Tempi medi di vendita degli immobili a gennaio 2013

 Calano leggermente i tempi medi di vendita degli immobili. Stando a quanto affermato dall’Ufficio Studi di Tecnocasa, relativamente al mese di gennaio 2013, vi sarebbe stato un concreto miglioramento semestrale nel trend delle compravendite, almeno per quanto concerne la “rapidità” della vendita. L’analisi rileva infatti che nelle grandi città i tempi medi di vendita sono stati pari a 183 giorni contro i 191 registrati nel mese di luglio 2012.

Compravendite in calo per colpa della tassazione immobiliare

 Secondo quanto affermato da Confedilizia in una sua recente nota stampa, la contrazione delle compravendite immobiliari sarebbe fondamentalmente colpa dell’inasprimento della tassazione del settore, che unitamente ad altre concause (minore capacità di acquisto delle famiglie, scarso supporto creditizio, incertezza sul futuro, e altro) avrebbe contribuito in maniera decisiva a peggiorare il contesto nazionale del comparto.

Prezzi case Adriatico

 Secondo quanto affermato da una recente analisi, il calo medio annuo dei prezzi degli immobili nella costa dalmata sarebbe stato pari a 3,9 punti percentuali, con una media che nasconderebbe prestazioni ben peggiori in alcune zone del territorio. Secondo quanto ricordato dal quotidiano Il Piccolo, a Pola “il prezzo della casa lungo l’Adriatico continua a scendere, in media il calo su base annua è del 3,9%”.

Prezzi case Veneto

 È ancora crisi, profonda crisi, per il mercato immobiliare del Veneto. Stando a quanto emerge dai primi dati del 2013, la tendenza di calo delle quotazioni starebbe continuando: a conferma di ciò, l’ultimo Osservatorio sul mercato immobiliare residenziale condotto da Gruppo Immobiliare.it, relativo al secondo semestre del 2012, e al primo bimestre del nuovo anno.

Rimborso Imu per le famiglie sarde

 Dalla Sardegna arrivano importanti novità in tema di imposta municipale unica. Il presidente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha infatti presentato in Giunta un progetto che prevede la restituzione dell’Imu nei confronti di tutti quei nuclei familiari piuttosto numerosi, e con un Isee modesto (considerando come soglia i 20 mila euro tra stipendi e proprietà).

Quanto consumano i condomini italiani

 Stando a quanto affermato da una recente analisi da parte di Domotecnica – Divisione Condomini, il condominio italiano in media consumerebbe circa 27.900 metri cubi di gas, emettendo nell’atmosfera circa 56 mila chilogrammi di anidride carbonica. Ne consegue che la bolletta media è pari a 26.300 euro, ovvero circa 1.256 euro per famiglia. Ma come ridurre questi importanti sprechi?

Prezzi case in calo del 5 pc nel prossimo biennio

 Secondo quanto affermato dal primo Rapporto sul mercato immobiliare, nel corso del biennio 2013 – 2014 si registrerà un ulteriore decremento dei prezzi degli immobili in Italia, con un passo indietro del 5 per cento per il primo anno, e del 3,9 per cento per il secondo anno. Nonostante il calo dei prezzi, le famiglie dovranno fare i conti con la crisi e, difficilmente, rinvigoriranno il proprio interesse per l’acquisto di immobili abitativi.

Prezzi case in Cina in crescita

 Tornano a crescere i prezzi degli immobili in Cina. Un dato evolutivo che dimostra – di fatto – come le autorità cinesi non riescano a contenere l’esplosione delle quotazioni immobiliari, che nel corso degli ultimi anni aveva assunto le proporzioni di una bolla speculativa. Vediamo allora quali sono state le mosse delle autorità del Paese asiatico e – soprattutto – quali siano gli ultimi risultati statistici elaborati all’interno del Paese.

Quanto risparmiare con la riqualificazione energetica

 La riqualificazione energetica degli immobili taglia i consumi in bolletta. Eppure, nonostante questo importante vantaggio conseguibile con un miglior efficientamento energetico della propria unità abitativa, troppo pochi sono gli italiani che si propongono l’obiettivo di intervenire su infissi, impianti e altri elementi utili per influenzare l’indice di classe energetica.

Immobili degli italiani all’estero

 Con le statistiche compiute sulla base delle dichiarazioni dei redditi Irpef, giungono interessanti considerazioni in materia immobiliare. È recentissima, ad esempio, la pubblicazione delle ultime stime sul numero di italiani che posseggono immobili all’estero, e sul loro complessivo valore: due numeri parzialmente sorprendenti, che smentiscono il fatto che la crisi abbia colpito tutto e tutti in identica misura.

Prezzo casa in Bulgaria

 Nel corso degli ultimi mesi abbiamo volutamente trascurato i nostri consueti approfondimenti sul mercato immobiliare dell’Est Europa, al fine di dedicarci più compiutamente a quanto accade in casa nostra. Torniamo oggi ad occuparci, pur brevemente, di quanto succede nel mercato immobiliare di Sofia e dintorni, del quale avevamo parlato qualche tempo fa, in odor di crisi internazionale del settore. Quale è l’attuale situazione?

Prezzi case Puglia in calo

 Continuano a calare i prezzi di vendita delle case in Puglia. Il locale mercato immobiliare continua infatti a soffrire le morse della crisi e – secondo le analisi effettuate dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale condotto da Gruppo Immobiliare.it e relativo al secondo semestre 2012 e al primo bimestre del 2013 – il trend sarebbe fortemente decrescente. Vediamo allora quale sia lo stato attuale di salute del real estate pugliese.

Immobili commerciali sfitti in crescita

 Secondo quanto elaborato nel corso degli ultimi giorni da Confesercenti, il numero degli immobili commerciali sfitti sarebbe in continua crescita. Un numero che riflette – di fatti- l’esplosione della crisi del commercio al dettaglio, a conferma delle cattive impressioni e delle proiezioni effettuate dalle più importanti associazioni di categoria per il primo trimestre 2013. Vediamo dunque quali sono le principali valutazioni, e come potrebbe evolversi l’anno in corso.