19,7%).

Su base mensile, la produttività del settore è cresciuta di 0,8 punti percentuali ad agosto, dopo un incremento di 3,5 punti percentuali a luglio e al calo di 2,3 punti percentuali riscontrato nel mese di giugno. Quello di agosto è il quinto incremento su base mensile dei primi otto mesi dell’anno.

Stati Uniti, ennesimo incremento dei pignoramenti

Secondo quanto dichiarano le rilevazioni compiute da RealtyTrac, nel corso del mese di settembre oltre 100 mila abitazioni sarebbero state oggetto di procedure di sequestro, per un numero record davvero preoccupante che potrebbe tuttavia rappresentare un picco storico.

Stando alle principali considerazioni degli analisti, infatti, l’elevato volume di proprietà finite con l’esser oggetto di un preambolo di pignoramento (102.134 unità) dovrebbe rappresentare la cima della montagna, con l’entità che sarà probabilmente destinata a diminuire nel corso dei prossimi mesi.

RealtyTrac, in proposito, ricorda che il volume riscontrato nel corso del nono mese dell’anno è il record storico dal 2005, anno in cui avviò il monitoraggio in questione, ed è di gran lunga superiore alle 95.364 unità oggetto di sequestro rilevate nel corso del mese di agosto.

Dubai, i flop del mercato immobiliare

Secondo quanto rivela un recente studio condotto dalla CB Richard Ellis Group, diverse costruzioni del mercato immobiliare commerciale di Dubai sono talmente sproporzionate e poco attraenti che rimarranno prive di compratore o di locatario per tanto tempo e, in alcuni casi, non saranno mai occupate da alcun acquirente o affittuario.

Stando a quanto riportato da Bloomberg, infatti, Nicholas Maclean, direttore manageriale per le operazioni nel Medio Oriente del sopra ricordato broker, avrebbe chiaramente affermato che alcuni edifici rimarranno vacanti per sempre a causa della scarsa qualità e della sconveniente posizione nella quale sono sorti.

La speculazione ha drogato il mercato immobiliare di Dubai nel corso degli anni, e soprattutto a partire dal 2002, quando anche le imprese straniere furono autorizzate ad acquistare parte di progetti immobiliari nell’Emirato, dando vita a piani di costruzione massicci e sproporzionati rispetto a quelle che sarebbero state le future esigenze locative.

Bulgaria, stabili i prezzi delle case nella capitale Sofia

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo presenti nel perimetro urbano della capitale Sofia non hanno subito alcuna significativa variazione nel corso dell’ultimo periodo, come confermato da uno studio congiunto condotto dalla società immobiliare Bulgarian Properties in collaborazione con la holding creditizia Creditex & Hypocredit.

Secondo l’analisi infatti, i prezzi sarebbero pressoché stabili, e tale stabilizzazione sarebbe riconducibile alla ridotta costruzione di nuovi appartamenti nell’area urbana principale del Paese europeo, con le concessioni edilizie diminuite di quasi un terzo da inizio anno ad oggi, rispetto all’identico periodo del 2009.

Un’altra ragione che sta condizionando pesantemente l’andamento dei valori commerciali delle case è attribuibile alle politiche creditizie da parte degli istituti di credito e, infine, all’atteggiamento di molti venditori durante le fasi della negoziazione dei prezzi.

Australia, erogazione mutui in lieve aumento

I mutui erogati in Australia durante il corso del mese di agosto hanno subito un lieve aumento, per il secondo mese consecutivo. Stando a quanto sostiene l’Istituto Nazionale di Statistica, infatti, l’incremento dei mutui sarebbe stato pari all’1%, per 47.540 operazioni, contro una stima precedente pari all’1,8%.

Il trend delle concessioni di finanziamenti immobiliari inizia così ad assumere un trend particolarmente positivo, dopo che per sette mesi consecutivi (fino ad aprile 2010) il volume si era caratterizzato per uno scenario calante, complice una politica molto aggressiva negli incrementi dei tassi di interesse di riferimento della locale Banca Centrale.

Dopo un rally al rialzo nei tassi ufficiali di sconto, la Banca Centrale ha concesso una pausa, permettendo così alle attività di subire un rimbalzo piuttosto consolidato nel corso delle ultime settimane.