Il presidente di Federimmobiliare Gualtiero Tamburini, a margine dell’assemblea dell’associazione recentemente tenutasi a Milano, ha auspicato che “l’immobiliare e l’edilizia devono entrare nell’agenda per lo sviluppo del Paese come punti fondamentali per il rilancio del Paese”. Nodo fondamentale, ha poi aggiunto il numero 1 della federazione, è “attrarre il risparmio e far affluire investimenti nel settore”. Ma l’immobiliare costituirà davvero una priorità nelle strategie dell’esecutivo che verrà?
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Nessun rischio bolla immobiliare Roma
Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Acer, Associazione costruttori edili di Roma e provincia, “non esiste nessuna bolla immobiliare, il calo del mercato – congiunturale e ciclico – è iniziato a metà del decennio scorso. Entro il 2013 si ripartirà”. Dichiarazioni raccolte a margine del recente convegno “Se la casa è un diritto… Garantire l’accesso alla prima casa alle nuove famiglie. Sostenere il mercato immobiliare. Rilanciare l’edilizia” organizzato dalla stessa Acer, in collaborazione con Ance nazionale e Ance Lazio.
Riclassamento immobili Lecce
Abbiamo già parlato, in passato, della tanto discussa procedura di riclassamento degli immobili nel territorio leccese. Le principali associazioni dei consumatori si rendono ora disponibili ad assistere i cittadini nell’elaborazione della documentazione necessaria a dar seguito alla prevista revisione del classamento catastale delle proprie unità immobiliari. Vediamo dunque di fare il punto su quanto sta accadendo, e come richiedere aiuto concreto nella predisposizione di quanto dovuto.
Vendita beni immobili banche
Gli Stati, per ridurre il proprio debito pubblico, stanno per procedere a nuove ondate di dismissioni di immobili. Le banche, al fine di contrastare l’esplosione delle proprie sofferenze, stanno invece cedendo alcuni degli asset faticosamente accumulati nel corso dei decenni. Insomma, per fare “bottino”, si vendono (a volte, si svendono) i tesori di famiglia. Ma quali sono le dimensioni di questo fenomeno, sempre più evidente all’interno del nostro territorio e di quello europeo?
Affitti immobili Comune Bologna
Il Comune di Bologna ha quasi 400 immobili vuoti e inutilizzati. Locali a volte piccoli e da ristrutturare, a volte in grado di essere utilizzati in maniera più congrua. Ma, in ogni caso – affermano dal Comune – sfitti poiché “nessuno li vuole”. A lanciare la notizia un approfondimento compiuto dall’edizione online de La Repubblica – Bologna, che riprende un contesto fin troppo simile a quanto avviene in altre aree d’Italia, dove il patrimonio comunale e pubblico presenta ampi margini di ottimizzazione.
Enel vende parte del patrimonio immobiliare
Enel, il principale operatore elettrico italiano, ha in mente di dismettere parte del proprio patrimonio immobiliare, comprendendo 625 abitazioni, terreni, uffici e laboratori. Come molte altre corporate nazionali e internazionali, in altri termini, la società sta cercando di crearsi un tesoretto di liquidità andando a dismettere immobili non strumentali, ottimizzando in tal modo la gestione del proprio patrimonio di mattoni.
Snam cede 86 immobili
Nel corso degli ultimi mesi ci siamo occupati più volte delle strategie di dismissione delle principali società italiane. È oggi la volta di Snam, che come la “collega” energetica Enel, ha dichiarato che presto pubblicherà l’elenco degli immobili in dismissione: 86 proprietà di Snam Rete Gas, Italgas e Napoletana Gas, tra cui terreni per 180 mila metri quadri, palazzi a uso uffici, edifici di tipo industriale, abitazioni residenziali. Complessivamente, il valore che Snam intende ottenere si avvicina ai 100 milioni di euro.
Banche vendono immobili
Le banche fanno cassa vendendo immobili. È questa la tendenza che sembra contraddistinguere la gestione del patrimonio immobiliare non strumentale da parte degli istituti di credito nazionali che, memori degli asset non redditizi ottenuti nella grande stagione delle acquisizioni e delle fusioni, hanno scelto di mettere sul mercato parte dei propri beni di mattone. Gli operatori del settore hanno pertanto aperto gli occhi con maggiore attenzione: la possibilità di contrarre importanti affari sembra infatti essere dietro l’angolo.
Compravendite immobiliari dimezzate
Per le società operanti nel settore dell’edilizia, il 2012 è stato un anno da dimenticare. Nei dodici mesi appena trascorsi, infatti, gli affari si sono ridotti di quasi un terzo rispetto al 2011, con – tra le principali cause – l’incremento dei tributi e della pressione fiscale sul patrimonio immobiliare, l’incertezza sul futuro, la stretta creditizia. Il risultato? Rispetto all’ultimo anno prima della crisi (convenzionalmente, il 2007), le compravendite si sono dimezzate.
Chi sono gli stranieri che comprano le case italiane?
Complice il crollo della domanda locale, il mercato immobiliare italiano si è sempre più aperto agli investitori stranieri, in possesso di una discreta liquidità disponibile, e – soprattutto – della volontà di poter metter mano a una proprietà immobiliare in una zona di particolare pregio paesaggistico. Ma chi sono – e da dove provengono – gli stranieri che acquistano una casa nel nostro Paese?
Prezzi in calo anche nella prima parte del 2013
Secondo quanto affermano le ultime ricerche compiute dai principali operatori immobiliari, i prezzi delle case italiane avrebbero subito un forte calo nel corso del 2012, e si accingeranno a comprimersi anche nella prima parte dell’attuale 2013. Vediamo pertanto quali sono le proporzioni che hanno contraddistinto la discesa delle quotazioni sul mercato immobiliare nazionale, e quali saranno le proporzioni che – presumibilmente – avranno modo di caratterizzare anche l’anno in corso.
Andamento mercato immobiliare Sardegna
La crisi del mercato immobiliare sardo è sempre più profonda. In Sardegna, redditi più bassi della media, consumi ancora più ridotti, e disoccupazione esplosiva, sta conducendo l’edilizia in una situazione di profonda e consolidata impossibilità a conseguire una fase di ripresa. Un recente report di Tecnocasa afferma, in merito, che i prezzi delle case hanno subito un calo del 6 per cento a Sassari, del 3,6 per cento a Cagliari e addirittura del 10 per cento a Carbonia, dimostrandosi stabile solamente a Nuoro.
Valore di mercato e valore imponibile potenziale IMU
Nel corso del 2010, ricorda l’Agenzia del Territorio nel suo recente report “Gli immobili in Italia”, il valore di mercato medio risulta di 200 mila euro per le abitazioni di residenza e di circa 151 mila euro per le abitazioni diverse da quella principale, in crescita rispetto al 2009, anno in cui il Valore OMI medio si attestava a quasi 198 mila euro per le abitazioni principali e a circa 146 mila euro per le altre abitazioni. Il valore di mercato delle abitazioni principali è 2,25 volte il corrispondente Valore Imponibile Potenziale IMU (VIP), mentre per le abitazioni diverse dalla prima casa tale rapporto è pari a 2,42.
Patrimonio immobiliare Milano
Poche ore fa abbiamo avuto modo di trarre qualche considerazione sul patrimonio immobiliare romano, grazie ai dati estrapolati dal report “Gli immobili in Italia” dell‘Agenzia del Territorio. Un ricco volume nel quale il Territorio cerca di fotografare il mattone tricolore, facendo qualche approfondimento specifico sulle aree urbane di maggior peso. Vediamo dunque quali considerazioni è possibile trarre sull’immobiliare milanese.