Nuovo, atteso ribasso per ciò che riguarda i tassi di interesse applicati ai finanziamenti immobiliari dalle banche degli Stati Uniti. Il livello mediamente imposto è infatti sceso ulteriormente, aprendo, secondo le principali analisi, altre speranze per un rilancio della domanda di mutui per acquisto di una casa, duramente afflitti dall’esaurimento dei benefici fiscali richiedibili per l’acquisizione di prime case.
Secondo quanto annunciato dalla società del settore Freddie Mac, infatti, i tassi di interesse applicati mediamente per i finanziamenti immobiliari a 30 anni sono scesi a 4,54 punti percentuali durante l’ultima settimana del mese di luglio. La flessione rispetto alla settimana precedente è minima (0,02 punti percentuali), ma comunque sufficiente per verificare l’esistenza di un trend per certi versi sorprendente per durata e gradualità.
Come spesso accade, oltre al livello dei tassi di interesse sui mutui a 30 anni, anche le onerosità sui finanziamenti con scadenze più brevi sono calati in maniera concomitante. La stessa Freddie Mac sostiene infatti di aver riscontrato un tasso medio sui mutui a 15 anni pari a 4 punti percentuali, che rappresenta il minimo livello mai rilevato dalla compagnia dal 1971, come confermato da un comunicato stampa diffuso negli scorsi giorni.