previsioni

Stati Uniti, prezzi case in crescita più del previsto

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle venti città più grandi degli Stati Uniti sono cresciuti, durante il mese di giugno, con un trend superiore alle attese (su base annua). La determinante di questo imponente incremento è da ricercarsi negli ultimi effetti positivi della previsione dei benefici fiscali predisposti dal governo.

Ne consegue che, con tutte le probabilità, l’esaurimento degli stessi potrà provocare una battuta d’arresto significativa nel corso dei successivi mesi di luglio e di agosto, come peraltro già ampiamente previsto dai principali analisti di settore, che scommettono su forti rallentamento su base annua dell’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari statunitensi.

L’indice Standard & Poor / Case – Shiller è di fatto cresciuto di 4,2 punti percentuali rispetto al mese di giugno 2009, contro una media degli analisti contattati da Bloomberg News pari a 3,5 punti percentuali. Su base mensile la crescita del dato è stata di 0,3 punti percentuali.

Regno Unito, prezzi case in forte calo ad agosto – Hometrack

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono calati ancora, durante il mese di agosto, giungendo a conseguire un ritmo di flessione mai così aspro durante gli ultimi sedici mesi a causa del deteriorato andamento del mercato immobiliare inglese e gallese, come conferma lo studio condotto e pubblicato pochi giorni fa da Hometrack.

Il costo medio di una proprietà immobiliare ad uso abitativo ha infatti subito una contrazione di 0,3 punti percentuali ad agosto rispetto al mese precedente, per un valore assoluto pari a 158.200 sterline (circa 246 mila dollari). Si tratta, come conferma la stessa Hometrack, del declino più grave mai riscontrato dal mese di agosto del 2009.

Gli analisti di Hometrack sostengono che il mercato immobiliare britannico non subirà un incremento dei valori commerciali significativo prima di altri sei o dodici mesi. Viene riscontrata inoltre una debolezza crescente sul fronte della domanda di settore, una debolezza che – continuano a dichiarare gli osservatori di Hometrack – va ben oltre a una patologica, stagionale mancanza di dinamismo.

Regno Unito, dati BBA sull’andamento dei mutui

Le concessioni di finanziamenti immobiliari nel Regno Unito sono calati ai livelli minimi degli ultimi cinque mesi durante lo scorso luglio, come confermato da un report pubblicato dalla British Bankers’ Association, che ha conquistato una posizione di evidenza nei principali quotidiani economico finanziari dell’area considerata e dell’intero continente.

I finanziamenti immobiliari sono infatti diminuiti di 2,5 punti percentuali rispetto al precedente mese di giugno, per erogazioni pari a 33.698 unità. Il dato mostra inoltre una flessione di 18,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, come dichiarato dall’Associazione nel comunicato stampa diramato negli scorsi giorni.

La Bank of England ha ridotto le proprie stime di crescita sull’economia nazionale in data 11 agosto, come conseguenza naturale e prevedibile dei tagli che il governo ha previsto per cercare di rilanciare l’economia locale. Si tratta tuttavia di un taglio molto rilevante, che non potrà che avere degli effetti dirompenti sul locale real estate, scoraggiando una buona parte degli investitori.

Stati Uniti, l’immobiliare come freno alla ripresa economica

Un’interessante analisi di Bloomberg sullo stato di salute del mercato immobiliare degli Stati Uniti d’America riporta che proprio il real estate sarebbe stata la principale determinante di sette delle ultime recessioni del Paese nordamericano. Questa volta – sostiene ancora il media americano – l’immobiliare potrebbe non tanto provocare una nuova recessione, quanto frenare la ripresa economica nazionale in maniera decisiva.

Le vendite di case sono infatti pressoché crollate dopo il mese di aprile: il 30/4 scadeva infatti il termine ultimo per poter richiedere l’erogazione di un bonus fiscale da 8 mila dollari che l’amministrazione governativa aveva riservato agli acquirenti di una prima casa per favorire le transazioni di compravendita del mercato immobiliare nordamericano.

Il bonus prevedeva che entro tale data venisse sottoscritto un preliminare di vendita e, entro il 1 luglio, fosse portata a compimento la transazione di compravendita finale. Al termine di tali scadenze, le attività hanno subito un evidente rallentamento, che dovrebbe proseguire ed acuirsi durante la seconda parte del 2010.

Stati Uniti, proiezioni deboli per le costruzioni di nuove case

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America ha pubblicato i nuovi dati relativi all’andamento del business sulle nuove costruzioni di proprietà ad uso abitativo. I dati mostrano un incremento su base mensile, il quale non è tuttavia sufficiente a condurre governo e analisti a una revisione delle stime di debolezza circa il futuro del settore.

L’indicatore che misura l’andamento delle costruzioni di nuove case ha infatti mostrato un incremento di 1,7 punti percentuali rispetto al mese di giugno. Una variazione positiva che conduce il volume annualizzato di nuove case in costruzione a quota 546 mila unità durante il corso del settimo mese dell’anno, come confermato dagli elementi del report in questione.

Stando a ciò che sosteneva il sito web Briefing.com, che ha riportato le analisi dei principali osservatori locali di settore, il volume annualizzato auspicato avrebbe dovuto esser pari a 555 mila unità. Su base annua, inoltre, l’avvio di nuovi lavori per la costruzione di case è in flessione di 7 punti percentuali.

Regno Unito, prezzi proprietà commerciali in rallentamento

Gli incrementi nei valori commerciali di negozi, uffici e depositi del Regno Unito hanno subito ulteriori rallentamenti durante il mese di luglio. Quanto sopra – a detta di quanto sostengono le analisi compiute dalla compagnia Investment Property Databank Ltd. – sembra essere riconducibile a un rinnovato atteggiamento prudenziale degli investitori, convinti che l’economia britannica possa tornare in fase recessiva.

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso commerciale sono infatti cresciute di 15 punti percentuali rispetto all’anno precedente, realizzando una performance più o meno simile a quanto conseguito nel mese di giugno. L’incremento mensile è invece stato pari a 0,2 punti percentuali, inferiore ai 0,5 punti percentuali riscontrati a maggio e a giugno, che rendono il mese di luglio il peggiore dall’agosto del 2009, punto di partenza della ripresa immobiliare commerciale britannica.

L’Investment Property Databank sostiene che i progetti relativi al più grande taglio della spesa pubblica dalla Seconda Guerra Mondiale produrranno degli effetti nocivi sulla crescita economica del 2011 e del 2012, che sarà più bassa di quanto precedentemente previsto dallo stesso governo.

Regno Unito, prezzi delle case in aumento dello 0,1% – Acadametrics

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sono cresciuti di 0,1 punti percentuali a luglio rispetto a quanto riscontrato da Acadametrics nel precedente mese di giugno. Il livello è pertanto sostanzialmente invariato, così come avvenne nel corso del sesto mese dell’anno, quando fu registrata una contrazione dello 0,1% dei valori commerciali, su base mensile.

Stando al comunicato stampa di Acadametrics, inoltre, i prezzi medi degli appartamenti in Inghilterra e in Galles sarebbero pari a circa 220.865 sterline (al cambio attuale, 344 mila dollari). L’incremento dei prezzi delle case del mese di luglio è stato altresì il primo dal mese di febbraio, e si lega al rialzo del volume delle comrpavendite, pari all’11% su base mensile, a quota 72.100 unità.

Su base regionale, il calo medio dei prezzi più rilevante è stato riscontrato nelle aree dello Yorkshide e nella regione di Humberside, con un decremento dei valori commerciali pari a 0,5 punti percentuali. In calo anche i valori commerciali nella metropoli londinese: la capitale ha fatto riscontrare un calo dei prezzi delle case pari a 0,4 punti percentuali rispetto a giugno.

Regno Unito, previsioni prezzi delle case per Savills

L’incremento riscontrato nei valori commerciali della proprietà ad uso abitativo del Regno Unito durante la prima metà dell’anno è solo una parentesi semestrale positiva all’interno di un trend duraturo di contrazione. Secondo Savills, infatti, i prezzi delle case dell’area saranno destinati a subire una flessione sia nel corso della parte finale del 2010 che, parzialmente, nel corso del prossimo 2011.

Il mercato – sostiene ancora la compagnia londinese in un recente comunicato – probabilmente non otterrà alcuna ripresa fino al 2012. Con questa dichiarazione il broker britannico sposta il momento dell’attesa inversione di marcia di circa un anno rispetto a quanto aveva proiettato nel corso dello scorso mese di novembre, quando stimò nella seconda parte del 2011 il periodo del “rilancio” del real estate d’oltre manica.

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo diminuiranno infatti di 2,5 punti percentuali durante l’anno in corso, nonostante – nel corso del primo semestre 2010 – abbiano conseguito un incremento di 4,1 punti percentuali: quello che attende l’immobiliare del Regno Unito è pertanto una parte finale del 2010 molto negativa, con flessioni significative nelle principali metropoli, e non solo.

Nuova Zelanda, prezzi delle case in lenta crescita

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo della Nuova Zelanda sono cresciuti, durante il mese di luglio, al ritmo più lento mai riscontrato dal mese di dicembre 2009. La motivazione è da ricercarsi nell’incremento dei tassi di interesse di riferimento applicati in media sulle operazioni di natura creditizia per acquisto o costruzione casa, che hanno scoraggiato le richieste di mutui da parte dei cittadini locali.

I prezzi delle proprietà residenziali sono così cresciuti di 4,1 punti percentuali a luglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dopo un incremento di 5,2 punti percentuali riscontrato nel mese di giugno dal consueto monitoraggio svolto dalla compagnia Quotable Value New Zealand Ltd., che ha poi precisato trattarsi dell’incremento meno forte dal mese di dicembre 2009 ad oggi.

Quanto sopra, unitamente a una modesta crescita della spesa privata da parte dei consumatori, sta rivelando agli osservatori internazionali che la ripresa economica della nazione sarà più lenta del previsto, e assumerà dei ritmi graduali nel corso dei prossimi mesi, per poi rendersi più significativa a partire dal 2011.

Regno Unito, prezzi delle case a + 0,6% nel mese di luglio

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono cresciuti con un ritmo record per gli ultimi quattro mesi durante il mese di luglio. Stando a quanto annunciato dalla società di consulenza e intermediazione immobiliare Halifax, le ragioni di questo “balzo” dei valori commerciali risiederebbero in un livello minimo record dei tassi di interesse applicati dalle banche britanniche, e dalla ripresa economica che ha spinto la domanda di appartamenti.

Il costo medio di una proprietà ad uso abitativo è così cresciuta di 0,6 punti percentuali a quota 167.425 sterline (circa 266.450 dollari statunitensi), dopo aver riscontrato un pur lieve declino nel corso del precedente mese di giugno. I dati sono stati confermati dalla stessa società, divisione del gruppo Lloyds, dopo il consueto monitoraggio mensile diffuso agli interessati a mezzo comunicato stampa e-mail.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo hanno invece subito un aumento di 4,6 punti percentuali, che gli ha consentito di ridurre il gap negativo nei confronti del picco rilevato ad agosto 2007 a 16 punti percentuali. Nel corso del 2010, prosegue Halifax, non dovrebbero verificarsi degli scossoni particolarmente rilevanti, e tale gap negativo sarà pertanto destinato a subire solo lievi assestamenti.

Repubblica Ceca: stabilizzazione del mercato commerciale nel 2010

Il mercato immobiliare commerciale della Repubblica Ceca subirà una stabilizzazione durante l’anno in corso. A sostenerlo è la società di consulenza Colliers International, secondo cui il mercato – a partire dal prossimo esercizio finanziario – otterrà dei ritmi di crescita più o meno dinamici a seconda del segmento di analisi, riprendendo in ogni caso un trend positivo rispetto al biennio precedente.

Nella prima metà dell’anno in corso, invece, il mercato immobiliare ceco nel segmento degli uffici ha attraverso una fase di stagnazione. Meglio il segmento prettamente industriale, con gli spazi relativi che hanno interessato una domanda crescente in maniera costante nel tempo, e per la quale si prevede un prolungamento di tale trend di interessamento anche per il corso della seconda metà dell’anno e per la prima parte del 2011.

L’ammontare degli spazi commerciali e industriali attualmente privi di occupanti permane comunque in decisa doppia cifra. Il segmento commerciale riscontra una proporzione attualmente pari a 13,8 punti percentuali. Il tasso sugli spazi industriali è invece superiore, pari a 16,5 punti percentuali, ma contrariamente agli spazi commerciali denota una significativa flessione (- 3% su base semestrale).

Regno Unito, cala ancora l’indicatore sulle costruzioni immobiliari

Nel Regno Unito, l’indicatore che misura l’andamento delle costruzioni immobiliari dell’intera area è calato al valore minimo degli ultimi quattro mesi durante il recente periodo di luglio. Per le principali analisi condotte oltre manica, tale dato identificherebbe una accresciuta difficoltà del settore nella ripresa delle attività, fortemente deteriorate dopo la più grave crisi dell’industria dal 1963.

L’indice, costruito da Markit Economics Ltd. e dal Chartered Institute of Purchasing and Supply attraverso un sondaggio compiuto monitorando le valutazioni dei manager delle principali compagnie del settore, ha infatti subito un brusco rallentamento, passando dai 58,4 punti riscontrati durante il mese di giugno, agli attuali 54,1. Un freno di oltre 4 punti, che porta l’indicatore nuovamente vicino alla soglia psicologica dei 50.

Questo declino dell’indicatore non sembra tuttavia scoraggiare più di tanto le propensioni dei costruttori, che – anzi – sembrano poter tirare un sospiro di sollievo in considerazione di quanto temuto per il primo semestre 2010 alla fine dello scorso anno. Le semestrali delle più grandi società dell’industria edile sono in fase di pubblicazione, e dimostrano come, nonostante la crisi sia ben lungi dall’aver cessato i propri effetti, i risultati stanno lentamente migliorando.

Stati Uniti, ripresa immobiliare incerta secondo Weyerhaeuser

Weyerhaeuser, uno dei principali costruttori immobiliari negli Stati Uniti, ha espresso alcune recenti considerazioni circa il futuro sviluppo del mercato immobiliare del Paese nordamericano. Secondo il costruttore, infatti, le tempistiche circa una ripresa della domanda per gli appartamenti unifamiliari rimangono fortemente incerte, e difficilmente stimabili.

Le vendite di nuove proprietà ad uso immobiliare risentiranno infatti della mancanza dell’incentivo statale, venuto a mancare nella giornata del 30 aprile 2010, termine ultimo per siglare un contratto preliminare di vendita, cui avrebbe dovuto far seguito la compravendita entro il 1 luglio 2010, al fine di ottenere il bonus fiscale di 8 mila dollari sulle prime case.

Come conseguenza della scadenza del termine sopra ricordato, il secondo trimestre dell’anno ha mostrato degli evidenti segnali di affaticamento, resi ancora più evidenti dal gonfiamento delle prestazioni immobiliari del primo trimestre, effettivamente “drogate” dal bonus governativo previsto, che ha svolto il suo ruolo nel cercare di rilanciare, almeno sul breve termine, la domanda di settore.

Stati Uniti, prezzi in crescita oltre le previsioni

I prezzi delle proprietà immobiliari in 20 città degli Stati Uniti assunte come riferimento dall’indice di Standard & Poor / Case – Shiller, sono cresciute oltre le aspettative durante il mese di maggio (l’ultimo al quale è riferibile una rilevazione ufficiale da parte dell’istituto), come diretta conseguenza del termine delle richieste del beneficio governativo, che ha momentaneamente compresso le vendite.

L’indice che misura il valore commerciale delle proprietà oggetto di compravendita è infatti incrementato di 4,6 punti percentuali rispetto al mese di maggio 2009, per l’incremento più sostanzioso, su base annua, dal mese di agosto del 2006. Contemporaneamente, un altro report relativo allo stesso periodo rilevava un calo della fiducia dei consumatori a un livello minimo dal mese di febbraio 2010.

Come già anticipato in apertura del nostro post, la determinante principale sembra potersi risalire alla scadenza del termine utile per richiedere il beneficio fiscale predisposto dal governo per gli acquirenti di una prima casa. Era infatti stato stabilito nella giornata del 30 aprile il giorno ultimo per proporre domanda di riconoscimento del bonus fiscale di 8 mila dollari in favore di questa categoria di investitori immobiliari.