Mutuo casa a tasso variabile da Banca Adige

Il mutuo casa a tasso variabile di Banca Adige è uno dei più tradizionali finanziamenti immobiliari che l’istituto di credito in questione pone a disposizione della propria clientela correntista che desideri acquistare la prima o la seconda casa di proprietà.

Il finanziamento presenta l’applicazione di un tasso di interesse variabile sul capitale mutuato, con la conseguenza che l’importo delle rate potrebbe appunto variare, anche in maniera considerevole, durante l’arco del piano di ammortamento previsto nel contratto.

Il tasso di interesse è infatti calcolato come somma tra un parametro di indicizzazione come l’Euribor a un mese, e uno spread che verrà concordato con l’istituto di credito erogante, sulla base della durata complessiva della transazione di natura finanziaria.

Settore immobiliare: Agenzia del Territorio e ABI collaborano

 L’accordo nel settore immobiliare tra l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e l’Agenzia del Territorio entra ufficialmente nel vivo attraverso un progetto congiunto, che avrà inizio nel maggio del 2011 con eventi ad hoc e formazione. A darne notizia con un comunicato è stata proprio l’ABI nel sottolineare come a dodici mesi di distanza dalla firma dell’accordo siano state individuate le linee guida per la valutazione degli immobili, è stato messo a punto un indice finalizzato a misurare l’accessibilità all’abitazione da parte delle famiglie, ed è stato altresì avviato con il Consorzio Cbi un percorso di sperimentazione finalizzato al miglioramento del sistema dei pagamenti dei servizi offerti dall’Agenzia del Territorio.

Il punto della situazione sull’accordo ABI-Agenzia del Territorio è stato fatto a Roma nel corso di un convegno che, tra l’altro, cade in una fase ed in un momento che per il nostro Paese è ancora delicato.

Mutuo a tasso BCE da Banca Adige

Il mutuo a tasso BCE della Banca Adige è un finanziamento immobiliare ipotecario utilizzabile per poter compiere operazioni come l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di proprietà immobiliari ad uso abitativo, prime o seconde case intestate ai correntisti dell’istituto.

Caratteristica economica fondamentale sarà determinata dalla presenza di un tasso di interesse variabile, calcolato come somma tra un parametro di riferimento mutevole nel tempo (il tasso ufficiale di riferimento BCE) e uno spread da concordarsi con l’istituto di credito erogante.

Di conseguenza il tasso di interesse, variabile, provocherà delle evoluzioni in aumento o in diminuzione nel valore delle singole rate che compongono il piano di ammortamento, fino alla naturale o alla anticipata estinzione del debito residuo sull’operazione.

New York, calano del 30% le vendite a Brooklyn

Le vendite di case nell’area di Brooklyn della metropoli newyorkese sono calate del 30% nel corso del quarto trimestre dell’anno, come principale conseguenza della scadenza del beneficio fiscale federale che fu approvato per sostenere le transazioni nel corso del periodo considerato.

Il numero dei contratti di compravendita è così diminuito a quota 1.468 unità, rispetto alle 2.093 unità degli ultimi tre mesi del 2009, come sottolineato da una recente ricerca della società Miller Samuel Inc. e dal broker Prudential Douglas Elliman RE.

Il forte declino su base annua, in altri termini, risulta essere gonfiato dal boom di compravendite che avvenne sul finire del 2009, quando un buon numero di contratti fu concluso per sfruttare i benefici di natura fiscale lanciato dall’amministrazione Obama.

Mercato immobiliare: le case invendute formano quartieri fantasma

La crisi del mercato immobiliare degli ultimi due anni ha contribuito un po’ ovunque nel mondo a dilatare i tempi di compravendita ed a far abbassare, e spesso crollare, i prezzi. Anche in Italia la crisi s’è fatta sentire ma con una dinamica meno aspra rispetto ai Paesi come gli Stati Uniti, l’Inghilterra e, tra l’altro, anche la Spagna.

Proprio nel Paese iberico gli effetti nefasti della crisi si fanno ancora sentire con un’offerta superiore alla domanda che contribuisce a far aumentare le case vuote; il tutto mentre nuove case nascono col rischio che poi, nonostante le attese e l’ottimismo di poterle piazzare, rimangano allo stesso modo invendute.

Stati Uniti, nuove costruzioni ai minimi da un anno

Secondo quanto riferito dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America, le costruzioni di nuove abitazioni avrebbero subito un calo maggiore di quanto previsto durante il mese di dicembre, evidenziando come il mercato locale stia facendo sempre più fatica per riprendersi dalle criticità recenti.

Le costruzioni di nuove abitazioni sono infatti calate di 4,3 punti percentuali, per un volume annualizzato pari a 529 mila unità, per il più basso livello mai riscontrato dallo stesso Dipartimento statunitense dal mese di ottobre del 2009 ad oggi.

Come già sottolineato, il risultato è stato anche inferiore alle previsioni formulate da alcuni analisti di primaria importanza, che invece auspicavano un volume annualizzato di costruzioni di nuove case pari ad almeno 550 mila unità nel periodo considerato.

Mutuo Libero dal Credito Artigiano

Il mutuo Libero del Credito Artigiano è un finanziamento immobiliare ipotecario disponibile in tutte le filiali dell’istituto di credito sopra ricordato in favore di quelle persone che desiderano poter portare a compimento operazioni quali l’acquisto della propria prima casa.

La particolarità di questo mutuo risiede nella possibilità di scegliere, nei limiti previsti dalle condizioni contrattuali, quanta quota capitale rimborsare di volta in volta, fermo restando il rispetto del rimborso delle singole quote interessi nei tempi predeterminati.

La scelta potrà essere effettuata anche tramite internet, consentendo così al cliente una migliore gestione attiva del proprio rapporto, e una rispondenza alle proprie esigenze di carattere finanziario, che dovessero modificarsi nel corso degli anni.

Contratti affitto liberi e agevolati con la cedolare secca

Cedolare secca al 23% per i contratti di affitto liberi, ed al 20% per quelli agevolati, ovverosia quelli che in gergo vengono definiti come i contratti di affitto a canone concordato. E’ questo l’impianto, probabilmente definitivo, dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione che, rispetto alla tassazione attraverso l’Irpef presenta comunque dei vantaggi e dei svantaggi proprio in funzione del reddito dichiarato.

In accordo con una tabella pubblicata sul proprio sito Internet dalla Confedilizia, infatti, la cedolare secca al 23% per i contratti di affitto liberi conviene al posto della dichiarazione ai fini Irpef solo sopra redditi dichiarati sopra i 28 mila euro, e lo stesso dicasi anche per i contratti a canone agevolato. Il contratto di affitto sul mercato libero, lo ricordiamo, è quello con la formula “quattro anni più quattro“, mentre quello a canone cosiddetto concordato è un “tre anni più due“.

Singapore, controlli più rigidi per evitare boom immobiliare

Stando a quanto riportato sulla stampa locale, il governo di Singapore avrebbe diminuito i limiti di finanziabilità delle banche per i mutui per seconde case. Una decisione che sembra essere direttamente riconducibili alla pubblicazione di nuovi dati preoccupanti sulla crescita dei prezzi delle case.

Durante l’ultimo trimestre, infatti, i dati statistici ufficiali riferiscono di un incremento molto forte dei valori commerciali ad uso abitativo. In forte aumento anche le vendite di proprietà residenziali, che a novembre hanno compiuto un balzo record per gli ultimi sette mesi.

Il controvalore delle transazioni ha così raggiunto un livello mai riscontrato nei primi undici mesi dell’anno, con vendite pari a 15.025 unità immobiliari. Il precedente picco in tal senso era stato raggiunto nel 2007, con 14.811 abitazioni.

Mutuo Flessibile dal Credito Artigiano

Il Mutuo Flessibile, disponibile in tutte le filiali del Credito Artigiano, è un tradizionale finanziamento immobiliare ipotecario contraddistinto dall’applicazione di un tasso di interesse variabile, e dalla previsione di una rata fissa e di una durata variabile.

Quanto sopra equivale a dire che le variazioni presumibili del tasso di interesse applicato al capitale mutuato, non produrranno alcun mutamento nell’importo delle rate, bensì degli allungamenti o degli accorciamenti del piano di ammortamento del mutuo.

Pertanto, in caso di aumento dei tassi di interesse, la durata dell’operazione subirà un’estensione, fino a un massimo di 30 anni (la durata massima iniziale è invece pari a 20 anni). Di contro, decrementi dei tassi produrranno contrazioni della durata dell’operazione.

Sfratti per finita locazione: proroga 2011

 La proroga sugli sfratti per finita locazione è arrivata. La misura, infatti, è finalmente arrivata in Consiglio dei Ministri, ma secondo la Cgil occorre fare di più, ed in particolare intervenire allargando la platea a tutela di migliaia di famiglie sulle quali nel nostro Paese incombono gli sfratti per morosità. Questo perché tantissime famiglie a causa dei licenziamenti e della cassa integrazione hanno subito un calo dei redditi tale da non poter più far fronte mensilmente al pagamento dell’affitto.

Il provvedimento approvato dal Governo sulla proroga degli sfratti al 31 dicembre del 2011, infatti, riguarda solamente alcune categorie sociali quando invece la condizione abitativa purtroppo nel nostro Paese continua a peggiorare visto che l’andamento dell’occupazione non ha fatto registrare quei segnali di inversione di tendenza che i più ottimisti s’attendevano.

Stati Uniti, è lunga la strada della ripresa immobiliare

Durante il mese di novembre – l’ultimo al quale CoreLogic riesce a ricondurre la rilevazione di dati consuntivi ufficiali – i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso residenziale degli Stati Uniti avrebbero subito un calo di 5,07 punti percentuali su base annua.

Il mese di novembre, continuano così le considerazioni effettuate da CoreLogic, è stato il quarto mese consecutivo di declino dei valori commerciali delle proprietà del Paese nordamericano, con prospettive non certo esaltanti per quanto concerne il mese di dicembre e l’inizio del 2011.

Precedentemente, ad ottobre 2010, i prezzi delle case avevano subito una flessione di 3,35 punti percentuali su base annua. Un dato che, escludendo il volume delle case oggetto di pignoramento e altre situazioni di esproprio, viene contenuto a 2,24 punti percentuali.

Mutuo ProTetto dal Credito Artigiano

Il Mutuo ProTetto del Credito Artigiano è un finanziamento immobiliare a tasso di interesse variabile che unisce alla presenza di un tasso indicizzato anche quella di un tetto massimo all’applicazione dello stesso tasso, con conseguente limite all’onerosità del mutuo.

Il tasso di interesse applicato al capitale mutuato sarà calcolato come somma tra l’Euribor a uno o tre mesi e uno spread concordato con l’istituto di credito e dipendente principalmente dall’estensione complessiva della durata del piano di ammortamento.

Il mutuatario sarà pertanto messo di fronte a programmi di rimborso costituito da rate di importo mutevole nel tempo, in senso favorevole nell’ipotesi di decremento dei tassi di riferimento, o viceversa in senso penalizzante nell’ipotesi di trend crescente.

Cedolare secca affitti: tutte le info in una tabella

 Il Governo ci sta ancora lavorando, ma a breve, salvo clamorose sorprese, dovrebbe partire la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, ovverosia l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione molto attesa dai proprietari di immobili. Ma come funziona tutto il meccanismo? Ebbene, al riguardo l’Ufficio Studi della Confedilizia ha pubblicato online una utile tabella che permette sia di fare chiarezza, sia di acquisire tutte le informazioni necessarie per applicare quello che sarà il nuovo regime fiscale opzionale sui redditi da locazione. Innanzitutto c’è da dire che al regime possono accedere solo le persone fisiche a fronte di locazioni per uso residenziale, ragion per cui sono esclusi dal regime i proprietari di immobili che affittano a soggetti che esercitano attività d’impresa, arti e professioni includendo anche gli enti non commerciali.

La cedolare secca, così come riporta la Confedilizia, va a sostituire tutte le seguenti imposte: l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali; l‘imposta di registro; l’imposta di bollo. Rispetto a quanto definito nei mesi scorsi, bisogna fare attenzione alle aliquote visto che sono due e non più una sola per tutti i contratti di locazione.