Testo unico di edilizia, intervento dell’Anci

 Aggiornamento sul riordino del Suap (Sportello Unico Attività Produttive), recepimento della Scia (Segnalazione certificata inizio attività) in edilizia nel testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, aggiornamento sui protocolli Anci con Fit e con il Comitato nazionale per il Microcredito e attività Anci nel settore del gioco con possibilità di accordo con Sapar. Sono stati questi i principali temi di discussione e di decisioni prese dalla Commissione Attività produttive dell’Anci (l’Associazione nazionale dei comuni italiani) riunitasi a Roma nei giorni scorsi e presieduta da Roberto Marcato. La commissione ha eletto come vicepresidente Mario Aspesi, sindaco di Cardano al Campo, e si è soffermata sull’attuale situazione relativa al riordino del Suap, con il doppio binario, telematico e cartaceo, attivo ancora per qualche mese.

Rinegoziazione mutuo prima casa: detrazione interessi a maglie larghe

 Nell’ambito della rinegoziazione di un mutuo, legato solo ed esclusivamente alla prima casa, la detraibilità degli interessi è ammessa anche per quelli che maturano sul conto corrente accessorio. A farlo presente nella giornata di ieri, martedì 12 aprile 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate con un’apposita risoluzione, la numero 43/E, che introduce quindi la detrazione degli interessi a maglie larghe sui finanziamenti ipotecari per la prima casa ad uso residenziale. In particolare, la risoluzione diffusa ieri dall’Amministrazione finanziaria dello Stato fa seguito ad una richiesta formulata direttamente dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale nello specifico ha chiesto alla Entrate se, appunto, anche sul conto corrente accessorio gli interessi maturati sul mutuo per la prima casa rinegoziato, per acquisto, ristrutturazione o costruzione di immobili, potessero fruire della detraibilità al 19% ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).

Prezzi, a marzo stabili le case del Regno Unito

 La Halifax, divisione mutui della Lloyds Banking Group, ha dichiarato che nel corso del mese di marzo i prezzi delle case sarebbero rimasti sostanzialmente invariati rispetto al mese precedente, a causa dell’incertezza sulle prospettive di recupero del settore.

I valori immobiliari commerciali sono infatti cresciuti di 0,1 punti percentuali su base mensile, passando a quota 162.912 sterline, pari a circa 266.400 dollari statunitensi, in calo di 3,2 punti percentuali su base annua.

Come detto, uno degli elementi che sta condizionando maggiormente lo sviluppo del real estate del Regno Unito sembra essere l’andamento generale economico, dalle caratteristiche molto incerte, e le determinanti finanziarie legate soprattutto all’andamento dei tassi di interesse.

Mutuo casa a tasso Euribor da Crediveneto

 Il mutuo casa a tasso Euribor della Crediveneto è un finanziamento immobiliare che l’istituto di credito riserva alla clientela che desideri poter porre in essere delle operazioni di acquisto o di ristrutturazione della prima o della seconda abitazione di proprietà.

Il tasso di interesse applicato al capitale oggetto di mutuo sarà calcolato sulla base dell’Euribor a tre mesi, maggiorato di 2,20 punti percentuali di spread, come attualmente stabilito nei fogli informativi del prodotto a disposizione sul sito web della Crediveneto.

Come conseguenza di quanto sopra, il programma di rimborso del capitale sarà costituito da rate di importo non costante nel tempo, poichè dipendenti dal trend assunto dai tassi di interesse di riferimento, in aumento o in diminuzione.

Casa in affitto: in Italia prezzi alle stelle

 Allo stato attuale, dopo un paio di decenni di boom, il settore immobiliare in Italia sta ancora attraversando una fase di crisi che ha fatto emergere in maniera dirompente la questione abitativa. Secondo quanto emerge da un Rapporto della CGIL, nel nostro Paese la crisi dell’immobiliare è da spiegarsi con fattori esterni, legati alla crisi finanziaria ed economica, ma anche a fattori interni che hanno portato ad un forte ribasso delle compravendite a fronte di prezzi degli affitti stellari, e prezzi degli immobili messi in vendita che sono ancora troppo alti per poter incontrare la domanda. I prezzi, sia per l’affitto, sia per le compravendite, rimarca il più grande Sindacato italiano, sono per molti inaccessibili anche perché, nel frattempo, i redditi si sono mantenuti bassi. Come diretta conseguenza, rispetto al passato, a fronte di un progressivo impoverimento le famiglie si spostano sempre più spesso fuori dalle città dove i prezzi degli affitti, e quelli per acquistare gli immobili, tendono ad essere più congrui con il reddito.

Comprare casa, Monaco è la città più costosa

 Anche per il 2010, per il terzo anno consecutivo, Monaco si conferma quale la destinazione più onerosa per acquistare una proprietà immobiliare di lusso, grazie alla buona domanda proveniente dall’estero per la compravendita di case nell’area della città mediterranea.

Il costo medio di un appartamento a Monaco ha toccato infatti i 65 mila euro per metro quadrato, come rivelato negli scorsi giorni da una recentissima analisi compiuta da Knight Frank LLP, societàò di consulenza londinese.

Proprio Londra si stabilisce invece al secondo posto nella lista delle località più lussuose del mondo, con un valore medio delle case di pregio pari a 56.300 dollari per metro quadrato. Più attardata Parigi, che invece si piazza in quinta posizione con un valore di 40.500 dollari al metro quadrato.

Mutuo casa a tasso fisso da Crediveneto

 Il mutuo casa a tasso fisso di Crediveneto è un finanziamento che l’istituto di credito, attraverso le proprie filiali, prevede nei confronti di quella clientela che desideri acquistare la prima o la seconda casa, o procedere alla ristrutturazione della stessa.

La caratteristica principale di questo prodotto è la fissazione di un tasso di interesse annuo costante nel tempo, per l’intera durata della transazione, attualmente previsto in misura pari a 5,90 punti percentuali.

Come conseguenza di quanto sopra, il piano di ammortamento sarà composto da rate di importo certo e costante nel tempo, consentendo al mutuatario di programmare al meglio l’evoluzione dei pagamenti, che non genereranno alcuna variazione al mutare dei tassi di mercato.

La Cassazione: per vietare animali in casa occorre l’unanimità dei condomini

 Se Micio rischia di mandare in frantumi quel poco che c’è di armonia con i vostri coinquilini, se il vostro vicino di casa minaccia di trascinarvi in tribunale per la sua ostinata antipatia per il vostro amato Fido, potete tirare un sospiro di sollievo: è probabile che davanti al magistrato non abbiate poi granché da temere. La Corte di Cassazione, infatti, ha stabilito in una recente sentenza che non può essere il regolamento condominiale, approvato dalla maggioranza dei partecipanti, a vietare ai condomini di ospitare in casa un animale domestico. Affinché il divieto sia valido, ha precisato la Cassazione, bisogna che sia approvato dalla totalità dei condomini perché investe il diritto di proprietà.

Rata mutuo casa: consigli per chi è in difficoltà

 A quanto ammonta il rincaro della rata del mutuo con il recente aumento dei tassi di interesse da parte della Bce, la Banca centrale europea? Ebbene, in accordo con quanto dichiarato a Idealista.it da Roberto Anedda di Mutui Online, il rincaro mensile ammonta in media a 15 euro su finanziamenti ipotecari di importo pari a 100 mila euro nel caso in cui il mutuo stesso non abbia già superato la metà della rata prevista. E allora, che fare? Meglio subire il rincaro oppure passare al tasso fisso? Ebbene, proprio Roberto Anedda di Mutui Online invita al passaggio al tasso fisso da parte di quelle famiglie potenzialmente più a rischio, ovverosia quelle per cui già questi “piccoli” rincari iniziano ad essere poco sostenibili. Questo perché la tendenza del costo del denaro in Europa, per i prossimi mesi, è attesa al rialzo.

Mutui, calo delle concessioni in Australia

 Cala ancora, durante il mese di febbraio, il numero dei mutui erogati in terra australiana. Alla base di questa nuova contrazione – la seconda consecutiva – vi sarebbero gli effetti derivati dalle alluvioni che hanno danneggiato seriamente i mercati immobiliari locali.

Di conseguenza, il numero di finanziamenti immobiliari richiesti per costruire o acquistare una proprietà ad uso abitativo sono calati del 5,6% durante il secondo mese dell’anno rispetto al mese di gennaio, quando a loro volta subirono una flessione del 6,3%.

I dati, pubblicati pochi giorni fa dall’Istituto Nazionale di Statistica, stridono fortemente con la flessione di due punti percentuali attesa dagli analisti, denotando una realtà ben peggiore delle principali osservazioni compiute all’interno dei confini nazionali.

Crediveneto: Mutuo casa a tasso BCE

 Il mutuo casa a tasso BCE di Crediveneto è un tradizionale finanziamento immobiliare a condizioni economiche indicizzate a un tasso di riferimento mutevole nel tempo, che consente al cliente dell’istituto di credito in questione di poter acquistare la prima o la seconda casa.

Il tasso di interesse è calcolato sulla base del tasso ufficiale predisposto dalla Banca Centrale Europea come riferimento per le operazioni di rifinanziamento principale in ambito europeo.

Di conseguenza, il tasso di interesse subirà continue variazioni sulla base dell’andamento del parametro sopra ricordato, con potenziali incrementi dell’importo delle rate, o – viceversa – successivi decrementi dello stesso, a seconda del trend sfavorevole o meno del tasso.

Case di edilizia sociale: seminario sull’uso dell’energia in tempi di crisi

E’ promosso dalla Piattaforma Power House Italia il seminario organizzato per il prossimo 28 aprile a Roma, all’Acquario Romano, in piazza Manfredo Fanti 47, su “Strumenti per la lotta alla povertà energetica”. E in realtà, il tema della povertà energetica incide pesantemente sulla gestione degli alloggi di edilizia sociale, dove gli affitti medi di circa 100 euro mese sono inferiori di tre, a volte anche quattro volte alle spese per l’energia elettrica ed il riscaldamento affrontate dalle famiglie. Questo, almeno, quanto sostengono in una nota Federabitazione, FederCasa, Legacoop Abitanti che hanno organizzato il seminario e che aggiungono che le conseguenze di questa situazione sono l’aumento della morosità, da una parte, e dall’altra il tentativo di ridurre i consumi con riflessi sia sulla salute delle persone che sulla manutenzione degli alloggi (aumentano i fenomeni di condensa e le muffe).

Cedolare secca: Fiaip, una conquista per l’immobiliare

E’ stata accolta con un plauso dalla Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, l’entrata in vigore nel nostro Paese della cedolare secca sugli affitti, ovverosia il regime fiscale, opzionale, che prevede sui redditi da locazione l’applicazione di un’imposta sostitutiva. Secondo la Federazione trattasi di una importante conquista per il mercato immobiliare nell’ambito di una vera e propria battaglia portata avanti dalla Fiaip ma anche da tante altre Associazioni della piccola proprietà immobiliare, tra cui la Confedilizia. Secondo quanto dichiarato da Paolo Righi, Presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, a differenza di come la pensano invece i Sindacati degli Inquilini, la cedolare secca sugli affitti abbasserà la pressione fiscale e, di conseguenza, andrà a sbloccare il mercato immobiliare con ricadute positive non solo per i proprietari degli immobili, ma anche per chi vive in affitto.

Bergamo, prezzi delle case ancora in calo

Il rapporto della Fiaip continua ad evidenziare una situazione piuttosto difficile per il mercato immobiliare di Bergamo, che anche nel corso del 2010 ha visto l’andamento dei prezzi delle case contraddistinguersi per un trend calante in quasi tutta la sua estensione.

Secondo la Fiaip, infatti, durante il 2010 nell’intera provincia di Bergamo i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo avrebbero conseguito un calo medio pari a 7 punti percentuali, che diventano 10 se dal segmento residenziale ci si sposta in quello commerciale.

Sommando le contrazioni dei valori commerciali riscontrate durante il 2010 con i prezzi riscontrati negli anni precedenti, scopriamo che la flessione dei prezzi di mercato si aggira intorno al 20-30% rispetto ai valori medi di partenza del 2007.