Immobiliare USA, nuovo rallentamento nel calo dei prezzi delle case

 Secondo quanto afferma una nuova ricerca condotta da Nationwide sul mercato immobiliare statunitense, i prezzi delle case su base annua sarebbero ancora in flessione, ma con un rallentamento significativo rispetto a quanto avveniva nel recente passato. Il passo indietro di gennaio 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è stato infatti contenuto in un – 3,1 punti percentuali, mentre la flessione su base mensile è stata limitata a un solo punto percentuali.

Il mese di gennaio si conferma in tal modo come il sesto declino mensile consecutivo di fila, con un deprezzamento dei valori su base annua di 0,9 punti percentuali se si esclude la contribuzione negativa generata dalle case precedentemente oggetto di pignoramento. Il valore rettificato, su base mensile, risulta addirittura essere positivo per 0,7 punti percentuali.

Immobiliare inglese, crescono i prezzi di febbraio 2012

 Stando a quanto afferma una recentissima ricerca condotta dalla società di analisi Acadametrics, i prezzi delle proprietà immobiliari abitative dell’Inghilterra e dell’intero Regno Unito sarebbero cresciuti significativamente, durante il mese di febbraio, come naturale conseguenza dell’avvicinarsi della scadenza dell’esenzione delle imposte sulle proprietà immobiliari, per coloro che stanno cercando di acquistare la propria prima casa.

Di conseguenza, il prezzo medio di un appartamento in Inghilterra e in Galles è cresciuto di 0,2 punti percentuali a febbraio rispetto al mese di gennaio, per un controvalore assoluto pari a 219.844 sterline (circa 348 mila dollari), pur mantenendosi sostanzialmente inferiori a quanto riscontrato nello stesso periodo dello scorso anno, quando i valori commerciali delle abitazioni risultavano essere maggiori di 1,8 punti percentuali.

Immobiliare Dubai, affitti stabili nel 2012

 Diverse volte, negli ultimi mesi, sul nostro sito abbiamo avuto modo di affrontare l’evoluzione del mercato immobiliare di Dubai, una delle aree maggiormente colpite dalla crisi del comparto real estate internazionale, che abbiamo personalmente eletto quale “simbolo” della bolla speculativa sul mattone (nell’auspicio di non dover sostituire Dubai ad altri mercati a forte rischio speculativo, come quello brasiliano).

Ebbene, una recente ricerca condotta dalla CBRE sostiene che il mercato immobiliare di Dubai, per quanto concerne almeno il settore degli uffici e delle proprietà non abitative, stia per raggiungere la tanto attesa stabilità, con canoni di locazione che dovrebbero rimanere invariati nel corso del 2012, permettendo così un arresto della grave crisi dei prezzi commerciali del comparto.

Immobiliare Grecia, brutte previsioni per il 2012

 Della Grecia, di questi tempi, si è detto praticamente tutto. Il Paese ellenico sta lottando per cercare una adeguata ristrutturazione del proprio debito che possa consentirle di superare questa criticissima fase, e per tale motivo cerca di trovare delle intese con i propri creditori, ratificando un contratto di sostituzione dell’attuale debito con nuovi strumenti finanziari dal valore nominale fortemente ribassato.

Ciò che, tuttavia, è più rilevante ai fini del nostro sito, è relativo all’andamento del mercato immobiliare della Penisola, che non sembra essere destinato a una rapida ripresa. Anzi, secondo quanto afferma una recentissima ricerca, i prezzi delle proprietà immobiliari greche sarebbero destinati a subire un’ulteriore contrazione nel corso del 2012 recentemente avviato, e che si preannuncia particolarmente arduo.

Immobiliare Svizzera: crescita stabile, ma rischi speculativi

 Sono contrastanti i pareri sull’andamento dell’immobiliare svizzero: se da una parte, infatti, gli operatori esprimono apprezzamenti per il modo in cui il mercato real estate locale sta riuscendo a crescere in maniera stabile, dall’altra parte uno studio di Credit Suisse accende i riflettori sul pericolo della formazione di una pericolosa bolla speculativa, trainata da importanti investimenti (stimolati anche da un livello molto basso di tassi di interesse di riferimento).

Il mercato immobiliare svizzero sembra essere uscito piuttosto bene dalla crisi congiunturale che ha colpito il mercato europeo nel corso degli ultimi anni, con un rallentamento internazionale che non è riuscito a produrre un freno deciso agli sviluppi del mattone del Paese. Tuttavia, i dati di giudizio sul mercato svizzero non sembrano essere tutti positivi e, anzi, c’è chi prospetta un futuro a breve termine molto complicato per il real estate elvetico.

Immobiliare Brasile: si attende il boom per le Olimpiadi

 Un vero e proprio boom di settore è quello che attende il mercato immobiliare del Brasile. Il Paese sudamericano è atteso da un triennio particolarmente intenso sul fronte degli eventi sportivi, e – complice un’economia piuttosto dinamica – gli operatori sono pronti ad accogliere un tasso di ritorno degli investimenti nelle proprietà immobiliari fino alla doppia cifra nel brevissimo termine temporale.

Stando a quanto afferma una ricerca condotta da Reuters all’interno delle divisioni specializzate di 15 istituti di credito internazionali, associazioni di imprenditori e gruppi di ricerca, i prezzi delle proprietà immobiliari brasiliane dovrebbe crescere tra i 5 punti percentuali e i 10 punti percentuali entro la fine del 2012.

Pignoramenti ancora elevati nel mercato americano

 Stando a quanto affermato da una recentissima analisi compiuta da Realty Trac, il peso dei pignoramenti immobiliari nel mercato statunitense sarebbe ancora molto elevato, e ben lungi dal subire l’attesa contrazione. Le operazioni che hanno avuto per oggetto la compravendita di proprietà immobiliari precedentemente oggetto di pignoramento pesano infatti ancora per un quarto del totale delle transazioni immobiliari.

La proporzione di cui sopra è infatti salita a 24 punti percentuali sul totale delle case vendute, rispetto ai 20 punti percentuali del trimestre precedente. Nello stesso periodo (il quarto trimestre) dell’anno precedente, invece, il peso era pari a 26 punti percentuali. Brutte notizie per chi si attende un calo del fenomeno nel 2012: “attendiamo un incremento della proporzione durante l’anno in corso” – ha dichiarato infatti l’amministratore delegato di Realty Trac Bandon Moore.

Prezzi case, calo di fine 2011 nelle metropoli USA

 Secondo quanto affermato dall’indice di riferimento Case – Shiller / S&P sul mese di dicembre, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle 20 principali aree metropolitane degli Stati Uniti sarebbero diminuiti ben oltre le previsioni, come principale conseguenza di una serie di determinanti (come l’elevato volume di pignoramenti) che condizionano negativamente il mercato immobiliare locale fin dal 2008, con particolare relazione per quanto concerne il trend assunto dai valori commerciali del mattone.

Stando alla rilevazione dell’indice, i prezzi delle case delle 20 aree metropolitane di riferimento sul territorio statunitense sarebbero diminuiti di 4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dopo una contrazione che nel corso del precedente mese di novembre era stata pari a 3,9 punti percentuali. La media delle previsioni degli analisti consultati da Bloomberg News era invece pari a un declino di 3,7 punti percentuali.

Facebook e Google in sostegno dell’immobiliare

 Facebook e Google salveranno (almeno in parte) il destino dell’immobiliare commerciale irlandese? La risposta, almeno stando alle ultime notizie in merito, potrebbe essere davvero positiva. Stando a quanto affermato da Bloomberg News, infatti, alcune delle principali società operanti nei nuovi media stanno compiendo importanti investimenti nel real estate ad uso ufficio di Dublino e di altre aree urbane dell’Irlanda.

In particolar modo, il social network più noto del mondo, Facebook, avrebbe intenzione di raddoppiare l’estensione del proprio quartier generale di Dublino, mentre PayPal ha già dichiarato l’intenzione di assumere circa un migliaio di persone, che dovrebbero lavorare all’interno di una nuova struttura vicino alla capitale irlandese. Simile l’atteggiamento di Google e Yelp, alcune delle più importanti compagnie web, che stanno acquistando spazio addizionale per le proprie sedi.

Immobiliare Stati Uniti, risultati migliori delle attese nel mese di gennaio

 Sono cresciuti oltre le attese i dati consuntivi di quanto realizzato nel mercato immobiliare statunitense nel corso del mese di gennaio. Gli acquisti di nuove case nel più importante mercato real estate del Nord America hanno infatti superato le aspettative dei principali analisti, giungendo a un livello vicino al picco massimo degli ultimi 12 mesi (riscontrato nel corso del mese precedente), ed evidenziando agli osservatori del locale comparto residenziale e non residenziale quanto le attività stiano lentamente giungendo a una stabilizzazione.

Stando a quanto affermato dal Dipartimento del Commercio di Washington, infatti, le vendite di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo sarebbero calate di soli 0,9 punti percentuali dal picco sopra esposto, per un livello annualizzato pari a 321 mila unità, contro le 324 mila unità del mese di dicembre. Un livello sicuramente più elevato di quanto atteso, visto e considerato che le stime per l’acquisto di nuove case sul territorio statunitense parlavano di un volume annualizzato di compravendite non superiore alle 315 mila unità.

Vendita di nuove case ai massimi da nove mesi

 Secondo quanto sostengono diverse ricerche compiute sul suolo americano, gli acquisti di nuove case da parte dei cittadini statunitensi avrebbero toccato i massimi livelli degli ultimi nove mesi durante il periodo di gennaio, dimostrando in tal modo con un dato parziale (pur significativo) che la lenta e lunga ripresa delle attività del mercato real estate a stelle e strisce è già iniziata.

Le vendite sono state infatti stimate in aumento per 2,6 punti percentuali per un volume annualizzato pari a 315 mila unità. Dati previsionali che potrebbero essere confermati (o meno) dal report ufficiale che si attende per le prossime ore a firma del Dipartimento del Commercio di Washington, e che mai come negli ultimi mesi è particolarmente atteso al fine di comprendere in che modo si evolverà un 2012 che si preannuncia all’insegna delle sorprese.

Prezzi case, vicino a nuovi record quelli londinesi

 Secondo quanto afferma una recente ricerca compiuta dalla società Rightmove Plc, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nell’area metropolitana di Londra sarebbero molto vicini a livelli record, con un mese di febbraio che si candidata pertanto a divenire un periodo di straordinaria vivacità per quanto riguarda il real estate d’oltre manica.

I prezzi medi delle case nella capitale del Regno Unito sarebbero infatti saliti di 2,5 punti percentuali rispetto al mese di gennaio, andando a raggiungere le 449.252 sterline (circa 710 mila dollari), solo 1.000 sterline in meno rispetto al record toccato nel corso del precedente mese di ottobre 2011, come confermato dall’operatore immobiliare nel recentissimo approfondimento. Complessivamente, i prezzi delle case in Inghilterra e in Galles sarebbero cresciuti di 4,1 punti percentuali su base mensile, per il trend record dall’aprile 2002.

Immobiliare USA, si attendono dati positivi per inizio anno

 Anche se non c’è ancora l’ufficialità (che arriverà presumibilmente nelle prossime ore) gli economisti statunitensi consultati da Bloomberg News sostengono che nel corso del mese di gennaio le vendite di proprietà abitative nel mercato nordamericano potrebbero essere balzate ai massimi livelli da maggio 2010 ad oggi, grazie alla spinta positiva di inizio esercizio, che potrebbe aver finalmente avviato una nuova, attesa fase del real estate dell’economia americana.

Stando a quanto affermato dalla ricerca compiuta dal media, infatti, gli acquisti di case di nuova o vecchia costruzione dovrebbero esser salite a quota 4,97 milioni di unità annualizzate, rispetto ai 4,92 milioni di unità annualizzate che invece avevano contraddistinto l’andamento del precedente mese di dicembre. Tra le principali determinanti di questo piccolo, ma significativo boom del real estate nordamericano, un positivo andamento del mercato del lavoro, con un rafforzamento dello scenario occupazionale.

Prezzi case, prosegue l’indebolimento nel mercato cinese

 I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo della Cina, nel mese di gennaio, hanno fatto registrsare la loro prestazione peggiore da un anno a questa parte. Stando a quanto afferma l’Autorità Statistica centrale del Paese asiatico, infatti, nessuna delle 70 aree metropolitane monitorate con costanza dal governo avrebbe fatto riscontrare un incremento dei valori commerciali delle case rispetto al parametro temporale di riferimento, come risultato degli sforzi compiuti dal premier Wen Jiabao per evitare la formazione di una pericolosa bolla speculativa sul comparto real estate.

I prezzi di 47 delle 70 aree metropolitane oggetto di indagine sono addirittura calati in maniera più o meno vistosa, mentre le rimanenti 23 aree hanno matenuto i valori che avevano consolidato nel precedente mese di dicembre. I prezzi delle nuove case nelle quattro metropoli più importanti del Paese (Beijing, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou) sono invece calati per il quarto mese consecutivo.