Spese condominiali a carico dell’inquilino

 Poche ore fa abbiamo illustrato quali siano i criteri (e i dettagli) relativi alle spese condominiali a carico del proprietario / locatore. Cerchiamo invece ora di individuare in maniera chiara quali siano tutte le principali voci di spesa condominiale che rimangono a carico di colui che prende in affitto un appartamento. Una lista piuttosto congrua, che non manca di segnalare delle particolarità e delle eccezioni al criterio generale di cui all’art. 1576 c.c.

Spese condominiali a carico del proprietario

 Quando si prende in affitto un’abitazione, uno dei problemi maggiori è relativo alla ripartizione delle spese tra proprietario e inquilino. In virtù di una suddivisione non certo molto chiara delle spese, è in altri termini difficile sapere con chiarezza quali sono tutte le voci di spesa di pertinenza dell’inquilino e, quali, invece, di pertinenza del proprietario. In linea di massima, possiamo tuttavia anticipare che a carico del proprietario saranno le spese riguardanti le sostituzioni e le riparazioni degli impianti, le innovazioni e le manutenzioni straordinarie.

Mercato immobiliare Europa: gli ultimi studi REMAX

 REMAX Europe ha compiuto un interessante sondaggio sull’andamento del mercato immobiliare del vecchio Continente. Una ricerca che è stata finalizzata a comprendere quali siano gli immobili maggiormente ricercati dalle persone, quali sono le zone più gettonate e quale sia l’evoluzione dei prezzi, all’interno di un contesto che – come più volte abbiamo affermato sulle nostre pagine – non può che essere contraddistinto da un elevato grado didifficoltà.

Crisi mercato immobiliare Campania

 Il mercato immobiliare campano sta attraversando una fase molto difficile e delicata ma, forse, si iniziano a intravere i primi timidi segnali di risveglio. La ripresa sarà comunque legata a doppio filo con la possibile introduzione di sgravi e supporti di natura fiscale (e non solo) che possano in qualche modo produrre l’opportuna stabilizzazione di settore e, successivamente, l’inversione di tendenza attesa.

Grattacielo più alto di New York

Proseguiamo anche oggi il nostro virtuale viaggio tra i cieli mondiali, alla ricerca dei grattacieli più alti. Dopo aver osservato quali siano gli edifici più alti d’Italia, d’Europa e del mondo, spostiamoci dall’altra parte dell’Oceano al fine di individuare il grattacielo più alto di New York, il cui skyline continua ad evolversi, e che presto ospiterà un nuovo palazzo davvero sensazionale.

Grattacielo più alto d’Italia

Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di esaminare quali siano i grattacieli più alti d’Europa e del Mondo. Un viaggio “virtuale”, compiuto guardando all’insù, verso cime che – per gli standard italiani – sembrano davvero inarrivabili. Eppure, anche nel nostro Paese non mancano certamente i “giganti urbani”, a cominciare dal territorio lombardo, dove sono presenti i tre grattacieli più alti d’Italia.

Grattacielo più alto del mondo

Qualche ora fa abbiamo visto quali siano i grattacieli più alti d’ Europa. Ebbene, se vi siete “spaventati” con i numeri degli edifici più elevati del vecchio Continente, sappiate che non avete ancora idea di quanto possano essere alti gli edifici in giro per il mondo: basti considerare che il grattacielo londinese più alto d’Europa è solamente 54mo (!) per l’altezza, se confrontato con il resto del Pianeta.

Grattacielo più alto d’Europa

Vi siete mai chiesti quale sia il grattacielo più alto d’Europa? La domanda non è certamente rara, e la risposta non è, purtroppo, mai definitiva e consolidata. Negli ultimi anni, infatti, è partita una vera e propria rincorsa ad aggiudicarsi il record di titolarità dell’edificio più elevato. Cerchiamo dunque di comprendere chi stia “vincendo” questa particolare competizione, riferendoci solamente all’altezza strutturale (cioè dalla base al punto architetturale più alto, purchè integrato nell’edificio) e al recinto degli edifici completi o in avanzata fase di costruzione.

Crollo mercato immobiliare italiano nel primo trimestre

 Nel corso del primo trimestre dell’anno il mercato immobiliare italiano ha subito un vero e proprio crollo, perfino più negativo della maggior parte delle attese. La colpa? “E’ tutta dell’Imu” – afferma il presidente del centro studi nazionale della Fiaip, Mario Condò de Satriano, che punta il dito contro l’introduzione dell’imposta municipale unica e contro ciò che definisce “il terrorismo mediatico che è stato fatto attorno a questa nuova tassa”.

Immobili pubblici in vendita

 Prende piede il maxi piano di dismissione degli immobili pubblici, leva che il governo Monti vorrebbe utilizzare per cercare di rimpinguare le casse statali e contribuire così al reperimento di fondi utili per il raggiungimento degli obiettivi fissati. A muoversi in questa direzione è anche il ministero della difesa, che sta costruendo proprio in questi giorni il suo fondo immobiliare, che gestirà le procedure di dismissione di alcune proprietà immobiliari.

Bolla immobiliare Italia

 Anche in Italia sta scoppiando una bolla immobiliare? La risposta, per il quotidiano Rinascita, è assolutamente positiva. Il giornale afferma infatti che qualsiasi agenzia immobiliare presente sul territorio nostrano sa, “in gran segreto, senza farlo sapere troppo in giro, quanto sia calato il numero di vendite e quanto, nonostante ciò, i prezzi siano congelati”. Ma è davvero così? C’è davvero il rischio di una bolla immobiliare latente?

Prelievo fiscale immobili per 55 miliardi l’anno

 Secondo quanto reso noto dall’Ance, nel recente incontro denominato “Una fiscalità immobiliare per lo sviluppo delle città”, il prelievo fiscale sugli immobili – come riformato dalla recente introduzione dell’imposta municipale unica  – dovrebbe raggiungere quest’anno i 55 miliardi di euro l’anno, giungendo addirittura ai 58 miliardi di euro se si darà seguito all’incremento di due punti delle aliquote Iva.

Prelievo IMU immobili all’estero

 Per gli immobili all’estero, è finalmente disponibile l’elenco dei Paesi UE per i quali occorre calcolare l’Ivie sul valore catastale. L’Agenzia delle Entrate ha infatti diffuso pochi giorni fa la circolare 28/E, con la quale vengono fornite istruzioni per il calcolo della nuova imposta sugli immobili esteri delle persone fisiche, da versare entro il 9 luglio. A pagare l’Ivie saranno anche i contribuenti che conducono immobili in leasing, mentre ne saranno esonerati i nudi proprietari.

La circolare 28/E precisa inoltre che devono applicare l’imposta – oltre che i proprietari – i titolari di diritti di usufrutto, uso o abitazione, enfiteusi e superficie sugli immobili esteri e non invece chi detiene solo la nuda proprietà. Deve versare l’Ivie anche il locatario di immobili, pur se da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Efficienza energetica immobili sempre più richiesta

 Secondo una recente ricerca compiuta dall’Energy Efficiency Indicatori 2012, presentato dalla Johnson Controls, l’85% dei proprietari e dei gestori di edifici confida nella gestione dell’energia per poter operare con successo: una percentuale che è ben 34 punti percentuali maggiore rispetto a quella evidenziata appena due anni fa, e che dimostra lo straordinario boom del settore dell’energia sostenibile e della certificazione energetica a livello internazionale.

I fattori chiave in grado di trainare questo cambiamento sono rappresentati dai risparmi sui costi energetici e dagli incentivi finanziari. Inoltre, il 50% degli interpellati ha dichiarato di essere anche in cerca di modi per poter migliorare l’immagine ed accrescere il valore dei propri immobili.