L’Osservatorio del Mercato Immobiliare – OMI ha fornito gli ultimi dati relativi all’andamento del mercato immobiliare italiano, poi “ribaltati” pubblicamente dall’Agenzia del Territorio nella sua periodica nota trimestrale, aggiornata alla fine di marzo 2012. Come immaginabile, i risultati rilevati dall’OMI sono tutt’altro che confortanti, e dimostrano un andamento sempre più negativo del comparto. Cerchiamo di comprendere quali sono state le considerazioni del Territorio, e in che aree la crisi sembra essersi abbattuta in via più profonda.
crisi immobiliare
Immobiliare Torino ancora in crisi
Il mercato immobiliare di Torino continua ad attraversare un periodo di evidente difficoltà. A certificarlo sono gli ultimi dati statistici forniti dalla Fiaip locale, la Federazione degli agenti immobiliari, secondo cui le criticità del real estate della macro zona sarebbero principalmente imputabili alle ristrettezze creditizie che le banche stanno producendo nei confronti della propria clientela retail e imprese.
Immobiliare Spagna sempre più in difficoltà
Come più volte abbiamo avuto modo di esaminare nel corso degli ultimi mesi, l’immobiliare spagnolo è uno dei comparti più in crisi del vecchio Continente. E, in attesa di comprendere come l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea si difenderanno dall’attacco dei mercati finanziari, Sky si è occupata del deterioramento del real estate internazionale con uno speciale che ha fotografato il precario stato di salute delle case iberiche.
Come superare la crisi immobiliare
Considerato che la crisi immobiliare ha ridotto le vendite di appartamenti di quasi 20 punti percentuali nel solo primo trimestre (dati Agenzia del Territorio) agenti e altri operatori del comparto real estate italiani si stanno ingegnando per cercare di diversificare le proprie entrate, rimanendo meno esposti alle turbolenze che il mercato delle compravendite abitative continuerà ad affrontare nei prossimi mesi.
Crisi immobiliare Italia – luglio 2012
Il mercato immobiliare italiano si sta contraddistinguendo sempre più per scarsi investimenti, assenza di sviluppi e di compravendite, dubbie prospettive. Un mercato talmente scoraggiante dall’aver scacciato l’interesse degli investitori esteri, che mirano i propri impieghi su specifici settori e classi di transazione. A parlarne è l’amministratore delegato della società di gestione del risparmio italiana Idea Fimit, Massimo Brunelli.
Crisi immobiliare confermata dall’Agenzia del Territorio
L’Agenzia del Territorio, nel suo ultimo e recente report trimestrale sull’andamento del mercato immobiliare italiano nel primo periodo del 2012, certifica la crisi di settore tracciando un quadro molto pessimista. L’agenzia ricorda infatti come nel primo trimestre del 2012 il mercato immobiliare torna a mostrare livelli di flessione molto forti e profondi, con un crollo delle transazioni piuttosto preoccupante.
Finanziamenti a sostegno dell’immobiliare – luglio 2012
Intesa Sanpaolo e l’Ance, Associazione Nazionale dei Costruttori, hanno siglato un accordo in seguito al quale vengono messi a disposizione due miliardi di euro per lo sviluppo delle iniziative immobiliari, con particolare attenzione alla valorizzazione e alla riqualificazione del patrimonio esistente. L’accordo tra le parti – si legge in un comunicato stampa congiunto – ha l’obiettivo di contrastare la crisi del settore edilizio e facilitarne la ripresa in sintonia con i provvedimenti inseriti nel decreto Sviluppo.
Vendere casa, non è ancora il momento giusto
Secondo una recente ricerca condotta in ambito italiano, per tre italiani su quatto non sarebbe ancora giunto il momento adatto per vendere casa. Un atteggiamento pertanto piuttosto sfiduciato, quello degli italiani, nei confronti delle operazioni di compravendita da porre in essere sul mercato, probabilmente derivante dal timore di “svendere” il proprio patrimonio immobiliare, ricavando meno denaro rispetto a quanto si potrebbe ottenere in altri contesti.
Pareri novità immobiliari decreto per lo sviluppo
Sono abbastanza positivi i primi pareri espressi sulle novità immobiliari contenute nel decreto sviluppo. Opinioni che sono state formulate dalla Confedilizia, il cui presidente Corrado Sforza Fogliani ha evidenziato come “è la prima volta che questo governo dimostra attenzione verso le giuste esigenze della proprietà immobiliare”.
Il bonus sulle ristrutturazioni e le riqualificazione energetiche delle abitazioni è “una mossa positiva” – ha affermato ancora il presidente Confedilizia – la nostra speranza è che non resti l’unica (…) Noi non ci lamentiamo mai, semplicemente non stiamo zitti quando le scelte che vengono adottate non ci sembrano giuste. Oggi diamo atto al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, di essersi battuto con determinazione, anche all’interno del governo, a favore di un intervento buono per la proprietà immobiliare”.
Crisi immobiliare, se la casa non è più un bene rifugio
Una recente ricerca compiuta dall’Osservatorio Censis – Associazione bancaria italiana sulla società italiana e, in particolar modo, sul comparto immobiliare nazionale, sostiene che non sempre investire sugli immobili si rivela una scelta “azzeccata”. A riportare le considerazioni di cui sopra è stato un recente rilancio dell’Agi, secondo cui “investire in un bene immobiliare non è sempre la scelta migliore”.
La ricerca compiuta dal Censis evidenzia d’altronde come solamente il 17% degli italiani è oramai convinto che i risparmi vadano spesi per l’acquisto di una casa (contro una percentuale che era quasi il doppio, il 33,5%, di questi tempi, ma un anno fa); per il 36% degli italiani è invece meglio mantenere la liquidità in attesa che la crisi passi (contro una percentuale che un anno fa era invece ferma al 25,5%).
Crisi immobiliare Spagna
La crisi immobiliare spagnola sta divenendo sempre più profonda, e i cittadini della penisola iberica non possono permettersi di comprare le centinaia di migliaia di case invendute nel Paese. A dichiararlo è un recente approfondimento del Sole 24 Ore, che riporta le considerazioni formulate dal governo di Mariano Rajoy, in seria difficoltà nel predisporre le nuove riforme realizzate appositamente per gli investitori stranieri.
Il mercato immobiliare spagnolo sta cambiando rapidamente: affitti flessibili, imposta sul valore aggiunto ridotta al 4 per cento per l’acquisto delle case nuove, riduzione del 50 per cento sulle eventuali plusvalenze generate, privilegi fiscali per le società di investimento immobiliare e tanto altro sta caratterizzando l’evoluzione del real estate della nazione.