Immobiliare Roma, si torna a comprare con maggiore convinzione

 Complice la discesa (parziale) dei prezzi delle abitazioni, l’immobiliare romano riprende il proprio ritmo di convinto incremento, con un volume di compravendita che – stando a quanto sostiene Tecnocasa  – si starebbe ora caratterizzando per un aumento discretamente sostenuto.

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di Roma sono infatti calati, continua Tecnocasa, con la conseguenza di aver generato una sostanziale spinta nell’andamento delle compravendite, che infatti sono aumentate nel corso dei mesi più recenti, andando soprattutto a concentrarsi verso la richiesta di bilocali, i quali assorbono circa 4 richieste su 10, contro il 9% dei monolocali, e il 35% dei trilocali. Minore l’interesse verso i quadrilocali e gli appartamenti ancora più ampi.

Immobiliare Nord Italia, qualche nuova difficoltà per il mercato veneziano

 Stando a una recentissima ricerca condotta da Tecnocasa, il mercato immobiliare di Venezia, che sembrava aver superato le principali difficoltà nelle quali era caduto poco tempo fa, starebbe affrontando nuove criticità che potrebbero rendere più complicata una ripresa dei prezzi e delle transazioni. Le criticità riscontrate da uno dei principali operatori del comparto immobiliare italiano sembrerebbero lasciare da parte la sola area locativa residenziale del real estate della città.

Proprio per quanto concerne gli affitti, infatti, Tecnocasa è convinta di poter riscontrare una ripresa delle attività di locazione: una base di analisi che dovrebbe permettere al mercato immobiliare di Venezia di poter mantenere su livelli sostanzialmente elevati i canoni di locazione anche per quanto concerne gli ultimi trimestri di questo 2011 che, pertanto, almeno per questo segmento immobiliare, potrebbe concludersi in una maniera migliore del previsto.

Edilizia: investimenti in costruzioni, le previsioni Ance

 Nel nostro Paese il settore delle costruzioni fa fatica a riemergere dalla crisi. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata con un Rapporto sul comparto dall’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale in particolare sottolinea come anche nel primo trimestre 2011, dopo un triennio di forti flessioni, gli investimenti in costruzioni, stando ai dati Istat, si siano attestati in leggera contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E riguardo al biennio 2011-2012, l’Associazione, attraverso un’indagine rapida presso le imprese associate, ha rilevato come le aziende del comparto continuino ad operare in un contesto difficile che per il corrente anno, non a caso, è caratterizzato da una discesa delle aspettative produttive; e senza misure concrete di sostegno e di rilancio del comparto, l’Ance stima anche per il 2012 una flessione degli investimenti in costruzioni, stimata a -3,2%.

Immobili pubblici in vendita: Cgil, risolvere il problema abitativo

 In vista dell’approvazione della nuova manovra finanziaria in Parlamento, il Governo, mantenendo i saldi invariati, potrebbe inserire un massiccio piano di dismissione di immobili pubblici, partendo dalle caserme e passando per quegli immobili che, rientranti nel perimetro delle Amministrazioni Pubbliche, non vengono più utilizzati. Ancora non è chiaro se con l’eventuale dismissione del patrimonio pubblico il Governo intenda fare cassa e basta, oppure destinare le risorse alla riduzione del debito pubblico. In ogni caso secondo la Cgil una soluzione del genere non può che passare attraverso la risoluzione nel nostro Paese dei problemi legati all’emergenza abitativa. D’altronde negli ultimi tre anni in Italia sono aumentate sia le famiglie che non riescono a pagare i mutui, con conseguenti pignoramenti delle case acquistate, sia quelle che fanno fatica a fine mese a pagare l’affitto; e nei casi più gravi si arriva purtroppo anche allo sfratto esecutivo.

Patrimonio immobiliare zero per chi vive in affitto

 In Italia il 42,6% dei giovani non ha alcun patrimonio immobiliare. A rilevarlo è stato il Censis ed Unipol in accordo con un Rapporto dal titolo “Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali“, da cui è altresì emerso come solamente il 20% circa delle famiglie giovani possa quantomeno contare sulla prima casa ad uso residenziale. Di contro, a conferma di una fragilità patrimoniale a livello giovanile che è a dir poco dilagante, c’è un 40% di famiglie giovani che, quasi sempre per necessità e non per scelta, vive in una casa in affitto. Il tutto a fronte di un altro 16% circa che si arrangia vivendo nella casa di un parente, mentre solo l’1 delle famiglie giovani accede con canoni agevolati a case in affitto da parte di enti.

Immobili e manovra finanziaria, le controproposte

 Nei prossimi giorni in Parlamento, dopo l’esame da parte delle Commissioni preposte, partirà la discussione del Decreto legato alla nuova manovra finanziaria da 45 miliardi di euro varata nello scorso weekend dal Consiglio dei Ministri. L’attuale Governo di centrodestra è orientato a non porre la fiducia, ragion per cui è molto probabile che passeranno parecchi emendamenti che apporteranno modifiche al Testo. Al momento dalla manovra è rimasta fuori la casa, ma non è detto che non arrivino novità di rilievo in merito visto che, anche all’interno della maggioranza stessa, ci sono dissidi riguardo a nuovi e pesanti tagli ai trasferimenti ai Comuni ed alle Regioni.

Manovra finanziaria: la casa resta fuori, per ora

 Con la nuova manovra finanziaria, pari a ben 45 miliardi di euro, il Governo di centrodestra ha deciso di lasciar fuori la casa da nuovi possibili provvedimenti, in particolare dall’introduzione di nuove tasse per intenderci. Ma per i proprietari di immobili potrebbe trattarsi solo della quiete prima della tempesta. A parità di saldi, infatti, ora la manovra dopo la pausa estiva arriverà prima presso le Commissioni parlamentari competenti, e poi alla Camera ed al Senato per la discussione e per l’approvazione. Se il Testo fosse blindato con la fiducia, allora per i proprietari di case non ci sarebbero sorprese negative. Pur tuttavia la maggioranza di Governo ha tutta l’intenzione di non blindare il Testo, ragion per cui sarà di sicuro passibile di modifiche.

Case fantasma: Ingegneri e Agenzia del Territorio insieme

 Un’intesa sulle cosiddette case fantasma, ovverosia quegli immobili mai dichiarati e, quindi, sconosciuti al Catasto. Questo è quanto hanno stipulato da un lato l’Agenzia del Territorio, e dall’altro il Consiglio Nazionale degli Ingegneri. A firmare l’accordo nei giorni scorsi, in particolare, sono stati Giovanni Rolando, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, e Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio; l’intesa definisce quelle che saranno le modalità di collaborazione nell’ambito immobiliare ed in particolare, come sopra accennato, per gli immobili non dichiarati al Catasto.

Tasse casa e manovra, rischi per il mercato immobiliare

 Nei prossimi giorni, in pieno ferragosto, si terrà un consiglio dei ministri straordinario. L’obiettivo è quello di varare in Italia un Decreto con misure che anticiperanno il pareggio di bilancio dal 2014 al 2013. C’è grande attesa per conoscere le misure nel merito e nel metodo; tra queste ci potrebbero essere provvedimenti sulla casa, ragion per cui tutti i cittadini, ma anche gli operatori di mercato, compresi gli agenti immobiliari ed i mediatori creditizi, sono col fiato sospeso. In particolare, sebbene siano ancora solo indiscrezioni, potrebbe spuntare una patrimoniale sulla casa, non su quella ad uso residenziale, ma sulle seconde e sulle terze case e così via. Ma le nuove tasse sulla casa quali effetti potranno avere sul mercato immobiliare?

Anci, un’iniziativa per valorizzare il patrimonio immobiliare dei comuni

 L’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, sulla casa non intende restare con le mani in mano. Così ha dato vita a un’iniziativa dal nome significativo. Il progetto, infatti, si chiama ‘Patrimonio Comune‘ ed è dedicato a tutte quelle Amministrazioni comunali che non vogliono restare a guardare inermi il proprio patrimonio immobiliare e sono, anzi, decise a valorizzarlo. Il progetto – che non mancherà di far ricadere conseguenze importanti nei territori – è stato realizzato avvalendosi del contributo qualificato di IFEL, l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, Fondazione dell’Anci che potrà dare un supporto utile per facilitare l’azione amministrativa, rendere più semplici le procedure velocizzando così anche il sempre difficile rapporto tra i soggetti pubblici e privati nei territori.

Bari, piano di edilizia finisce in tribunale

Ferragosto di fuoco per alcuni cittadini pugliesi ai quali il Comune di Bari ha fatto recapitare richieste di pagamenti per un totale pari a un importo superiore a più di tre milioni di euro da poter versare anche in tre tranche. Motivo della richiesta, il conguaglio per vedersi assegnare i lotti edificabili all’interno del Piano di edilizia economica e popolare. Si tratta del Piano di edilizia del Contratto di Quartiere II. Le scadenze previste dall’amministrazione per i pagamenti sono qulle del 30 giugno di ogni anno (a partire dal 2011 fino al 30 giugno 2013). Ma loro non sono per nulla intenzionati ad arrendersi. Così, dopo aver ricevuta la notizia di quanto chiesto dal comune, quasi novecento cittadini hanno deciso di impugnare la decisione davanti ai magistrati del Tar (il tribunale amministrativo regionale) di Bari.

Macef 2011, “La vera casa” in mostra a Milano

 Si chiama “La vera casa” ed è una mostra nella quale sarà illustrata l’idea alla base della nostra abitazione attraverso i progetti dello Studio AstoriDePontiAssociati; l’esposizione si terrà nell’ambito della prima edizione di AbitaMiDecor & Design Lab, nel corso di MACEF 2011 ABITAMI – DECOR & DESIGN LAB (Salone Internazionale della Casa), ed è in programma nei giorni che vanno dall’8 all’11 settembre prossimi a Milano, PAD 13, AREA P. Gli organizzatori, per meglio far capire l’idea alla base della mostra e del progetto, illustrano l’iniziativa partendo dalla domanda che ha ispirato il loro lavoro, per poi formulare una serie di interessanti ipotesi come risposta.

Legacoop, un’immobiliare per le cooperative sociali

 Novità nell’immobiliare per Legacoop che nei giorni scorsi ha deciso di dare vita a un’immobiliare per rafforzare la crescita delle cooperative sociali. Si tratta della Sis, la Società immobiliare per le cooperative sociali, nata a Bologna da tre strutture finanziarie di Legacoop: Coopfond, CCFS e Cooperare oltre a venti imprese nazionali del settore. La nuova nata di Legacoop è una società che acquisirà o realizzerà immobili necessari allo sviluppo delle attività e lo farà per conto delle cooperative sociali. Ma qual è la ragione che ha spinto la cooperazione a questa decisione? In realtà, il mondo della cooperazione stava già da tempo discutendo al suo interno sull’opportunità di risolvere un problema. Da un lato, infatti, gestione e costruzione della struttura entro cui erogare i servizi sono a loro carico. Dall’altro lato, però, solo per un esiguo numero di cooperative sociali sono a portata di mano le risorse finanziarie necessarie a questo compito.

Tasse, casa e manovra: serve un grande Patto per l’Abitare

 Servirebbero nel nostro Paese misure, azioni e provvedimenti incisivi a sostegno delle famiglie che hanno da far fronte sempre di più a costi che vanno oltre la soglia critica dell’equilibrio economico e finanziario. Sono in aumento infatti le famiglie che tra tasse, tributi e balzelli, non riescono più a far fronte alle spese obbligate, con la conseguenza che ci sono spesso da pagare canoni e bollette arretrate con tutto quel che ne consegue. Da questo punto di vista uno dei problemi da affrontare è quello relativo alla casa, non solo per chi l’ha acquistata con un mutuo, ma anche e soprattutto per chi in una casa ci vive pagando l’affitto. Non aiuta di certo da questo punto di vista il taglio ripetuto e persistente dei Fondi statali per il sostegno ai pagamenti del canone di locazione da parte delle famiglie in difficoltà.