mercato immobiliare

Immobiliare Australia, cresce il pessimismo

 Secondo un nuovo sondaggio compiuto dalla Commonwealth Bank / Mortgage and Finance Association of Australia (più brevemente, MFAA), le aspettative sull’andamento del mercato immobiliare residenziale australiano si starebbero facendo sempre più negative, con previsioni sui prezzi delle case in corso di peggioramento nel corso dei prossimi mesi.

Più nel dettaglio, lo studio condotto dalla MFAA rivela come la proporzione di persone che auspica di comprare una casa nel corso dei prossimi 12 mesi è calata dai 21,6 punti percentuali del mese di gennaio 2011, ai 19,1 punti percentuali del maggio dello stesso anno, ai 16,9 punti percentuali del mese di settembre, e ponendo altresì le basi per un’ulteriore contrazione del dato entro la fine dell’anno.

Mercato immobiliare, altre previsioni di debolezza per il real estate americano

Il mercato immobiliare degli Stati Uniti continuerà a permanere in uno scenario di debolezza per il prossimo futuro. A dirlo è un report condotto dalla newyorkese Radar Logic, relativo al mese di agosto 2011, ma pubblicato solamente nel corso delle ultime ore. Un report che non lascia grandi speranze al mattone nordamericano, affermando – in estrema sintesi – che il real estate a stelle e strisce non si riprenderà nel corso dei prossimi mesi.

I prezzi delle case del mese di agosto sono diminuiti sia su base mensile sia su base annua, ricorda l’analisi della società americana. I dati che preoccupano maggiormente sono tuttavia altri: il mix tra l’andamento delle vendite delle case, la fiducia dei cittadini statunitensi e l’avvio di nuovi cantieri residenziali, dipinge un quadro tutt’altro che rassicurante sulla situazione del segmento abitativo dell’immobiliare americano.

Immobiliare estero, sguardo periodico ad Est

A distanza di qualche mese, torniamo a parlare di quanto sta accadendo nel mercato immobiliare estero, con una particolare specificità per l’area baltica, dove i prezzi degli appartamenti nelle principali città hanno oramai consolidato un’interessante stabilità, e dove la sola Tallin riesce a garantire un ritmo di incremento dei valori di mercato piuttosto interessante, con un concomitante rialzo dell’andamento delle vendite commerciali.

Una ricerca recentemente condotta nella macro area di riferimento, infatti, denota un incremento dei prezzi degli appartamenti a Vilnius pressochè nullo, dopo un aumento che nel corso del mese di agosto è stato pari a 0,1 punti percentuali, a 1.209 euro per metro quadro. Su base annua, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono inferiori di 2,4 punti percentuali.

Mercato USA, ultimi dati ancora negativi per settembre

 Arrivano gli aggiornamenti relativi all’andamento del mercato immobiliare statunitense per il mese di settembre. Dati che, premettiamo, non fanno altro che confermare le stime negative già formulate nel corso delle settimane scorse, e che pertanto ribadiscono come la crisi del real estate nordamericana sia davvero lontana dal potersi diradare.

In un ultimo bollettino, la National Association of Realtors ha infatti affermato che sia le vendite di case, che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, sarebbero diminuiti durante il corso del mese di settembre. Ad ogni modo, non tutti i dati sembrano essere nocivi per le coronarie degli operatori di settore. Gli elementi statistici mostrano infatti una forte contrazione rispetto al precedente mese di agosto (probabilmente dovuta alla straordinaria ripresa del periodo), ma sono comunque superiori a quelli riscontrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Immobiliare britannico, fiducia sempre più scarsa da parte dei cittadini

 Un nuovo aggiornamento pubblicato dalla Nationwide Building Society, afferma che la fiducia dei consumatori britannici sarebbe ancora in calo, per il quarto mese consecutivo, durante  settembre 2011. Le cause sono da ricercarsi principalmente nel deludente andamento del mercato del lavoro, con una disoccupazione crescente, che fa temere il peggio per quanto concerne il futuro dell’economia nazionale.

Sottolineiamo pertanto come secondo l’analisi della Nationwide Building Society l’indice rappresentativo della fiducia locale sia sceso di altri 3 punti rispetto al mese precedente, giungendo alla poco invidiabile soglia dei 45 punti.

Immobiliare commerciale, la nuova frontiera è l’Africa?

 Sta crescendo con ritmi davvero impressionanti la richiesta di spazi commerciali e ad uso ufficio in alcune aree del continente africano. Angola e Nigeria, in particolar modo, sembrano essere i leader di questa nuova era del mercato immobiliare internazionale, andando a guidare la speciale classifica dei Paesi africani con il miglior grado di attratività mondiale per quanto concerne la richiesta di spazi da adibire ad uso ufficio e commercio.

La ragione di questo boom di domande è abbastanza palese. Nelle macro regioni appena ricordate, i settori relativi alle banche, alle telecomunicazioni e alle costruzioni stanno incrementando in maniera ragguardevole e, di conseguenza, non possono che alimentare la richiesta di spazi utili per consentire alle varie società locali e – soprattutto – internazionali, di collocarsi adeguatamente all’interno dei perimetri territoriali di competenza.

Prezzi case, declino riscontrato nel mercato britannico

 I prezzi delle case nel mercato del Regno Unito sono calati per la prima volta durante gli ultimi tre mesi. Il mese di settembre, infatti, sembra aver risentito più che in precedenza delle turbolenze all’interno del mercato immobiliare e creditizio europeo, con la crisi del debito che ha abbracciato negativamente qualsiasi settore dell’economia internazionale.

A certificare la contrazione dei valori commerciali delle case britanniche è così arrivata la ricerca congiunta condotta da Acadametrics e LSL Property Services, secondo cui il prezzo medio di una casa in Inghilterra e in Galles sarebbe ora inferiore di 0,3 punti percentuali rispetto alla fine del mese di agosto, per un controvalore in termini assoluti che si aggira intorno alle 218.650 sterline (circa 343 mila dollari), per il più basso livello medio da giugno a questa parte.

Investimenti immobiliari, seguire l’esempio britannico

Per rinvigorire lo stagnante mercato immobiliare locale, il governo britannico ha lanciato un maxi piano che prevede la realizzazione di circa 100 mila nuove abitazioni entro la fine del 2015. Il piano è in realtà in uno stadio ben più avanzato rispetto a quanto si possa inizialmente immaginare, visto e considerato che per tutta l’estate i dipartimenti locali si sono impegnati nell’individuazione di aree dove poter instaurare i nuovi complessi residenziali.

Il governo si appresta pertanto a lanciare questo piano di realizzazione di abitazioni che, almeno in un primo momento, rimarranno di proprietà statale. Lo stesso governo non ha inoltre escluso di dare via a una seconda fase nella realizzazione degli immobili di cui sopra, qualora le esigenze dovessero incrementare con il passare degli anni, e rendendosi disponibile a toccare la soglia massima delle 200 mila unità abitative da realizzare.

Immobiliare emergente, stime positive su Bangkok

Come spesso facciamo sulle pagine del nostro seguitissimo blog, ci occuperemo oggi di uno dei mercati immobiliari emergenti con un ritmo di crescita davvero interessante, quello di Bangkok. Secondo una recente ricerca condotta dalla società di consulenza CB Richard Ellis, infatti, il mercato immobiliare commerciale dell’area starebbe iniziando una ripida fase di crescita, sia per quanto concerne la domanda relativa all’acquisto di spazi commerciali, che per quanto concerne la locazione degli uffici, a margine di un periodo di instabilità locale e internazionale.

L’analisi condotta dalla società di consulenza di cui sopra mostra infatti come la domanda per gli uffici sia stata decisamente molto dinamica durante il secondo trimestre dell’anno, mostrando segnali di chiara espansione, e incrementi marginali del già elevato tasso di occupazione degli spazi commerciali, che alla fine dello scorso trimestre era stato pari all’86,5%.

Patrimonio immobiliare zero per chi vive in affitto

 In Italia il 42,6% dei giovani non ha alcun patrimonio immobiliare. A rilevarlo è stato il Censis ed Unipol in accordo con un Rapporto dal titolo “Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali“, da cui è altresì emerso come solamente il 20% circa delle famiglie giovani possa quantomeno contare sulla prima casa ad uso residenziale. Di contro, a conferma di una fragilità patrimoniale a livello giovanile che è a dir poco dilagante, c’è un 40% di famiglie giovani che, quasi sempre per necessità e non per scelta, vive in una casa in affitto. Il tutto a fronte di un altro 16% circa che si arrangia vivendo nella casa di un parente, mentre solo l’1 delle famiglie giovani accede con canoni agevolati a case in affitto da parte di enti.

Case fantasma: Ingegneri e Agenzia del Territorio insieme

 Un’intesa sulle cosiddette case fantasma, ovverosia quegli immobili mai dichiarati e, quindi, sconosciuti al Catasto. Questo è quanto hanno stipulato da un lato l’Agenzia del Territorio, e dall’altro il Consiglio Nazionale degli Ingegneri. A firmare l’accordo nei giorni scorsi, in particolare, sono stati Giovanni Rolando, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, e Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio; l’intesa definisce quelle che saranno le modalità di collaborazione nell’ambito immobiliare ed in particolare, come sopra accennato, per gli immobili non dichiarati al Catasto.

Tasse casa e manovra, rischi per il mercato immobiliare

 Nei prossimi giorni, in pieno ferragosto, si terrà un consiglio dei ministri straordinario. L’obiettivo è quello di varare in Italia un Decreto con misure che anticiperanno il pareggio di bilancio dal 2014 al 2013. C’è grande attesa per conoscere le misure nel merito e nel metodo; tra queste ci potrebbero essere provvedimenti sulla casa, ragion per cui tutti i cittadini, ma anche gli operatori di mercato, compresi gli agenti immobiliari ed i mediatori creditizi, sono col fiato sospeso. In particolare, sebbene siano ancora solo indiscrezioni, potrebbe spuntare una patrimoniale sulla casa, non su quella ad uso residenziale, ma sulle seconde e sulle terze case e così via. Ma le nuove tasse sulla casa quali effetti potranno avere sul mercato immobiliare?

Anci, un’iniziativa per valorizzare il patrimonio immobiliare dei comuni

 L’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, sulla casa non intende restare con le mani in mano. Così ha dato vita a un’iniziativa dal nome significativo. Il progetto, infatti, si chiama ‘Patrimonio Comune‘ ed è dedicato a tutte quelle Amministrazioni comunali che non vogliono restare a guardare inermi il proprio patrimonio immobiliare e sono, anzi, decise a valorizzarlo. Il progetto – che non mancherà di far ricadere conseguenze importanti nei territori – è stato realizzato avvalendosi del contributo qualificato di IFEL, l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, Fondazione dell’Anci che potrà dare un supporto utile per facilitare l’azione amministrativa, rendere più semplici le procedure velocizzando così anche il sempre difficile rapporto tra i soggetti pubblici e privati nei territori.

Evasione immobiliare: Comune di Bari e Agenzia del Territorio insieme

 Andare ad allineare le informazioni che sono contenute nelle banche dati catastali con quelle comunali. E’ questo uno degli obiettivi, nel Comune di Bari, per cui l’Amministrazione locale ha siglato un apposito protocollo d’intesa con l’Agenzia del Territorio. Trattasi, in particolare, di un accordo contro l’evasione fiscale in campo immobiliare firmato giovedì scorso, 4 agosto del 2011, a Palazzo di Città, da Gabriella Alemanno, direttore dell’Agenzia del Territorio, e da Michele Emiliano, il Sindaco di Bari. L’accordo, nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale in campo immobiliare, permetterà alla due Amministrazioni di rafforzare la collaborazione a fronte di una durata del protocollo pari a tre anni; inoltre, a fronte della possibilità di rinnovare l’accordo, entrambe le Amministrazioni si sono impegnate non solo a portare avanti attività definite ad elevata valenza fiscale, ma anche a sviluppare iniziative rientranti nel federalismo fiscale, a semplificare i rapporti tra i due Enti ed anche nei confronti dei cittadini.