Cedolare secca affitti 2011: ecco i codici tributo

 E’ tutto pronto, per i proprietari di immobili, per pagare l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cosiddetta cedolare secca sugli affitti. In data odierna, mercoledì 25 maggio 2011, infatti, l’Agenzia delle Entrate, ai fini del pagamento dell’imposta a mezzo F24, ha alzato il velo sui codici tributo che il contribuente dovrà utilizzare per i versamenti. Al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha emanato un’apposita circolare, la numero 59/E riportante proprio la data odierna; con la circolare vengono fissati i codici tributo per il pagamento della cedolare secca che, lo ricordiamo, va a sostituire non solo l’irpef, ma anche le relative addizionali, l’imposta di bollo e quella di registro. Questi, nello specifico, sono i codici tributo che nell’F24, “Sezione Erario”, il contribuente deve utilizzare: codice tributo “1840” per la prima rata dell’acconto; codice tributo “1841” per la seconda rata dell’acconto, oppure per il versamento dell’acconto in un’unica soluzione; ed infine il codice tributo “1842” per il saldo.

Cedolare secca affitti 2011: come versare l’imposta

 L’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, si versa al Fisco con le stesse scadenze e con gli stessi criteri legati al versamento dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. A ricordarlo è la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna che proprio sulla cedolare secca ha realizzato un’utile brochure. Quindi, la cedolare secca il proprietario di immobili deve versarla con la modalità dell’acconto e del saldo; in particolare, a valere sul 2011, l’acconto sull’imposta sostitutiva è pari all’85% di quella dovuta, mentre nel 2012 la percentuale dell’acconto salirà al 95%. La modalità di versamento, come sopra accennato, è la stessa con cui si paga l’Irpef ragion per cui deve essere utilizzato il modello F24 come segue: se l’importo dovuto è inferiore ai 257,52 euro, allora l’imposta si può versare in un’unica soluzione con il modello F24 entro il 30 novembre del 2011.

Cedolare secca affitti 2011: Siria Web semplifica tutto

 L’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, la cedolare secca per intenderci, è finalmente entrata in vigore nelle scorse settimane, e permetterà ai proprietari di immobili di pagare la tassa secca, al 19% o al 21% a seconda del tipo di contratto, potendo ottenere un risparmio fiscale proporzionale proprio al reddito dichiarato. E riguardo al software correlato alla scelta della cedolare secca, “Siria“, l’Agenzia delle Entrate in data odierna, venerdì 20 maggio 2011, ha alzato il velo sulla versione Web dell’applicativo online che, quindi, diventa ancora più facile e semplice da utilizzare. Nel dettaglio, la versione Web di Siria si utilizza online, in tre click, senza dover scaricare nulla sul proprio personal computer. Una volta che il contribuente si è collegato ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, previa autenticazione, basta compilare la dichiarazione e poi inviarla, ed è tutto finito! In particolare, i dati richiesti in sede di compilazione sono quelli relativi alla scelta dell’Ufficio, al codice fiscale, ai dati del contratto, quelli dell’immobile nonché quelli del conduttore e del locatore.

Cedolare secca affitti 2011: il Fisco incontra i professionisti

 La cedolare secca sugli affitti, ovverosia l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ufficialmente entrata in vigore nell’aprile scorso, rappresenta una novità non solo per i contribuenti, ed in particolare per i proprietari di immobili, ma anche per i professionisti che li assistono. Ed allora in Emilia-Romagna, ed in particolare a Reggio Emilia, l’Agenzia delle Entrate ha organizzato un ciclo di incontri incentrato proprio sul tema relativo alla cedolare secca sugli affitti. L’imposta sostitutiva, lo ricordiamo, è al 19% per i contratti di affitto a canone concordato, mentre è al 21% per i contratti di affitto stipulati dal proprietario e dall’inquilino sul mercato libero. E così a Reggio Emilia il Fisco incontra sulla cedolare secca i professionisti e gli addetti ai lavori in un primo incontro di apertura che, in accordo con quanto riportato da Fiscooggi.it, il Quotidiano Telematico dell’Agenzia delle Entrate, s’è tenuto il 5 maggio scorso.

Cedolare secca affitti 2011: Siria, come fare

 Con l’entrata in vigore dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cosiddetta cedolare secca, è arrivato anche “Siria“, l’apposito applicativo online che è stato messo a disposizione nelle scorse settimane, gratuitamente, sul proprio sito Internet, dall’Agenzia delle Entrate. Ma come si utilizza? Ebbene, importanti informazioni in merito ce le fornisce Altroconsumo nel far presente, innanzitutto, come il modello debba essere scaricato, compilato ed inviato per via esclusivamente telematica; a tal fine il contribuente, ovverosia il proprietario di immobili, può avvalersi ai fini della trasmissione telematica di un intermediario abilitato, ovverosia un consulente del lavoro, un dottore commercialista oppure un Centro di Assistenza Fiscale (Caf). A fronte della trasmissione telematica avvenuta, il contribuente deve ricevere dall’intermediario abilitato l’apposita ricevuta che il contribuente stesso deve poi allegare e conservare assieme alla copia di “Siria” che è stata compilata, scaricata e presentata al Caf, al dottore commercialista o al consulente del lavoro.

Cedolare secca affitti 2011: tutti in coda

 Nello scorso mese di aprile 2011, dopo tanto attendere, è finalmente entrata in vigore la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, ovverosia l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione che può permettere ai proprietari di immobili che affittano case ad uso residenziale di poter conseguire un risparmio fiscale non indifferente e proporzionale proprio all’ammontare del reddito dichiarato. Trattasi di un regime di imposta opzionale, ragion per cui il contribuente può anche decidere di continuare a dichiarare i redditi da locazione, e pagare le relative imposte, alla vecchia maniera. Non tutti però hanno una dimestichezza con le tematiche fiscali tale da poter fare scelte consapevoli senza prima non solo averci pensato, ma anche non senza essersi prima consultati con persone competenti. E chi meglio dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate?

Cedolare secca sugli affitti 2011

 Che cosa è la cedolare secca sugli affitti? Quali sono le novità che una nuova disposizione normativa apporterà per le tasche di tutti i proprietari di immobili? Cerchiamo di vederci chiaro in questo tema piuttosto importante, che riguarda direttamente tutti coloro che sono proprietari di una casa, e hanno concesso l’immobile in locazione ai propri affittuari.

Innanzitutto, cerchiamo di comprendere cosa sia la cedolare secca sugli affitti. Tale nuova imposizione è alternativa alla tassazione cumulativa sul reddito complessivo, del quale faranno parte anche i canoni ottenuti in seguito alla locazione di immobili di proprietà.

In altri termini, optando (poichè la scelta è volontaria) per la cedolare secca, gli affitti subiranno una tassazione separata, evitando che i redditi da locazione finiscano con il cumularsi con i redditi da lavoro dipendente o altri redditi del padrone di casa.

Cedolare secca affitti 2011: Guida operativa Ance

 Da un paio di settimane a questa parte in Italia, dopo tanto attendere, a causa di numerosi rinvii, è entrata ufficialmente in vigore l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia quella che nel gergo fiscale è più comunemente nota come la cedolare secca sugli affitti. Trattasi di una misura, un regime opzionale, che rappresenta in tutto e per tutto un’agevolazione fiscale a favore dei proprietari degli immobili. In questo modo, così come è stata predisposta la cedolare da parte dell’attuale Governo in carica, si punta da un lato ad agevolare i proprietari di immobili in regola, e dall’altro a combattere gli affitti in nero. A fronte del regime agevolato, infatti, con il provvedimento sulla cedolare secca sono state introdotti anche degli inasprimenti delle sanzioni che peseranno come un macigno su chi continuerà a locare le case ad uso residenziale in nero.

Rinegoziazione mutuo prima casa: detrazione interessi a maglie larghe

 Nell’ambito della rinegoziazione di un mutuo, legato solo ed esclusivamente alla prima casa, la detraibilità degli interessi è ammessa anche per quelli che maturano sul conto corrente accessorio. A farlo presente nella giornata di ieri, martedì 12 aprile 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate con un’apposita risoluzione, la numero 43/E, che introduce quindi la detrazione degli interessi a maglie larghe sui finanziamenti ipotecari per la prima casa ad uso residenziale. In particolare, la risoluzione diffusa ieri dall’Amministrazione finanziaria dello Stato fa seguito ad una richiesta formulata direttamente dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale nello specifico ha chiesto alla Entrate se, appunto, anche sul conto corrente accessorio gli interessi maturati sul mutuo per la prima casa rinegoziato, per acquisto, ristrutturazione o costruzione di immobili, potessero fruire della detraibilità al 19% ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).

Cedolare secca: Fiaip, una conquista per l’immobiliare

E’ stata accolta con un plauso dalla Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, l’entrata in vigore nel nostro Paese della cedolare secca sugli affitti, ovverosia il regime fiscale, opzionale, che prevede sui redditi da locazione l’applicazione di un’imposta sostitutiva. Secondo la Federazione trattasi di una importante conquista per il mercato immobiliare nell’ambito di una vera e propria battaglia portata avanti dalla Fiaip ma anche da tante altre Associazioni della piccola proprietà immobiliare, tra cui la Confedilizia. Secondo quanto dichiarato da Paolo Righi, Presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, a differenza di come la pensano invece i Sindacati degli Inquilini, la cedolare secca sugli affitti abbasserà la pressione fiscale e, di conseguenza, andrà a sbloccare il mercato immobiliare con ricadute positive non solo per i proprietari degli immobili, ma anche per chi vive in affitto.

Cedolare secca affitti: Sunia a tutela degli inquilini

 Da giovedì scorso, 7 aprile 2011, in Italia è ufficialmente entrata in vigore l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cosiddetta cedolare secca. Il Sunia, Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari, ha più volte bollato il nuovo regime come una norma sbagliata, un vero e proprio regalo alla proprietà immobiliare senza alcun vantaggio o contropartita per l’inquilino. Il risparmio fiscale a favore dei proprietari di immobili, secondo il Sunia, non si potrà infatti tradurre in una qualche forma di aiuto per gli inquilini in difficoltà visto che i prezzi degli affitti non scenderanno. Insomma, denuncia il Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari, quello della cedolare secca sugli affitti è un provvedimento iniquo che non risolve un’emergenza abitativa rappresentata dai 150 mila sfratti per morosità degli ultimi tre anni; e senza un cambio di rotta il Sunia, purtroppo, ne stima altri 200 mila da qui ai prossimi tre anni.