Contratti di locazione: in vigore la conciliazione obbligatoria

Dallo scorso 20 marzo del 2011 in Italia, in materia di contratti di locazione, si concilia “per forza”. A metterlo in risalto nei giorni scorsi è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza a seguito dell’entrata in vigore della cosiddetta “mediazione obbligatoria” che, inoltre, scatta anche per questioni, liti e controversie legate ai diritti reali, al contratti bancari, finanziari ed assicurativi, alle successioni ereditarie e divisioni.

Ed ancora, si concilia per forza anche per i patti di famiglia, per la diffamazione a mezzo stampa, per il comodato, nonché per l’affitto di aziende e per il risarcimento del danno legato ai danni causati da responsabilità di natura medica. Rispetto al ricorso diretto al Tribunale, con la mediazione obbligatoria, introdotta dall’attuale Governo in carica, si punta a risolvere le liti più rapidamente ed a basso costo; inoltre, si evita di ingolfare il “sistema giustizia” visto che sono già tantissime, e da smaltire, le cause civili pendenti.

Sempre più diffusa la condivisione degli appartamenti

La condivisione degli appartamenti è fenomeno sempre più diffuso lungo la penisola. Un fenomeno dietro al quale, ovviamente, si cela un aspetto fondamentalmente economico, legato al risparmio conseguibile mediante tale atteggiamento di vita. Ma non solo.

Stando infatti a una recente analisi di Casa24, il magazine de IlSole24Ore dedicato al mercato immobiliare, l’evoluzione legata alla condivisione delle case starebbe tornando lentamente di moda, con una spiccata preferenza per l’aspetto sociale oltre che economico.

Surroga del mutuo a tasso fisso da Carira

L’operazione di surroga del mutuo a tasso fisso della Cassa di risparmio di Ravenna è un servizio grazie al quale il cliente dell’istituto di credito potrà trasferire all’interno delle strutture della Cassa ravennate un finanziamento attualmente in corso di ammortamento presso un’altra banca.

L’operazione di surroga avverrà in maniera del tutto gratuita, e il cliente dell’istituto di credito non dovrà sopportare alcun costo relativo al trasferimento del finanziamento, comprese le spese notarili che verrebbero eventualmente rimborsate dalla banca.

Il servizio è anche l’occasione per modificare alcune condizioni economiche di riferimento, come ad esempio la durata della transazione residua, o ancora la forma tecnica di tasso di interesse applicata al capitale mutuato.

Corea del Sud, nuove restrizioni nelle concessioni di mutui

In Corea del Sud, a partire dal prossimo mese, entreranno in vigore delle nuove disposizioni che ridurranno l’ammontare che gli istituti di credito potranno erogare ai mutuatari per le operazioni di acquisto di una proprietà immobiliare all’interno del Paese.

L’obiettivo è ovviamente quello di contrastare l’eccessivo indebitamento dei proprietari immobiliari, istituendo per tale scopo un limite rigido tra il reddito annuo percepito dai mutuatari e, appunto, il limite massimo che essi potranno richiedere.

Secondo gli analisti questo atteggiamento da parte del governo sulle banche locali, produrrà una flessione delle compravendite nel mercato immobiliare della nazione asiatica, e un conseguente calo dei prezzi.

Casa: costi per mantenerla sempre più alti

In Italia i costi per mantenere la casa, sia che questa sia in affitto, sia di proprietà, sono sempre più alti. A rilevarlo è stata la Federconsumatori che, anche per il 2011, attraverso il proprio Osservatorio Nazionale, ha calcolato di quanto dal 2001 ad oggi siano aumentati i costi per la casa di proprietà e per quella che invece è in affitto. La rilevazione, in particolare, è stata fatta prendendo a riferimento un appartamento che, situato in una grande area metropolitana, è in zona semicentrale ed ha una superficie pari a 90 metri quadrati

Ebbene, dal 2001 ad oggi i costi di mantenimento della casa sono mediamente aumentati dell’83% per chi vive in affitto, e del 33% per chi vive in un immobile di proprietà. Nel dettaglio, per mantenere una casa in affitto al giorno d’oggi ci vogliono in media 8.485,80 euro all’anno, mentre per quella di proprietà, per la quale chiaramente non si paga alcun canone di locazione, il costo medio è pari a 2.896,20 euro l’anno. Inoltre, dall’analisi dell’ONF, l’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori, è emerso come ad oggi per acquistare una casa-tipo servano in media ben 18 anni di stipendio quando nel 2001, invece, ne bastavano 15.

Prezzi case, ecco il valore medio nel 2010

L’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia del Territorio ha recentemente pubblicato i dati relativi al valore medio di un appartamento al metro quadro su tutto il territorio nazionale, per quanto concerne il livello riscontrato nel corso del precedente 2010.

Stando alle affermazioni dell’Osservatorio, la quotazione media di una proprietà immobiliare abitativa è stata pari a 1.579 euro al metro quadrato, con uno sviluppo che su base annua è stata pari a 0,4 punti percentuali.

Identico l’avanzamento dei valori commerciali delle case su base semestrale. Nella seconda parte dell’anno è pertanto stata riscontrata una lieve crescita rispetto ai valori di chiusura del primo semestre del 2010.

Mutuo a tasso misto da Cassa di risparmio di Ravenna

Il mutuo a tasso misto della Cassa di risparmio di Ravenna è un finanziamento immobiliare ipotecario che l’istituto di credito offre come soluzione finanziaria alternativa per acquistare, costruire o ristrutturare una proprietà immobiliare ad uso abitativo.

La caratteristica principale di questo mutuo consiste nella possibilità – rimessa alla volontà del mutuatario – di poter procedere a modifiche nella forma tecnica del tasso di interesse applicato al capitale mutuato, nei tempi e nelle modalità stabilite dal contratto.

Nell’arco del piano di ammortamento, pertanto, il mutuatario potrà scegliere di passare dall’applicazione del tasso fisso a quella del tasso variabile e, di contro, passare dall’applicazione del tasso indicizzato a quella di un tasso certo e costante nel tempo.

Costruzioni Italia: indice produzione Istat gennaio 2011 in calo

Nello scorso mese di gennaio in Italia l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è sceso dell’1% rispetto al mese precedente, ovverosia rispetto a dicembre 2010. A rilevarlo è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica nel precisare come la discesa congiunturale sia inoltre più ampia su base trimestrale; da novembre 2010 a gennaio 2011, infatti, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è sceso del 3,4% rispetto ai tre mesi precedenti, ovverosia al periodo agosto-ottobre 2010.

L’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni, corretto per gli effetti di calendario, scende dell’1,4% rispetto al gennaio del 2010, mentre l’indice grezzo, sempre su base annua, registra un aumento del 2,1%. L’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, comunicherà il prossimo Rapporto sull’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni il 28 aprile 2011.

Stati Uniti, dati negativi di CoreLogic sull’inizio anno

Nella giungla di dati relativi all’andamento del mercato immobiliare statunitense in questo inizio 2011, si è aggiunto l’ultimo report formulato da CoreLogic, che ha comunicato gli elementi consuntivi circa il trend assunto dai valori commerciali delle case nel mese di gennaio.

CoreLogic ha di fatto confermato i presupposti negativi già presentati da altre società di consulenza del settore, riferendo che anche il mese di gennaio 2011 avrebbe chiuso con una performance negativa per quanto concerne i valori di mercato delle case.

Il mese di gennaio sarebbe stato, in altri termini, periodo di deprezzamento piuttosto forte delle case, con un calo di 5,7 punti percentuali su base annuale, perfino peggiore dei – 4,7 punti percentuali riscontrati nel corso del mese di dicembre 2010.

Mutuo Sereno dalla Cassa di risparmio di Ravenna

Il Mutuo Sereno, della Cassa di risparmio di Ravenna, è un finanziamento immobiliarle ipotecario con rata fissa e durata variabile, utilizzabile dal cliente correntista di questo istituto di credito per portare a compimento transazioni come l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di casa.

Come desumibile dal nome stesso del prodotto, caratteristica fondamentale del servizio è la presenza di una durata variabile a seconda dell’andamento dei tassi, con estensione massima pari a 25 anni, allungabile al massimo per ulteriori 5 anni, ammesso che il richiedente non abbia età anagrafica superiore ai 75 anni.

Il tasso di interesse applicato al capitale oggetto di mutuo sarà altrettanto variabile, e parametrato sulla base dell’Euribor di periodo, maggiorato di uno spread concordato sulla base dell’estensione complessiva della transazione di natura finanziaria.

Investimenti immobiliari: preziosi come il metallo giallo

Gli immobili e l’oro pari sono in termini di appetibilità ai fini di investimento e di redditività. Anzi, le case negli ultimi dieci anni hanno battuto il metallo giallo in termini di rendimento; pur tuttavia, nel futuro a dominare in materia di investimenti immobiliari saranno gli interventi sia di riqualificazione degli asset, sia di trasformazione degli immobili stessi nell’ottica del minor consumo di suolo.

Questo è quanto, in estrema sintesi, è emerso nel corso di un convegno, intitolato “Edilizia sociale, città, governo del territorio“, in base ad una relazione che è stata presentata ed illustrata a Pisa da Lorenzo Bellicini, il direttore del Cresme, Centro ricerche economiche, sociologiche e di mercato nell’edilizia. Nell’ultimo decennio, in particolare, gli immobili hanno reso più dell’oro in quanto un ampio stock di questi, pari a ben il 30%, è finito sul mercato per le compravendite.

Investimenti immobiliari: cresce l’interesse verso il mercato tedesco

La Germania continua ad accrescere la propria popolarità in materia di investimenti immobiliari compiuti da cittadini stranieri, chiudendo il 2010 con delle buone performance, e aprendo il nuovo anno con prestazioni altrettanto positive su questo fronte.

In particolar modo, la Germania avrebbe conseguito un incremento delle ricerche per acquisto internazionale di proprietà immobiliari pari al 49,48%, come confermato dalla ricerca compiuta dalla Rightmove Overseas.

La Germania è anche una delle nazioni che riesce a scavalcare più posizioni nella classifica delle destinazioni internazionali più apprezzate dagli investitori immobiliari esteri, con il record che spetta tuttavia all’Irlanda, che di posizioni nell’elenco ne guadagna addirittura quattro.

Mutuo a tasso BCE dalla Carira

All’interno della propria gamma di mutui immobiliari ipotecari, la Cassa di risparmio di Ravenna dispone anche di un finanziamento a tasso di interesse variabile indicizzato tasso BCE, utilizzabile per operazioni di acquisto, costruzione o ristrutturazione di case.

Il tasso di interesse applicato al capitale oggetto di mutuo sarà contraddistinto da una parametrazione al tasso di interesse ufficiale di riferimento della Banca Centrale Europea sulle operazioni di rifinanziamento principale, maggiorato di uno spread da concordarsi.

Come nel caso del mutuo a tasso variabile Euribor, anche questo finanziamento vedrà il piano di ammortamento contraddistinto da rate di importo non costante nel tempo, poichè dipendenti – in maniera favorevole e sfavorevole – dall’andamento del parametro di indicizzazione.

Tasse immobili: elusione fiscale sull’asse Milano-Vicenza

L’Agenzia delle Entrate, tra Milano e Vicenza, ha messo a segno un nuovo “colpo” per quel che riguarda la lotta all’evasione e all’elusione fiscale. In particolare, l’Agenzia delle Entrate si è inserita all’interno di quello che è risultato essere, in accordo con una nota ufficiale emessa in data odierna, mercoledì 23 marzo 2011, dalla Direzione regionale della Lombardia, un vero e proprio “affare di famiglia“.

Nel mirino del Fisco, in particolare, sono finiti quattro fratelli residenti nelle due province di Vicenza e di Milano; questi, nel dettaglio, hanno messo a segno un complesso meccanismo di elusione fiscale sul quale è stato alzato il velo con opportuni accertamenti dall’Agenzia delle Entrate, ed in particolare, congiuntamente, dalla Direzione Provinciale I di Milano, e da quella di Vicenza. Una volta completati i controlli, i contribuenti chiamati in causa, nell’ammettere i rilievi presentati dal Fisco, hanno aderito all’accertamento ed hanno di conseguenza versato all’Erario una somma pari complessivamente ad oltre 15 milioni di euro.