Come avevamo preannunciato poche settimane fa, il terremoto in Emilia Romagna ha spinto immediatamente il mercato immobiliare locale verso un’evoluzione prevedibile, che ha nella richiesta incrementante di case in affitto il suo aspetto esteriore più visibile. Il terremoto ha infatti spinto un cresce numero di persone a domandare in locazione un immobile, con un’imennata nelle zone montane, dove evidentemente si teme che vi siano meno pericoli conseguenti al sisma.
Ma quale è il profilo dei richiedenti case in affitto in questo triste scenario? “Sono generalmente famiglie con bambini e anziani a ricercare una sistemazione” – afferma Anama – Confesercenti Modena, il sindacato degli agenti immobiliari, come riportato dal quotidiano Modena Online – “Faremo il possibile per andare incontro alle richieste, come del resto vigileremo affinchè non si consumi alcun tipo di speculazione ai danni di persone già gravemente provate dagli eventi sismici dei giorni scorsi”.
Con il recente calo dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, le operazioni di investimento immobiliare nel mercato statunitense continuano a crescere in maniera piuttosto significativa. Il mercato sembra essere per lo più alimentato dal business generato dagli acquirenti esteri, con i cittadini stranieri che – secondo una recente ricerca riportata da Radiocor – stanno facendo una vera e propria incetta di proprietà immobiliari oltre Oceano.
Cercare (e trovare) casa a Firenze è sempre più difficile. Stando a quanto affermato da Tecnocasa, nei primi mesi del 2012 il mercato immobiliare di Firenze si è suddiviso in una zona sud più “pregiata”, con diminuzione dei prezzi per le abitazioni “difettose” (es. assenza di posti o box auto, di sfoghi esterni, aree trafficate, ecc.), e in una zona nord più economicamente accessibile, con compravendite subordinate per lo più alla concessione del mutuo, e pertanto in grado di risentire direttamente dell’evoluzione della stretta creditizia attualmente in atto.
Sono state oggetto di proroga i termini delle agevolazioni per la riqualificazione energetica. Una proroga dei termini che, peraltro, accomuna gli interventi eco–energetici sulla propria abitazione a tutte le altre agevolazioni fiscali già previste per ulteriori interventi di natura edile, come ad esempio avviene nell’ipotesi di ristrutturazione della propria proprietà immobiliare ad uso abitativo, con recupero del patrimonio edilizio.
L’articolo 11 del nuovo decreto per lo sviluppo, rubricato “Detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico”, apporta qualche interessante novità in materia di agevolazioni fiscali per gli inverventi eco–energetici sulla proria abitazione, e sugli stessi interventi di ristrutturazione, con recupero del patrimonio edilizio.
Secondo quanto emerge da una recente simulazione compiuta dalla Cgia di Mestre, il 44,8 per cento del gettito totale dell’imposta municipale unica arriva grazie ai proprietari di seconde e di terze case. Rispetto ai 18,4 miliardi di euro attesi dalla Cgia, infatti, 8,2 miliardi di euro proverranno dai proprietari di seconde e di terze case, per un totale che si avvicina alla metà dell’incasso complessivo.
Le nuove case per gli anziani sono sempre più “tecnologiche” e “facili” da usare. A dircelo è Longeva, l’agenzia nazionale che il Ministero della Salute, la Regione Marche e l’Istituto Nazionale di ricerca e cura dell’anziano (Inrca) ha predisposto, e che è stata presentata ufficialmente lo scorso 14 giugno ad Ancona.
Secondo quanto sostiene il presidente della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionisti di Bergamo, Giuliano Olivati, l’imposta municipale unica sulla “non prima casa” genera un esborso medio da 2 o 3 volte la vecchia imposta comunale sugli immobili.
La crisi immobiliare spagnola sta divenendo sempre più profonda, e i cittadini della penisola iberica non possono permettersi di comprare le centinaia di migliaia di case invendute nel Paese. A dichiararlo è un recente approfondimento del Sole 24 Ore, che riporta le considerazioni formulate dal governo di Mariano Rajoy, in seria difficoltà nel predisporre le nuove riforme realizzate appositamente per gli investitori stranieri.