
Un report del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti rivela che durante il mese di dicembre del 2009 le vendite di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Paese avrebbero subito un calo di entità ben oltre le attese, per un’incidenza negativa mai conseguita nel corso dell’ultimo anno.
Gli acquisti di nuove case sono infatti diminuite del 7,6% nel corso del mese considerato, ad un volume annualizzato pari a 342 mila unità, e per il quarto decremento degli ultimi cinque mesi. Complessivamente, per tutto il 2009, le vendite di nuove case hanno subito una contrazione del 23%, per un volume in termini unitari pari a 374 mila unità, equivalente al livello più basso da quanto il Dipartimento avviò il monitoraggio, nel 1963.
Secondo i principali commentatori americani, questo improvviso calo sarebbe giustificato dall’attesa scadenza del periodo utile per godere dell’incentivo di 8 mila dollari riservato dall’amministrazione statunitense agli acquirenti di una prima casa: ciò sarebbe significativo di quanto il mercato americano del real estate sia dipendente dall’assistenza del governo, con un’interpretazione non troppo positiva sul reale stato di salute dell’immobiliare locale.
