Secondo quanto sostenuto da un recentissimo report condotto dalla Banca d’Italia in collaborazione con Tecnoborsa e con l’Agenzia del Territorio, il quarto trimestre del 2011 si sarebbe chiuso in maniera evidentemente negativa per il mercato immobiliare italiano, con una contrazione delle attività ben più grave di quanto riscontrato in precedenza dagli operatori del real estate tricolore.
Per quanto concerne i principali tratti distintivi, infatti, è facile comprendere come l’offerta abbia superato abbondantemente la domanda, generando evidenti pressioni al ribasso nei prezzi degli appartamenti. I tempi di vendita si sono ancora allungati, mentre la contrazione dei valori commerciali abitativi è stata piuttosto disomogenea, andando a penalizzare alcune aree periferiche, e reggendo meglio le turbolenze in alcune delle principali zone metropolitane.
A partire dalla giornata di ieri, mercoledì 17 agosto del 2011, e per 15 giorni consecutivi, nel Comune di Siena, ed in particolare presso l’Albo Pretorio on line dell’Amministrazione comunale, si potrà consultare la graduatoria definitiva dei beneficiari dei
Un’intesa sulle cosiddette
Con l’entrata in vigore della cedolare secca sugli affitti, ovverosia l’imposta sostitutiva sui redditi da
Il mercato immobiliare australiano, come buona parte dei mercati immobliari internazionali, è contraddistino da una disomogenea diffusione dei livelli di compravendite degli uffici e dei negozi, e delle altre proprietà all’interno del settore commerciale.
Un segno del miglioramento (pur molto lento) dei mercati immobiliari europei, è riscontrabile anche nella qualità delle proprietà immobiliari abitative ricercate come oggetto di operazioni di compravendita.
Scade il 30 aprile 2011 la regolarizzazione spontanea dei fabbricati non dichiarati ed ex rurali. A ricordarlo è l’Agenzia del Territorio dopo che è stata messa in atto, su tutto il territorio nazionale, con l’esclusione delle Province di Bolzano e di Trento, l’identificazione delle cosiddette “case fantasma”, ovverosia immobili che non risultano dichiarati al Catasto. Al fine di incentivare la regolarizzazione di questi immobili fantasma, sono state pianificate delle apposite campagne informative. Regolarizzando l‘immobile, infatti, il cittadino evita poi di andare a pagare le sanzioni e gli oneri previsti dalla Legge nel momento in cui, in sua sostituzione, dovesse intervenire proprio l’Agenzia del Territorio. In questi giorni, tra l’altro, sta passando sulle reti nazionali uno spot che trasmette al cittadino, in materia di regolarizzazione degli immobili al catasto, un messaggio tanto semplice quanto diretto. Il tutto fermo restando che anche per l’anno in corso prosegue quell’attività, partita nel 2007, di individuazione dei fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto.
I dati forniti dall’ultima edizione dell’IPD France Annuale Property Index rivelano come il settore immobiliare commerciale francese abbia conseguito una forte ripresa nel corso dell’ultimo anno, con un controvalore degli investimenti stabilmente in incremento. L’aumento degli investimenti in questo settore immobiliare sarebbe infatti stato pari al 4%, in netta controtendenza rispetto all’andamento calante del 2008 e del 2009, quando la flessione fu addirittura superiore ai 12 punti percentuali su base annua. Stando ai commenti a margine della pubblicazione del report sopra ricordato, dopo ben due anni di movimenti negativi nel comparto, il settore dell’immobiliare commerciale francese starebbe pertanto finalmente invertendo la rotta,
Anche in questi ultimi giorni sul mercato dei tassi si sta assistendo ad una preoccupante ascesa. L’ultima “mazzata” è arrivata proprio oggi dall’Agenzia di rating Standard & Poor’s, che ha annunciato la variazione dell’outlook a “negativo” sul debito sovrano degli Stati Uniti che, lo ricordiamo, vantano attualmente il rating massimo, ovverosia la tripla “A”. Insomma, nessun Paese è immune da una crisi sul debito che rischia di innescare, al pari di quella dei mutui subprime, una nuova tempesta finanziaria. A farne le spese sono e saranno sia le famiglie che pagano un mutuo, sia le imprese che nei prossimi mesi, per finanziare la propria attività, busseranno alla porta delle banche per accedere al credito attraverso i fidi ed i prestiti. Le Associazioni dei Consumatori, di conseguenza, sono preoccupate visto che la situazione per moltissime famiglie italiane è già critica.