Empire State Building in Borsa con qualche difficoltà

 L’Empire State Building, il simbolo immobiliare di New York e di tutti gli Stati Uniti, potrebbe presto esser quotato in Borsa. Peccato solo che il “presto”, giorno dopo giorno, sembra trasformarsi in un più generico “prima o poi”. Il Sole 24 Ore ha cercato di comprendere perchè la quotazione a Wall Street del grattacielo americano potrebbe non esser più così vicina quando, forse in un impeto di entusiasmo, qualche mese fa si vociferava di uno sbarco sui listini newyorkesi pressochè immediato.

Lusso italiano senza crisi

 Il mercato immobiliare del lusso italiano sta conoscendo la crisi in maniera molto limitata. In maniera concomitante alle gravi difficoltà che il real estate nazionale sta attraversando, con conseguente calo delle quotazioni e delle compravendite, il pregio e il lusso riesce invece a conseguire dei risultati molto soddisfacenti. Vediamo a quali considerazioni è giunto un recente studio che cerca di fotografare in maniera attendibile l’evoluzione del mercato immobiliare del lusso italiano.

Costruire casa con Ikea

 Ikea, recentemente entrata nel settore degli alberghi, sta progettando un nuovo quartiere residenziale ad Amburgo. Anche se il sindaco della città tedesca afferma che non vi sarebbe nulla di concreto, cerchiamo di capire perchè il passaggio dai mobili agli immobili, da parte del gigante svedese, potrebbe rappresentare una gradita ventata di novità all’interno del settore real estate internazionale e nazionale, e cosa potrebbe cambiare per il mercato immobiliare dei Paesi “invasi” da Ikea.

Seconda casa per milanesi

 Qualche giorno fa il quotidiano Il Giornale ha pubblicato un interessante approfondimento su un segmento del mercato immobiliare italiano: le seconde case, acquistate dai cittadini milanesi. In altri termini, vi siete mai chiesti dove acquistano la seconda casa gli abitanti del capoluogo lombardo? E quali sono le mete più gettonate negli ultimi sessant’anni? E infine, dove preferiscono prendere una casa in affitto, piuttosto che sostituire il canone di locazione con l’operazione di acquisto diretto? E come comportarsi in futuro?

Bolla immobiliare Cina nuovi allarmi

 Sembravano definitivamente sgonfiati, i timori dello scoppio di una bolla immobiliare cinese, in conseguenza dei nuovi interventi congiunti da parte di governo e istituzioni monetarie. Eppure, gli ultimi dati provenienti da Pechino non sembrano remare nella giusta direzione, alimentando nuove speculazioni sulla presunta incontrollabilità del real estate nazionale. I timori di un crac immobiliare rimangono comunque molto ridotti: la presenza statale in banche e imprese del settore dovrebbe garantire un’adeguata scialuppa di salvataggio.

Crisi immobiliare Olanda

 Dopo Spagna, Irlanda e Grecia, e dopo le smentite sui timori di una bolla tedesca, e lo sgonfiamento naturale e graduale di quella svizzera, un altro Paese europeo sembra ben porsi sulla preoccupante strada del crac immobiliare: l’insospettabile (o quasi) Olanda. A sostenerlo, più o meno sostanzialmente, è il report pubblicato dal Royal BAM Group, il principale operatore immobiliare della nazione, secondo cui nel solo primo semestre 2012 si sarebbe registrata una perdita di oltre 250 milioni di euro che ha messo a repentaglio la realizzazione di progetti immobiliari e infrastrutturali per oltre 1,4 miliardi di euro.

Dove comprare casa a settembre 2012

 Il mercato immobiliare internazionale è in crisi, ma quale piccolo e lieve spiraglio di ripresa inizia a intravedersi nel lontano orizzonte. Quale momento migliore, allora, per investire la propria liquidità in eccesso nei mercati immobiliari che – più di altri – sembrano offrire una conveniente quotazione delle proprietà abitative e commerciali. Vediamo allora dove potrebbe essere più conveniente comprare casa a settembre 2012, tra i principali mercati europei.

Prezzi case Dubai 2012

 Dubai è senza alcun dubbio uno dei simboli della grave crisi immobiliare del 2012. In uno dei paradisi terrestri artificiali e naturali per eccellenza, a margine di una grande progressione delle quotazioni delle proprietà immobiliari residenziali e commerciali, si è assistito a un vero e proprio sgonfiamento repentino della bolla speculativa, che ha condotto i prezzi medi di case, uffici, negozi e aree a subire un profondo periodo di calo che non accenna ancora ad attenuarsi. Vediamo allora come sta il mattone di Dubai, e quali sono le ultime statistiche in materia.

Immobiliare Firenze 2012

 La crisi del mercato immobiliare italiano non sembra avere risparmiato nemmeno Firenze e provincia. Stando agli ultimi dati forniti dall’Agenzia del Territorio, infatti, rispetto al 2004 il numero delle compravendite immobiliari sarebbe diminuito del 30%, a prova ulteriore di una scarsa domanda di settore. Nel 2004, ricorda ancora il Territorio, le compravendite immobiliari erano state pari a 14.800 unità, poi bruscamente scese a quota 10.138 unità nel corso del 2011. Sul territorio della sola Firenze le compravendite sono invece passate da 5.345 unità a 4.514 unità.

Immobiliare Roma 2012 – Nomisma

 Secondo Nomisma, il mercato immobiliare di Roma continua ad attraversare un momento non troppo felice. Il territorio capitolino sta infatti subendo un nuovo ridimensionamento nel numero delle transazioni effettuate, con il settore residenziale che, dopo un 2011 tutto sommato positivo (con un incremento nel numero delle compravendite pari all’1,4 per cento rispetto al 2010) ha fatto segnare, nella prima parte del 2012, un netto calo delle compravendite, con un passo indietro piuttosto “rumoroso” (- 20,6 per cento rispetto al primo trimestre del 2011).

Nessuna bolla immobiliare Germania

 La “bolla immobiliare” che sta facendo tremare Grecia, Irlanda e Spagna, e che per lungo tempo ha posto seri dubbi anche all’interno dei confini svizzeri, non è presente in Germania. Ad esserne convinti sono gli analisti dell’agenzia di rating Fitch, secondo cui nel Paese non vi sarebbe alcun segnale di bolla immobiliare. Cerchiamo tuttavia di comprendere in che modo gli analisti dell’agenzia sono giunti a una simile considerazione, e perché l’immobiliare tedesco dovrebbe essere differente da quello degli altri mercati internazionali.

Crisi agenzie immobiliari

 La crisi del mercato immobiliare italiano sta conducendo in una situazione di profonda criticità la vita quotidiana delle agenzie immobiliari. I broker che operano nel settore devono infatti fronteggiare delle aspre durezze che impediscono loro di poter sostenere le rispettive attività, strette tra il crollo delle proposte di acquisto, la frenata radicale dei mutui, la conseguente flessione delle vendite. E, mentre cresce la proporzione di agenzie che non riesce a vendere abitazioni nel corso di un intero trimestre, non rimane che dare spazio alla propria fantasia, e cercare di diversificare i propri business.

Investire in case non conviene più?

 Conviene ancora investire nel mattone? O è forse meglio dedicarsi ad altre tipologie di investimento, come i titoli di Stato? A questa e altre domande ha cercato di rispondere uno degli ultimi numeri di Plus24, magazine de Il Sole 24 Ore dedicato agli approfondimenti finanziari e di portafoglio. Ebbene, la fotografia che fuoriesce dalle considerazioni degli speciali del quotidiano economico finanziario non è per niente positiva per quanto concerne il mattone. Vediamo insieme quali sono le conclusioni cui sono giunti gli analisti di Plus24.

Affitto case vacanze per pochi giorni

 L’estate 2012 sarà ricordata – tra le tante tendenze – anche per il turismo in case vacanze “mordi e fuggi”. Il soggiorno nelle case vacanze si è infatti contraddistinto per periodi di tempo sempre più brevi, che raramente superano 1 o 2 settimane, e che sempre di più sono invece caratterizzati per soggiorni molto corti, dal venerdì alla domenica. Il tutto, con sommo dispiacere dei proprietari, che vorrebbero invece assicurarsi una locazione continua sul medio termine, evitando di dover ricorrere alle offerte last minute.