Visto e considerato che ci è stato più volte richiesto da numerosi lettori del nostro blog, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul tema delle agevolazioni prima casa, comprendendo pertanto – pur in maniera sintetica – in che modo sia possibile ottenere dei sensibili risparmi rispetto a coloro che effettuano un’operazione di compravendita di un’abitazione successiva alla prima.
Prendiamo innanzitutto l’ipotesi più comune, quella relativa all’acquisto della prima casa da un altro soggetto privato. In questo caso, l’acquisto della prima casa verrà assoggettato al pagamento dell’imposta di registro nella misura del 3%, e delle imposte catastali e ipotecarie nella misura fissa di 168 euro. Contrariamente, nel caso di acquisto della seconda casa, tutte e tre le imposte sarebbero state pagate in misura proporzionale, rispettivamente pari al 7%, al 2% e all’1%.
E’ arrivato il no secco da parte del Sicet, il Sindacato Inquilini Casa e Territorio, alla manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici. Questo perché le misure inserite, a partire dal taglio lineare delle detrazioni e delle deduzioni fiscali, andranno tanto per cambiare a colpire la parte più debole del Paese. Secondo il Sindacato Inquilini Casa e Territorio, in accordo con una nota emessa nei giorni scorsi, al posto di quanto inserito nella manovra sarebbero invece necessarie delle misure che garantissero maggiore equità. Per quanto riguarda il fisco, tra l’altro, il Sicet ha colto anche l’occasione per ricordare come il Governo abbia regalato 1,5 miliardi di euro alla proprietà immobiliare andando ad introdurre l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cosiddetta cedolare secca sugli affitti.
La manovra correttiva triennale dei conti pubblici rischia di dare il colpo di grazia in Italia alle famiglie, ed in particolare a milioni di italiani proprietari di case, a quelli che la casa la stanno ancora pagando col mutuo, ed a quelle che vivono in affitto. Al riguardo è tutt’altro che positivo il giudizio del Sunia, Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari, su una manovra che nel complesso va proprio a discapito della povera gente attraverso gli odiati, gli odiatissimi tagli lineari a partire dalla decisione di abbassare in maniera indiscriminata le agevolazioni fiscali, ovverosia le deduzioni e le detrazioni. Con la conseguenza che si rischia una ulteriore riduzione delle risorse a sostegno delle famiglie in difficoltà con il pagamento degli affitti, ma anche il ritorno delle tasse sulla prima casa, e l’inasprimento dei tassi di interesse sui mutui a causa dell’allargamento della banda sui tassi ad usura.
Con l’entrata in vigore della cedolare secca sugli affitti, ovverosia l’imposta sostitutiva sui redditi da
Tempo di dichiarazioni dei redditi, e tempo di detrazioni fiscali. Di particolare importanza per le tasche degli italiani sono quelle sugli interessi passivi sui mutui, tema piuttosto sentito in questi giorni, e sul quale cerchiamo pertanto di fare chiarezza, anche alla luce di una recente circolare emessa dall’Agenzia delle Entrate.