E’ scattato a Roma il “giro di vite”, in materia di rendite immobiliari, per gli immobili di prestigio presenti nella Capitale. A darne notizia è stata infatti l’Amministrazione comunale dopo che, a seguito di una proposta formulata da Maurizio Leo, l’Assessore al Bilancio ed allo Sviluppo economico di Roma Capitale, la Giunta capitolina ha approvato una specifica delibera che fa scattare la riclassificazione legata alle rendite catastali nel caso in cui queste rispetto al valore di mercato presentino un forte scostamento.
Ad occuparsi di questa riclassificazione, a partire dal prossimo anno, sarà l’Agenzia del Territorio su aree della Capitale corrispondenti a diciassette delle 283 “micro zone” complessive in cui risulta essere suddiviso a Roma il patrimonio immobiliare della Città.
Ci sarà o non ci sarà in Italia un nuovo condono edilizio? Il Governo è alle prese con la messa a punto della manovra correttiva che all’incirca è di 25 miliardi di euro, ma dagli ultimi rilievi e dalle ultime dichiarazioni da parte degli esponenti dell’Esecutivo non ci sarà alcun condono immobiliare. Ad esprimersi in tal senso è stato anche Carlo Sangalli, Presidente di Rete Imprese Italia, il quale ha sottolineato come in questo momento il Governo non abbia preso in considerazione l’ipotesi di un condono edilizio ma neanche un aumento delle tasse. Come recuperare allora 25 miliardi di euro? Ebbene, al riguardo il Presidente Sangalli ha posto l’accento sul fatto che ci saranno per tutti dei sacrifici ma non si adotterà la scure con un aumento della pressione fiscale; in particolare, si agirà dal fronte della spese pubblica adottando misure e provvedimenti di contenimento ma anche di riqualificazione e di taglio della spesa improduttiva, ovverosia quella che, in altri termini, porta nel bilancio dello Stato solo sprechi e nessun vantaggio.