previsioni

Regno Unito, Hometrack scommette su prezzi case in calo

I prezzi delle proprietà immobiliari del Regno Unito sono calati, durante il mese di luglio, per la prima volta durante gli ultimi quindici mesi. Secondo una breve analisi recentemente pubblicata dalla società di consulenza di settore Hometrack Ltd., sarebbe principalmente la conseguenza della riduzione del budget governativo per la spesa pubblica, e dell’incremento nel numero di persone che in queste settimane stanno cercando di vendere la proprie proprietà immobiliari.

Il prezzo medio di una proprietà ad uso abitativo in Inghilterra e in Galles è così calato di 0,1 punti percentuali rispetto al mese di giugno, a quota 158.700 sterline (circa 245 mila dollari, al cambio attuale). I valori delle proprietà immobiliari nell’area metropolitana della capitale londinese avrebbero inoltre subito una flessione ancora più consistente della media nazionale, con una contrazione di 0,2 punti percentuali, sebbene – su base annua – i prezzi siano cresciuti del 2%.

Bulgaria, rallenta calo dei prezzi delle case

Il prezzo medio di una proprietà immobiliare ad uso residenziale in Bulgaria è continuato a calare durante il secondo trimestre del 2010. I dati ufficiali, confrontati con le performance dei trimestri precedenti, forniscono tuttavia anche una seconda informazione importante: la flessione dei valori commerciali delle case del Paese europeo avrebbe infatti subito un rallentamento rispetto ai tre mesi di inizio 2010.

Gli elementi diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica sostengono infatti che i prezzi di una proprietà immobiliare residenziale nel Paese hanno subito una diminuzione di circa 0,8 punti percentuali durante il secondo trimestre dell’anno, contro una flessione di 2,3 punti percentuali che lo stesso Istituto Nazionale di Statistica aveva rivelato nel corso del precedente trimestre.

Su base annua, la flessione è invece stata pari a 9,7 punti percentuali, dimostrandosì così più grave rispetto alla contrazione su base annua rilevata nel corso del primo trimestre, quando i prezzi subirono un decremento medio di 7,8 punti percentuali.

Cina, il boom immobiliare verso la fine?

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo in Cina potrebbero diminuire fino a 30 punti percentuali, mentre la crescita della produzione interna lorda del Paese asiatico potrebbe scendere al di sotto degli 8 punti percentuali. Quanto sopra, potrebbero essere le conseguenze dirette delle azioni intraprese del governo, che sta esercitando ingenti sforzi nel tentativo di raffreddare il mercato immobiliare e la straordinaria crescita dei prezzi.

Ad effettuare le considerazioni di cui sopra è stata, negli scorsi giorni, la società Nikko Cordial Securities Inc., che riporta i forecast del Consiglio di Stato, il quale prevede che i prezzi delle porprietà immobiliari ad uso abitativo subiranno una flessione di almeno 20 punti percentuali nel corso dei prossimi mesi.

Il governo cinese, sostengono invece altre osservazioni provenienti dal Giappone, stimerebbe delle flessioni dei prezzi delle case di almeno 30 punti percentuali, con un impatto macroeconomico che tuttavia sarebbe molto limitato, e non in grado di contrarre il ritmo di crescita economico del Paese al di sotto dell’8%.

Hong Kong, previsioni di crescita per i prezzi delle case di lusso

I valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di lusso ad Hong Kong cresceranno fortemente durante la seconda parte dell’anno, sviluppandosi ad un ritmo che non sarà lontano dai 10 punti percentuali entro la fine del 2010. A sostenerlo è una recente ricerca condotta dalla società di consulenza Jones Lang LaSalle, fiducioso che la vendita di un’importate area edificabile a Peak possa incrementare la fiducia degli investitori nel real estate locale.

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di maggior pregio sono già cresciuti di 10 punti percentuali nella prima metà dell’anno, supportati principalmente da un basso livello dei tassi di interessi. La bassa onerosità del ricorso ai finanziamenti sarà una delle determinanti che permetterà ai valor idelle case di crescere anche nel corso della seconda parte del 2010, insieme ad una serie di altri fattori endogeni.

Tra questi, la scarsità nell’offerta di questo particolare segmento del mercato immobiliare dell’area asiatica, e lo sviluppo dei principali dati economici fondamentali.

Regno Unito, erogazioni mutui in calo a giugno

Le erogazioni di finanziamenti immobiliari da parte degli istituti di credito del Regno Unito sono calate ancora, durante il mese di giugno. A condizionare fortemente l’andamento di questo dato è stata l’ennesima restrizione creditizia da parte delle banche d’oltre manica, e una maggiore sfiducia nei confronti del futuro, che hanno penalizzato la domanda di acquisizione di proprietà immobiliare ad uso abitativo.

A trarre le considerazioni di cui sopra è stata, nel suo monitoraggio periodico, la Bank of England. Sondando il terreno delle operazioni di finanziamento dei principali sei istituti di credito dell’area (Banco Santander SA, Barclays Plc, HSBC Holdings Plc, Lloyds Banking Group Plc, Nationwide Building Society and Royal Bank of Scotland Group Plc), l’istituzione monetaria ha dedotto che nel sesto mese del 2010 sono stati erogati 48 mila mutui, contro i 51 mila del mese di maggio.

Nel comunicato stampa, la Bank of England sostiene inoltre che “la domanda ha continuato ad essere limitata dalle restrizioni creditizie sul fronte dei mutui” e che “guardando al futuro, i principali istituti di credito del Regno Unito si attendono una domanda pressochè stabile per il resto dell’anno, riflettendo parzialmente la debolezza della fiducia riscontrabile tra i potenziali acquirenti di una casa”.

Regno Unito, prezzi offerta in calo per la prima volta nel 2010

I proprietari  di unità abitative nel Regno Unito hanno abbassato le proprie pretese in termini di prezzi per la prima volta dall’inizio del 2010 durante il mese di luglio. Ad effettuare tale rilevazione è stata, negli scorsi giorni, Rightmove Plc, secondo cui è altamente probabile che i venditori immobiliari proseguano in tale trend anche per il resto dell’anno in corso, e forse altresì per la prima parte del 2011.

I prezzi all’offerta sono infatti diminuiti di 0,6 punti percentuali a 236.332 sterline e, secondo la compagnia di consulenza, scenderanno di altri 7 punti percentuali durante la seconda metà dell’anno, cancellando gli incrementi riscontrati durante la prima parte del 2010. Nella capitale Londra, il costo di una casa è invece calato di 1,7 punti percentuali, per una contrazione guidata da alcuni dei distretti più cari, come quelli di Chelsea e di Kensington.

Ad ogni modo, lo scenario dei prossimi mesi dovrebbe essere caratterizzato da nuove ristrettezze creditizie che abbasseranno ulteriormente la domanda immobiliare, e da una fornitura di case che invece rimarrà su livelli piuttosto elevati: Nationwide Building Society stima infatti che sul mercato immobiliare finiscano ogni settimana circa 30 mila nuove case, che rappresenta un volume triplo rispetto al numero dei mutui concessi.

Taiwan, i prezzi delle case potrebbero calare del 10%

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo non nuove nell’area di Taiwan potrebbero diminuire di altri 10 punti percentuali nella seconda metà dell’anno, dopo che la Banca Centrale locale ha dichiarato alle istituzioni finanziarie di assumere immediati provvedimenti per prevenire atteggiamenti speculativi nel Paese asiatico. A sostenerlo, un recente report curato da Citigroup Inc.

Secondo le considerazioni dell’istituto di credito che ha effettuato l’analisi, le valutazioni di cui sopra dovrebbero avere delle conseguenze negative soprattutto sul mercato secondario, su quella parte del mercato immobiliare che – in altri termini – è relativo alla compravendita di proprietà abitative non nuove, per le quali sono da realizzare alcune considerazioni specifiche alternative rispetto alla generalità delle transazioni.

L’intento della Banca Centrale del Paese asiatico è d’altronde ben chiaro: evitare che il credito bancario diventi troppo “facile”, e che un’esplosione delle operazioni nel settore immobiliare possa in qualche modo portare su livelli elevati e ingestibili i prezzi delle case; le domande di mutuo sono in effett ischizzate su soglie record, incentivate dai bassi tassi di interesse di riferimento da parte dell’autorità monetaria.

Regno Unito, i prezzi delle case stimati in flessione

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito subiranno una flessione tendenzialmene graduale fino al 2012. Le motivazioni alla base di questa considerazione, effettuata ad opera di Capital Economics, sono riferibili alla previsione di condizioni creditizie ancor più stringenti, e alla riduzione della spesa pubblica nel settore oggetto di cvalutazione.

La società di consulenza ritiene pertanto che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo subiranno una flessione di cinque punti percentuali nel corso del 2010, e di dieci punti percentuali per ognunog dei prossimi due anni. Per quanto riguarda invece il 2012, non è affatto scontato che possa esser stimata una ripresa, perchè – sostiene ancora la società – i forecast sul triennio sono altamente incerti.

Sembrano così definitivamente spente le speranze di chi riteneva che il mercato immobiliare del Regno Unito avrebbe conseguito una significativa ripresa già nel corso del presente 2010, forse forte di qualche timido segnale di rirpesa che ha contraddistinto i primissimi mesi.

Stati Uniti, record di sequestri immobiliari

Negli Stati Uniti sono stati sequestrati ben 269.962 immobili ad uso abitativo durante il secondo trimestre dell’anno, confermando pertanto le stime precedentemente diramate dalla società di consulenza RealtyTrac, secondo cui il volume delle case oggetto di un provvedimento di sequestro forzato supereranno il milione di unità entro la fine del 2010, battendo così il record riscontrato nel 2009.

Su base annua, l’incremento dei sequestri delle proprietà immobiliari ad uso abitativo è pari a 38 punti percentuali; rispetto al primo trimestre dell’anno, inoltre, i sequestri mostrano un’evidente accelerazione, con uno sviluppo di 5 punti percentuali su base trimestrali. Più di 1,65 milioni di proprietà immobiliari sono inoltre state interessate da altri provvedimenti relativi a procedure di esproprio o di pignoramento durante il primo semestre dell’anno, con un incremento di 8 punti percentuali rispetto a quanto avvenuto nella prima metà del 2009.

Secondo quanto conferma il direttore del Centro di ricerche e di studi immobiliari dell’Università di Harvard, Nicolas Retsinas, intervistato recentemente dal media locale Bloomberg, i pignoramenti di case non avrebbero ancora toccato il livello massimo, perché la deteriorata situazione del mercato del lavoro, e l’elevata disoccupazione, alimenteranno ancora i provvedimenti di tale natura per altri sei o nove mesi.

Regno Unito, stime decrescenti sui prezzi delle case

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito subiranno nuove diminuzioni nel corso dei prossimi mesi, e lo scarto tra quanto atteso dagli operatori del settore e quanto riscontrato in realtà potrebbe allargarsi ulteriormente nella seconda parte dell’anno. A sostenerlo, un recente monitoraggio della Royal Institution of Chartered, che spegne così i (pochi) fuochi di ottimismo circa una ripresa pronta e soddisfacente del locale real estate.

 La causa di questo ennesimo decremento dei valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo è da ricercarsi principalmente nella crescente offerta di case presenti sul mercato. A tale incremento dell’offerta non ha tuttavia fatto riscontro un pari sviluppo della domanda che, anzi, si è mostrata inaspettatamente più debole del previsto, e scoraggiando così la conclusione delle compravendite ai prezzi desiderati dai venditori.

Le trattative sul fronte immobiliari si fanno a tal proposito sempre più frequenti, generando delle richieste incrementanti di mutui. Stando a quanto affermato dal Council of Mortgage Lenders, ad esempio, le concessioni di finanziamenti immobiliari sono cresciute di 2 punti percentuali a quota 42 mila unità durante il mese di maggio rispetto al livello che era stato rilevato nel corso del mese precedente.

Cina, rallenta la crescita dei prezzi delle case

In Cina i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono cresciuti con un ritmo più lento del recente passato. Un “freno” all’imponente sviluppo dei valori commerciali delle case, che fa seguito a quello riscontrato nel mese di maggio, dando pertanto continuità a questo rallentamento che, pur lieve, fa ben sperare per un leggero allentamento del vorticoso incremento dei prezzi che spaventa il governo locale.

Secondo quanto ha riportato il quotidiano China Information News, infatti, i prezzi nelle 70 città di riferimento del Paese sono cresciuti di 11,4 punti percentuali nel corso del mese di giugno, su base annua, contro i 12,8 punti percentuali rilevati come incremento annuo del mese di aprile, e i 12,4 punti percentuali che invece erano stati riscontrati nel mese di maggio, il periodo iniziale di questa piccola inversione di tendenza.

Su base mensile, i prezzi delle case hanno subito una diminuzione di 0,1 punti percentuali a giugno su maggio. Alcuni economisti, come quelli dell’Università di Harvard, ritengono che quanto sta avvenendo in queste settimane nel mercato immobiliare cinese sia l’inizio di un “collasso” del real estate locale, che per i forecast della Barclays avrà le proporzioni di un crollo del 30% nei prossimi 12 mesi.

Singapore, l’immobiliare corre veloce

In mesi in cui non si fa altro che parlare di difficoltà (europee e americane) dei rispettivi mercati immobiliari e di straordinarie (e parzialmente preoccupanti) performance dei prezzi delle case nei mercati orientali, troppo poco ci si sofferma sulle possibilità di impiego che la città-Stato di Singapore riserva agli investitori locali e stranieri, sempre più attenti a cercare nuove fonti di guadagno per i propri averi.

Singapore, secondo un recente studio, potrebbe superare la Cina nella speciale – e riservatissima – classifica delle economie con il più elevato tasso di crescita. Uno sviluppo rapidissimo, che nel corso del 2010 dovrebbe essere pari a circa 10,8 punti percentuali (contro i “soli” 10,1 punti percentuali della vicina Cina), e che sembra essere trainato anche dalle prestazioni del mercato immobiliare locale.

Singapore sembra infatti stia godendo di uno sviluppo maggiormente diversificato rispetto al passato, quando la principale fonte attrattiva era rappresentato dagli investimenti nel segmento dell’elettronica, di cui Singapore era tradizionalmente un ottimo esportatore. Pur mantenendo tale ruolo, il Paese sta tuttavia migliorando la contribuzione al Pil di altri settori, quale quello immobiliare, ma non solo.

Regno Unito, prezzi delle case in calo record a giugno

In Regno Unito i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono calati con un ritmo record per gli ultimi quattro mesi durante il periodo di giugno. La causa – sostiene Halifax – sarebbe imputabile all’incremento nell’offerta, che ha superato l’avanzata delle domande, ponendo delle serie pressioni al ribasso per ciò che concerne i valori di mercato delle unità appartenenti al segmento abitativo del real estate.

La divisione mutui del Gruppo Lloyds Banking ha infatti affermato che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono calati di 0,6 punti percentuali a giugno, contro una flessione che nel precedente mese di marzo era invece stata pari a 0,5 punti percentuali. Ricordiamo altresì che – come riportato dalle analisi economiche di Bloomberg News – le stime sull’andamento dei valori commerciali parlavano di un lieve incremento (+ 0,2 punti percentuali).

Quanto sopra, sostiene Howard Archer, economista alla IHS Global Insight, starebbe riaccendendo “il pessimismo sull’andamento del mercato immobiliare, incrementando i sospetti che i prezzi delle case rimarranno invariati per il resto dell’anno”. Precedentemente, la stessa società aveva invece predetto che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito avrebbero conseguito un lieve rialzo.

Nuova Zelanda, previsto calo dei prezzi delle case nel 2010/11

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo in Nuova Zelanda continueranno a diminuire per l’intera durata dell’anno in corso. Secondo la Westpac Banking Corp., che ha condotto un recente monitoraggio, i tassi di interesse applicati alle operazioni di finanziamento immobiliare sono infatti destinati a crescere, mentre lo sviluppo demografico della popolazione subirà un forte rallentamento.

I prezzi, pertanto, diminuiranno di 2 punti percentuali durante il 2010. Per quanto concerne l’anno successivo, Westpac Banking Corp. si dice convinta che il trend intrapreso sarà grosso modo lo stesso, con una contrazione non inferiore ai 2 punti percentuali sopra ricordati. Nel corso del 2009, invece, la stessa società ricorda che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo crebbero di 6,4 punti percentuali.

Nello scorso mese, il governatore della Banca Centrale Alan Bollard alzò i tassi di interesse di riferimento per le operazioni di rifinanziamento, per la prima volta negli ultimi tre anni. L’intenzione dell’istituzione monetaria neo-zelandese è quella di rimuovere gran parte degli stimuli gradualmente, man mano che la crescita economica si farà più convinta rispetto al recente periodo passato.