Anche nel corso dell’attuale mese di novembre 2012 sembra che la stretta creditizia applicata dalle banche non abbia ancora terminato la sua incidenza maggiore. I primi segnali sui flussi di erogazione di finanziamenti per acquisto, costruzione o ristrutturazione casa, o i moribondi mutui per surroga o sostituzione di altri finanziamenti in corso di ammortamento, sembrano infatti sancire il prolungamento delle difficoltà dei potenziali acquirenti nel trovare un mutuo adatto alla realizzazione dei propri sogni immobiliari.
Comprare casa Pescara 2012
Il mercato immobiliare di Pescara continua a peggiorare. A rivelarlo sono gli ultimi dati e le più recenti stime su quanto accade quando occorre comprare o vendere casa nella città abruzzese, sempre più alle prese con una crisi dalla quale sembra esser difficile cercare di uscire nel breve termine. Credito immobiliare sempre più difficile, gap evidente tra le richieste e le offerte, aggravi fiscali determinanti – non solo – dall’avvento dell’imposta municipale unica e una complessiva incertezza sul futuro, sembrano condizionare pesantemente le determinanti di successo del real estate pescarese.
Crisi mercato immobiliare Roma 2012
La crisi del mercato immobiliare romano, come abbiamo avuto modo di esaminare anche nel corso delle scorse settimane, è sempre più profonda. Secondo gli ultimi rapporti semestrali, aggiornati a giugno 2012, le compravendite sarebbero diminuite del 20 per cento, garantendo una buona tenuta per i soli immobili di pregio. Nel quartiere Parioli, che pure sta soffrendo alcuni effetti della congiuntura attuale, si concludono comunque gli affari più consistenti e interessanti, con frequenti superamenti della soglia del milione di euro.
Credito immobiliare settembre 2012
Secondo quanto affermato dall’Assofin, durante un intervento in commissione industria del Senato, nel corso del mese di settembre il flusso di nuovo credito al consumo avrebbe segnato una flessione del 19 per cento. Un dato che pertanto porta in netto peggioramento il dato medio dei primi 8 mesi, quando la diminuzione del credito era stato dell’11 per cento. Peggiore è la prestazione del credito immobiliare, che invece ha registrato una flessione del 57 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Comprare casa Liguria 2012
Sono sempre di più gli stranieri che si manifestano particolarmente interessati ad acquistare una casa in Liguria. Nel periodo gennaio-agosto 2012 è infatti stata registrata una crescita del 50 per cento nella ricerca di immobili online da parte di compratori stranieri, prevalentemente inglesi, danesi, svizzeri, francesi e russi. Ad affermarlo è MF Dow Jones, che riporta le elaborazioni statistiche formulate nel report Italy Insight, l’analisi del mercato immobiliare di pregio in Italia realizzato dalla società di consulenza immobiliare Knight Frank.
Vendita case a Cagliari in forte flessione
Continua a precipitare il mercato immobiliare del capoluogo sardo e dell’intera regione. Stando a quanto affermano gli ultimi dati statistici, infatti, le compravendite immobiliari in Sardegna sono in fortissimo calo, con una diminuzione delle transazioni che dal 2006 al 2011 è stata contraddistinta con un – 32 per cento, che sembra destinato ad arrivare addirittura al – 50 per cento alla fine di questo anno. Ad essere particolarmente penalizzato è il mercato immobiliare del Sud Sardegna e, in modo ancor più puntuale, quello di Cagliari e provincia.
Immobiliare uffici Europa 2012
Secondo quanto affermato da Jones Lang La Salle, la crescita delle locazioni nell’immobiliare europeo degli uffici starebbe rallentando, mentre il valore di capitale rimane fondamentalmente solido. L’indice Jones Lang LaSalle European Office Index riflette un terzo trimestre consecutivo di movimenti negativi, con un calo del -0,4 per cento rispetto al secondo trimestre del 2012 e del -0,5 per cento rispetto al terzo trimestre del 2011. Vediamo allora quali siano le prospettive per il real estate degli uffici del vecchio Continente, e quali le proiezioni future.
Bolla immobiliare Usa – Germania?
Negli ultimi giorni abbiamo visto quanto stiano tornando rilevanti i rischi di una bolla immobiliare in Svizzera. Tuttavia, secondo alcune osservazioni esperte, il problema di una bolla di settore potrebbe coinvolgere anche la Germania e gli Stati Uniti. Una situazione che è parzialmente inaspettata per Berlino e dintorni, e che invece sembra essere frutto di una più attendibile evoluzione nel mercato nordamericano, che ancora non si è totalmente ripreso dalla grave crisi economica che ha colpito gli States, appena usciti dalla recente tornata elettorale.
Immobiliare Bergamo 2012
Secondo quanto affermato dal presidente della Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) di Bergamo Giuliano Olivati, “le compravendite di immobili in provincia di Bergamo sono inesorabilmente in calo. A fronte di una media di sei-settemila operazioni l’anno, nel 2012 ne sono state registrate intorno alle cinquemila. Un calo che preoccupa soprattutto l’hinterland e ma che tocca, seppur in minor misura anche il capoluogo”. L’andamento del mercato immobiliare di Bergamo è pertanto molto statico, con un calo delle compravendite del 20-25 per cento su base annua.
Rischio bolla immobiliare Svizzera
A distanza di qualche mese dal nostro ultimo focus in materia, torniamo ad occuparci dei rischi di una bolla immobiliare in territorio svizzero. Un rischio che – secondo quanto affermato dagli economisti di UBS, nel terzo trimestre si sarebbe fatto sempre più vivo. L’UBS Swiss Real Estate Bubble Index – l’indice che misura il pericolo di uno scoppio della bolla immobiliare nel territorio locale – si è infatti attestato a 1,02 punti, con una progressione di 0,20 punti rispetto ai tre mesi precedenti: un incremento “significativo” che riflette un ulteriore aumento degli squilibri che caratterizzano il mercato immobiliare residenziale, scrive la banca in un comunicato odierno.
Mutui casa Francia in forte calo
Il mercato immobiliare francese continua a perdere terreno. Nel corso del terzo trimestre del 2012, infatti, i finanziamenti concessi dagli istituti di credito sono diminuiti del 24 per cento rispetto a quanto riscontrato nello stesso periodo del precedente 2011. La flessione 2012 si così è fatta notevolmente più pesante considerato che alla contrazione del terzo trimestre occorre altresì aggiungere quella – perfino più grave – dell’intero primo semestre 2012, quando i mutui erogati dagli istituti di credito transalpini subirono una diminuzione del 30,5 per cento.
Trilocale casa più richiesta
È il trilocale la casa più richiesta degli italiani nel corso del primo semestre 2012. Un periodo nel quale le compravendite di immobili sono calate del 5 per cento su base annua, contraddistinguendosi – ad ogni modo – per la permanenza del trilocale quale tipologia abitativa più gettonata. A rivelarlo è l’analisi socio demografica compiuta da Tecnocasa, secondo cui il 72,4 per cento delle compravendite di immobili avvenute nel corso dei primi sei mesi dell’anni abbia riguardato l’acquisto di una prima casa, e come sia cresciuta dal 18 al 23,4 per cento la quota di coloro che hanno acquistato a puro scopo investimento.
Immobiliare USA settembre 2012
Negli Stati Uniti continuano ad arrivare segnali evidentemente positivi sullo stato di salute del locale real estate. Secondo quanto affermano le fonti statistiche ufficiali, nel corso del mese di settembre i prezzi delle abitazioni sono aumentati per il settimo mese consecutivo, registrando un incremento del 5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Scorrendo le serie storiche, rileviamo come l’incremento conseguito nel nono mese del 2012 sia quello più forte dal giugno del 2006 ad oggi.
Prezzi case Roma in forte calo
Nuovo crollo del mercato immobiliare romano, che in alcune zone della Capitale è stato contraddistinto da una flessione in doppia cifra dei prezzi delle abitazioni. Secondo quanto afferma Tecnocasa, la contrazione dei valori abitativi avrebbe toccato il 5,3 per cento durante i primi sei mesi dell’anno, rispetto al primo semestre del 2011. Colpa della crisi, dell’Imu e di altre determinanti che hanno condotto la capacità di acquisto delle famiglie italiane in decisa flessione, con brutte prospettive per quanto concerne il futuro esercizio.