Imu Bergamo 2012

 Secondo quanto sostiene il presidente della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionisti di Bergamo, Giuliano Olivati, l’imposta municipale unica sulla “non prima casa” genera un esborso medio da 2 o 3 volte la vecchia imposta comunale sugli immobili.

“Siamo stati tra i primi a denunciare il terrorismo mediatico sull’Imu che ha paralizzato il mercato immobiliare nei mesi di marzo, aprile e maggio, mettendo in ginocchio un settore già in crisi sistemica di suo. Per aver osato dire che l’Imu prima casa non era (mediamente) più pesante dell’Ici prima casa che si pagava sino a che non venne abrogata da Berlusconi nel 2008, ci siamo sorbiti contumelie da parte di qualche benpensante” – ha affermato il presidente.

Crisi immobiliare Spagna

 La crisi immobiliare spagnola sta divenendo sempre più profonda, e i cittadini della penisola iberica non possono permettersi di comprare le centinaia di migliaia di case invendute nel Paese. A dichiararlo è un recente approfondimento del Sole 24 Ore, che riporta le considerazioni formulate dal governo di Mariano Rajoy, in seria difficoltà nel predisporre le nuove riforme realizzate appositamente per gli investitori stranieri.

Il mercato immobiliare spagnolo sta cambiando rapidamente: affitti flessibili, imposta sul valore aggiunto ridotta al 4 per cento per l’acquisto delle case nuove, riduzione del 50 per cento sulle eventuali plusvalenze generate, privilegi fiscali per le società di investimento immobiliare e tanto altro sta caratterizzando l’evoluzione del real estate della nazione.

Agenzie immobiliari a rischio chiusura

 Complice la crisi congiunturale e di settore, sempre più agenzie immobiliari sarebbero a rischio chiusura. Il fenomeno è diffuso in tutta Italia e, nel corso degli ultimi giorni, è stato sottolineato con preoccupazione dalla Confcommercio, che con Sergio Colombo, in particolare riferimento al mercato lucchese, spiega come “nelle agenzie si è passati da una media di otto compravendite al mese a tre”.

“Mentre i prezzi non si sono abbassati” – prosegue Colombo – “se non sensibilmente (meno 20%), sono scomparsi gli acquisti. Le banche non danno credito alle famiglie che vorrebbero investire, e la crisi finanziaria fa il resto”. Una fotografia certamente in grado di rispecchiare abbastanza sinteticamente il mercato immobiliare di Lecco, che sembra somigliare sempre più al resto della Penisola.

Accordo Abi – Assoimmobiliare

 L’Abi (Associazione bancaria italiana) e Assoimmobiliare hanno siglato una lettera di intenti sul credito all’industria immobiliare nell’ambito del recente salone di settore Eire, svoltosi a Rho, Milano. Le parti hanno concordato “sull’opportunità di avviare possibili iniziative di collaborazione, anche attraverso la costituzione di specifici gruppi di lavoro tecnici, finalizzate ad agevolare e migliorare ulteriormente i rapporti tra banche e imprese nel settore immobiliare”.

Le parti hanno in altri termini preso atto del fatto che gli istituti finanziano già oggi il comparto con 290 miliardi di euro, e che l’immobiliare rappresenta il 19% del prodotto interno lordo nazionale, formulando pertanto alcune linee guida per poter migliorare l’approccio creditizio a questo essenziale comparto dell’economia del Paese.

IMU immobili inagibili

 Continuiamo a parlare di IMU, uno degli argomenti più caldi di questa fase finale della primavera 2012. oggi ci soffermiamo su un aspetto piuttosto specifico dell’imposta municipale unica, legata alla presenza di immobili inagibili, o inabiltabili. Per loro, così come per la stragrande maggioranza delle proprietà immobiliari, è previsto il pagamento dell’imposta municipale unica: anche se non producono reddito, pertanto, il loro valore deve essere tassato, previo “sconto” con riduzione al 50% della base imponibile, come già previsto dal d.l. 201 del 2011.

Ma come individuare un fabbricato inagibile o inabitabile? Il fabbricato, ricordiamo, si dice inagibile se è posto a pericolo per carenze strutturali. Il fabbricato è invece inabitabile se invece il flabbricato – pur essendo staticamente idoneo (cioè, agibile), non possiede tutte le caratteristiche tecniche che invece lo renderebbero fruibile (ad esempio, la presenza di un un corretto allaccio per la disponibilità di acqua corrente, o ancora i vetri o gli infissi alle finestre). Per sfortuna dei soggetti interessati, la normativa sull’imposta municipale unica equipara la natura di inagibilità a quella di inabilità, con ciò che ne consegue per il pagamento dell’imposta.

Agevolazioni IMU per figli sotto i 26 anni

 A pochissima distanza dalla prima scadenza IMU (il 18 giugno 2012 è infatti termine ultimo per poter procedere senza ritardi e intoppi al pagamento della prima o unica rata d’acconto sull’imposta municipale unica, torniamo ad occuparci di agevolazioni e di detrazioni sulla nuova imposta patrimoniale. In particolar modo, soffermiamoci su un’agevolazione che potrà essere di grande beneficio nei confronti di tutti i nuclei familiari di maggiori dimensioni, che potranno usufruire di uno sconto fiscale proporzionale al numero dei figli a carico.

Il governo ha infatti stabilito che – oltre alla detrazione fissa di 200 euro da applicarsi su tutte le abitazioni principali – il contribuente proprietario di immobili possa altresì beneficiare di uno sconto da 50 euro per ogni figlio a carico, convivente, di età non superiore a 26 anni. Elemento fondamentale, come già ricordato, è determinato dalla “convivenza”: non basta, pertanto, avere un figlio di età anagrafica superiore a quanto sopra ricordato come soglia. È indispensabile che il figlio abiti effettivamente nella casa di famiglia.

Imu Milano 2012

 È ancora in fase di negoziazione il futuro dell’Imu Milano 2012. In Consiglio comunale è infatti giunta la proposta di modificare l’aliquota sulla prima casa a seconda del numero di immobili di cui il cittadino risulta essere proprietario: in altri termini chi – oltre all’abitazione principale – è titolare di seconde e terze case, potrebbe vedere l’aliquota standard dello 0,4 per cento rincarare a quota 0,5 per cento.

“Se ad esempio” – ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo – “uno ha un certo numero di immobili e quindi ha un patrimonio consistente, vorrei sapere se è tecnicamente possibile aumentare l’Imu sull’abitazione principale allo 0,5 per cento. Si arriverebbe a un equilibrio sociale che credo possa essere condiviso da tutti”.

Imu Genova seconde case

 Brutte novità per i proprietari di seconde case a Genova. Stando a quanto ha indicato il Comune, infatti, sia le aliquote per la prima casa che quelle per la seconda casa dovrebbero essere portate in rialzo più o meno sostanzioso. Ad anticipare la notizia era stata, qualche giorno fa, l’Agi, che sul suo sito internet indicava come “in particolare, sulla prima casa l’aliquota applicata sarà al 5 per mille”, con un aumento di un punto rispetto all’aliquota base dello 0,4 per cento, e un introito stimato per l’amministrazione comunale pari a 23 milioni di euro.

“Su tutti gli immobili diversi dalla prima casa”, proseguiva l’Agi, “sarà applicata l’aliquota del 10,6 per mille”, con conseguente aumento di 3 punti (il massimo consentito) rispetto all’aliquota base. Una scelta che permetterà al Comune di incassare 78 milioni di euro.

Prezzi case Sondrio

 Secondo quanto affermato dall’Ance, il mercato immobiliare di Sondrio starebbe affrontando il periodo di crisi con una profonda debolezza degli affari. Dal 2006 ad oggi, infatti, il controvalore delle transazioni concluse all’interno del real estate dell’area urbana sarebbe crollato di circa 25 punti percentuali, aprendo un vero e proprio bacino di allarme nei confronti del settore, con la richiesta espressa di sostegni che possano permettere alle famiglie di riavvicinarsi al mondo del mattone, superando gli ostacoli del credit crunch bancario.

L’Associazione Nazionale dei costruttori edili di Sondrio sottolinea infatti, per voce del proprio presidente provinciale Gian Maria Castelli, come il mercato immobiliare residenziale sta attraversando un periodo di forte selettività, con una flessione delle compravendite davvero significativo, e una conseguente instabilità dei prezzi delle case, che stanno subendo enormi pressioni al ribasso.

Previsioni mercato immobiliare Genova

 Recentemente, l’edizione regionale de La Repubblica è tornata ad occuparsi del mercato immobiliare di Genova, sottolineando come siamo circa 20 mila gli alloggi lasciati sfitti nel solo capoluogo: una cifra già di per sé molto rilevante, che tuttavia è prevista addirittura in forte crescita per un anno che dovrebbe essere contraddistinto da rinnovate difficoltà sul fronte abitativo.

Nella sola seconda metà del 2011 – sottolinea il quotidiano – nell’area compresa tra Sampierdarena, San Teodoro, Lagaccio, Oregina, le quotazioni di compravendita delle abitazioni sono diminuite di quasi 10 punti percentuali. Il dato più clamoroso sembra essere quello di Sampierdarena, anche se in tutta la città, nello scorso anno, i prezzi delle case sono calati complessivamente di circa 5,3 punti percentuali. Una percentuale che nel corso del 2012 potrebbe addirittura aggravarsi.

Prezzi case Lombardia

 Secondo quanto affermato dalle ultime analisi compiute sul territorio lombardo, nella Regione, nel corso del 2011, le compravendite di immobili sarebbero state circa 119 mila unità, per un fatturato totale stimato in più di 19 miliardi di euro. Il mercato lombardo si conferma così un vero e proprio perno dell’intero mercato immobiliare italiano, visto e considerato che in esso avvengono il 19,7% delle transazioni immobiliari abitative, e il 18,7% del fatturato italiano.

Complessivamente, comprare casa in Lombardia è costato circa 160 mila euro per una superficie di 99 metri quadri. La città più cara è Milano, dove in media un’abitazione costa 250 mila euro, il 36% in più rispetto al fatturato medio lombardo, e il 32% rispetto alla media italiana. Milano è altresì la prima provincia per volume di transazioni immobiliari, con il 44,5% delle operazioni della regione, seguita da Brescia e Bergamo, rispettivamente con l’11,3% e il 10,7%.

Prezzi case Milano nel 2020

 Tra meno di un decennio, nel 2020, il mercato immobiliare milanese continuerà ad essere poco dinamico in termini di numero di scambi, ma le quotazioni di proprietà abitative e commerciali rimarranno su livelli salatissimi, con buoni trend di apprezzamento rispetto agli attuali livelli. Stando a una recente ricerca realizzata da Sorgente Group e da Scenari Immobiliari (“Milano 2020, economia, società, territorio e mercati immobiliari), una casa acquistata oggi aumenterà il suo valore del 27%, mentre l’ufficio rincarerà la dose con un + 32%.

Nel 2011, sottolinea ancora la ricerca, le compravendite residenziali avrebbero avuto un calo del 3,7%, su quota 25.800 unità. Secondo la stessa analisi, tuttavia, nel corso del 2012 si verificherà l’attesa inversione di tendenza, con un numero di compravendite stimate pari a 26.500 unità. Nel medio termine, però, l’immobiliare milanese procederà a discreti balzi in avanti, con l’aspettativa dell’Expo che genererà certamente un traino alle attività del comparto.

Andamento 2012 sugli immobili non residenziali

 L’Agenzia del Territorio ha recentemente pubblicato il Rapporto 2012 sugli immobili non residenziali in Italia. Realizzato in collaborazione con la Assilea – Associazione Italia Leasing – il report si riferisce al trend delle compravendite di immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva, e offre uno spaccato piuttosto attendibile sull’andamento di questo importante comparto del mattone non abitativo.

Così come avvenuto per il settore residenziale, del quale vi abbiamo informato più volte nel corso delle ultime settimane, anche il settore non residenziale ha avvertito un decremento rispetto al 2010, con compravendite per 61.845 unità immobiliari, e una flessione del 2,1 per cento. In particolar modo, a subire le perdite più consistenti sarebbe stato il terziario, con una contrazione del 5,1 per cento. Più contenuta la flessione delle compravendite del settore commerciale, con un passo indietro del 3,3 per cento rispetto al 2010.