Secondo quanto ha recentemente affermato Casa24, lo speciale immobiliare de Il Sole 24 Ore, una delle nuove tendenze immobiliari sarebbe rappresentata dalla compravendita di case – bunker. Non più piscine, campi da tennis o sale cinema, dunque, rappresentano il surplus delle ville più lussuose: ad essere ricercati sono i bunker, con i quali gli scrupolosi proprietari possono mettersi al riparo da bombe, attacchi terroristici, guerre batteriologiche e cataclismi di qualsiasi natura (o quasi).
Stando alle indagini effettuate dai magazine, i prezzi di questi immobili sono certamente fuori dalla portata della maggior parte delle tasche, anche perché i bunker sono spesso e volentieri installati all’interno di insospettabili ville immerse nelle campagne di alcuni dei territori più belli e desiderabili di tutta la Penisola.
Cercare (e trovare) casa a Firenze è sempre più difficile. Stando a quanto affermato da Tecnocasa, nei primi mesi del 2012 il mercato immobiliare di Firenze si è suddiviso in una zona sud più “pregiata”, con diminuzione dei prezzi per le abitazioni “difettose” (es. assenza di posti o box auto, di sfoghi esterni, aree trafficate, ecc.), e in una zona nord più economicamente accessibile, con compravendite subordinate per lo più alla concessione del mutuo, e pertanto in grado di risentire direttamente dell’evoluzione della stretta creditizia attualmente in atto.
Complice la crisi congiunturale e di settore, sempre più agenzie immobiliari sarebbero a rischio chiusura. Il fenomeno è diffuso in tutta Italia e, nel corso degli ultimi giorni, è stato sottolineato con preoccupazione dalla Confcommercio, che con Sergio Colombo, in particolare riferimento al mercato lucchese, spiega come “nelle agenzie si è passati da una media di otto compravendite al mese a tre”.
Secondo quanto affermato dall’Ance, il mercato immobiliare di Sondrio starebbe affrontando il periodo di crisi con una profonda debolezza degli affari. Dal 2006 ad oggi, infatti, il controvalore delle transazioni concluse all’interno del real estate dell’area urbana sarebbe crollato di circa 25 punti percentuali, aprendo un vero e proprio bacino di allarme nei confronti del settore, con la richiesta espressa di sostegni che possano permettere alle famiglie di riavvicinarsi al mondo del mattone, superando gli ostacoli del credit crunch bancario.
Secondo quanto affermato dalle ultime analisi compiute sul
L’Agenzia del Territorio ha recentemente pubblicato il Rapporto 2012 sugli immobili non residenziali in Italia. Realizzato in collaborazione con la Assilea – Associazione Italia Leasing – il report si riferisce al trend delle compravendite di immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva, e offre uno spaccato piuttosto attendibile sull’andamento di questo importante comparto del mattone non abitativo.
Secondo un recentissimo focus sul mercato immobiliare barese, l’andamento dei prezzi della città pugliese avrebbe registrato un sensibile calo durante il secondo semestre del 2011. In tale contesto, infatti, i valori commerciali delle abitazioni avrebbero riscontrato una contrazione del 5,2 per cento, in netta inversione di tendenza rispetto al trend che si era consolidato nel corso della prima parte dello scorso decennio, quando il mercato immobiliare dell’area urbana ha potuto rilevare un andamento straordinariamente crescente delle quotazioni.