Immobiliare cinese, lo stop alla crescita dei tassi farà crescere i prezzi?

 Proprio quando sembrava che la crescita poderosa dei prezzi delle case nell’immobiliare cinese avesse iniziato una fase di rallentamento, giungono all’orizzonte nuovi dubbi sul futuro andamento dei valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del più popoloso Paese asiatico, che nel corso dei prossimi anni potrebbe affrontare un nuovo rally di apprezzamento del mattone locale.

Stando infatti alle indiscrezioni degli ultimi giorni, la Cina, insieme alla Corea del Sud, all’India e ad altre nazioni del continente asiatico, potrebbe accettare di mettere in pausa la propria strategia monetaria di crescita dei tassi di interesse di riferimento, al fine di dar seguito a una sinergica cooperazione globale che possa portare a una stabilizzazione dei mercati finanziari e a un rilancio degli equilibri mondiali.

Investimenti immobiliari, ecco le prime 10 città al mondo

 Quali sono le destinazioni più ambite dagli investimenti immobiliari? Quali sono le dieci città del mondo in testa all’elenco di aree urbane più apprezzate quando si tratta di mettere i propri risparmi all’impiego sul mattone residenziale? La risposta ci è stata recentemente offerta dalla società di consulenza Savills, che ha pubblicato l’ultima edizione del World Class Index sulle proprietà immobiliari residenziali di maggior valore.

Secondo quanto sostiene Savills, i valori medi commerciali delle abitazioni nelle aree urbane annoverate dall’indice sarebbero cresciuti di ben 77 punti percentuali dal dicembre 2005 ad oggi, dimostrando pertanto che – nonostante l’evidente crisi che ha colpito il settore immobiliare internazionale – l’andamento degli investimenti sul mattone è comunque stato più che conveniente per chi ha agito con un orizzonte di lungo termine.

Immobiliare in crisi, nessuna pronta ripresa per l’area di Dubai

 Dopo qualche settimana di silenzio, torniamo oggi ad occuparci di una delle aree simbolo della crisi internazionale del mercato immobiliare, quella di Dubai, che oramai da qualche anno continuiamo a monitorare con estrema attenzione, documentandovi prima dell’imponente rialzo dei valori commerciali conseguente al boom di settore, e poi del crollo dei valori di mercato delle proprietà immobiliari residenziali e commerciali.

Ebbene, secondo quanto affermato da un recente studio compiuto da Reidin, all’orizzonte non si intravede alcun segnale di pronta ripresa del real estate di Dubai, che pertanto dovrebbe affrontare ancora diversi trimestri di profonde difficoltà prima di trovare un nuovo equilibrio – evidentemente su soglie notevolmente inferiori rispetto a quelle riscontrate nel periodo dorato – e provare una lenta ripartenza.

Tassi sui mutui, negli USA calo ai minimi da otto mesi

 Stando alle ultime rilevazioni esaminate in materia, i tassi di interesse che negli Stati Uniti sono mediamente applicati sui finanziamenti immobiliari a tasso fisso sono calati ulteriormente nel corso dell’ultima settimana, arrivando a toccare il livello minimo da otto mesi a questa parte. Il tasso medio applicato sui finanziamenti a 30 anni è infatti calato al 4,39% nella settimana terminata il 4 agosto, contro il 4,55% rilevato nella settimana precedente di riferimento.

Ancora, Freddie Mac sostiene che il tasso medio applicato ai mutui sarebbe calato anche per quanto concerne le scadenze inferiori, con i tassi sui mutui a 15 anni che hanno subito una contrazione al 3,54%, contro il precedente 3,66%. Anche in questo caso, si tratta di un ritorno a un livello molto basso per lo storico recente, che non è escluso possa subire ulteriori flessioni nel corso delle prossime settimane.

Prezzi case, incremento dello 0,3% nel luglio inglese

 Stando a quanto di recente ha avuto modo di affermare la divisione mutui della Lloyds Banking Group, i prezzi delle proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo sarebbero cresciuti, nel mese di luglio, dello 0,3% rispetto a quanto riscontrato nel mese precedente: uno sviluppo che sembra poter essere attribuito all’abbassamento dei costi per l’indebitamento, che ha evidentemente invogliato la domanda per l’acquisto di case nuove e usate.

Sempre secondo quanto dichiarato dal comunicato stampa diffuso da Lloyds Banking Group, inoltre, rispetto allo scorso anno i prezzi sarebbero ancora inferiori di 2,6 punti percentuali, per un valore commerciale che è stabilito intorno alle 164 mila sterline, con un trend che è al di sopra delle aspettative che la maggior parte degli osservatori aveva formulato nel corso delle ultime settimane per il mercato inglese.

Affittare casa, un business che continua a crescere

 Il mercato immobiliare delle case acquistate per essere poi offerte in affitto agli inquilini inglesi continua a crescere di buona lena, nonostante la crisi. Anzi, sembra proprio che a causa delle difficoltà economiche generalizzate, un numero sempre crescente di investitori sia interessato a impiegare i propri risparmi nel mattone britannico, ritenuto un approdo evidentemente più sicuro per i propri fondi.

Stando a quanto affermato dal sito internet FindaProperty.com, l’affitto medio mensile di una proprietà immobiliare ad utilizzo abitativo, durante il mese di giugno, è stato pari a 876 sterline, con un incremento di 2 punti percentuali rilevato nel corso dell’ultimo trimestre. Un incremento che ha gonfiato ulteriormente le tasche dei proprietari immobiliari, che sorridono guardando ai maggiori tassi di rendimento dei propri investimenti sulle case.

Case di lusso, a Londra prezzi ancora in forte crescita

 Secondo quanto affermato dalla società di consulenza immobiliare Knight Frank LLP, i prezzi delle proprietà immobiliari abitative di lusso nell’area di Londra sarebbero cresciuti ancora in maniera molto importante durante il mese di luglio, periodo nel quale il ritmo di incremento dei valori commerciali delle case di lusso e di pregio nella zona oggetto del nostro approfondimento avrebbe fatto registrare un livello record negli ultimi sei mesi.

I valori degli appartamenti e delle case dal costo medio di 3,7 milioni di sterline sarebbe infatti aumentato di 9,6 punti percentuali nei dodici mesi conclusi nel mese di luglio, stando a quanto considerato dal broker in un comunicato stampa di recente diffusione. Come detto, il ritmo di incremento riscontrato nel mese di luglio sarebbe la best performance da gennaio 2011 ad oggi, quando la crescita fece registrare un + 10,3%.

Prezzi case, forte rallentamento nella crescita cinese

 La SouFun Holdings ha annunciato che i prezzi delle case cinesi sono cresciuti ancora, ma con un ritmo che rappresenta il livello minimo nel corso degli ultimi undici mesi. A luglio, infatti, gli effetti dell’intervento del governo – che sta cercando di evitare con ogni sforzo possibile l’emersione di una pericolosa bolla speculativa nel mercato immobiliare locale – sembrano essersi fatti ben più evidenti del recente passato.

I valori commerciali delle proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo sono pertanto cresciuti di 0,2 punti percentuali rispetto al precedente mese di giugno, con un trend che – così basso – non era stato riscontrato dall’agosto dell’anno precedente. I prezzi delle proprietà residenziali sono aumentati in 66 delle 100 città oggetto di monitoraggio da parte del sito web di riferimento per l’immobiliare locale.

Mutui casa, negli USA indici in deciso calo

 Non si arrestano le difficoltà del mercato immobiliare statunitense, con indici delle richieste di mutui casa costantemente in ribasso. Una situazione che potrebbe divenire ancora più critica nell’ipotesi in cui non si trovasse un giudizio concorde sulla validità di un accordo sul debito che potrebbe mantenere, per il momento, salda l’economia nordamericana, in un clima di tempesta finanziaria quale quello attuale.

Tornando più strettamente nel recinto delle valutazioni immobiliari, ricordiamo come secondo i dati forniti dalla Mortgage Bankers Association nel corso dell’ultima settimana le richieste di finanziamenti immobiliari sarebbero diminuite di 5 punti percentuali, andando pertanto a prolungare una parentesi negativa che sta facendo retrocedere l’andamento del comparto finanziario legato al mattone verso le parti più buie della lunga crisi di settore.

Acquisto casa, cala il desiderio dei cittadini britannici

 Sono sempre di meno le richieste di acquisto casa da parte dei cittadini britannici. La domanda di compravendita di proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo sta infatti continuando la sua strada di decrescita, con una flessione che fa del mese di giugno il terzo mese consecutivo in diminuzione, a causa di una fiducia dei consumatori sempre più bassa, e di una evidente difficoltà nel poter avere accesso continuativo al credito bancario.

A sostenere le conclusioni di cui sopra è stata negli scorsi giorni la National Association of Estate Agents (cioè, la locale associazione nazionale degli agenti immobiliari), secondo cui durante il mese oggetto di considerazione il numero di cittadini registrati presso gli agenti immobiliari quali soggetti interessati a poter acquistare una casa sarebbe calato in maniera piuttosto netta, denotando un simbolo delle determinanti espresse in apertura.

Prezzi case, lieve declino nel Regno Unito

 La società di ricerca Hometrack ha dichiarato che i prezzi delle proprietà immobiliari abitative nel Regno Unito sarebbero calati di 0,1 punti percentuali durante il mese di luglio. Il settimo mese dell’anno, pertanto, chiude con la terza prestazione mensile consecutiva, con un trend consolidato che tuttavia dovrebbe ribaltarsi, pur senza grandi stravolgimenti, nel corso dei mesi che verranno nel mercato immobiliare locale.

Il costo medio di un appartamento, rivela la società di analisi, oltre a calare di 0,1 punti percentuali rispetto al mese di giugno, è diminuito di 3,9 punti percentuali rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In solita controtendenza l’andamento dei valori commerciali di Londra, i cui prezzi delle case sono cresciuti di 0,3 punti percentuali rispetto al livello che è stato riscontrato nel corso del mese precedente.

Case in Italia, 8 famiglie su dieci ne hanno una

 Gli italiani si dimostrano sempre di più popolo di proprietari immobiliari. Stando infatti a quanto riportato dall’Agenzia del Territorio nel suo rapporto “Gli immobili in Italia 2011”, la stragrande maggioranza delle famiglie della penisola sarebbe proprietario della prima casa, confermando in tal modo la straordinaria affezione che i nuclei familiari della Penisola hanno sempre riposto nei confronti degli investimenti nel mattone.

Il rapporto “Gli immobili in Italia 2011” sostiene infatti che il 79,1% delle famiglie italiane vivrebbe nella propria casa, con una diffusione dell’abitazione di proprietà davvero molto elevata, che trova pochi uguali sul fronte internazionale, e che non può che esercitare dei forti riflessi su quelle che sono le scelte di impiego dei propri risparmi da parte delle nuove generazioni, sempre più in difficoltà nel perseguimento del desiderio di acquisto della prima casa.

Vendite case, Singapore ai minimi semestrali

 Proseguiamo il nostro viaggio nel real estate internazionale occupandoci di ciò che accade nel mercato immobiliare di Singapore, dove le compravendite di case hanno toccato livelli molto bassi, con un vero e proprio crollo riscontrabile nel corso del sesto mese del 2011, che ha fatto retrocedere la soglia di acquisti delle proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo ai gradini più bassi degli ultimi sei mesi.

Stando infatti a quanto sostengono le autorità locali nel proprio sito web, le vendite di case a Singapore sarebbero precipitate di ben 25 punti percentuali nel corso del mese di giugno, per una contrazione record nel precedente semestre, come principale conseguenza dei numerosi sforzi che il governo sta producendo per cercare di frenare la forte crescita dei prezzi delle case nella propria area di riferimento.

Prezzi delle case in calo nel luglio inglese (Rightmove)

 Secondo quanto afferma la società Rightmove Plc. in un recentissimo comunicato, i prezzi delle case inglesi richiesti dai venditori sarebbero diminuiti durante il mese di luglio. Un calo a suo modo importante, poiché rappresenta la prima flessione mai riscontrata dalla società durante l’anno in corso, e che sembra essere direttamente riconducibile alle difficoltà creditizie e alle ristrettezze sui mutui britannici.

I prezzi delle case richiesti dai venditori sarebbero infatti diminuiti di 1,6 punti percentuali rispetto al mese precedente, quando a sua volta crebbero di 0,6 punti percentuali, come confermato dal più noto sito web immobiliare di tutto il Regno Unito. Sempre secondo la società, su 10 proprietà immobiliari poste in vendita durante il 2011, ben 7 starebbero ancora aspettando di trovare un compratore, a causa delle difficoltà di vendita.