Andamento del mercato immobiliare nel 2012 secondo Gabetti

 Gabetti, uno dei principali operatori immobiliari italiani, ha formulato una serie di considerazioni sull’andamento pregresso del mercato nazionale, soffermandosi in particolar modo sul trend più recente, relativo allo scorso 2012. Considerazioni significativamente negative, che aprono un 2013 ancora buio per gli operatori di settore. Vediamo allora quali sono le principali valutazioni effettuate dalla società, e in che modo si è aperto il 2013.

Ripresa immobiliare: Fiaip lancia una campagna online

 La Fiaip, la federazione italiana degli agenti immobiliari, non vuole starci: la crisi del settore immobiliare non può essere irreversibile nel breve termine, e non è possibile stare ad assistere alla nuova emorragia di transazioni senza agire proattivamente. Di qui, oltre alla manifestazione dello scorso 24 gennaio svoltasi a Roma, la necessità di consolidare una maggiore iniziativa, concretizzatasi con una campagna online di raccolta firme, finalizzata a sostenere il rilancio dell’immobiliare e la ripresa economica nel Paese.

Crisi mercato immobiliare francese

 Il mercato immobiliare francese non riesce a uscire dalla lunga fase di crisi nella quale è da tempo caduto. E, salvo poche eccezioni (principalmente legate alle principali aree urbane metropolitane), è probabile che nel 2013 possa essere portato in prolungamento l’andamento negativo nel volume delle vendite e nelle quotazioni immobiliari. Vediamo dunque quali sono i numeri in grado di fotografare nel migliore dei modi il real estate transalpino.

Immobiliare: dove conviene investire nel 2013

 Se vi state domandando dove convenga investire nel corso del 2013, all’interno del comparto immobiliare, la risposta potrebbe essere a portata di mano (ma non a portata di tutte le tasche). Stando a un recentissimo sondaggio compiuto da Idealista, infatti, Milano sarebbe la capitale immobiliare per quanto concerne i rendimenti del settore italiano, con un tasso di rendimento pari al 4,4% (esattamente come un titolo di Stato a 10 anni). A Roma, invece, una profittabilità del 3,9 per cento.

Un immobile su cinque è in mano alla Chiesa

 Secondo quanto rivela una recentissima analisi, le mani della Chiesa si spingerebbero su un immobile su cinque, nel nostro Paese. Una percentuale evidentemente altissima, solo in parte riconducibile all’utilizzo delle proprietà quali luoghi di culto. Vediamo allora quanto è ampio il patrimonio immobiliare della chiesa cattolica, e in che modo si sia arrivati a calcolare questo dato statistico del quale tutti, in questi giorni, stanno parlato approfonditamente.

Patrimonio immobiliare della Chiesa

 Se vi state domandando quanto vale il patrimonio immobiliare della Chiesa, una pronta risposta ci è stata offerta dal gruppo Re, secondo cui il 20 per cento del patrimonio immobiliare italiano sarebbe in mano agli ecclesiastici. Un dato in linea con l’inchiesta del 1977, condotta da Paolo Ojetti sull’Europa, dove si riportò come un quarto del patrimonio immobiliare di Roma era in mano alla Chiesa. Tradotto in termini monetari, il patrimonio della Chiesa varrebbe almeno 2 milia miliardi di euro.

Imu, ecco i comuni dove si paga di più

 È Portofino la località nella quale l’imposta municipale unica giunge ai livelli più onerosi: 1.030 euro. Tra le principali metropoli italiane, invece, il salasso per i contribuenti nazionali è stato subito a Roma, dove si è pagato una media di 537 euro per l’Imu sulla prima casa, e 1.253 euro di spesa media sugli altri immobili. Meglio è andata a Torino, dove l’immobile di residenza è invece costato poco meno di 200 euro, e dove seconde case e negozi hanno superato i 900.

Immobiliare Reggio Emilia 2013

 Il mercato immobiliare residenziale di Reggio Emilia vive una fase di stabilità. I dati positivi sembrano tuttavia iniziare a comparire, tiepidamente, all’orizzonte: gli operatori locali sostengono infatti di aver riscontrato un discreto aumento della domanda immobiliare, e una lieve ripresa delle compravendite: il difficile, nel breve termine, sarà cercare di capire se si sia trattata di una parentesi positiva in un trend più declinante, o se – finalmente – stia per comparire l’auspicata inversione di tendenza.

Spese per la casa: gli italiani continuano a tagliare

 Gli italiani continuano a tagliare le spese per la casa. Stando a quanto affermato da un recente sondaggio compiuto da Casa.it su un campione di 3 mila persone, l’82 per cento afferma che limitare gli sprechi in casa è il modo migliore per poter contrastare l’aumento del costo della vita. Tra le voci maggiormente oggetto di attenzione, il riscaldamento, i consumi in bolletta degli elettrodomestici, le spese condominiali e tanto (troppo?) altro.

Imu 2012 dati ufficiali

 Il dipartimento delle finanze ha finalmente pubblicato i dati ufficiali relativi al gettito ottenuto attraverso l’imposta municipale unica nel 2012. Un gettito che – complessivamente – ha superato di 1,2 miliardi di euro le stime precedentemente formulate, grazie soprattutto al contributo di operatori non persone fisiche. Nonostante la campagna mediatica – sottolineava in proposito il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani – non vi è stata alcuna “fuga”.

Valore Paese – Dimore: il nuovo progetto dell’Agenzia del Demanio

 L’Agenzia del Demanio ha varato il progetto Valore Paese – Dimore, un’iniziativa di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico che è finalmente entrato nella sua fase fondamentale: da qualche giorno, infatti, chi fosse interessato può contribuire all’evento, aderendo al progetto realizzato in collaborazione con Invitalia e Anci. Vediamo dunque quali sono le principali caratteristiche dell’iniziativa, e in che modo sia possibile giungere a una piena valorizzazione del patrimonio.

Meno mutui e più cari: la denuncia dell’Adiconsum

 Gli istituti di credito erogano sempre meno mutui, e lo fanno a condizioni di onerosità sempre più elevate. A ricordarlo è l’Adiconsum, secondo cui – afferma il suo segretario generale, Paolo Giordano, “sui prestiti per l’acquisto della casa proprio non ci siamo. Perché gli istituti di credito li erogano in misura sempre più ridotta, cioè per somme che coprono una percentuale sempre più bassa rispetto al valore dell’immobile e con condizioni economiche più onerose che in passato”.

Contenimento consumi energia immobili

 Ha preso il via la procedura di consultazione pubblica finalizzata a pervenire all’ideazione di tecniche di contenimento dei consumi di energia degli immobili della pubblica amministrazione. Entro il 28 febbraio 2013, le amministrazioni pubbliche, i cittadini, la associazioni, gli operatori privati e gli esperti di settore potranno inviare suggerimenti e proposte, potendo in tal modo contribuire al contenimento degli sprechi nell’utilizzo della risorsa energetica.

Patrimonio immobiliare vale 4,3 volte il Pil

 Il patrimonio immobiliare degli italiani vale 4,3 volte il Prodotto interno lordo nazionale. Ad affermarlo è l’ultimo rapporto sugli immobili in Italia, realizzato dall’Agenzia del territorio e del dipartimento delle Finanze, che sostiene come il valore totale del patrimonio del mattone tricolore sia pari a 6.461,6 miliardi di euro, con una concentrazione relativa soprattutto in Lombardia e nel Lazio, con patrimoni rispettivi pari a 974 miliardi di euro e 875 miliardi di euro.